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Ema i cavi e la scena - Pagina 6
Il Gazebo Audiofilo

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    Ema i cavi e la scena


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    Ema i cavi e la scena - Pagina 6 Empty Re: Ema i cavi e la scena

    Messaggio Da Ospite Lun Gen 02 2012, 08:19

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:
    In realtà mai di ascolto realmente monofonico si tratta, perché io percepirò generalmente i violini a sinista, violoncelli a destra, contrabbassi sullo sfondo, fiati al centro, ecc. ecc. Ma la localizzazione è fatta per aree, non puntiforme. E tanto il suono sarà poco puntiforme quanto più lo strumento che suona sarà sul fondo del palcoscenico.

    La grancassa ad esempio è sempre sullo sfondo dell'orchestra. Eccita un tale riverbero ambientale da creare un suono che riempie tutte le spalle dell'orchestra, e difficilmente può essere localizzato in un preciso punto.

    Molto raramente poi dal vivo esiste la profondità della scena acustica come riportato dai dischi. E' vero che gli strumenti che suonano al fondo del palcoscenico di una orchestra avranno una connotazione timbrica molto diversa da quelli che sono al proscenio, ma non esiste una serie di piani sonori tra queste due posizioni estreme. Piuttosto una dislocazione sonora a tre posizioni: davanti (solista), intermedia, in fondo. Ed anche in questo caso, non si tratta di una scena sonora sempre percepibile, e non è mai percepibile in caso di piccoli gruppi di strumentisti, ma solo eventualmente nell'orchetsra sinfonica o nell'opera, dove i cantanti che recitano avanti, al centro, sullo sfondo del palco vedono caratteristiche sonore diverse nelle tre posizioni e sono percepiti in genere con un suono diverso da quello dell'orchestra che suona "in buca".

    Scusami, riloggendo queste tue frasi un paio di volte, mi convinco sempre di più che hai soltanto descritto le analogie che ci sono tra evento reale e ri-prodotto. La profondità della scena è soltato il termine che si usa per descrivere quello che nell'evento reale è una ricostruzione spaziale/visiva dell'orchestra... ecc. ecc.
    Io non ci vedo grosse differenze. Ema i cavi e la scena - Pagina 6 33910
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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Lun Gen 02 2012, 11:17

    scrondo ha scritto:
    Scusami, riloggendo queste tue frasi un paio di volte, mi convinco sempre di più che hai soltanto descritto le analogie che ci sono tra evento reale e ri-prodotto. La profondità della scena è soltato il termine che si usa per descrivere quello che nell'evento reale è una ricostruzione spaziale/visiva dell'orchestra... ecc. ecc.
    Io non ci vedo grosse differenze. Ema i cavi e la scena - Pagina 6 33910

    Che il suono registrato sia analogo a quello reale è poco ma sicuro, altrimenti sentirei un'orchestra registrata e non capirei che è una orchestra.

    Quello che stiamo discutendo è altro: se nel disco esiste una accentuazione - a volte anche parossistica - della differenza sonora tra uno strumento orchestrale posto in prima fila ed uno posto immediatamente alle sue spalle al fine di ovviare al fatto che nell'ascolto del disco la visione dell'orchestra non c'è. Che è quello che dici tu: un fatto che dal vivo è visivo diviene nel disco un fatto sonoro. Allora una differenza esiste ed è programmatica nel suono registrato, prevista, desiderata, perché nel suono reale quella differenza sonora tra i due strumenti o non esiste, o è infinitamente inferiore.

    Ed allora stiamo tornando all'assunto principale del nostro discorso: il suono riprodotto non è una ricreazione del reale, ma una sua riproposizione secondo canoni (l'audiofilia) che sono autoreferenziali. E questo non sarebbe una novità, come dice giustamente Edmond. E su questo moltissimi di noi sono d'accordo.

    Ma qui stiamo ponendo un altro dubbio: che gli impianti "audiofili" accentuino questo stereotipo riproduttivo ancor più di quanto contenuto nei dischi. E quindi, per assurdo, su dei parametri (scena acustica appunto) non siano "fedeli" ma "inventivi". E questa accentuazione venga ritenuta, per lo più, positiva dagli audiofili stessi.

