rieccolo...
buono strafog..
e stappa il Tavernello qualche ora prima..così prende aria anche lui..
ema49 ha scritto:
Non mi sono spiegato bene. Dal vivo la scena semplicemente non esiste, almeno per come la intendiamo noi audiofili
scrondo ha scritto:
ok, quindi come si chiama la ricostruzione della disposizione degli strumenti?
ti prego, sto cercando di capire meglio...
ema49 ha scritto:
Soundstage, stage, scena acustica..una metodica convenzionale che cerca di vicariare l'assenza della vista, illudendo l'udito. Una banale tecnica di psicoacustica portata alle estreme (interessanti da un punto di vista audiofilo) conseguenze da un sistema a più canali elaborato da Andrea von Salis.
scrondo ha scritto:
Scusami, tralasciando quello che ha fatto Andrea von Salis e se vuoi anche altri con il 2+2+2 o il 5+1 delle opere liriche....
mi sovvine una domanda...
se tu dici che io non saprei distinguer la fonte del messaggio sonoro in un'orchestra.... perchè i violini (ad esempio) vengono messi tutti insieme (raggruppati per tipo) e non a cassaccio?
non si avrebbe lo stesso risultato? comunque sarebbe una massa orchestrale!
aircooled ha scritto:la scena logora chi non c'è l'ha
ema49 ha scritto:Dipende dalla posizione e dagli strumenti. In posizione centrale, pur se distante dallo strumentista/cantante riesci ad identificare uno spazio dal quale proviene il suono/voce. L'identificazione dello spazio in cui agisce il soggetto sonoro è tanto più agevole quanto minori sono le armoniche naturali: un violino solo sarà più identificabile di un violoncello o di un contrabbasso solo. Le cose si complicano in posizioni decentrate e lontane o se è in gioco un'orchestra, ad occhi chiusi. Ma anche in queste condizioni estreme la naturalezza non viene mai meno, anche se sei fuori dalla sala. E non è una battuta.
scrondo ha scritto:
La mia domanda era puntuale... questo lo hai scritto tu e sembra voler dire che comunque sposti le viole... non le identifico bene ad occhi chiusi.
Sarà sempre per la mia scarsa partecipazione agli eventi, solo per motivi economici, ma davvero faccio fatica a credere di non essere in grado di riconoscere la sorgente sonora... ad occhi chiusi. Comunque cercherò di fare il possibile per ri-provarlo.Certo che detta così, mi cadrebbe uno dei punti saldi della ricerca personale in tutti questi anni... della corretta focalizzazione di ogni strumento...
petrus ha scritto:L'errore non è nell'impianto ma nella registrazione.
L'impianto, che ha il compito di riprodurre fedelmente la registrazione, ci proporrà ciò che il fonico ha voluto rappresentare quindi, se ha creato una scena adhoc per noi, un buon impianto saprà riprodurcela, cosa ne sa lui, l'impianto, se nelle sale da concerto la scena esiste o no, lui sa che in ciò che deve riprodurre lui, a volte la "scena" c'è e solo perchè qualcuno ha fatto in modo che ci fosse quindi........ta daaaaaa !!!!
Concludendo, e per chiarirmi , un buon impianto hifi saprà riprodurre una buona e credibile scena o sound stage sempre che essa sia contenuta nella registrazione, da ciò ne deriva che, perseguire lo scopo di aver buoni risultati anche sotto questo punto di vista non è un errore, anzi.
Lorenzo
petrus ha scritto:L'errore non è nell'impianto ma nella registrazione.
L'impianto, che ha il compito di riprodurre fedelmente la registrazione, ci proporrà ciò che il fonico ha voluto rappresentare quindi, se ha creato una scena adhoc per noi, un buon impianto saprà riprodurcela, cosa ne sa lui, l'impianto, se nelle sale da concerto la scena esiste o no, lui sa che in ciò che deve riprodurre lui, a volte la "scena" c'è e solo perchè qualcuno ha fatto in modo che ci fosse quindi........ta daaaaaa !!!!
Concludendo, e per chiarirmi , un buon impianto hifi saprà riprodurre una buona e credibile scena o sound stage sempre che essa sia contenuta nella registrazione, da ciò ne deriva che, perseguire lo scopo di aver buoni risultati anche sotto questo punto di vista non è un errore, anzi.
Lorenzo
ema49 ha scritto:
Ma un buon tecnico di registrazione si deve adeguare alla convenzione (o circonvenzione?) creata per illudere l'udito e non per rispettare la realtà, cosa per altro impossibile. Avrai sicuramente letto recensioni di cd, sacd, lp...il voto sul giudizio tecnico dell'incisione è molto condizionato dalla scena acustica, focalizzazione, piani sonori ed altre menate varie..inesistenti nella realtà ma che strappano tanti ohhhhh di piacere.
scrondo ha scritto:
Scusami, messa così è praticamente inutile avere due diffusori e spendere soldi per un trattamento acustico oltre al fatto che è palesemente inutile affidarsi a oggetti hi-fi!
