allora, il tempo di scaldarsi a dovere glie l'ho dato! sto ascoltando chopin x inaugurare alla grande
il cd che sto ascoltando comprende i seguenti brani:
andante spianato e grande polacca brillante in mi bemolle op 22 polish chamber philarmonic orchestra direttore: wojciech rajski pianoforte: bianca silzius
ballata n°1 in sol minore op 23 ++++++++++++
fantasma-improvviso in do diesis minore op 66 ++++++++++++ scherzo n°1 in si minore op 20
dodici grandi studi op 10
FANTASTICO! potrei riascoltarlo x ore, non capisco perchè ma chopin mi genera un coinvolgimento ed un piacere d'ascolto semplicemente straordinario
non essendo io un musicista o un esperto, qualcuno potrebbe indirizzarmi verso una lettura tipo "lo zen e l'arte di interpretare i titoli delle opere"
Pazzoperilpianoforte ha scritto: Se vuoi continuare con esecuzioni su pianoforte moderno, o la selezione di Brendel che ti ho segnalato (straordinaria), o l'integrale di McCabe.
SE vuoi invece andare su edizioni su strumenti d'epoca, come integrali o Brautigam o la Shornsheim.
Se invece vuoi dischi isolati sempre su strumenti antichi, Badura Skoda o Gary Cooper, per avere interpretazioni splendide.
Ciao
Grazie Vito, penso proprio che comincerò da qualcosa al pianoforte classico, meglio andare per gradi in queste cose, si rischia di non venirne più a capo.
La scoperta della musica classica per me è stata un processo fin troppo veloce, ancora adesso balzo da un autore all'altro senza criterio, ma devo dire che bene o male mi piace quasi tutto.
Haydn in particolare non pensavo minimamente mi potesse interessare così tanto, vista la mia predilezione per Barocco e Romanticismo...eppure, un po' alla volta, prima i trii per piano, poi i quartetti per archi, poi le sinfonie ed infine queste sonate per piano, trovo tutto di una bellezza che mi affascina.
Anche per le sinfonie sto cominciando pian piano a capirci qualcosa: - le prime si rifanno al mondo barocco; - la fase centrale ispirata allo Sturm und Drang, di grande vigore e intensità che mai mi sarei aspettata dal padre del classicimo; - le parigine e le londinesi con i loro cambiamenti nello stile.
Più che un gruppo organico di un centinaio di lavori, si tratta di 4-5 gruppi figli di periodi storici e gusti compositivi anche sensibilmente diversi fra loro. Le ultimissime sinfonie trovo abbiano anche un qualcosa di addirittura romantico, quantomeno nel contenuto emotivo.
Naturalmente queste sono tutte impressioni da "ignorante", nel senso di uno che non ha gli strumenti tecnico-conoscitivi per leggere la struttura interna di una sonata o di un trio come voi utenti più esperti, ma come dicevo all'inizio, le cose si fanno per gradi.
Una cosa è certa: senza il supporto di questa sezione del forum, non avrei mai ascoltato con tanto interesse questo genere, perchè il catalogo dei compositori e delle opere è talmente ampio che non avrei saputo da dove iniziare e in che direzione proseguire.
Archigius la tua strada è quella tipica per persone che iniziano ad ascoltare generi nuovi. E' una via sana: acquistare per impulso e aumentare le proprie conoscenze non con forzature sistematiche ma per sana e molteplice curiosità.
Forse il primo acquisto che farei, se non ti vuoi buttare su una integrale, è il cofanetto di Brendel. Però attenzione: potresti trovarci molte delle sonate incise anche da Hamelin...
Vito, prima di lanciarci nella serie di acquisti, per favore dai un colpo d'orecchio ai Takacs Se viene fuori che i Quartetti che già abbiamo sono superiori, magari lasciamo perdere e ci concentriamo su altre cose
Appena ti liberi (cioè mai) dalle domande degli amici, poi vi coinvolgo su 2 rece che ho letto recentemente una sulle suites di Brunello una sul Winterreise di Schubert Può essere uno spunto di discussione interessante x confrontare le ns opinioni. Ma lo faccio tra un pò magari scannerizzando prima le rece x intero
ema49 ha scritto: cioè si tratterebbe di movimenti monotematici tripartiti? Quindi la forma sonata non verrebbe rispettata? Oppure intendi dire che un secondo tema c'è, ma esposto nella tonalità dominante, per cui risulta difficilmente distinguibile dal primo tema?