    Io meglio di così non so spiegarlo. E comunque credo che chi di noi non ha molta esperienza di suoni dal vivo di tipo acustico non potrà mai fino in fondo seguire questa dissertazione o condividere il nostro dubbio perché di due fenomeni (il suono riprodotto, il suono reale) non ha paritetica esperienza. E questo detto senza nessuna vena polemica.


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    Messaggio Da A.P.S. Lun Gen 02 2012, 11:27

    Antichi ricordi mi affiorano la mente, ma il suono stereo non è la transazione destro sinistro piuttosto che la staticità destro sinistro?

    il secondo mi sembra piuttosto un doppio mono e in una sala trovo difficile avere una transazione destro sinistro come invece avviene spesso per costruzione artificiale, tiferisco al muoversi dell'nformazione ovviamente.

    Ditemi solo se ho detto una scemata colossale, non è mio campo.
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    Messaggio Da Ospite Lun Gen 02 2012, 13:29

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:
    Che il suono registrato sia analogo a quello reale è poco ma sicuro, altrimenti sentirei un'orchestra registrata e non capirei che è una orchestra.

    Quello che stiamo discutendo è altro: se nel disco esiste una accentuazione - a volte anche parossistica - della differenza sonora tra uno strumento orchestrale posto in prima fila ed uno posto immediatamente alle sue spalle al fine di ovviare al fatto che nell'ascolto del disco la visione dell'orchestra non c'è. Che è quello che dici tu: un fatto che dal vivo è visivo diviene nel disco un fatto sonoro. Allora una differenza esiste ed è programmatica nel suono registrato, prevista, desiderata, perché nel suono reale quella differenza sonora tra i due strumenti o non esiste, o è infinitamente inferiore.

    Ed allora stiamo tornando all'assunto principale del nostro discorso: il suono riprodotto non è una ricreazione del reale, ma una sua riproposizione secondo canoni (l'audiofilia) che sono autoreferenziali. E questo non sarebbe una novità, come dice giustamente Edmond. E su questo moltissimi di noi sono d'accordo.

    Ma qui stiamo ponendo un altro dubbio: che gli impianti "audiofili" accentuino questo stereotipo riproduttivo ancor più di quanto contenuto nei dischi. E quindi, per assurdo, su dei parametri (scena acustica appunto) non siano "fedeli" ma "inventivi". E questa accentuazione venga ritenuta, per lo più, positiva dagli audiofili stessi.

    Io meglio di così non so spiegarlo. E comunque credo che chi di noi non ha molta esperienza di suoni dal vivo di tipo acustico non potrà mai fino in fondo seguire questa dissertazione o condividere il nostro dubbio perché di due fenomeni (il suono riprodotto, il suono reale) non ha paritetica esperienza. E questo detto senza nessuna vena polemica.

    All'inizio di questo thread si crticava soprattutto la bibliografia dei termini audiofilio per nulla attinente alla raltà, vedo che ora si è passati ad altro, interessante ma secondo me molto elementare.
    Mi spiego, non tutte le registrazioni sono su sessioni live, la gran parte sono studio ed essendo tali quello che tu chiami "inventato"... lo è davvero!
    Tralasciando quindi le registrazioni di cui sopra, un impianto per fedele che sia non arriverà mai ad eguagliare la principale fonte di emozioni che è generata da attesa/profumi/suoni ecc. ecc.!
    Ora il nostro sistema dovrebbe fornire quindi una ricostruzione spaziale (a livello uditivo) della sala/club dove si è svolta la registrazione, ha purtroppo solo un'arma... ingannare il cervello con l'effetto stereo e qui c'è subito un'altro problema.... la stanza dove noi inseriamo il nostro impianto modifica le informazioni di ambienza che sono state introdotte.
    Ora premesso di avere una sala perfetta entrano in gioco le altre variabili, tanto care a noi audiofili, i cavi, i diffusori, le elettroniche tutte, ogni singolo pezzettino introduce una seppur piccola colorazione/modificazione(che potrebbe anche essere una attenuazione e/o esaltazione).

