Volevo ritornare ai tre punti cui avevo accennato sopra:
1. Ciò che c'è nei dischi e che debitamente
deve essere riprodotto dall'impianto.
2. Ciò che i nostri impianti "inventano" e che non è affatto detto sia nei dischi.
3. Ciò che c'è nella musica dal vivo e cosa non c'è, con l'auspicio che quello che non c'è non si voglia mettere nei dischi.
Punto 1. Funzione dell'impianto nei riguardi del disco.
Al punto 1 ha già pensato Lorenzo. A maggior ragione per la musica classica o comunque non amplificata "all'origine", nel disco esiste l'immagine che dell'evento si è fatto - ha voluto dare il fonico. Il compito dell'impianto Hi-Fi è quello di riprodurre ciò che c'è nel disco, non di migliorarlo o peggiorarlo. E qui lo stesso Lorenzo ha detto bene quanto sopra detto. Ma non credo che Emanuele quando fa le sue considerazioni sulla scena acustica si ponga questo problema, tra i tre punti di cui ho parlato io. Emanuele parla invece, a mio parere, dei due punti 2 e 3, secondo quanto ho detto sopra.
E' però vero che esiste una tendenza della industria discografica e dei tecnici audio alla iperanaliticità e alla spettacolarizzazione dell'evento registrato che crea molti danni a livello di naturalezza e verosimiglianza delle registrazioni audio. Come ad esempio il fasullamente brillante suono che tutte le orchestre barocche hanno avuto in disco per tutti gli anni '70 ed '80 in particolare. Come ad esempio il voler sottolineare il dettaglio con riprese multimicrofoniche perdendo invece di vista il concetto di amalgama, che nella musica classica è sostanziale. Non solo. Lo stesso compositore quando scriveva la propria composizione sapeva benissimo che una data linea musicale fornita da uno strumento sarebbe stata parzialmente coperta dagli altri, o avrebbe avuto funzione di "riempitivo", o avrebbe avuto una funzione più legata all'occhio, alla lettura del testo ed alla sua integrità strutturale più che meramente sonora. Cercare in tutti i modi di far sentire ciò che dal vivo è insentibile significa, in questo senso, porre finanche un'ostacolo al godimento musicale del testo stesso da parte dell'ascoltatore.
O ancora, come dice Emanuele: perché voler a tutti i costi sentire il soffio del musicista che suona, ad esempio, il flauto traverso? Dal vivo il soffio del flautista è praticamente un tutt'uno col suono dello strumento, e non viene mai percepito come soffio, anche in prima fila, a pochi metri di distanza: in molte registrazioni della DG negli anni '80-'90 è invece un suono a sé stante che soverchia quasi il suono dello strumento, con un effetto straniante simile al sibilo del serpentese pronunciato da Lord Voldemort. Abbiamo veramente bisogno di questa analisi soprannaturale del messaggio musicale? Direi di no, ma qui stiamo scantonando nel punto 3. Quindi mi fermo e ne riparlo dopo.
Fatto sta che quello che c'è nel disco, ci deve essere all'ascolto. Altrimenti il nostro impianto audio non fa il suo dovere.
Se il tecnico audio è bravo il disco è inciso bene. SE il tecnico audio non è bravo, è il primo baco nel sistema.
Punto 2. Ciò che i nostri impianti inventano.
Allora: io ho il mio disco. Può essere registrato bene, può essere registrato male. Può essere verosimile, può essere inverosimile. Lo inserisco nel mio impianto ed ascolto come faccio a sapere cosa è contenuto nella registrazione e cosa non è contenuto nella registrazione, di quello che ascolto? Come faccio a sapere dove comincia l'impianto e finisce il disco?
Allora, a mio parere, con un solo disco non si può dare una risposta a questa domanda. Ma più sono i dischi che potrò ascoltare col mio impianto, più la risposta sarà precisa.
Dopo aver ascoltato - mettiamo per ipotesi - cento dischi, potrò dire che tutto quello che avrà avuto in comune dal punto di vista sonoro l'ascolto di questi cento dischi sarà molto probabilmente "colpa" dell'impianto, e tutto ciò che invece all'ascolto avrà differito l'uno dall'altro sarà stato il contenuto dei singoli dischi. Perché ogni disco è un mondo sonoro a sé (a meno di scegliere tutti dischi fatti dal solito tecnico audio, suonato dai soliti musicisti, registrato nel solito ambiente e con la medesima attrezzatura tecnica).
Orbene, se io ascolto dieci dischi di pianoforte (di varia produzione, annata, tecnico audio) con un impianto, ed in tutti e dieci i casi quest'impianto mi suona come se il pianoforte fosse messo in fondo ad un tunnel lungo 10 metri (succede, eccome se succede), io comincio a pensare che questa scena acustica così assurdamente dilatata in profondità e del tutto inverosimile non sia colpa dei dischi, ma colpa dell'impianto. Ed è una
infedeltà a ciò che è contenuto nei dischi: l'impianto costruisce sempre e soltanto una scena profondissima ed abnormemente dilatata.
Probabilmente per moltissimi audiofili, questo sarebbe un impianto che suona superbamente, perché ha una magnifica ricostruzione scenica. Possiamo dire che queste sono baggianate? Io lo ridico:
baggianate. Questo è un impianto non lineare, e costruito per leccare il sedere (ooooppps, rendere felici) audiofili che poca musica conoscono, e forse pochi dischi pure. Un impianto lineare dovrebbe ripropormi tante scene acustiche diverse quanti sono i dischi, ed ognuna con una diversa presenza dello strumento. Ecco che quindi un difetto reale dell'impianto può anche essere visto come un enorme pregio, a causa degli stereotipi audiofili (scena enorme=meglio).
Questo è il secondo baco dei sistemi audio. Il primo sono i tecnici (che magari per spirito di "analisi" del suono perdono la "sintesi") e le leoro registrazioni, il secondo sono alcuni audiofili, che ragionano per preconcetti e stereotipi e non sono realmente in grado di essere critici con ciò che ascoltano.
Vedete che qui Emanuele comincia ad avere delle forti ragioni, che diventano ancor più forti passando a cosa c'è dal vivo. Emanuele forse estremizza per vis polemica la sua opinione, ma non è questa opinione priva di fondamento... ma ora mi prendo una pausa.
Se siete ancora vivi e non siete stramazzati al suolo per le palle che questa discussione vi sta creando
, ci sentiamo tra poco.
Ultima modifica di Pazzoperilpianoforte il Ven Dic 30 2011, 14:32 - modificato 2 volte.