Nella seconda metà del settecento il rispetto della forma sonata nei singoli movimenti è solo una delle possibilità: ci sono sonate con tutti i movimenti in forma sonata e sonate in cui nessun movimento è in forma sonata.
A volte appunto si tratta di movimenti con un secondo tema nella solita tonalità di dominante, come accenni tu, quindi poco "staccato" dal primo, altre volte si tratta di un singolo tema ripetuto, con l'intercalazione di un tema diverso contrastante, a mò di aria operistica tripartita (tipo A B A' oppure A B A' C A'') o di soluzioni più tipiche del tema con variazioni (A A' A'' A''') ecc. ecc.
Il contrasto violento dei temi non è affatto frequente in Haydn, lo è maggiormente in Mozart e - soprattutto e come ben saprai - in Beethoven, che estremizza talmente l'opposizione tematica d aarrivare quasi a frantumare la struttura della sonata tastieristica dall'interno (la sonata cosiddetta Appassionata, ad esempio).
Pazzoperilpianoforte ha scritto:ma puoi partire quando vuoi.... prima butti l'amo, prima abbocchiamo....
Appena riesco scannerizzo quello che ho letto, allora. Ricordati i Takacs per favore
E visto che Haydn piace, vorrei coinvolgervi anche sui concerti x cello e x piano, nonchè sulla Creazione. Intanto cosa pensate di queste opere? X es amo molto l'edizione di Michelangeli. Non sarà un Fortepiano ma....
Della Creazione ho un paio di Edizioni. Quella famosa di karajan con un cast stellare (Janowitz, Ludwig, Wunderlich, Dieskau) e quella di Davis Raccomandazioni?
ema49 ha scritto: cioè si tratterebbe di movimenti monotematici tripartiti? Quindi la forma sonata non verrebbe rispettata? Oppure intendi dire che un secondo tema c'è, ma esposto nella tonalità dominante, per cui risulta difficilmente distinguibile dal primo tema?
Nella seconda metà del settecento il rispetto della forma sonata nei singoli movimenti è solo una delle possibilità: ci sono sonate con tutti i movimenti in forma sonata e sonate in cui nessun movimento è in forma sonata.
Ma allora esiste una discrasia tra l'Haydn dei quartetti e sinfonico e l'Haydn tastieristico. Nella grande maggioranza dei quartetti e nelle (poche) sinfonie che conosco la forma sonata è sempre pienamente rispettata, per lo meno nel I° movimento. Fu proprio Haydn che sistematizzò la regoletta (si fa per dire..): I° tema <tonalità maggiore> , II° tema <tonalità dominante> I° tema <tonalità minore>, II° tema <tonalità musicale maggiore collegata> Boh, proverò a chiedere lumi alla mia metà, ha diversi spartiti di Haydn.
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"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola." Paolo Borsellino (19/1/40-19/7/92).
ops, dimenticavo..nei quartetti i temi sono sempre due, così come nelle sinfonie. In qualche quartetto c'è una variazione, ma non un terzo tema. Parliamo sempre di Haydn, ovviamente.
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ema49 ha scritto: Ma allora esiste una discrasia tra l'Haydn dei quartetti e sinfonico e l'Haydn tastieristico. Nella grande maggioranza dei quartetti e nelle (poche) sinfonie che conosco la forma sonata è sempre pienamente rispettata, per lo meno nel I° movimento. Fu proprio Haydn che sistematizzò la regoletta (si fa per dire..): I° tema <tonalità maggiore> , II° tema <tonalità dominante> I° tema <tonalità minore>, II° tema <tonalità musicale maggiore collegata> Boh, proverò a chiedere lumi alla mia metà, ha diversi spartiti di Haydn.
Se mi parli del primo movimento, non ho una statistica numerica sul totale del corpus sonatistico haydniano per tastiera (circa 60 sonate), ma si può sicuramente parlare di una prevalenza netta per la forma sonata. Negli altri movimenti direi proprio di no. Comunque anche quando si tratta di forma sonata non sempre si assiste all'alternanza di due temi contrapposti.
Ad esempio, il primo movimento della sonata in due movimenti Hob. XVI/48 presenta due temi (do maggiore/do minore) alternati secondo lo schema A B A' B' A". Quindi non è certo in forma sonata... La sonata Hob. XVI/50 (una delle ultime tre) ha il primo movimento che è si in forma sonata, ma è svolto su un solo tema, alternato a controsoggetti sempre diversi.