    E' semplice constatare che ogni componente introduce "una piccola invenzione" ma è altrettanto semplice capire che questa piccola invenzione ci permette di ritagliarci un piccolo ricordo di quella che è stata la nostra percezione al momento dell'evento reale, con questo concordo con te sul fatto che spesso non si comprende bene questo discorso di reale/riprodotto perchè non si hanno i giusti termini di paragone.

    Senza vena polemica, spesso si pensa di avere la verità in mano ma poi si scopre di non averla mai vista! Ema i cavi e la scena - Pagina 6 456861

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    Messaggio Da A.P.S. Lun Gen 02 2012, 14:15

    Per certi versi condivido.

    Da affermazione nasce domanda:

    un piccolo ricordo di quella che è stata la nostra percezione al momento dell'evento reale,


    Avrebbe ragion d'essere se si avesse sempre vivo il ricordo dell'evento, ora, tenuto conto di un paio di foto dove si osservano file immense di dischi vi invidio, nemmeno andando ad ogni manifestazione presente nella mia città per 15 anni senza perderne uno avrei potuto vederne tanti, recepisco quindi che la ricostruzione mnemonica non possa aiutarmi, che faccio? mi dispero?
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    Messaggio Da Edmond Lun Gen 02 2012, 14:55

    Se tu avessi, come succede ad alcuni, una registrazione fatta da te in un ambiente noto, le cose sarebbero assai più semplici..........


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    Messaggio Da ema49 Lun Gen 02 2012, 15:24

    Edmond ha scritto:Se tu avessi, come succede ad alcuni, una registrazione fatta da te in un ambiente noto, le cose sarebbero assai più semplici..........

    E come fare..migliaia di registrazioni. E poi devi saper registrare E poi è vietato. Personalmente possiedo una sola registrazione di musica da camera di Schubert, avendo assistito all'evento in sala di registrazione, camuffato da aiuto-tecnico del suono (che era mio nipote.. Ema i cavi e la scena - Pagina 6 650957 ).
    Una copia l'ho inviata a Gianni e a Vito. Grande esperienza, in termini musicali.. Ema i cavi e la scena - Pagina 6 588790
    Ma irripetibile, quando ho proposto a mio nipote di ripetere lo stratagemma, la risposta è stata chiara e lapidaria.. Ema i cavi e la scena - Pagina 6 630139


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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Lun Gen 02 2012, 15:46

    scrondo ha scritto:
    All'inizio di questo thread si crticava soprattutto la bibliografia dei termini audiofilio per nulla attinente alla raltà, vedo che ora si è passati ad altro, interessante ma secondo me molto elementare.
    Mi spiego, non tutte le registrazioni sono su sessioni live, la gran parte sono studio ed essendo tali quello che tu chiami "inventato"... lo è davvero!
    Tralasciando quindi le registrazioni di cui sopra, un impianto per fedele che sia non arriverà mai ad eguagliare la principale fonte di emozioni che è generata da attesa/profumi/suoni ecc. ecc.!
    Ora il nostro sistema dovrebbe fornire quindi una ricostruzione spaziale (a livello uditivo) della sala/club dove si è svolta la registrazione, ha purtroppo solo un'arma... ingannare il cervello con l'effetto stereo e qui c'è subito un'altro problema.... la stanza dove noi inseriamo il nostro impianto modifica le informazioni di ambienza che sono state introdotte.
    Ora premesso di avere una sala perfetta entrano in gioco le altre variabili, tanto care a noi audiofili, i cavi, i diffusori, le elettroniche tutte, ogni singolo pezzettino introduce una seppur piccola colorazione/modificazione(che potrebbe anche essere una attenuazione e/o esaltazione).

    E' semplice constatare che ogni componente introduce "una piccola invenzione" ma è altrettanto semplice capire che questa piccola invenzione ci permette di ritagliarci un piccolo ricordo di quella che è stata la nostra percezione al momento dell'evento reale, con questo concordo con te sul fatto che spesso non si comprende bene questo discorso di reale/riprodotto perchè non si hanno i giusti termini di paragone.

