Pazzoperilpianoforte ha scritto:Io non credo di avere la verità in mano, ma non credo che tu stia aggiungendo nulla a quanto già detto.
Era riferita la fatto che il tuo interlocutore potrebbe frequentare concerti jazz\rock e non classici ed avere un paramtro di paragone che tu invece a prescindere gli negavi!
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Se tutto quello che tu dici è vero - cioé l'unico modo per godere della musica in casa sarebbe quello di avere scene acustiche virtuali (vuoi per le registrazioni, vuoi per gli impianti riproduttivi) estremamente espanse ed estremamente diverse dalla situazione dell'ascolto dal vivo reale - come mai nei media audio video (non da ultimo le registrazioni live dei concerti) si persegue una strada completamente diversa e più affine all'evento sonoro originario senza che nessuno critichi questa soluzione ed anzi, questi lavori audiovideo siano spesso considerati pregevoli come fattura sonora?
Vedo che non mi sono spiegato... bene.
Con solo l'udito (usando l'effetto stereo) si può ingannare il cervello nella ricostruzione che sarà per forza memoria di un evento passato (anonimo per scleta(!)), con il video la ricostruzione è fatta dalla vista che ha prevalenza sull'udito (non lo dico io!), se poi aggiungi che si usano 5/7 diffusori.... per ricrare un'ambienza!
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Stai a vedere che l'HI-Fi continua a spingere su stage fantasmagorici ed irreali solo perché perseguire dinamica ed estensione in frequenza è molto, molto più costoso, meno inseribile in ambiente e meno "vendente"... tutto sommato basta una coppia di Tablette per avere stage giganteschi....
Stai a vedere che le risposte te le sei quasi date?
Estensione in frequenza... non mi sembra vada di pari passo con gli alveari costruiti oggi fatti di muri di cartongesso che lasciano transitare da appartamento ad appartamento anche gli starnuti!
Estensionein frquenza sta per sistemi di grosso calibro che non va di pari passo con il mercato che deve vendere per spazi sempre più ristretti diffusori microscopici.
Se poi aggiungi che l'mp3 è mozzato ed il formato più utilizzato in assoluto, che gli .avi sono di bassa qualità e le videoteche stanno chiudendo... hai fatto il quadro della situazione!
Ma questo da una risposta solo al mondo dei tecnici o presunti tali (perchè alcuni non hanno orecchio e bisogna ammetterlo!) ma non da una risposta al perchè l'audiofilia sia lontana dall'evento reale.
Per me la risposta è banale, una cosa è un evento reale, l'altra la sua ri-produzione che per quanto possa essere fedele sarà sempre una riproduzione con una quantità di variabili soggettive a contorno.