Grazie Carloc per carbonizer, se parliamo ad esempio di testine usate vintage, penso subito alla mia amata fr1mk2, con una gamma media difficilmente riproponibile da una sorgente digitale, ad un prezzo di circa 200 euro. Per il caricamento dello stadio phono, premesso che utilizzo per scelta solo testine dalla bassa impedenza e bassa uscita, e che pertanto utilizzo i sut, non sempre 47k rappresenta la scelta ottimale, e a volte è preferibile un carico maggiore, ma questo varia da testina a testina. Con le audiotechnica ho riscontrato questo miglioramento, 100k fanno vedere alla testina una impedenza maggiore, con un trafo da 1:20 ad esempio si passa da 117 ohms a 250 ohms, che a volte si traduce in maggiore apertura sugli alti e scena più aperta. Con le zyx invece è difficile dire se vada meglio a 47k o 100k, suonano in modo diverso, più presenti in gamma media a 47, più asciutte ed aperte a 100. Sono sempre prove empiriche e spesso questione di gusti ed interfacciamento con il resto della catena. Su Mesolella che dire, mi dispiace che sia scomparso prematuramente, un disco che emoziona e sembra toccare le corde dell'anima. Piuttosto, quale la tua sorgente analogica che tanto ti soddisfa? E quale la sorgente digitale di comparazione? Sono curioso
Analogisti, siete dei Santi
Franz84- Senior Member
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Re: Analogisti, siete dei Santi
carbonizer- JuniorMember
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Re: Analogisti, siete dei Santi
Difficile rispodere ... difficile anche farlo senza cadere (per me, almeno un po') nell'autocompiacimento, tenterò di rimanere un poco ironico / sarcasticoFranz84 ha scritto:Grazie Carloc per carbonizer, se parliamo ad esempio di testine usate vintage, penso subito alla mia amata fr1mk2, con una gamma media difficilmente riproponibile da una sorgente digitale, ad un prezzo di circa 200 euro. Per il caricamento dello stadio phono, premesso che utilizzo per scelta solo testine dalla bassa impedenza e bassa uscita, e che pertanto utilizzo i sut, non sempre 47k rappresenta la scelta ottimale, e a volte è preferibile un carico maggiore, ma questo varia da testina a testina. Con le audiotechnica ho riscontrato questo miglioramento, 100k fanno vedere alla testina una impedenza maggiore, con un trafo da 1:20 ad esempio si passa da 117 ohms a 250 ohms, che a volte si traduce in maggiore apertura sugli alti e scena più aperta. Con le zyx invece è difficile dire se vada meglio a 47k o 100k, suonano in modo diverso, più presenti in gamma media a 47, più asciutte ed aperte a 100. Sono sempre prove empiriche e spesso questione di gusti ed interfacciamento con il resto della catena. Su Mesolella che dire, mi dispiace che sia scomparso prematuramente, un disco che emoziona e sembra toccare le corde dell'anima. Piuttosto, quale la tua sorgente analogica che tanto ti soddisfa? E quale la sorgente digitale di comparazione? Sono curioso
Gira: un "frankenstein" non ben identificato ovvero un Rega P3/P24 fortemente moddato
Braccio Rb 300 ricablato dentro e fuori
stub, contrappesi (2 contrappesi perchè dipende dalla testina) e "molle" praticamente è più vicino agli Rb 330 ed 880
regolazione VTA (VTB VTC anche se queste non esistono ) aggiunte
motore cambiato, alimentazione cambiata
la cinghia è il minimo ma era nei kit delle pulegge
piedini o meglio piedoni cambiati.
Ovvio dire che è un P3 è riduttivo Così come è ovvio che se mi pigliavo un Michell top di gamma era meglio, facevo prima ma forse non mi divertivo allo stesso modo.
Il phono l'ho fatto da me è un valvolare "puro" ma solo per MM adesso sono iin fase riflessiva ovvero sto decidendo se : usare un SUT, usare un Pre-Pre, rifarlo nuovo, oppure rimanere sulle MM è un problema esistenziale non indifferente alcuni sono finiti in cura psichiatrica io ci sono vicino.