    Senza vena polemica, spesso si pensa di avere la verità in mano ma poi si scopre di non averla mai vista! Ema i cavi e la scena - Pagina 6 456861


    Io non credo di avere la verità in mano, ma non credo che tu stia aggiungendo nulla a quanto già detto. Stiamo ripetendo che l'HI-Fi illude l'ascoltatore con meccanismi che non sono propri dell'evento reale. Lo abbiamo detto e ridetto, e niente di quello che dico io contrasta con questa ineluttabile verità. Ma con l'equivoco di ritenere, a mio parere, che quello che è tradizione audiofila sia necessario ed indispensabile, quando non è invece indispensabile affatto.

    Se tutto quello che tu dici è vero - cioé l'unico modo per godere della musica in casa sarebbe quello di avere scene acustiche virtuali (vuoi per le registrazioni, vuoi per gli impianti riproduttivi) estremamente espanse ed estremamente diverse dalla situazione dell'ascolto dal vivo reale - come mai nei media audio video (non da ultimo le registrazioni live dei concerti) si persegue una strada completamente diversa e più affine all'evento sonoro originario senza che nessuno critichi questa soluzione ed anzi, questi lavori audiovideo siano spesso considerati pregevoli come fattura sonora?

    Allora viene fuori un'altra ipotesi. Da una parte esiste il mondo audiofilo, un mondo di fatto autoreferenziale con i suoi stereotipi riproduttivi, che è lo stesso che rifiuta di prendere in considerazione media come l'audio-video, o come i file liquidi, un mondo che attribuisce un valore positivo a tutta una serie di artifici retorici inerenti il suono. E dall'altra parte un insieme di fruitori al di fuori di questi schemi che però non è detto affatto si accontentino di qualità inferiore, anzi.

    Quindi, rigirata la domanda, siamo sicuri che al di fuori della tradizione audiofila, con i suoi miti e le sue abitudini, non esista una possibilità di un buon suono?

    Guardate che è quello che dicono coloro che in ambito professionale si occupano di audio, quando parlano del mondo audiofilo. Molto più importante la dinamica e l'estensione in frequenza per la verosimiglianza che non uno stage iperillusorio e gigantesco....

    Stai a vedere che l'HI-Fi continua a spingere su stage fantasmagorici ed irreali solo perché perseguire dinamica ed estensione in frequenza è molto, molto più costoso, meno inseribile in ambiente e meno "vendente"... tutto sommato basta una coppia di Tablette per avere stage giganteschi....

    Quindi come vedi non verità ma dubbi.... però dubbi motivati....


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    Messaggio Da Ospite Lun Gen 02 2012, 15:55

    E' innata nell'audiofilo quella ricerca per l'effetto speciale, quella meraviglia, quello stupore che trova nel sound stage la sua piena manifestazione.
    Ancor più dell'iper dettaglio che vuole sentire il rumore dei tasti, il soffio del clarino, è l'illusione della presenza fisica degli strumenti, quasi olografica nella stanza il vero succo di un certo tipo di hifi.
    Poco o nulla conta cosa sia la "realtà", in fin dei conti è di un'altra realtà che si parla, di quella che si crea nelle stanze accendendo l'impianto ed ognuno ha la sua e su quella lavora affinchè il miracolo avvenga e tutti un giorno possano dire, come suona bene, che bella scena Ema i cavi e la scena - Pagina 6 33910 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 33910 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 33910

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    Messaggio Da ema49 Lun Gen 02 2012, 16:31


    Molti siamo d'accordo su quello che avete postato, Vito e Lorenzo. Ma alla fine credo che siamo in minoranza. E tutto sommato potrebbe non essere un male. SE un audio/musicofilo trova la sua soddisfazione ANCHE con questi artifici, che ben vengano. L'importante è che si sappia che scena acustica, focalizzazione, tridimensionalità ed accessori vari sono fondamentalmente diversi dal reale. Se sapeste come ascolto io la musica.. santa


    P.S. Lorenzo, il tuo avatar mi ha messo paura.. Laughing Laughing


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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Lun Gen 02 2012, 17:44

    ema49 ha scritto:...
    SE un audio/musicofilo trova la sua soddisfazione ANCHE con questi artifici, che ben vengano.
    ...

