realmassy ha scritto:
Nel frattempo sto ascoltando questo:
Anche io ... è stato il primo disco scarlattiano che comprai.
Ciao
C
realmassy ha scritto:
Nel frattempo sto ascoltando questo:
Ti diro', con Pinnock vado sempre sul sicuro...non mi delude mai!carlo ha scritto:realmassy ha scritto:
Nel frattempo sto ascoltando questo:
Anche io ... è stato il primo disco scarlattiano che comprai.
Ciao
C
carlo ha scritto:
Sono busoniano: la violenza al testo diventa lecita nel momento in cui serve e viene utilizzata per valorizzare il messaggio (o uno dei messaggi) che il testo scritto vuol proporre.
In questo senso il raddoppio dell'ottava che sul clavicembalo serve per ispessire il volume o per introdurre cambi di prospettiva timbrica, nel pianoforte potrebbe non esser necessaria. O piuttosto potrebbe diventarlo anche ove il testo originario per clavicembalo in realtà non lo prevedesse. Busoni, mica teoria della diteggiatura.
Il testo musicale lo puoi quindi forzare, purché dietro ci sia un pensiero forte ed una intenzione consapevole, un codice espressivo decifrabile ed una volontà comunicativa. Diciamo che W. Carlos nei suoi esperimenti fornisce un apparato tecnico sufficientemente circostanziato che può essere considerato una buona base sulla quale costruire il "pensiero forte".
Ciao
C
carlo ha scritto:
Se mai un giorno ti volgerai al pianoforte moderno, dovrai, ovviamente, partire con Horowitz, che di ogni sonata fa un trattato sul virtuosismo (sul tocco, sull'agilità, sulla distribuzione dei piani sonori, sulla leggerezza...), e con Marcelle Meyer, che secondo me ha un suono pianistico ideale per questo repertorio, oltre che un gusto sopraffino.
Straordinari anche Pletnev, Ciccolini e la Maria Tipo: Scarlatti sul pianoforte, insomma, lo devi mettere in mano a virtuosi di grande fantasia, quelli in grado di sfruttare fino in fondo la scrittura scarlattiana e il suo non esser nata per il pianoforte moderno.
Ecco perché l'archetipo dell'esecutore Scarlattiano è Horowitz ed anche perché Richter non ha in repertorio nemmeno una nota di Scarlatti. Né di Busoni.
Mi piacciono meno Schiff e Tharaud, un po' troppo lineari e puliti tutti e due, come se rimanessero a metà del guado e non osassero davvero abusare del testo.
Quando, poi, sarai diventato grande e avrai digerito il mostro nero , allora sarai pronto per il disco Pogorelich, che non abita più questo pianeta da anni.
Ciao
C
realmassy ha scritto:Questo lo avevo ascoltato qualche tempo fa e proprio non mi piaceva.
Solita premessa, sono un niubbo, tutto mi sembrava meno che musica barocca.
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carlo ha scritto:
Sono busoniano: la violenza al testo diventa lecita nel momento in cui serve e viene utilizzata per valorizzare il messaggio (o uno dei messaggi) che il testo scritto vuol proporre.
In questo senso il raddoppio dell'ottava che sul clavicembalo serve per ispessire il volume o per introdurre cambi di prospettiva timbrica, nel pianoforte potrebbe non esser necessaria. O piuttosto potrebbe diventarlo anche ove il testo originario per clavicembalo in realtà non lo prevedesse. Busoni, mica teoria della diteggiatura.
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realmassy ha scritto:Ti diro', con Pinnock vado sempre sul sicuro...non mi delude mai!
A me Marsalis che suona Haydn piace! Se lo trovo posto un video che ho trovato su youtube. La cadenza era fantastica.pluto ha scritto:
a) un conto sono i jazzisti che un bel giorno si decidono a fare i musicisti classici - punto e basta (vedi Jarrett). Anche a me non piace questa pagina della sua carriera. L'unico che mi è piaciuto assai (forse più nell'ambito classico che in quello jazzistico è stato il trombettista Marsalis che da giovane ha molto inciso x CBS Sony con Leppard numerosi brani e concerti barocchi etc. La sua non sarà una tromba barocca come quella che vuol farci ascoltare Kuijken, ma è meravigliosa. E mi sa che questa tra tromba barocca senza valvole e quella moderna sia un pò una discussione come la diatriba cembalo e pianoforte. Mi sa che non se ne esce.
realmassy ha scritto:
A me Marsalis che suona Haydn piace! Se lo trovo posto un video che ho trovato su youtube. La cadenza era fantastica.
pluto ha scritto:...
b) altra cosa sono i jazzisti che hanno x così dire jazzato Bach e altri come Loussier, come i Modern Jazz Quartet etc. Possono piacere o no ( a voi credo mai). Ma la loro sicuramente non è la presunzione di chi vuole farci credere di essere anche un musicista classico. Bensì un atto di amore verso un padre della musica che comunque li ha influenzati nei loro studi classici giovanili
Qualche volte esce fuori qualcosa di gradevole - qualche volta no. Per il purista credo mai. Ma anche questo è normale direi
...
pluto ha scritto:Esatto Vito, sono assolutamente d'accordo.
Poi può piacere o meno come tutte le cose del resto....
pluto ha scritto:Conosco il secondo Ema, molto bello
E bella anche la tromba barocca nell'ensemble di Harnoncourt - 2 cose diverse ma bellissime
pluto ha scritto:Mi darò da fare x trovarlo. A me la tromba barocca o meno piace molto.
E visto che sei stato così gentile da reggerci il gioco, ti segnalo un disco che sarà mia cura farti taroccare e che sono sicuro incontrerà i tuoi favori. L'ho appena finito di rippare sul Mac ed è un bel sentire
Schneiderhan sul concerto di Beethoven ma non nel solito famosissimo DG che ho sempre considerato come una delle 2/3 migliori versioni del concerto stesso e che mi pare anche tu apprezzi molto.
Bensì in un concerto dal vivo con la London Symphony diretta dal mitico Istvan Kertesz morto a soli 41/42 anni. Un CD appena rimasterizzato che avevo trovato ad HK ma credo facile da reperire. E' della serie BBC Legends
Eccolo:
realmassy ha scritto:
Cosa mi piace: il Requiem di Mozart, la Messa in Si minore di Bach, un paio di messe di Haydn (non mi ricordi quali, devo controllare), Stabat Mater di Pergolesi, le nozze di figaro (ma in misura minore).
Cosa ho ascoltato e non mi e' piaciuto: la passione di S. Matteo, Saul e Messiah di Handel, Orfeo di Monteverdi.
Sarei tentato dalla Messa Solenne di Beethoven...
Che mi consigliate? Sono un po nel panico :-)
Benissimo Ema, grazie mille!ema49 ha scritto:
Viste le tue preferenze, la risposta sorge spontanea:
Il Requiem Tedesco di Brahms
Il Requiem di Fauré
Cantata 147, 82, 106 (Actus Tragicus), 180, 181, 182, 183, 184 di Bach
La Passione secondo Giovanni di Bach (che sicuramente ti piacerà)
La bella mugnaia e Viaggio d'Inverno di Schubert
Mi fermo quì. Disposto a pagar pegno se qualcuno di questi suggerimenti non incontri il tuo gradimento. Mi sembra d'aver capito dove sei diretto..