Io pensavo che fosse chiaro - visto tutte le faccine ridenti che ho inserito nel mio intervento - che il mio voleva essere un intervento scherzoso. Evidentemente così non è stato inteso, pazienza. Però mi piace quotarlo, questo intervento estremamente offensivo ed irrispettoso dell'interlocutore:
Pazzoperilpianoforte ha scritto: Siamo proprio incompatibili come gusti...
Per me il Beethoven di Kempff al massimo può essere usato come zeppa per i mobili traballanti (soprattutto in disco, che mi sembra proprio che le registrazioni poco gli riuscissero)...
... in un colpo solo poi mi hai fatto fuori due capolavori della letteratura beethoveniana, come Richter/Rostropovich e i due Brendel....
Vabbé, ormai sono rassegnato... in fondo si tratta di gusti.
....
Scusate, ma se per voi questo è un intervento offensivo o polemico non si può scrivere più nulla su queste schermate...
Io poi chiaramente avendo solo cantato non capisco niente di musica, però anch'io come Emanuele ho detto più volte che per gli interpreti del settecento conta il paratesto e la prassi, cosa sempre meno importante da Beethoven in poi (ma bisogna contare anche l'illustre eccezione settecentesca di J.S. Bach) perché lì invece conta sempre di più, con lo scorrere del tempo, il testo. Gli autori inseriscono sempre più indicazioni interpretative, fino ad arrivare alle opere della fine dell'ottocento/primi del novecento dove pochissimo spazio è lasciato alla personalizzazione da parte dell'interprete. In Mozart c'è solo una indicazione agogica e le note. Ma se si conta che l'indicazione agogica (il tempo) non corrisponde al metronomo attuale (che all'epoca non esisteva), che all'epoca lo stacco del tempo iniziale veniva poi continuamente cambiato nel corso dell'esecuzione e che quindi durava lo spazio di un attimo e che inoltre le continue riprese venivano di rado variate nel testo ma lasciate all'arbitrio dell'interprete, ci rendiamo conto che resta molto poco di oggettivo cui appigliarsi per l'interpretazione. Ovvio che se lo dico io non conta nulla, ma magari prima o poi lo dirà Emanuele, così potremo crederci.
Il mio giudizio su Kempff è stato volutamente provocatorio, ma speravo che la provocazione non fosse presa come un'offesa personale (per quale motivo?), anche perché scherzosa. Allora mi sarei dovuto anch'io offendere quando ho visto paragonare Brendel a Pavarotti? Kempff non è stato affatto un cattivo interprete, ma ha raffigurato la tradizione viennese in un preciso momento storico. Come tale ha pregi e difetti, ma oggi come oggi è difficile, avendo una prospettiva storica diversa da quella degli anni '60, pensare che Kempff possa pesare più sul piatto della bilancia di un Richter, di un Arrau, ma anche di uno Schnabel, o anche di un Brendel nell'ambito che gli è più congeniale. Oggi succede la stessa cosa nella considerazione che abbiamo per Nikita Magaloff. Che non è mai stato un cattivo pianista ed ha certo impersonato una importante tradizione, ma non possiamo oggi mettere al pari in Chopin alla tradizione di un Cortot oppure all'attualità di un Lortie o alla genialità di un Rachmaninoff (senza contare tutto quello che c'è nel mezzo). Inoltre, e lo dice chi Kempff ha avuto modo di ascoltarlo dal vivo, non io, egli è un pianista molto malamente raffigurato dalle registrazioni discografiche di cui disponiamo: evidentemente lo studio di registrazione non gli si addiceva. Probabilmente il Kempff che suonava dal vivo era infinitamente più poetico e significativo di quello che ascoltiamo riprodotto, e questo ripeto ce lo dicono anche coloro che lo hanno amato ed ascoltato dal vivo. Purtroppo Kempff come probabilmente molti altri è uno di quegli artisti di cui non ci è pervenuta una immagine attendibile tramite le registrazioni. Ma io valuto le registrazioni e su basi tecniche (anche se non ho studiato al conservatorio) e su basi espressive, e su basi stilistiche. Non posso valutare un ricordo che non posseggo.
Mi domando perché, Luca, prima o poi durante le nostre discussioni bisogna arrivare a questo, e sentirsi dire che non ci si capisce nulla perché non si suonauno strumento. IO quando esprimo una opinione su un artista non mi sembra di farlo su basi esoteriche o astratte, ma credo di motivare i miei pareri in maniera logica, storicistica per quanto riguarda il testo e la storia della interpretazione, tecnica. Conservatorio o no. Mi pacerebbe ci si confrontasse con le idee su basi logiche e dialettiche, con argomentazioni, non facendo riferimenti a fogli di carta (ognuno ha il suo, ed a volte conta anche molto poco come valore intrinseco). Evidentemente non è possibile. Se Luca tu ritieni che non sono un interlocutore degno perché non sono diplomato al conservatorio - come moltissimi su queste schermate - è inutile che perdi tempo a parlare con me, che devo dirti? Ma anche io con te, visto la scarsa opinione che hai del tuo interlocutore.
Massimiliano ha espresso un parere molto semplice sul Beethoven dei due Brendel: dire che il suo intervento è inutile per noi e non ne terremo conto perché lui non è diplomato al conservatorio mi sembra bruttoccia come cosa. Il suo parere per me è doppiamente significativo: perché indica in quella registrazione pregi intrinseci comprensibili a tutti gli appassionati, e quindi universali.
Luca ma ti sei reso conto che hai fatto fuori in due schermate, con giudizi perentori e tranchant: Pavarotti (inespressivo), Kubelik (lento e compassato), Bergonzi ("canta come mio nonno", parole tue), Brendel (suona come Pavarotti canta e Accardo suona), Richter e Rostropovich (eseguono solo ciò che c'è scritto -- in Beethoven ovviamente -- e non basta), Karajan (sinfonico e dimentico della tradizione, quindi fuori posto in opera)... e poi non appena io dico (primo mio giudizio "secco") che
secondo me Kempff oggi può fare solo da zeppa ad una tavolo traballante - in un contesto di faccine ridenti, bada bene - ti offendi, prendi cappello e ci dai, (a me per l'ennesima volta, che non è la prima) di incompetenti? Pazienza Luca, vuol dire che chiaramente io non sono in grado di discorrere di queste cose perché incompetente ed irrispettoso delle opinioni altrui... ma francamente non capisco perché tu puoi dire tutto di tutti, nei termini che credi e con la secchezza che credi, apportando motivazioni o non apportandole affatto, ed io invece non posso fare niente di tutto questo, nemmeno quando scherzo. Boh!!!!
Ultima modifica di Pazzoperilpianoforte il Sab 31 Mar 2012, 01:28 - modificato 4 volte. (Motivazione : tagli)