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Il Gazebo Audiofilo

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    Messaggio Da Dragon Ven Feb 04 2011, 13:51

    Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 921419 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 921419 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 921419 ... non mi dire che ce l'hai!!! Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 921419
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    Messaggio Da pluto Ven Feb 04 2011, 14:00

    Laughing Laughing yesssssss Laughing Laughing

    e ho anche le Mazurche + i concerti. Questi non li ha firmati il maledetto Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957
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    Messaggio Da Dragon Ven Feb 04 2011, 14:13

    Sei tu il "maledettoooo".... Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 424797 ...

    Complimenti! Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 972395 Spero almeno di poterlo vedere, quando verrò a trovarti... sunny


    Ultima modifica di Dragon il Ven Feb 04 2011, 15:34 - modificato 1 volta.


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    Messaggio Da pluto Ven Feb 04 2011, 14:30

    Dragon ha scritto:Sei tu il "maledettoooo".... Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 424797 ...

    Complimenti! Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 972395 Spero che almeno di poterlo vedere, quando verrò a trovarti... sunny

    Se la tirate tanto x le lunghe mi sa che vengo prima io....
    Più che vederlo, lo mettiamo proprio su e poi telefoniamo a PPP sunny sunny
    Ho appena finito di lavarlo con la lavatrice

    ****

    A proposito di quello che dice Vito, Ho altri 2/3 dischi sfusi sempre di Rubisnstein ed in effetti in uno ci sono gli Scherzi e in un altro ci sono 3 nouvelles Etudes 1 2 3, la Barcarolle, la Fantasia 49 e la 66 i 3 Impromptu etc... Questo l'ho preso a Natale e non lo conosco ancora bene. Sono tutti Rca Living mono del 58/59
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    Messaggio Da Dragon Ven Feb 04 2011, 15:35

    pluto ha scritto:
    Se la tirate tanto x le lunghe mi sa che vengo prima io....
    Più che vederlo, lo mettiamo proprio su e poi telefoniamo a PPP sunny sunny

    Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355


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    Messaggio Da Luca58 Ven Feb 04 2011, 17:12

    pluto ha scritto: Laughing Laughing Laughing Laughing

    guardate un pò quella firmetta a sinistra del cofanetto mono originale

    Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 Img_0210

    Laughing Laughing Laughing Laughing

    Long PLAY?

    Di' la verita'...e' un tarocco preso dai cinesi... Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957
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    Messaggio Da Luca58 Ven Feb 04 2011, 17:20

    Io ho gli autografi con dedica di Milnes (su una sua foto che mi ha regalato sunny) Gavazzeni e Clemencic. Purtroppo quando ho avuto occasione di conoscere il mio mito Giuseppe Di Stefano (sono andato a conoscerlo senza problemi perche' nessuno lo cagava... santa => tutti da Sgarbi e dalla Parietti santa santa santa Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 75961 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 75961 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 75961) ero cosi' emozionato che mi sono scordato di chiedergli l'autografo... yaw
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    Messaggio Da pluto Ven Feb 04 2011, 18:02

    affraid affraid affraid affraid

    Beh almeno potevi andare dalla Parietti Laughing Laughing Laughing
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    Messaggio Da pluto Ven Feb 04 2011, 18:16

    Non fregherà niente a nessuno ma nelle lunghe ore di ritorno, ho lasciato perdere Harnoncourt e mi sono sparato

    Tutto il Messiah di Handel di Butt della Linn. So che Ema non lo stima, ma a me intriga assai

    Era un pò che non ascoltavo la Boheme che piace tanto a Vito (Decca - Karajan con Pavarotti e Freni - non me la ricordavo così bella - magnifica veramente). Certo che in questo disco erano proprio all'apice, così come nella Madama Butterfly. " dischi stupendi

    Una trascrizione delle Goldberg x Arpa. Sentito il primo brano di 2 minuti. Archiviato

    Una stupenda 2a di Beethoven (non chiedetemi il direttore - non c'è stato verso di capirlo x me). Ma la seconda che snobbo sempre, è proprio bella dannazione - ora devo riprovare Karajan del 63

    E poi la vera sorpresa x me: il concerto x violino di Tchaicovsky in SACD della Fisher. Magnifico. Cambi di ritmo frequentissimi, accelerazioni improvvise x poi rallentare languidamente. Mi è piaciuta molto. Mai sentita??? Sembra anche un ottimo SACD. Questo:

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    Messaggio Da Luca58 Ven Feb 04 2011, 18:27

    pluto ha scritto:Era un pò che non ascoltavo la Boheme che piace tanto a Vito (Decca - Karajan con Pavarotti e Freni - non me la ricordavo così bella - magnifica veramente). Certo che in questo disco erano proprio all'apice, così come nella Madama Butterfly. " dischi stupendi
    Sono certo che la conoscerai a memoria, ma non ce la faccio mai a trattenermi...

    Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 518nuw10

    PPP lo sa...per me Pavarotti si muove nell'ambito romantico come un ippopotamo in una cristalleria Laughing.

    (Ma perche' le violiniste e le violoncelliste sono sempre cosi' carine? Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 285880)
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    Messaggio Da pluto Ven Feb 04 2011, 18:50

    Si sembra proprio carina - saranno i violini ed i violoncelli.......

    Bellissima anche quell'edizione della Callas.
    Il Lucianone nazionale in quegli anni, quando apriva il gas non ce n'era x nessuno. Aveva una potenza vocale, mamma mia. Poi discutiamo pure etc ma che voce e anche la Freni, non sarà stata la Callas ma forse oserei dire che la vera sorpresa in positivo era proprio lei. Aggiungi un Karajan in stato di grazia ed una registrazione Decca buonissima....
    Comunque è un bel discutere. E' come dire è meglio Ferrari o Lamborghini? Dove caschi, caschi bene insomma...
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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Ven Feb 04 2011, 20:15

    Lo sapevo che non ce la facevi a trattenerti, Luca Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 625723 .

    In effetti quello che dici di Pavarotti e del romanticismo non è privo di fondamento, ma con dei distinguo. Nel senso che la voce di Pavarotti acutissima, luminosissima, contraltina è la voce tipica del tenore rossiniano e protoromantico. Era la voce del tenore acuto per cui al San carlo di Napoli Rossini scrisse le parti più follemente acute della sua carriera, e cioé Giovanni David. Era la voce di Giovan Battista Rubini, tenore esteso in falsettone fino ad oltre il fa acuto ed osannato dal pubblico all'epoca di Bellini e Donizetti (per lui Bellini ha scritto la parte di Arturo nei Puritani, che tocca appunto in alto il fa4... per capirci il do4 è il do di petto dei tenori, e siamo quindi tre note sopra...). E difatti nella carriera di Pavarotti, che non ha mai approfondito il virtuosismo che sarebbe stato necessario per Rossini, varie parti belliniane e donizettiane hanno costituito i successi più eclatanti.

    Il secondo romanticismo però, ed ancor più il tardo ottocento ed il verismo, hanno preferito al tenore lirico e contraltino (i Pavarotti, appunto) il tenore drammatico e baritonaleggiante (ad esempio Caruso). E' però anche vero che ci sono parti in cui un timbro chiaro ed argentino, anche in questi repertori, può risultare funzionale al racconto ed al fisico del ruolo dei personaggi.

    La Boheme è opera che più che verista io definirei naturalista, alla francese, come lo fu anche la Traviata verdiana, e la parte di Rodolfo richiede, come la parte di MImì, voci giovanili. Si tratta di vita di giovani artisti di strada, di amori puerili ed anche un pò infantili, è insomma La Boheme un ritratto di vita giovanile da artista, un bozzetto d'epoca. Non a caso, i tenori baritonali non si sono mai bene adattati alla parte di Rodolfo. Lo stesso Di Stefano è tenore lirico, non certo drammatico o baritonale.

    Semmai il taglio interpretativo è molto diverso tra i due: più sanguigno e passionale Di Stefano, più lirico e liliale Pavarotti. Da questo punto di vista scegliere uno dei due è un fatto di gusto. Va però detto che pur con qualche macchiolina qui e lì, Pavarotti canta tecnicamente in maniera perfetta, con suoni sempre tondi, luminosi, limpidi, squillantissimi, e acuti facilissimi e timbrati. Non può dirsi lo stesso di Di Stefano, che percorse a parte i primi anni di carriera la strada dell'espressività al di fuori dei mezzi strettamente strumentali. A seconda dei gusti di ciascuno questo può essere visto come un grande pregio o come un enorme difetto. Per me è più vera la seconda della prima, ma nella prima opinione Luca non è certo da solo, quindi ad ognuno il suo.

