Da Ospite Dom Lug 24, 2011 9:28 am
Sal. : la vecchia e sana, purtroppo ormai persa, abitudine a carta e penna.
Anche a me capita ogni tanto di rilevare qualcosa di nuovo e/o particolare durante l'ascolto. A quel punto, prima di dimenticarmi ciò che ho "osservato", mi segno un sintetico appunto in un notes. In quel momento non traggo alcuna conclusione e proseguo l'ascolto...senza pensieri.
Ogni tanto poi, quando vedo che il notes incomincia ad essere abbastanza denso di contenuti, rileggo e cerco di capire; al caso dedurre qualche "conclusione"...
Avere sottomano tante valvole, cavi e quant'altro è come (dal lato pratico) se si disponesse di un sofisticato equalizzatore paramterico la cui regolazione, a piacimento, può variare di giorno in giorno e di disco in disco.
A me spesso è successo proprio che la capacità di capire fosse inversamente proporzionale alla qualtità di variabili in gioco...Ed in 30 anni, di variabili in gioco, ti assicuro, se ne sono viste tante. Quando diventa difficile/complessa l'analisi di ciò che facciamo, lo diventa anche la sintesi a cui siamo necessariamente chiamati (e comunque i tempi si dilatano).
Per me, ormai, la sintesi abbraccia un trentennio tra prove empiriche e analisi sul metodo. Ti confesso che un'esigenza di "semplicità" e "minimalismo", è divenuta predominante.