    Hai fatto benissimo a dirlo a chiare lettere.... che mi sembra molti abbiano preso il nostro intervento come "normativo", cosa che non voleva affatto essere....


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    Messaggio Da Ospite Lun Gen 02 2012, 18:38

    ema49 ha scritto:

    P.S. Lorenzo, il tuo avatar mi ha messo paura.. Laughing Laughing

    anche a me Ema i cavi e la scena - Pagina 6 650957 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 650957
    ed è per questo che l'ho scelto, poi trovo che sia talmente brutto da apparire bellissimo Laughing Laughing Laughing

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    Messaggio Da pluto Lun Gen 02 2012, 18:45

    Però Scrondo una cosa interessante e giusta l'ha detta ed è passata in 2ndo piano:

    ha accennato cioè al fatto che le registrazioni live sono una minoranza rispetto a quelle fatte ad hoc in studio, e questo sappiamo tutti che è vero sia x la classica sia x il Pop e pure x il Jazz.

    Ed esiste una differenza fondamentale tra questi 2 tipi di registrazioni. Quelle live dovrebbero essere una riproduzione quanto più fedele possibile dell'evento, in funzione di molti parametri, non ultimo la bravura del tecnico del suono e dell'obiettivo che si prefigge. Che ci si riesca o meno è un altro paio di maniche
    Quelle in studio, perlomeno quelle x grande orchestra sono spesso un bel casino e il più delle volte non sappiamo nemmeno come è disposta l'orchestra o il gruppo.

    Parliamo di questa differenza xchè il nocciolo è questo. Sono 2 cose e 2 tipologie di registrazioni e quindi di dischi completamente diversi. Accomunarli sarebbe un grande errore a mio parere
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    Messaggio Da ema49 Lun Gen 02 2012, 19:02

    pluto ha scritto:Però Scrondo una cosa interessante e giusta l'ha detta ed è passata in 2ndo piano:

    ha accennato cioè al fatto che le registrazioni live sono una minoranza rispetto a quelle fatte ad hoc in studio, e questo sappiamo tutti che è vero sia x la classica sia x il Pop e pure x il Jazz.

    Ed esiste una differenza fondamentale tra questi 2 tipi di registrazioni. Quelle live dovrebbero essere una riproduzione quanto più fedele possibile dell'evento, in funzione di molti parametri, non ultimo la bravura del tecnico del suono e dell'obiettivo che si prefigge. Che ci si riesca o meno è un altro paio di maniche
    Quelle in studio, perlomeno quelle x grande orchestra sono spesso un bel casino e il più delle volte non sappiamo nemmeno come è disposta l'orchestra o il gruppo.

    Parliamo di questa differenza xchè il nocciolo è questo. Sono 2 cose e 2 tipologie di registrazioni e quindi di dischi completamente diversi. Accomunarli sarebbe un grande errore a mio parere

    Forse non approfonditamente, ma ne abbiamo parlato. Ripeto, in ultima analisi il tecnico è costretto ad adeguarsi a quelli che sono i gusti prevalenti e che quindi mettano in rilievo assoluto i parametri convenzionali e consolidati, quelli che poi saranno importantissimi nella valutazione tecnica sull'incisione da parte dei recensori. Sia nelle registrazioni dal vivo che in studio. Mio nipote viene spesso a chiedermi pareri sullo stage di quel che registra.. Ema i cavi e la scena - Pagina 6 999153


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    Messaggio Da matley Lun Gen 02 2012, 19:35

    tutto vero...tutto vero amici miei ma...qualcuno disse: angel

    ....non esiste nessun cavo, elettronica, diffusore, o altro marchingegno vario che può aggiungere un parametro se non è presente nella ripresa: esistono invece elettroniche buone o quant'altro volete che... non castrano (bellina questa Ema i cavi e la scena - Pagina 6 650957 ) quello che è presente nel dischetto, viceversa esiste molto roba che castra alla grande, poi ci stanno pure quelli che non sapendo come assemblare un impianto si autocastrano Ema i cavi e la scena - Pagina 6 588790 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 588790 ma questa è altra storia Laughing Laughing Laughing