    Se guardiamo anche la voce della Callas non è proprio la voce della giovane fanciulla in boccio, e questo segna la caratterizzazione giovanile netta dell'edizione DEcca, che abbinata all'accordatura dei timbri orchestrali operata da Karajan proprio per cullare queste due voci facili, luminose, magnificamente suonate, costituisce uno dei tratti più che rari unici di questa esecuzione.

    Come abbiamo poi già detto, l'edizione EMI rappresenta un pò la summa, il punto di arrivo della tradizione italiana nell'interpretazione della Boheme, quella Decca invece sancisce l'esordio della chiave di lettura che inserisce Puccini nell'estetica dell'europa contemporanea, chiave di lettura che dopo Karajan ha visto l'operato di altri notevoli direttori, tra i quali penso anche al Sinopoli della Madama Butterfly di molti anni successiva, con sempre la Freni come protagonista.

    Insomma una bella lotta tra due edizioni che si pongono sicuramente ai vertici della discografia di Boheme.

    Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 285880


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    Messaggio Da CCristian Ven Feb 04 2011, 22:15

    Luca58 ha scritto:

    (Ma perche' le violiniste e le violoncelliste sono sempre cosi' carine? Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 285880)

    ...scusate ma parlando di virtuose carine non potevo non ricordarvi:
    Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 519bBmqmrJL._SS500_
    ..anche se non suona il violino o il violoncello me la passate lo stesso? Embarassed

    P.S. questo album in particolare mi piace parecchio.
    Ciao
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    Messaggio Da Dragon Ven Feb 04 2011, 22:34

    Che cosa suona ? Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 999153 ... angel


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    Messaggio Da Luca58 Ven Feb 04 2011, 23:39

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:Lo sapevo che non ce la facevi a trattenerti, Luca Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 625723
    Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957

    Le mie riserve non riguardano le capacita' vocali di Pavarotti: non sono mica matto! Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957

    Il teatro lirico, pero', non e' fatto solo di voci come se fossero strumenti: e' anche e soprattutto interpretazione. Pavarotti era una persona fredda e questo esprimeva; non avrebbe dovuto cantare il genere romantico che gli era assolutamente estraneo.

    Io ho posseduto solo un'opera nella quale cantava Pavarotti ed era il Rigoletto (che poi in CD mica ho ricomprato). Nel Rigoletto, secondo me, rendeva bene perche' la parte del Duca di Mantova era estremamente superficiale dal punto di vista emotivo e chi meglio di lui la poteva interpretare? Quando cantava "Addio, addio, speranza ed anima..." sembrava che cantasse la "Vispa Teresa" ma in quella parte ci stava bene perche' era quella di un donnaiolo arrogante e fedifrago.

    Per questo non c'e' voce che tenga...per me quella Boheme, che avevo in Lp e che ho venduto tra le prime quando ho lasciato l'analogico, non aveva un tenore adatto alla parte.

    Di Karajan troppo sinfonico e quindi, secondo me, inadatto all'opera lirica italiana ho gia' parlato tempo fa, attirandomi le dovute (e forse giuste) critiche. Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957

    Diverso e' invece il mio giudizio su Del Monaco, spesso accusato di essere troppo brutale e" violento" nell'emissione quando era richiesta dolcezza. E' vero, ma anche nella sua "mascolinita'" di emissione Del Monaco riusciva sempre a far sentire un'indole romantica e, fortunatamente, priva di sdolcinature. In "Donna non vidi mai" di Manon e' favoloso; ho confrontato passo passo la sua interpretazione con quella di Di Stefano (le avevo entrambe in Lp) diretto, credo, da Karajan e Di Stefano era migliore in tutto dal punto di vista canoro. Ma Di Stefano nemmeno sfiorava la passione ed il coinvolgimento che trasmetteva Del Monaco e cosi' la scelta in CD e' stata obbligata. Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 285880
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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Sab Feb 05 2011, 12:35

    Luca58 ha scritto:Il teatro lirico, pero', non e' fatto solo di voci come se fossero strumenti: e' anche e soprattutto interpretazione. Pavarotti era una persona fredda e questo esprimeva; non avrebbe dovuto cantare il genere romantico che gli era assolutamente estraneo.