Non è troppo riduttivo il tuo discorso, o se vuoi troppo estremista?
ema49 ha scritto:
Giusto, Lorenzo. Ma un buon tecnico di registrazione si deve adeguare alla convenzione (o circonvenzione?) creata per illudere l'udito e non per rispettare la realtà, cosa per altro impossibile. Avrai sicuramente letto recensioni di cd, sacd, lp...il voto sul giudizio tecnico dell'incisione è molto condizionato dalla scena acustica, focalizzazione, piani sonori ed altre menate varie..inesistenti nella realtà ma che strappano tanti ohhhhh di piacere.
scrondo ha scritto:
complimenti!
volevo arriare a questo! davvero... complimenti!
petrus ha scritto:
In parte sono d'accordo con te ema, nel senso che la realtà è differente da ciò che abitualmente ascoltiamo nelle registrazioni, ma non esattamete nel senso che intendi tu.
Io personalmente ritengo che la scena acustica esiste anche nella realtà, ma che sia profondamente differente dalla scena che ci viene offerto nei nostri dischi.
Nelle registrazioni, spesso manca l'amalgma, quell'insieme coerente di suoni, che puoi avvertire, percepire ed ascoltare dal vivo, pensa a quanto un direttore deve lavorare per ottenere che tutta l'orchestra suoni come un tutt'uno e poi arriva la registrazione a separare gli strumenti, per darci il gusto "audiophile" di sentire il dettaglio.
Ecco cosa odio, il dettaglio radiografante ed il nero infrastrumentale
Lorenzo
ema49 ha scritto:
ohhh, finalmente ci siamo capiti, è esattamente quello che sostengo da due giorni (vedi post n.ro 17, è anche sottolineato). Così abbiamo soddisfatto anche scrondo.
Spero che anche la focalizzazione non sia di tuo gradimento..
petrus ha scritto:
Men che meno amo la focalizzazione figurati, in genere non mi piace tutto ciò che appare artificiale ovvero quando chi esegue la ripresa vuole enfatizzare, accentuare qualche parametro, sono per l'equilibrio, l'armonia, la coerenza.
Non amo i "punti di vista" privilegiati diciamo così non amo sentire come se io fossi il microfono, anche se devo essere sincero a volte l'ho trovato divertente, ma alla lunga mi ha sempre poi stancato.
Salvo possibili rare eccezzioni, sia quando si parla di grandi masse orchestrali che di piccoli ensemble acustici preferisco le riprese stereofonoche fatte con pochi microfoni due massimo tre, però mi rendo conto che chi registra deve fare i conti con molte problematiche relative all'ambiente ed in genere con tutti i compromessi che comporta lavorare con strumenti non certo perfetti
Lorenzo
matley ha scritto:me-lo rovinate...me-lo rovinate...
ISSO s'intende solo..tanto di tette e di tinte....
chevvolete ancora da LUI...
rinco è...(dovuto allo stress)
lo stage lo fece tanti anni fà..
chevvolete che si ricordi oramai...
lo portano in carrozzella ai concerti...in piccionaia ..e si addormenta dopo una nano secondo...
sa una sega...se un violino solo sarà più identificabile di un violoncello o di un contrabbasso solo.
Dorme ISSO..anche a okki aperti....
fatela smessa..
il mio barbuto deve essere in forma smagliante il 27...
solo allora vedrà che STAGE..che gli ripropongo....
petrus ha scritto: personalmente ritengo che la scena acustica esiste anche nella realtà, ma che sia profondamente differente dalla scena che ci viene offerto nei nostri dischi.
Nelle registrazioni, spesso manca l'amalgma, quell'insieme coerente di suoni, che puoi avvertire, percepire ed ascoltare dal vivo, pensa a quanto un direttore deve lavorare per ottenere che tutta l'orchestra suoni come un tutt'uno e poi arriva la registrazione a separare gli strumenti, per darci il gusto "audiophile" di sentire il dettaglio.
Ecco cosa odio, il dettaglio radiografante ed il nero infrastrumentale
Lorenzo
ema49 ha scritto:
ohhh, finalmente ci siamo capiti, è esattamente quello che sostengo da due giorni (vedi post n.ro 17, è anche sottolineato e quotato da Gianni nel post 18). Così abbiamo soddisfatto anche scrondo.
Spero che anche la focalizzazione non sia di tuo gradimento..