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    Messaggio Da ema49 Lun Gen 02 2012, 19:45

    matley ha scritto:tutto vero...tutto vero amici miei ma...qualcuno disse: angel

    ....non esiste nessun cavo, elettronica, diffusore, o altro marchingegno vario che può aggiungere un parametro se non è presente nella ripresa: esistono invece elettroniche buone o quant'altro volete che... non castrano (bellina questa Ema i cavi e la scena - Pagina 6 650957 ) quello che è presente nel dischetto, viceversa esiste molto roba che castra alla grande, poi ci stanno pure quelli che non sapendo come assemblare un impianto si autocastrano Ema i cavi e la scena - Pagina 6 588790 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 588790 ma questa è altra storia Laughing Laughing Laughing


    sbrodò di cervello... Ema i cavi e la scena - Pagina 6 85816 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 85816 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 85816


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    Messaggio Da pluto Lun Gen 02 2012, 19:47

    ema49 ha scritto:


    sbrodò di cervello... Ema i cavi e la scena - Pagina 6 85816 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 85816 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 85816

    troppo cotechino (di cinta senese?) con lenticchie... Laughing Laughing
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    Messaggio Da ema49 Lun Gen 02 2012, 19:51

    pluto ha scritto:

    troppo cotechino (di cinta senese?) con lenticchie... Laughing Laughing


    boh.. Ema i cavi e la scena - Pagina 6 85816 ....ci vorrebbe uno specialista... Laughing Laughing Laughing


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    Messaggio Da matley Lun Gen 02 2012, 19:53

    il menù del 2012 al tempio... affraid affraid affraid affraid affraid affraid

    farela smessa con questa tiritera... Ema i cavi e la scena - Pagina 6 424797 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 424797 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 424797 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 424797
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    Messaggio Da ema49 Lun Gen 02 2012, 19:59



    ho capito.. cheers ..vuole chiudere il 3d.. santa

    per parlare dei suoi accrocchi.. erg

    affraid affraid affraid affraid


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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Lun Gen 02 2012, 20:56

    pluto ha scritto:...
    le registrazioni live sono una minoranza rispetto a quelle fatte ad hoc in studio, e questo sappiamo tutti che è vero sia x la classica sia x il Pop e pure x il Jazz.

    Ed esiste una differenza fondamentale tra questi 2 tipi di registrazioni. Quelle live dovrebbero essere una riproduzione quanto più fedele possibile dell'evento, in funzione di molti parametri, non ultimo la bravura del tecnico del suono e dell'obiettivo che si prefigge. Che ci si riesca o meno è un altro paio di maniche
    Quelle in studio, perlomeno quelle x grande orchestra sono spesso un bel casino e il più delle volte non sappiamo nemmeno come è disposta l'orchestra o il gruppo.

    Parliamo di questa differenza xchè il nocciolo è questo. Sono 2 cose e 2 tipologie di registrazioni e quindi di dischi completamente diversi. Accomunarli sarebbe un grande errore a mio parere

    In generale quando parlavo di riprese audio/video intendevo riprese che sono sempre effettuate dal vivo. Una registrazione realizzata bene, se dal vivo, propone un palcoscenico "virtuale", uno stage piuttosto verosimile e coerente, e molto vicino a quello che accade nelle sale da concerto.

    Non so poi se è sempre vero il discorso che le elettroniche non aggiungono nulla al segnale. Come minimo e di certo aggiungono distorsione, e la distorsione (alterazione) della fase (altoparlanti, ma anche elettroniche) può toccare anche la scena acustica........ Ema i cavi e la scena - Pagina 6 650957


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    Messaggio Da pluto Lun Gen 02 2012, 21:02

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:

    In generale quando parlavo di riprese audio/video intendevo riprese che sono sempre effettuate dal vivo. Una registrazione realizzata bene, se dal vivo, propone un palcoscenico "virtuale", uno stage piuttosto verosimile e coerente, e molto vicino a quello che accade nelle sale da concerto.