    Non te la prendere Luca, ormai ci conosciamo, ma proprio io non riesco ad essere d'accordo con questa affermazione. E non lo dico per fare polemica ma per spiegare meglio la mia posizione, ben sapendo che nessuno di noi due potrà mai cambiare idea. Quindi mi perdonerai se cerco di razionalizzare la mia posizione e la tua per inquadrarle dal punta di vista critico (di fatto noi critica stiamo facendo) e storico. E' solo che Pavarotti (come tanti altri cantanti, cito tra tutti Kraus, per restare tra i tenori, o visto che ci siamo anche Bergonzi) interpreta secondo coordinate espressive e vocali del tutto diverse da quelle che Celletti definì appartenere al filone Di Stefano/Domingo/Carreras. Che c'è chi ritiene essere molto espressivi, ma per me sono generici. Generici in un accento tremebondo mai analitico, nel non fare mai una mezzavoce che sia una, nel non variare mai colori della voce che è sempre la stessa, negli acuti sforzati e duri, nel cantare Donizetti come Verdi, come Puccini, come Cilea, senza nessuna avvedutezza stilistica. Quindi un'opinione basata su canoni diversi dai tuoi e quindi alla tua opinione del tutto opposta. Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 917604

    Per me non è affatto giusto dire che Pavarotti è freddo e Di Stefano espressivo. E' più giusto dire che il mondo degli appassionati d'opera si è diviso, negli ultimi cinquant'anni, in due folte schiere di appassionati. Da un lato quelli che si sono appassionati ad un certo tipo di canto più "sgrammaticato" tecnicamente ma molto temperamentoso - ma a mio parer anche epidermico - iniziato da Di Stefano e poi proseguito per vari rami in vari tenori. Altri invece si attengono a quelli che sono i requisiti del canto tecnico ottocentesco ed ad una espressione più stilizzata, meno verista. Giacché è stato il verismo che ha introdotto il concetto di canto svincolato dalla tecnica ed "espressivo" in senso attoriale e sanguigno. Questo canto, fino alla fine dell'ottocento, semplicemente non era considerato canto lirico, e chi lo esprimeva era considerato non un grande cantante m aun comprimario.
    Infatti quando tu parli di "indole romantica" riferendoti all'espressione di Del Monaco, e lo citi appropriato nelle opere di Puccini, commetti un errore terminologico. Le opere di Puccini non sono appartenenti al romanticismo bensì - e questa è una delle poche cose assolutamente indiscusse - al verismo o comunque al naturalismo di fine ottocento e primi novecento. Che è tutt'altro periodo storico dal punto di vista artistico. Come paragonare, converrai anche tu, Manzoni e Verga, per rimanere nell'ambito letterario. Manzoni e Verga sono due mondi del tutto distinti, artisticamente parlando ed esteticamente parlando, e la stessa distanza c'è tra il romanticismo e Puccini. Ripeto, il tuo concetto di indole romantica combacia con l'indole espressiva di fine ottocento, quindi verista, non romantica.
    L'ultimo grane tenore di indole e scuola romantica autentica fu Giacomo Lauri Volpi. Sono convinto che tu l'avresti trovato molto poco espressivo, perché appunto all'antitesi di Di Stefano, o Domingo. Che sono come espressione e stile, come gusto interpretativo appunto, veristi e lo dico in modo oggettivo, non dispregiativo Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 285880 .

    E' un fatto di gusto scegliere l'una o l'altra via. Dire che l'opera non è solo canto ma anche espressione è vero, ma associare il concetto di espressione solo all'accento "arroventato" (ma anche stereotipato) dell'interprete non è detto che sia l'unica strada.

    Quindi non critico i tuoi gusti, ognuno ha i suoi, ma vorrei fare intendere che la tua posizione è legittima ma non è detto affatto sia l'unica possibile Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 285880 .

    Detto questo, comunque e secondo me, la prova di Di Stefano in quella Boheme non è affatto disprezzabile, è buona, ma inferiore per linea e canto a quella di Pavarotti.

