Gli impianti emettono suoni quindi sono "potenzialmente" degli strumenti musicali.Se si vuole quindi li si può usare in tal senso.
E difatti,direttamente o indirettamente, essi oggi vengono usati anche per "comporre" musica.
Una chitarra elettrica non è uno strumento musicale,ma solo la sorgente di un impianto comprensivo di ampli e casse,che nel loro insieme fanno uno strumento musicale.In questo caso l'impianto viene usato in modo diretto.
Nelle registrazioni musicali viene usato invece in modo indiretto influenzando spesso non solo la qualità del prodotto,ma anche il contenuto in quei casi in cui il prodotto nasce specificamente per essere immesso sul mercato,laddove non ci si limita quindi a trascrivere un evento musicale indipendente,che vive cioè di vita propria.
Qualunque strumento si usi lo scopo rimane quello di mettere in comunicazione fra di loro delle anime.
Spesso purtroppo le trasmissioni sono disturbate, ma a volte per fortuna si riceve chiaro e forte.
Più è chiaro il messaggio più ne capiamo l'intero senso.
Questo messaggio è fatto di note e di linguaggio uniti in un intreccio poetico.
Poi la poesia può piacere o meno,ma molto dipende anche da chi la declama interpretandola al punto che a volte può farne una poesia propria tradendo,o magari solo fraintendendo in buona fede le intenzioni dell'autore.
Così la dinamica della trasmissione di un messaggio è essa stessa fonte di nuovi messaggi casuali o causali che arricchiscono il messaggio originale facendo evolvere il genere a cui questo appartiene.
Questo succedeva prima che esistessero gli impianti e continua a succedere ancora
essendosi arricchita la casistica di un nuovo strumento.
Mi pare quindi una differenza di opinioni fra audiofili più o meno conservatori.
Se uno dice di essere interessato solo alla musica e non agli impiant,come alcuni qui dicono, allora si è perso per strada uno strumento,uno fra tanti,ed ha abdicato alla possibilità di dire la sua,cosa che quello strumento gli consente, e di uscire quindi dalla sola condizione di anima ricevente.
Personalmente preferisco fare di necessità virtù seppur con spirito goliardico e dilettantesco.
Ciao,Seb.