Ci avrei anche un Denon direct drive con bracci Da303 e Da305 con su DL103 e DL160 attaccati ad un coso mm/mc ma non mi piace molto, poverino il DD, certo potrebbe fare di più ma qui son io che non mi applico.
Che dire, la differenza con le sorgenti digitali è sempre stata imbarazzante in favore dell'analogico, ma devo pure dire che gli attuali dac assieme ai nuovi servizi di streaming (uso Tidal in modalità Master) rendono la vita del vinile un po' più dura. Non posso dire lo stesso dei lettori ciddì dove però non ho mai posseduto cose costose (niente sopra i 1000 eu) se nonqualcosa in prestito quindi boh ma tanto non li ho più, venduti tutti, ho solo mantenuto i supporti cd che ancora, alla bisogna, acquisto e poi rippo, per quello che costano vale la candela.
Il Dac di riferimento in ambitocommerciale che uso è il Rega Dac-R (nella mia esperienza l'unico che puòfare qualcosa manon è che li ho sentiti tutti quindi sicuramente c'è altro) diversamente ho il dac magic 100 l'economico che suona o suonava (ai tempi) dcentemente ma è moddato pure quello con una sezione audio valvolare qundi non fa tanto testo.
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Franz84- Senior Member
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- Messaggio n°203
Re: Analogisti, siete dei Santi
Complimenti per il set up e per il saper assemblare elettroniche.. io non ci capisco una h .. che testine usi attualmente sul rega ? La scelta di andare su sut o pre pre dipende esclusivamente dalla testina che vorrai utilizzare
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Re: Analogisti, siete dei Santi
Grazie ... anche se ho quasi smesso, mettere a punto i progetti di Allen Wright non è stato per nulla facile anche perchè lui non c'è più (R.I.P) però al tempo stesso veramente istruttivo, sopratutto i suoi testi che, nonostante la lingua riescono ad aprire la mente su molte, molte cose.Franz84 ha scritto:Complimenti per il set up e per il saper assemblare elettroniche.. io non ci capisco una h .. che testine usi attualmente sul rega ? La scelta di andare su sut o pre pre dipende esclusivamente dalla testina che vorrai utilizzare
Nell'attesa che mi ridiano indietro la Sumiko, una BlackBirdqualcosaadaltauscita che stanno ristilando e moddando (perchè non sia mai lascio una cosa come mamma l'ha fatta ) sta suonanado una Ortofon 2M blu (che non mi poiace ho trovato migliori la red e la black)
Il conflitto tra sut e pre pre, è da un lato in base alla testina... dall'altro è una questione molto combatutta tra accoppiamenti elettrici, con i loro vantaggi e svantaggi... inaudio (ma anche in tutto il resto) è tutto un compromesso ... devo solo scegliere cosa sacrificare e cosa enfatizzare, questo però per me è sufficientemente indipendente dalla testina.
Sul Denon mi permetto più cambi dato lo shell intercambiabile che aiuta parecchio, li ci faccio girare un po' (si fa per dire) quello che capita... adesso ci sta la 103 su braccio e la 160 sull'altro ... ogni tanto metto su una Grado Reference ... è che il Denon proprio non riesco a farmelo piacere imho non suona, ma presto venderò tutto e terrò o solo il rega opppure prederò un Michell, imho trovo che troppo materiale porta anche (non solo) a troppa confusione.
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heartbreaker- Senior Member
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- Messaggio n°205
Re: Analogisti, siete dei Santi
Quali progetti di A. Wright hai costruito?
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Re: Analogisti, siete dei Santi
Lo stadio phono con il pre linea ; nello specifico prima lo RTP trasformato poi nell'FVP la versione tutta a valvole.heartbreaker ha scritto:Quali progetti di A. Wright hai costruito?
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- Messaggio n°207
Re: Analogisti, siete dei Santi
Per alimentarlo hai utilizzato il Superreg? Lo hai fatto con una alimentazione singola o dual mono?
carbonizer- JuniorMember
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- Messaggio n°208
Re: Analogisti, siete dei Santi
Queste sono domande trabochetto si fa per ridere...heartbreaker ha scritto:Per alimentarlo hai utilizzato il Superreg? Lo hai fatto con una alimentazione singola o dual mono?