    Di Pavarotti, come di tutti i cantanti, va tenuta in conto una cosa: nessun cantante dall'inizio alla fine della sua carriera è uguale a sé stesso. la maturità vocale di Pavarotti arrivò presto, quella espressiva più tardi. Il periodo migliore per Pavarotti furono gli anni '70, in cui ha lasciato prove superbe nei ruoli a lui più congeniali. Non sono l'unico a dire che la Boheme fu uno di questi. Certo, per ritornare al discorso del gusto, Marzio Pieri probabilmente è d'accordo con te. Ed io sono in enorme e totale disaccordo con lui! Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957 . Pazienza.

    Luca58 ha scritto:...
    Diverso e' invece il mio giudizio su Del Monaco, spesso accusato di essere troppo brutale e" violento" nell'emissione quando era richiesta dolcezza. E' vero, ma anche nella sua "mascolinita'" di emissione Del Monaco riusciva sempre a far sentire un'indole romantica e, fortunatamente, priva di sdolcinature. In "Donna non vidi mai" di Manon e' favoloso; ho confrontato passo passo la sua interpretazione con quella di Di Stefano (le avevo entrambe in Lp) diretto, credo, da Karajan e Di Stefano era migliore in tutto dal punto di vista canoro. Ma Di Stefano nemmeno sfiorava la passione ed il coinvolgimento che trasmetteva Del Monaco e cosi' la scelta in CD e' stata obbligata. Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 285880


    Sostituendo ad "indole romantica" la suddetta "indole verista" sono d'accordo con te: Del Monaco è cosa molto diversa da Di Stefano e dai suoi prosecutori.
    In primo luogo: Di Stefano, Domingo e quelli della loro scuola sono del tutto dimentichi della tecnica di canto ottocentesca di emissione degli acuti. Da ciò derivano acuti sforzati e privi di lucentezza, di squillo. Del MOnaco no: aveva acuti squillantissimi e solo appena schiacciati nella zona in cui i tenori passano dalle note centrali ai primi acuti (intorno al fa3/fa diesis3). Questo perché Del Monaco, e qui il gusto verista, nei centri pompava il volume come un dannato alla ricerca dell'emissione il più possibile aggressiva, maschia, virile. Ma virile appunto secondo i canoni veristi di fine ottocento: i tenori verdiani avevano i centri molto molto chiari e leggeri, e così anche i baritoni. Per ottenere maggior volume al centro, Del Monaco cominciò anche ad usare una tecnica tibetana di canto che preme sul diaframma invece di tenerlo sollevato: in questo modo si ingrossano come volume i centri ma si perde duttilità nella voce, cioé si perde del tutto la capacità a cantare a mezzavoce. Le poche mezzevoci che cerca di realizzare DEl Monaco, non a caso , sono in gamma acuta, zona in cui la tecnica era corretta. il punto di forza di DEl Monaco era il declamato (cioé quel tipo di canto a volte prescritto dagli stessi autori lirici che prevede meno legato e più volume e - appunto - accento declamatorio): nel declamato DEl Monaco era semplicemente elettrizzante.

    Come se la cava secondo me Del Monaco? Nel verismo può essere anche pregevole: ad esempio nella Fanciulla del West, parte scritta per Caruso e tutta o quasi tutta basata sul declamato, era superbo. Man mano che si torna indietro nell'ottocento e si lascia il verismo per entrare nel romanticismo, diventa via via fuori posto. Nel Rigoletto ad esempio la sua pesantezza vocale semplicemente massacra la scrittura verdiana ed il suo fare tribunizio ed altisonante è assolutamente l'antitesi del canto leggero e di conversazione che Verdi prescrive al Duca di Mantova. Ma senza tornare così indietro, fermiamoci all'Otello(1887) di Verdi e alla Gioconda(1876) di Ponchielli. Sono opere al confine tra il romanticismo ed il verismo, già non più romantiche in senso stretto esteticamente parlando.
    Nella Gioconda all'incirca DEl Monaco trova terreno congeniale. La parte di Enzo però contiene un'aria (Cielo e mar) del tutto lirica: di notte Enzo aspetta Gioconda domandandosi se verrà a raggiungerlo. Anche qui del monaco, pur mancando di emissione leggera e sognante se la cava, ma arrivato al "vieni o donna, vieni al bacio/della vita, si, della vita e dell'amor" (sigh, Arrigo Boito tyu ) Del Monaco allarga talmente la voce al centro producendo vocali sguaiate e plateali e forza talmente il volume e diventa talmente enfatico che se questa Gioconda, invece che essere come è la sua amata, fosse stata una delle peggiori mignotte di Venezia si sarebbe comunque sentita offesa da questa perorazione alla trombata. Perorazione che chiaramente distrugge del tutto l'atmosfera nottura dell'aria. Aria che deve avere a quel punto uno scoppio passionale, ma stilizzato e comunque poetico, non da pescivendolo.