Da tenere poi in conto che le prime 18 sonate, antecedenti al 1765, sono impostate sullo stile del divertimento clavicembalistico, e riecheggiano Wagenseil e Scarlatti, ad esempio... solo dalla sonata n. 19 (circa 1766) si presenta il modello "fortepianistico" e più moderno di C. P. E. Bach.
Insomma, più che di iato rispetto al sinfonismo e quartettismo haydniano io parlerei piuttosto di maggior variabilità ed eccezioni nel caso della sonata per tastiera.... ma attendo conferma dalla tua signora, che certo ne sa più di me....
Pazzoperilpianoforte ha scritto: Se mi parli del primo movimento, non ho una statistica numerica sul totale del corpus sonatistico haydniano per tastiera (circa 60 sonate), ma si può sicuramente parlare di una prevalenza netta per la forma sonata. Negli altri movimenti direi proprio di no. Comunque anche quando si tratta di forma sonata non sempre si assiste all'alternanza di due temi contrapposti.
Ma allora siamo perfettamente d'accordo. Tipicamente in Haydn la forma sonata si riscontra sempre nel I° movimento, con una certa frequenza in altri, ma non con la frequenza con cui si riscontra in Mozart e Beethoven. Mi lasciava perplesso la tua frase ""Il problema con Haydn è che molti movimenti di sonata sono a singolo tema, o a due temi con non grande contrasto tra loro, che si ripetono più volte."", dato che il primo movimento nei quartetti e sinfonie è quasi sempre in forma sonata e quindi a due temi, mai di più.
Pazzoperilpianoforte ha scritto: Ad esempio, il primo movimento della sonata in due movimenti Hob. XVI/48 presenta due temi (do maggiore/do minore) alternati secondo lo schema A B A' B' A". Quindi non è certo in forma sonata... La sonata Hob. XVI/50 (una delle ultime tre) ha il primo movimento che è si in forma sonata, ma è svolto su un solo tema, alternato a controsoggetti sempre diversi.
Basta intendersi, sempre due temi sono: il secondo tema può essere, in Haydn, molto simile o addirittura uguale al primo o ancora, una variazione. E' lo sviluppo che diverge, molto articolato, spesso fugato, sicuramente più elaborato che in Mozart. Per lo meno nei quartetti e nelle sinfonie.
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sono costretto a sospendere.. non mi arriva la mail di avviso dei messaggi.. ho già avvertito Air due ore fa, ma il maledetto non risponde... (o forse non mi arriva la sua risposta..)
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ed io sono al lavoro..... ma mi sembra ci siamo abbastanza intesi, no?
Nel caso del primo mov. della Hob. XVI/50 se i controsoggetti li consideri temi puoi arrivarne a contare tre o più in totale... ma lo vedo come un problema terminologico, piuttosto che un problema reale, come sempre succede quando si discute di forma sonata....
Ti rendi conto poi che in un movimento come quello iniziale della sonata Hob. XVI/48 (struttura A B A' B" A"), ripetitiva, senza sviluppo ( a meno che anche qui non si ritenga sviluppo la variazione), l'importanza dell'interprete nel differenziare le ripetizioni è fondamentale per evitare il deja-vu e la noia. E' questo secondo me che va notato, e succede anche in Mozart non infrequentemente.... Ecco perché questa musica non si sostiene (a diefferenz adi quella di bach o di beethoven) senza un sostegno sostanziale da parte dell'interprete, almeno a mio parere...
Ciao a tutti Seguito a un consiglio di un amico ho comprato la 9 sinfonia di Bruckner su SACD Vienna filarmonica condotta da Harnoncourt, non dovrebbe essere tanto male. Ho ricevuto anche "Rosso" di Patricia Petibon, non so se conoscete é una soprano Francese, l'ho scoperta con il CD "Amoureuse", meravigliosa, una voce stupenda, limpida. Rosso, sono delle aria barocche Italiane che non conosco molto, ma con Patrizia le amerò sono sicuro, accompagnata dalla orchestra barocca di Venezia Bella serata in vista con Patricia e le mie valvole, calore assicurato
_________________ Il punto debole del mio impianto é il mio portamoneta La musica non contiene e non trasporta alcuna emozione, senò quella che si risente
Pazzoperilpianoforte ha scritto: ma è musica che non pratico, e quindi parlo per interposta persona.
Nemmeno io...ma la mia è una risposta mirata ad inserirmi nel nostro trhead, vediamo se ora arriva qualche messaggio. Chiedo scusa e..provate a rispondermi!
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ema49 ha scritto: Nemmeno io...ma la mia è una risposta mirata ad inserirmi nel nostro trhead, vediamo se ora arriva qualche messaggio. Chiedo scusa e..provate a rispondermi!