Risposta facile:
ho fatto un doppio mono, ho usato i superreg ed anche se sta tutto nello stesso telaio è un due telai.
Risposta articolata (poco)
Non credo molto nella doppia alimentazione anche se ha più di un suo perchè però il suo progetto è abbastanza articolato/delicato quindi tra filamenti alti e bassi ed anodiche alla fine è valsa la pena farle separate.
Un regolatore (rigorosamente IMHO) su questi segnali lo ritengo importante dato che i phono sono soggetti a cambi di umore anche se passa solo un piccione sul tetto di casa, figuriamoci con raddrizzamanto a valvole (che oggi non rifarei, troppa spesa !) ) a quel punto, perchè non usare il suo ? Anche se nel web ci sono molte soluzioni altrettanto valide e forse anche meno costose ma a quel punto se semplificare (almeno provare a semplificare ) è imperativo ho preso il suo.
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heartbreaker- Senior Member
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- Messaggio n°209
Re: Analogisti, siete dei Santi
carbonizer ha scritto:
Risposta articolata (poco)
Non credo molto nella doppia alimentazione anche se ha più di un suo perchè però il suo progetto è abbastanza articolato/delicato quindi tra filamenti alti e bassi ed anodiche alla fine è valsa la pena farle separate.
Un regolatore (rigorosamente IMHO) su questi segnali lo ritengo importante dato che i phono sono soggetti a cambi di umore anche se passa solo un piccione sul tetto di casa, figuriamoci con raddrizzamanto a valvole (che oggi non rifarei, troppa spesa !) ) a quel punto, perchè non usare il suo ? Anche se nel web ci sono molte soluzioni altrettanto valide e forse anche meno costose ma a quel punto se semplificare (almeno provare a semplificare ) è imperativo ho preso il suo.
Beh, un pre phono è comunque molto delicato vista la bassa tensione dei segnali che deve trattare e, come diceva il caro Allen, dovrebbe essere capace di rispondere al movimento di un elettrone, perlomeno il primo stadio. Cioè quello a cui arrivano i segnali della testina fonografica.
Per fare bene questo, a parte la scelta della valvola, necessita di una alimentazione super da tanti punti di vista. La scelta di una alimentazione separata per ogni canale è solo l'inizio, se si va alla ricerca del massimo delle prestazioni. Quello che vedevo nei pre commerciali( anche di altissimo livello) ad un certo punto non mi soddisfaceva più, come è successo a te, credo.
La via della santificazione analogica mi ha portato ad una alimentazione separata non solo per i due canali, ma anche per gli stadi dello stesso canale.
La domanda non era un trabocchetto; volevo solo capire quanta santificazione ti era costata la messa a punto... non poca, suppongo , come a me. Quindi, prima o poi, un RTP 3 o 4 lo costruirò.
Tutto questo parlare di tecnica sembra OT; non credo lo sia. Anche chi non è addentro alla realizzazione delle elettroniche può rendersi conto di quanto sia impervia la strada del "buon vecchio" analogico.
carbonizer- JuniorMember
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- Messaggio n°210
Re: Analogisti, siete dei Santi
Che dire, la santificazione è stata lunga, dolorosa e costosa diciamo che il cammino di santiago sarebbe stato più facile.heartbreaker ha scritto:Beh, un pre phono è comunque molto delicato vista la bassa tensione dei segnali che deve trattare e, come diceva il caro Allen, dovrebbe essere capace di rispondere al movimento di un elettrone, perlomeno il primo stadio. Cioè quello a cui arrivano i segnali della testina fonografica.
Per fare bene questo, a parte la scelta della valvola, necessita di una alimentazione super da tanti punti di vista. La scelta di una alimentazione separata per ogni canale è solo l'inizio, se si va alla ricerca del massimo delle prestazioni. Quello che vedevo nei pre commerciali( anche di altissimo livello) ad un certo punto non mi soddisfaceva più, come è successo a te, credo.
La via della santificazione analogica mi ha portato ad una alimentazione separata non solo per i due canali, ma anche per gli stadi dello stesso canale.