    Tu Si Vito, ma non mi sembrava che gli altri considerassero tutti questa differenza....
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    Messaggio Da iano Lun Gen 02 2012, 21:08

    Grande come sempre Vito.
    Scelgo da uno dei tanti post a caso,praticamente l'ultimo... Ema i cavi e la scena - Pagina 6 775355
    -------------------------------------------------------
    Stiamo ripetendo che l'HI-Fi illude l'ascoltatore con meccanismi che non sono propri dell'evento reale. Lo abbiamo detto e ridetto, e niente di quello che dico io contrasta con questa ineluttabile verità. Ma con l'equivoco di ritenere, a mio parere, che quello che è tradizione audiofila sia necessario ed indispensabile, quando non è invece indispensabile affatto.
    PPP
    ------------------------------------
    Infatti non è indispensabile affatto,e può essere visto in parte,e nel migliore dei casi,come l'espressione dell'estro artistico di un tecnico che usa la tecnica di registrazione come uno strumento musicale,con esiti che possono avere un riscontro nelle vendite,così come,con migliori tempistiche,un musicista riceve un riscontro mentre suona interagendo continuamente col pubblico che ascolta.
    In questo caso non ha alcun senso tentare un confronto con l'evento reale che non esiste nel senso in cui normalmente lo intendiamo e a nulla serve la nostra esperienza di ascolti live.
    In questo caso possiamo parlare ancora di evento riprodotto solo nel senso dell'ulteriore apporto che noi diamo all'evento in quanto utenti finali,ma non passivi,e certamente meno passivi che in un evento live.
    Non rimane quindi che porsi di fronte a questo tipo di eventi con lo stesso spirito con cui ci si pone di fronte ad un evento live,cosa che Air ad esempio fà senza starci troppo a pensare sù
    Tutto ciò è confermato dalll'affermarsi di una terminologia audiofila che di fatto tenta di descrivere questo nuovo strumento musicale che è la tecnica di registrazione,e tanto più questa terminologia è diffusa e comune,tanto più essa descrive lo strumento nella sua generalità,cioè al di là di tutte le sue diverse possibili implementazioni,piuttosto che l'arte di chi lo "suona" di volta in volta.
    Che tutto ciò succedesse era inevitabile ed è cosa che si affianca,e non necessariamente stravolge gli scopi per cui l''hi fi è nata.
    Il punto interessante da capire è quindi fino a che punto il nero infrastrumentale,l'ariosità,la trasparenza e compagnia "suonante" siano frutti inevitabili della tecnica,ad essi cioè strettamente legati, e quanto invece no.
    Personalmente ritengo che un ascolto mono sia sufficientemente soddisfacente persino in termini di scena acustica,ma neanche qui nel senso della fedeltà.Ma nel senso che può avere una altezza,una profondità e una larghezza,e in una misura che, non mi farà provare alcun senso serio di estraneazione,nè di rigetto,per quella parte che anche "l'occhio" vuole.
    Di certo non ho neanche alcuna intenzione di rigettare certe registrazioni creative nella misura in cui mi fanno godere.

    ---------------------------------------

    Allora viene fuori un'altra ipotesi. Da una parte esiste il mondo audiofilo, un mondo di fatto autoreferenziale con i suoi stereotipi riproduttivi, che è lo stesso che rifiuta di prendere in considerazione media come l'audio-video, o come i file liquidi, un mondo che attribuisce un valore positivo a tutta una serie di artifici retorici inerenti il suono. E dall'altra parte un insieme di fruitori al di fuori di questi schemi che però non è detto affatto si accontentino di qualità inferiore, anzi.
    ppp
    ----------------------------------------
    Vedi risposta precedente.


    ----------------------------------------

    Stai a vedere che l'HI-Fi continua a spingere su stage fantasmagorici ed irreali solo perché perseguire dinamica ed estensione in frequenza è molto, molto più costoso, meno inseribile in ambiente e meno "vendente"... tutto sommato basta una coppia di Tablette per avere stage giganteschi....

