Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.)

Ciao Vito, mi fa piacere che sia solo un po di febbre e che ora stai meglio, avevo pensato a qualcosa di più serio, meglio così.
Gian, di Karajan posseggo un cofanetto in pelle numerato ed autografato con le 9 sinfonie più un intervista al maestro.
Sempre della DG l'edizione del 1962 ed un Disco mono della Columbia incisa con la Filarmonia di Londra.
Io adoro la grinta che mette Toscanini nelle sue direzioni, cosa che non ho riscontrato in Karajan, non è questione di incisione, quelle di Toscanini in mio possesso sono di annata.
Ho trovato molto grintoso nella direzione della V Keilberth, probabilmente sarà come dice Vito, mi piace come valorizza il ritmo.

Pazzoperilpianoforte ha scritto:l'interpretazione del Quartetto Italiano riesca a tenere meglio in equilibrio i vari aspetti di questa bellissima composizione E sia quindi nettamente più rispettosa della poetica schubertiana e del testo.

Mi sembra invece che nei lieder di SChubert, la strada interpretativa dello Schubert "femmineo" sia stata sempre relativamente marginale, e non abbia mai toccato le grandi interpretazioni. Tu che conosci meglio di me lo SChubert liederistico che opinione hai in merito?

Il Quartetto Italiano...lo sai, tra i primi miei preferiti. In realtà anche l'Alban Berg in una registrazione degli anni '80 è molto pregevole. All'Amadeus il merito di aver portato avanti con pervicacia l'interpretazione per noi corretta.

Sui lieder ti posso solo dire che quanto affermi è fuori ogni dubbio. La motivazione, a mio parere, è da ricercarsi nel fatto che nei lieder più conosciuti (Winterreise, la Bella Mugnaia...) è sempre evidente la relazione tra l'amore infelice ed il desiderio di una morte liberatrice. I testi del Winterreise sono di per se' drammatici. I temi trattati, violentemente emotivi, hanno impedito lo scempio interpretativo, costituendo per così dire una via obbligata per l'interprete.

Massimo ha scritto:Auguri e Buona Pasqua atutti i partecipanti di questa bellissima ed istruttiva sezione dedicata alla classica.Volevo chiedervi dei pareri, ho ascoltato la IV sinfonia di Brahms, dell'orchestra filarmonica di Berlino diretta da Wilhelm Furtwangler, e non ne sono rimasto particolarmente colpito, al contrario, sono rimasto estasiato ascoltando sempre di Brahms le suonate per violoncello e Clavicembalo,non sono riuscito ad alzarmi dalla poltrona se non per levare il disco che era finito.

La IV di Brahms è una delle poche sinfonie che ascolto con regolarità. Ti consiglierei di ascoltare questa versione, di cui ti posto il I° movimento:






E' una sinfonia difficile, come difficile ed anomalo è stato Brahms. Brahms è stato un epigono (il più grande epigono..) del classicismo nella forma, un tardoromantico nella sostanza. Se ascolti attentamente questo movimento, sentirai chiaramente che le prime quattro note costituiscono l'esposizione di un tema che poi viene sviluppato in forma polifonica, cioè melodie e ritmi differenti che si intrecciano fra loro. Seguono poi altri temi con lo stesso sviluppo. Una meravigliosa forma aberrante della forma-sonata di cui abbiamo già parlato qualche post fa ma che posso riassumerti se non dovessi trovarla. I temi, dopo lo sviluppo in forma polifonica, spesso non vengono ripresi (cerco di essere il più chiaro possibile) ma lasciati "morire" nello sviluppo, cioè nell'esposizione.
Tutta la musica di Brahms segue questi schemi. Il Nostro poi ama i colori scuri, nell'orchestrazione potrai notare la grande differenza tra la sua musica e quella di Wagner, in cui la presenza quasi preponderante dei fiati stende una varietà cromatica vastissima (per me quasi fastidiosa..).
Questa caratteristica ha fatto scrivere ad un certo Cicogna, in una recensione di una sinfonia brahmsiana, che la musica di Brahms era noiosa in quanto priva di dinamiche interne...
Se non sono stato chiaro in qualcosa, fammi sapere.

P.S. Dimenticavo: la parte più bella di questa sinfonia. a mio parere, è il IV movimento, una monumentale passacaglia, cioè un tema seguito da circa 35 variazioni...