La domanda non era un trabocchetto; volevo solo capire quanta santificazione ti era costata la messa a punto... non poca, suppongo , come a me. Quindi, prima o poi, un RTP 3 o 4 lo costruirò.
Tutto questo parlare di tecnica sembra OT; non credo lo sia. Anche chi non è addentro alla realizzazione delle elettroniche può rendersi conto di quanto sia impervia la strada del "buon vecchio" analogico.
Ma ne è valsa la candela fino all'ultima goccia di cera.
I motivi che mi hanno convinto a muovermi in questa direzione sono gli stessi tuoi, almeno immagino che almeno in linea di massima siano gli stessi; ho provato elettroniche in casa nel mio impianto, nei negozi con parte del mio impianto e varie fiere (anche se lasciano il tempo che trovano) alla fine sopra un certo tetto ho trovato che l'impostazione sonora generale era, da un lato sempre la stessa seppur con le dovute differenze, dall'altro seguiva (piùche altro) la tendenza del momento, ma tutte avevano in comune il fatto di trapanare le orecchie, in modo delicato, a volte suadente e pure raffinato, ma sempre trapananti.
Non me ne vogliano i più, è solo una generica opinione, strettamente personale alla quale applicare le dovune (ma IMHO) pochissime eccezioni.
La via della santificazione alla fine è si tortuosa e faticosa, ma una volta raggiunto l'obbiettivo non ce ne è per nessuno.
Ot, forse, ma il topic è abbastanza generico ...
In generale se vorrai realizzare uno dei suoi schemi che ci ha lasciato in eredità ti consiglio di prendere prima i suoi scritti che ho trovato veramente istruttivi, ed anche se non tutto è condivisibile è spiegato bene e tutto ha un suo perchè, la fregatura è che probabilmente possono acaadere due cose o lasci perdere tutto o smetti per sempre di acquistare elettroniche.
PS lui era di quelli che non amava i SUT, io sui SUT sto cercando la mia opinione.
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Re: Analogisti, siete dei Santi
JacksonPollock ha scritto:L'ascolto da vinile è qualcosa che va oltre la mera qualità del supporto che è assolutamente opinabile/discutibile/argomentabile/discernibile/dissentibile.
È un rito, il gusto è tutto in quel rito.
Oddio, nonostante non sia un veterano dell'analogico se mi permetti avrei qualche riserva..
Credo che ormai sia assodato che l'ascolto "vinilico" differisce sostanzialmente da quello digitale, e Franz84 su questo mi sembra cha abbia circostanziato il giusto.
Non so se sia opinabile la questione del supporto, anche perchè più che di grado qualitativo io parlerei del tipo di fruizione a livello tecnico, che è analogica appunto (e che magari ne determina, la qualità, rispetto a).
Che poi tutta la ritualità accessoria vada a suffragare il totale della soddisfazione sono sicuramente d'accordo, ma il gusto secondo me non è tutto li riconducibile.
Per dire la mia sull'ormai dozzinale cliché del digitale più moderno/tecnologico/migliore dell'analogico, che si è consumato anche in queste ultime pagine, la domanda che mi pongo spesso è...un AUDIOFILO anzianotto che ha vissuto il vinile nel suo periodo storicamemte migliore, cammin facendo si è poi trovato a provare il digitale, in tutte le sue sfumature o quasi, e a trarne eventuali confronti/conclusioni.
Ma quanti, degli AUDIOFILI più giovani, si sono trovati a fare il percorso inverso, prima di fare eventuali confronti?
Franz84- Senior Member
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- Messaggio n°212
Re: Analogisti, siete dei Santi
Il gusto a mio avviso è tutto nel sentire la musica così come è stata registrata, e questo con una sorgente analogica seria ed una buona stampa è possibile, con una digitale secondo me no. Poi è bello scartare dischi nuovi, bello collezionarli, bello mettere il disco sul piatto, ma tutto accessorio e secondario all'ascolto .. sto ascoltando in questo momento the blue mask di Lou reed stampa originale, ed il tutto mi sta deliziando con una naturalezza e pienezza del suono che con il digitale non ho mai provato
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