cperse ha scritto:Ieri sera mi è arrivata la macchina lavadischi Pro-Ject VC-S, quindi dopo cena mi sono subito messo all'opera.
Dopo aver ultimato il semplice montaggio della lavadischi, sono passato al lavaggio dei primi vinili.
Inizio con il disco nuovo degli Highasakite, ascoltato
mezza volta proprio per i continui scoppiettii e fruscii che lo rendevano inascoltabile anche da nuovo.
Dopo il lavaggio gli scoppiettii sono molto meno, ma i fruscii, molto strani ed anomali, simili a soffi, comunque sono sempre presenti in diversi punti del disco.
Guardo bene il vinile sotto la luce e vedo tantissimi finissimi graffi da abrasione in diversi punti della superficie del vinile;
mi son fatto l'idea che questi graffi, su un disco nuovo, probabilmente sono dovuti allo sfregamento del disco all'interno della custodia di comunissima carta "ruvida".
Mi domando il motivo per cui un oggetto tanto delicato non venga da subito riposto in una busta che ne preservi adeguatamente l'integrità.
Il disco è ritornato nella custodia e sinceramente non so se lo riascolterò.
Poi ho lavato qualche altro vinile, ovviamente con risultati migliori di quest'ultimo, ma alla fine devo ammettere che per quanto mi riguarda,
se devo tirare le somme tra quanto ho speso tra apparecchiature, pistole, spazzoline, liquidi e delicati supporti musicali, e quanto mi ritorna "emotivamente",
il bilancio non è del tutto positivo.
Con l'analogico tutto è molto, troppo difficile; fin dall'acquisto del disco.
È il secondo tentativo che faccio con la musica analogica e ho deciso che comunque continuerò a coltivare il mio piccolo orticello anche se tra malattie fungine, insetti, lumache, grandinate e pestilenze varie, alla fine devo andare a prendere la verdura al supermarket di TIDAL.
Volevo fare i complimenti a tutti coloro che riescono a godersi in pieno la qualità dell'analogico, per me siete dei santi.
Per il disco difettoso acquistato su un sito online, ho chiesto la restituzione in garanzia, ma dubito di ottenere qualcosa.
Buoni ascolti a tutti
Da buon analogista ti capisco perfettamente, tra l'altro ho la "idiosindrasia" per le macchina lavadischi perchè sono una delle vittime del famigerato LencoClean degli anni 70, quindi non ho mai voluto prendere la lavadischi (oltre che per i soliti problemi di spazio e costi... se proprio devo li lavo presso un negozio a due passi da casa).
Tornando ai vinili difettosi, è un problema ben noto.
Secondo me è molto difficile che la busta interna possa causare graffi così profondi da influenzare l'ascolto, anche se spesso è buona norma usare buste interne di qualità al posto della originale (da conservare comunque per evidenti motivi).
Per un disco nuovo le cause secondo me sono ben altre.
1) uno stock di vinili difettoso (mi capitò con l'ultimo dei pink floyd per fortuna Amazon li ritirò e rimborsò tutti).
2) un cattivo stoccaggio dell'album (es impilato con grossi pesi sopra)
3) difetti dovuti al trasporto se il vinile non è protetto, oppure a seguito di calore eccessivo (camion al sole etc etc)
4) chi più ne ha più ne metta.
poi per carità tutto è possibile.
Nel caso in questione punterei al rimborso prima che alla sostituzione, perchè è assai probabile che il problema possano averlo anche gli altri album. Divero il caso se il vinile è ondulato.
Concludo dicendo che gli amanti dell'analogico sono pazienti e sopportano anche i problemi insiti nell'uso del vinile.
Fermo restando che faccio molta fatica a capire perchè a distanza di quasi 100 anni, non si sia riusciti a trovare una sorgente musicale REALMENTE superiore al vinile.
Ad essere "cattivo" direi che la causa è al solito legata al profitto. Alle major non conviene viste le magre vendite e la diffusione del formato liquido, ricercare ed investire in tale senso.
E le riedizioni dei vinili, specie in ambito rock - pop sono operazioni dettate dalla moda e non dal desiderio di riproporre relamente prodotti migliori o spesso neppure all'altezza degli originali in vinile.
Anche perchè a suo tempo i master sono stati rovinati e/o riversati in modo a dir poco delinquenziale in formato digitale, ed è da questo che sono ricavati anche i nuovi vinili rimasterizzati a bassa velocità con alta grammatura a 45 giri e tutti i più moderni mezzi tecnologici che ti propongono.
Poi ci sono le ovvie eccezioni, e generi più di nicchia come classica Jazz, blues etc in cui le cose vanno decisamente meglio.
Una cosa è certa :
Quando il vinile negli anni 60-metà anni 80 era considerato il top, un numero enorme di volte l'incisione catturava solamente una piccola percentuale del "potenziale" presente nel master.
Tanto e vero che le prime edizioni audiofile di rock, primi anni 80, a metà velocità, che ebbero poco successo causa il costo circa triplo del vinile "normale", erano enormemente superiori al vinile originale. Segno che l'asticella qualitativa si poteva realmente alzare di brutto. Ma non avvenne mai perchè con l'avvento del CD non ci si preoccupò realmente di migliorare il suono quanto piuttosto di togliere il fruiscio, togliendo di fatto anche le medie alte frequenze ed appiattendo la dinamica. Quando di recente è tornato interesse per la qualità, oramai gli orginali erano compromessi e c'erano solo i master digitali spesso manipolati in modo irrimediabile.
E le nuove uscite "commerciali" ? Sono tutte incisioni digitali, per cui la differenza tra vinile e cd alla fine è dato solo dal supporto e dal sorgente in cui li ascolti.
Se si va su etichette audiofile di nicchia si possono trovare cose bellissime, ma limitare ad artisti a loro volta di nicchia. Non ci trovi certo Springsteen o gli U2 o il cantante Jazz che va per la maggiore oggi.