Sei stato chiarissimo, ora proverò ad ascoltarla in modo diverso.
Del Cicogna non mi è mai piaciuta l'aria da guru che si da, secondo lui la musica è bella o brutta ,secondo se incontra i suoi gusti o no, cosa assurda, la musica è espressione dell'animo, tutta la musica è bella, basta saperla ascoltare, anche secondo lo stato d'animo del momento.

Massimo ha scritto:Del Cicogna non mi è mai piaciuta l'aria da guru che si da, secondo lui la musica è bella o brutta ,secondo se incontra i suoi gusti o no...

se così fosse potrebbe anche essere comprensibile, entro certi limiti. Il fatto è che a questo signore piace la musica che esalta gli impianti. Almeno a me ha dato questa impressione.

[quote="ema49"]

Massimo ha scritto:
se così fosse potrebbe anche essere comprensibile, entro certi limiti. Il fatto è che a questo signore piace la musica che esalta gli impianti. Almeno a me ha dato questa impressione.

Se fosse come dici tu sarebbe estremamente squallido, dovrebbe cambiare mestiere, recensire componenti non musica.

Infatti il Cicogna è un recensore di apparecchiature audio, non di musica.

Poi, siccome meno siamo più si fanno quadrare i conti, questo signore si è pian piano cimentato anche come recensore musicale.

Lasciando perdere le sue qualità come recensore audio ( ), come conoscenze in ambito musicale siamo in piena mediocrità.... ma mediocrità gestita con una arroganza senza pari, che il sapere poco se è condito da modestia non è mai criticabile, siamo tutti qui pe rimparere, in fondo....

Già, la minkiata che ha detto su Brahms da sola valeva il prezzo della rivista

Credo che la gente non abbia mai coscienza dei propri limiti o perlomeno non ha voglia di ammetterli. E' come se io avessi la presunzione di saperne più di Ema sulle Cantate di Bach (che credo siano il suo companatico ).

Ca@@o, ma ci vuole così tanto ad ammettere un proprio limite? E' così bello interloquire con qualcuno che è più competente di te su un certo argomento e sfruttarne in un certo senso le doti x arricchirsi a propria volta. Bah
Essere modesti non è mica un peccato capitale - o almeno così mi pareva mi avessero insegnato

Allora te lo posto Ema



Che spettacolo veder dirigere Kleiber, che compostezza, che misura, mai un cosa fuori luogo. Dovrebbero fargli un monumento. Che peccato che se ne sia andato coì giovane (devo averlo già detto 2 mesi fa)

Per me su Brahms nr 1, ma strepitoso anche Walter e perchè no lo stesso Karajan

pluto ha scritto:Allora te lo posto Ema



Che spettacolo veder dirigere Kleiber, che compostezza, che misura, mai un cosa fuori luogo. Dovrebbero fargli un monumento. Che peccato che se ne sia andato coì giovane (devo averlo già detto 2 mesi fa)

Per me su Brahms nr 1, ma strepitoso anche Walter e perchè no lo stesso Karajan

Grazie Gian, visto e riascoltato. Elegantissimo nel gesto. Le variazioni sono perfettamente separate in blocchi quasi dotati di una loro autonomia, non c'è bisogno di fare alcuno sforzo per contarle. Ma la loro unitarietà è indiscutibile. Sembrerebbe un ossimoro, ma non lo è. Oltre agli interpreti da te citati ricorderei Celibidache e, perché no, Bernstein, meno rigoroso ma tanto trascinante

Slava nel II° Concerto per vc, composto per Lui da Shostakovich:

Nelle prime ore del 27 Aprile dell'anno 2007 si spegneva Mstislav Rostropovich, chiamato dagli amici affettuosamente Slava (Gloria, in russo). Da molti fu definito il più grande violoncellista del XX° secolo. Per Lui composero musiche Dmitrij Shostakovich, Britten, Bernstein, Penderecki, Khacaturjan e tanti altri Moderni. Shostakovich compose per Lui, tra l'altro, il suo II° Concerto per violoncello.
Solo due volte ho avuto l'onore di ascoltarlo dal vivo, più di venti anni fa, restando letteralmente stravolto dalla Sua tecnica e sensibilità interpretativa.
La Sua figura di Uomo sarà dimenticata. Il suono del suo Stradivari, finchè esisterà un supporto tecnico di registrazione, resterà nella storia delle grandi esecuzioni musicali.