Stai raggiungendo livelli siderali di scassamento minkia non è un problema di post farei cambio volentieri con te. A me gli avvisi di risposta via mail irritano ed intasano la mail.
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Della 9 di Bruckner è ritenuta bellissima l'esecuzione di Harnoncourt.... ma è musica che non pratico, e quindi parlo per interposta persona.
La Petibon non è una fuoriclasse assoluta ma è una buona cantate, garbata ed elegante. Dovrebbe trattarsi di un buon disco.
Buoni ascolti!
E secondo te Vito, quale sono le cantanti di "furiclasse assoluta" fammi qualche sujestione,per principiante che sono cercherò di seguirti
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Non è facile farti degli esempi, nel senso che dovrei trovare su Youtube arie cantate dalla Petibon e poi da una cantante definibile "fuoriclasse".... vediamo se ci riesco.
"lascia ch'io pianga" dal Giulio Cesare di Handel. Prima la Petibon (buona ma non troppo varia d'accento e con qualche fragilità vocale, ed un trillo non prorpio di perfezione strumentale):
Qui invece la bellissima esecuzione della Bartoli diretta da Hogwood (attacco prima sezione in mezzoforte, poi sezione centrale con meravigliosi accenti patetici ed ottimi trilli, quindi da-capo con variazioni ed approfondimento espressivo, con grande varietà di accenti e di dinamiche, con ultima ripetizione in pianissimo). Meno svenevole della Petibon, meno monotona, più solida vocalmente, più espressiva (la Petibon attacca l'aria con una espressione e se la porta dietro per tutta l'aria, diciamo così):
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"Tornami a vagheggiar" dall'Alcina di Handel. Prima la Petibon:
Poi la Sutherland:
Qui l'eleganza della Sutherland, la fluidità delle fiorettature, il dominio della tessitura è straordinario (fuoriclasse) mentre la Petibon è piuttosto buona ma decisamente meno significativa. Molto molto meno belli gli effetti timbrici che una voce come quella della Petibon può ottenere in queste arie, inoltre. A tratti la Sutherland sembra un violino....
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"Siam navi all'onde algenti", dall'Olimpiade di Vivaldi. La Petibon che qui mostra qualche limite di agilità ed estensione in basso:
Aribeccati la Bartoli prima maniera (in rete di esempi non trovo altro), quando ancora i nei non avevano corroso il cristallo come attualmente succede spesso...
E qui la superiorità della Bartoli è veramente schiacciante (e nella sezione centrale non è svenevole come la Petibon)....
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"Deh vieni, non tardar" dalle Nozze di Figaro di Mozart, la Petibon. Passo abbatsanza spedito, molto aggraziata ma anche molto frigidina. Soliti problemi nelle note gravi.....
Mirella Freni (qui c'è anche il recitativo, l'aria comincia ad 1,30' dall'inizio): sensualissima, grande abbandono lirico, grande emissione degli acuti con splendidi effetti timbrici, ottimo dominio delle note gravi, grande uso delle mezzevoci, grande varietà:
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"Nel grande tormento" dal Mitridate di Mozart, della Petibon (abbastanza buona, invero):
ed in confronto il grande rilievo patetico/tragico di Patrizia Ciofi:
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"Ah mio cor" dall'Alcina di Handel; la Petibon (l'aria è divisa in due video):
E quindi la fuoriclasse di turno, Joyce Di Donato:
Non so se sono riuscito a scegliere gli esempi giusti, ma credo che qualcosa si capisca di quello che voglio dire... che dite?
Vito, per seguirti serve il "turbo".... Interessante ma non facile.... Penso ai meno esperti come me con tanta voglia di apprendere.... Non voglio frenarti ma, sinceramente, le tue considerazioni sono troppo interessanti per i neofiti ed un attimo di riflessione può aiutare a comprendere.... Superfluo ri_farti i miei complimenti.... Abbi pazienza.... Cordialità.
HO la la Les amis!!! delle ore di ascolto mi aspettano, quello che farò prendo nota di tutto questo e andrò in un negozio per ascoltarli in cuffia (meglio che Youtube) poi sceglierò facendo attenzione a quello che tu dici. Grazie Vito Mannaggia Vito tu mi costi caro
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pluto ha scritto:Provate ad ascoltare i files segnalati da Vito ed in generale su U-Tube collegati ad un DAC. Potrebbe essere una bella sorpresa
Siiiiiiiiiiii!! io sono a l'antica, ho ancora l'impianto a valvole
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