Forse voi conoscevate già la storia, ma il libro che ho segnalato parla esattamente del lavoro fatto da Casals, della sua gioventù, della scoperta dei manoscritti originali della moglie di Bach, delle vie di Barcellona etc etc
Ordinerò subito questo libro
Qua e là si intuisce che le suites fino a Casals erano considerate esclusivamente come un'opera x studenti e non una vera opera d'arte monumentale come poi lui seppe riconoscere e valorizzare per primo.
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Allora ho ascoltato un pò anch'io - ovviamente i miei giudizi sono di panza
1) devo assolutamente procurarmi una di queste 2 rimasterizzazioni di Casals - dai dischi in mio possesso, riesco ad intuirne la grandezza ma la pessima qualità del disco non me lo fa apprezzare come vorrei e se Vito dice che sono piuttosto buone, allora procedo di CD e qua ci dimentichiamo il vinile. Per cui sospendo il mio giudizio fino ad avere una copia idonea al suo valore.
2) Il Rostropovich è bellissimo e la registrazione Emi gli rende onore (secondo me nettamente superiore alla RCA-Sony dell'ultimo Starker). Molto più calda e riposante. La sua lettura è atipica rispetto a tutti gli altri come ho già parzialmente detto. E' un missile. Parte in 4a nel preludio e finisce in 4a. Ciò nonostante è una lettura ricca di pathos ed elettrizzante. Direi imprescindibile. Eccellente il video. Su U-tube esiste qualche frammento del video stesso.
3) Yo Yo Ma: eccellente registrazione Sony - l'impianto ringrazia ma lontano dai 2 maestri. Però posso capire come mai sia così popolare negli USA e gradito agli audiofili. E' una lettura accativante
4) Maisky: l'ho ascoltato a tratti. E' quello che mi piace meno. SU altri lavori tipo il concerto di Haydn ed in coppia con la Argerich non mi dispiace
5) e veniamo al nocciolo Starker. le registrazioni sono 2 - quella famosa è la Mercury (non RCA) e l'ultima vinilica è RCA poi rimasterizzata Sony
Ho ascoltato prima il vinile a 200gr Speaker Corners e poi il CD RCA. Su Starker io dissento un pò da voi, ma è il bello del ns gioco, quello di esprimere le ns preferenze.
Dissento un pò da Vito perchè tra le 2 a me fa impazzire quella vecchia e non la nuova. Sono d'accordo che sia più meditata, più matura, sicuramente più intellettuale, ma trovo la prima più fresca e spontanea
C'è una ma: Il Mercury come giustamente dice anche Vito è una registrazione abbagliante, giustamente famosa tra gli appassionati di ogni tempo. Le nuances che si riescono ad ascoltare con un gira top sono così incredibili che sembra stia suonando un altro strumento, con un'estensione nettamente superiore a quella di tutti gli altri. Nel cofanetto è presente una dichiarazione della responsabile x 20 anni della Mercury (e qualche registrazione stellare l'ha fatta) dove dice che siamo in presenza di una delle 4/5 migliori registrazioni cui lei abbia mai assistito.
Vi dico un'altra cosa: passando dal vinile al CD Rca, il suono sembra quasi stridulo, il timbro è completamente diverso e la fatica d'ascolto fortissima (non così il disco di Rostro invece, molto più godibile)
Questo pistolotto sulla qualità del vinile, di cui non vi frega nulla specie se si analizza l'interpretazione che è la cosa che a voi interessa, l'ho fatto solo x dire che forse io resto abbagliato da questa registrazione così eccelsa. Non so. Forse è così
Voi dite che è scolastica: siete più competenti per cui non mi sento di contraddirvi. A me attizza moltissimo - la mia panza gradisce e per il momento mi basta
Dopo l'acquisto di Casals vi dirò. Gli altri citati non li possiedo, quindi mi fermo.
Però siccome il giochino è piaciuto, mi vado poi a ripetere l'esperienza con la 6a Suite, quella considerata la più difficile dal punto di vista tecnico