Qui' nella bellissima esecuzione del visionario Preludio della VI° Suite di Bach.

(Alla fine del video appare una schermata con la foto di Yo Yo Ma che esegue lo stesso preludio con grande scioltezza e facilità. Evitatevi l'ascolto, il paragone è impietoso e distruttivo per Yo, comunque ancora molto giovane ed esuberante. Perdoniamo anche la regia per la scampanata iniziale...)

Meraviglioso, ha una scioltezza nel suonare quello strumento che sembra essere parte del suo corpo, un suo prolungamento.

Solo x dirvi che sono riuscito a vedermi il video di Ema a pieno schermo e ad ascoltare il suono via convertitore con l'impianto. Ben altra cosa rispetto a Pc e cuffie o peggio via altoparlanti del PC.

I files migliori di U-tube si riescono ad ascoltare decentemente con l 'impianto principale e a vedere il video stando comodamente seduti in poltrona
E finalmente si può apprezzare meglio quello che si sta testando.... Poco importa se avevo il DVD di quel filmato di Rostro.. è il sistema che si fa interessante con il DAC. Forza ragazzi, non fate i pigri.... la strada è quella

Su Rostro, che dire? Ha già detto tutto Ema.
Ora tocca a me dirti che culo che hai avuto ad assistere a 2 suoi concerti

La prossima settimana ci sarebbe Dindo qua a Genova - di nuovo programma con Tchaicovsky (4a sinf, Variazioni rococo e romeo e Giulietta) E' un periodo che fanno solo Tchaicovsky....

pluto ha scritto:
La prossima settimana ci sarebbe Dindo qua a Genova - di nuovo programma con Tchaicovsky (4a sinf, Variazioni rococo e romeo e Giulietta) E' un periodo che fanno solo Tchaicovsky....

Vedo che Tchaikovsky ti intriga davvero tanto. E' molto bello il suo trio per pf, vl e vc. Se non dovessi conoscerlo, eccolo qui:












quello che sono riuscito a trovare..molto bello il tema con variazioni.



C'è ancora un pregevole quartetto d'archi ed il conosciutissimo sestetto Souvenir de Florence, di cui ti posto il movimento che tanto mi ricorda Firenze:

Stasera me li pappo caro Ema. Purtroppo non sono io che stabilisco i programmi, onestamente avrei preferito altro questa volta.

Ma di Dindo che mi dite? Mi sembra che PPP abbia commentato le sue Suites abbastanza positivamente. AVrei una maledetta riunione di condominio e non vedo l'ora di trovare una scusa x non andare....

pluto ha scritto:
Ma di Dindo che mi dite? Mi sembra che PPP abbia commentato le sue Suites abbastanza positivamente.

Poco Gianni, anzi nulla. Perché non ho mai ascoltato nulla di Dindo. Sentiamo Vito..

In questo thread si batte la fiacca...
Cerco di smuovervi un po' con una domanda che sicuramente avete già trattato: qual è il miglior ciclo di sinfonie complete di Haydn disponibile attualmente?
Oppure, se non un ciclo completo (sono davvero tantissime)...una serie con le più significative e magari incise anche al meglio possibile?

Io ne ho alcune condotte da Karajan, che mi sembrano ottime, ma sicuramente c'è dell'altro.

Infatti sotto quel punto di vista la serie Decca vinilica con Antal Dorati ammazza tutte le altre. Peccato che mi manchi un cofanetto x completare l'integrale
Come interpretazione lascio la parola a PPP e EMA

pluto ha scritto:Infatti sotto quel punto di vista la serie Decca vinilica con Antal Dorati ammazza tutte le altre. Peccato che mi manchi un cofanetto x completare l'integrale
Come interpretazione lascio la parola a PPP e EMA

Come sai mi interesso pochissimo di sinfonica. Di Haydn ho parecchia cameristica, i due concerti per violoncello (ma solo perché c'è il vc) e qualche sinfonia regalatami da qualche amico che non conosceva i miei gusti..
anche Vito ha postato che ascolta poca sinfonica...un po' di Mozart e Beethoven se non vado errato.
Situazione critica per una risposta seria. Bisognerebbe sentire Cicogna...

ema49 ha scritto:
Come sai mi interesso pochissimo di sinfonica. Di Haydn ho parecchia cameristica, i due concerti per violoncello (ma solo perché c'è il vc) e qualche sinfonia regalatami da qualche amico che non conosceva i miei gusti..
anche Vito ha postato che ascolta poca sinfonica...un po' di Mozart e Beethoven se non vado errato.
Situazione critica per una risposta seria. Bisognerebbe sentire Cicogna...