    Quindi come vedi non verità ma dubbi.... però dubbi motivati..
    PPP
    -------------------------------------
    Spero di avertene aggiunti di ulteriori Ema i cavi e la scena - Pagina 6 775355

    Ciao,Sebastiano
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    Messaggio Da Massimo Lun Gen 02 2012, 21:59

    matley ha scritto:il menù del 2012 al tempio... affraid affraid affraid affraid affraid affraid

    farela smessa con questa tiritera... Ema i cavi e la scena - Pagina 6 424797 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 424797 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 424797 Ema i cavi e la scena - Pagina 6 424797
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    Messaggio Da Ospite Mar Gen 03 2012, 07:56

    anonimo per scelta ha scritto:

    Avrebbe ragion d'essere se si avesse sempre vivo il ricordo dell'evento, ora, tenuto conto di un paio di foto dove si osservano file immense di dischi vi invidio, nemmeno andando ad ogni manifestazione presente nella mia città per 15 anni senza perderne uno avrei potuto vederne tanti, recepisco quindi che la ricostruzione mnemonica non possa aiutarmi, che faccio? mi dispero?

    no, semplicementi accetti quello che ti viene reso dal tuo impianto!
    La mia non voleva essere una condizione sine qua non! Ema i cavi e la scena - Pagina 6 456861
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    Messaggio Da Ospite Mar Gen 03 2012, 08:19

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:Io non credo di avere la verità in mano, ma non credo che tu stia aggiungendo nulla a quanto già detto.

    Era riferita la fatto che il tuo interlocutore potrebbe frequentare concerti jazz\rock e non classici ed avere un paramtro di paragone che tu invece a prescindere gli negavi! affraid

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:
    Se tutto quello che tu dici è vero - cioé l'unico modo per godere della musica in casa sarebbe quello di avere scene acustiche virtuali (vuoi per le registrazioni, vuoi per gli impianti riproduttivi) estremamente espanse ed estremamente diverse dalla situazione dell'ascolto dal vivo reale - come mai nei media audio video (non da ultimo le registrazioni live dei concerti) si persegue una strada completamente diversa e più affine all'evento sonoro originario senza che nessuno critichi questa soluzione ed anzi, questi lavori audiovideo siano spesso considerati pregevoli come fattura sonora?

    Vedo che non mi sono spiegato... bene.
    Con solo l'udito (usando l'effetto stereo) si può ingannare il cervello nella ricostruzione che sarà per forza memoria di un evento passato (anonimo per scleta(!)), con il video la ricostruzione è fatta dalla vista che ha prevalenza sull'udito (non lo dico io!), se poi aggiungi che si usano 5/7 diffusori.... per ricrare un'ambienza!

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:
    Stai a vedere che l'HI-Fi continua a spingere su stage fantasmagorici ed irreali solo perché perseguire dinamica ed estensione in frequenza è molto, molto più costoso, meno inseribile in ambiente e meno "vendente"... tutto sommato basta una coppia di Tablette per avere stage giganteschi....

    Stai a vedere che le risposte te le sei quasi date? affraid
    Estensione in frequenza... non mi sembra vada di pari passo con gli alveari costruiti oggi fatti di muri di cartongesso che lasciano transitare da appartamento ad appartamento anche gli starnuti!
    Estensionein frquenza sta per sistemi di grosso calibro che non va di pari passo con il mercato che deve vendere per spazi sempre più ristretti diffusori microscopici.
    Se poi aggiungi che l'mp3 è mozzato ed il formato più utilizzato in assoluto, che gli .avi sono di bassa qualità e le videoteche stanno chiudendo... hai fatto il quadro della situazione!

    Ma questo da una risposta solo al mondo dei tecnici o presunti tali (perchè alcuni non hanno orecchio e bisogna ammetterlo!) ma non da una risposta al perchè l'audiofilia sia lontana dall'evento reale.

    Per me la risposta è banale, una cosa è un evento reale, l'altra la sua ri-produzione che per quanto possa essere fedele sarà sempre una riproduzione con una quantità di variabili soggettive a contorno.

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