In linea di massima, anch'io preferisco la musica da camera, però mi piace anche la sinfonica, in particolare sto apprezzando le varie suites e poemi per orchestra di Tchaicovsky, Grieg, Sibelius, Debussy, Ravel, ecc...

Mi vengono subito in mente la Nutracker Suite oppure la Peer Gynt. In genere preferisco le sinfonie in tonalità minore, anche se Haydn appunto fa eccezione, lo sto apprezzando molto a livello compositivo, i quartetti per archi, i trii per piano e le sonate per piano li trovo di grande bellezza.

camera, sinfonica, suites...
ma quanto sono ignorante?

Non sei mica il solo. Io credevo fossimo in un hotel 5 stelle

lupocerviero ha scritto:camera, sinfonica, suites...
ma quanto sono ignorante?

http://it.wikipedia.org/wiki/Musica_da_camera

http://it.wikipedia.org/wiki/Musica_sinfonica


Cerca anche la voce "suite" su Wikipedia. Sono poche pagine, in mezz'ora avrai le idee chiare.

Ciao ragazzi.

Scusate ma in questi giorni sono un pò lontano dal forum.

A me Dindo è piaciuto nelle Suite per violoncello. Ma dovessi dire che l'ho trovato travolgente non potrei. Bravissimo, ma tra i contemporanei gli preferisco Brunello. Per rifarmi al discorso di Ema, molta eleganza, compito molto lindo e razionalmente valutando ottimo. Ma non so se c'è il sudore e l'anima che si vorrebbe trovare nelle Suite.... se ascolto Casals, ma anche Brunello (a breve saprò dirvi di Rostro, ma quello che ci ha postato Ema non lascia dubbi in merito!) sento svelarsi un capolavoro assoluto di linguaggio che coinvolge ed emoziona, e stupisce, e abbaglia. Se ascolto Dindo, detto in due parole, resto ammirato dalla perizia dell'interprete, ma l'opera - pur restando la stessa - sembra farsi borghese, piccola piccola, da salotto.

Sono cattivo con Dindo, che non lo merita, la sua essendo un'ottima prova. Ma se parliamo di capolavoro interpretativo, lasciando nell'empireo Casals e Rostro, lo ripeto, tra i contemporanei ascolterei Brunello... c'è da averne qualche sorpresa....

Di Haydn, che è uno dei pochi musicisti di cui apprezzo anche il sinfonico, non esiste una vera integrale di alto livello delle Sinfonie. Il risultato di Dorati è certo valido, soprattutto per l'integralità, e sono interpretazioni certo rispettose del testo, ma il meglio risiede altrove.

Al momento Thomas Fey sta realizzando per Hanssler Classics il ciclo completo delle sinfonie di Haydn: forse si tratterà del ciclo più bello in assoluto presente sul mercato, sia per la completezza che per l'estro interpretativo complessivo. Registrazioni filologiche con orchestra suonata alla "barocca" (strumenti originali o copie, archetti e corde in budello, ecc. ecc.).

In attesa di un cofanetto con le registrazioni di Fey (speriamo di prezzo interessante), ci sono varie versioni delle ultime sinfonie di Haydn di grande pregio.

Essendo ora al lavoro non posso dilungarmi: ci sentiamo stasera per vederle insieme.

Ciao per ora!

Vito

Eccomi di nuovo..dopo qualche settimana di lontananza dal forum.
E approfitto per dire la mia sulle sinfonie di Haydn..che a me piacciono parecchio.

Cicli completi non ne ho sentiti, ma ho diverse versioni delle londinesi e parigine.

Per le parigine la mia versione preferita e' quella di Sigiswald Kuijken con l'Orchestra of the Age of Enlightenment.

Delle londinesi, mi piacciono molto le edizioni condotte da Hickox e Marc Minkowski (eccezionale)

Tra le altre, bello secondo me le Sturm und Drang di Pinnock e alcune della Orpheus Chamber Orchestra.