    In Otello il discorso non è molto diverso. Del Monaco disegna fin dall'inizio un Otello brutale, energico, nerboruto. Con a volte effetti entusiasmanti (penso soprattutto all'Esultate con cui Otello entra in scena). ma il dramma dell'Otello non è che il Moro sia un bruto che uccide la sua donna in un impeto di gelosia, aizzato da un viscido consigliere invidioso. Il dramma di Otello è che la gelosia rende l'uomo più illustre un pazzo. E quindi in un Otello brutale sin dalle prime scene, incapace di sostenere con dolcezza il duetto meraviglioso con Desdemona del primo atto, cosa c'è più di tragico? E' un pazzo che agisce da pazzo, un bruto che agisce da bruto, e tutta la grandezza di Shakespeare va a farsi benedire. Oltre che a farsi benedire va molta della musica che scrive Verdi.
    Il primo tenore a cantare la parte di Otello fu Tamagno, uno strapotente tenore baritonale. In varie lettere Verdi se ne dicenon soddisfatto: Tamagno cantava tutto troppo a voce piena, non dava rilievo alle mezzevoci, alla nobiltà d'animo di Otello, non valorizzava i passaggi "!notturni" (il famoso duetto con Desdemona) quindi non era, per Verdi ideale.
    E non lo è nemmeno Del Monaco per gli stessi motivi, a mio parere.

    Quindi un tenore con delle notevoli doti, ma in uno specifico repertorio a mio parere: tardo ottocento e novecento. Stesso dicasi di Di Stefano, di Domingo, di Carreras, ecc., ma con il corollario in questi di una tecnica per certi versi ancor più deficitaria.

    Luca non ti arrabbiare con me Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 625723 , ho voluto solo raccontarti tutto senza volerti convincere di nulla. Almeno chi ci legge può avere una idea - se gli interessa - della questione inquadrata da più punti di vista.

    lascio a tutti dei cammei per avere estremi di paragone inerenti la nostra discussione. Che gelida manina dalla Boheme di Puccini:

    Pavarotti 1979.

    Di Stefano (1956???).

    Del Monaco (1955-59???).

    A mio parere e detto in estrema sintesi: Del Monaco roboante, stentoreo e fuori parte, pur con momenti pregevoli di pasta vocale ed eccellenti acuti; Di Stefano in parte ed avvio pregevole, ma nella seconda parte dell'aria quando la tessitura diviene molto acuta si scompone e perde e qualità interpretativa e qualità vocale (detto in due parole: acuti fibrosi e tenuti su di "tonsille", cioé con contrazioni della gola); Pavarotti (a parte qualche vocale un pò aperta al centro) veramente ottimo. Peccato che YouTube punisca più Pavarotti che gli altri due: si capisce poco della qualità degli acuti dei tre, e del loro timbro... pazienza.

    Ma solo per chiacchierare ed illustrare le proprie opinioni LUca. Ripeto: non per polemizzare... sunny sunny sunny


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    Messaggio Da Dragon Sab Feb 05 2011, 12:46

    Io continuo a leggerti PPP, sei incredibile...nel senso buono del termine, stò veramente imparando un sacco di cose... sunny

    Unico lato "negativo": mi tocca spesso comprare quel che consigli...e non è che sono pochi i tuoi consigli... Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 424797 ... sunny sunny sunny


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    Messaggio Da pluto Sab Feb 05 2011, 13:09

    Fallo scrivere, fallo scrivere

    Dobbiamo solo avvertire Luca di non toccargli troppo la Boheme, altrimenti va a finire che si arrabbia Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355

    Oggi mi è già costato un pò di soldi - ho trovato un disco di Dantone. Poi visto tutto questo discorso Pollini dal vivo, Pollini in studio, io che non ho mai avuto la fortuna di ascoltarlo live, beh ho deciso di prendere un paio di concerti di Mozart live tanto per provarli

    Però anche Ema mi è costato, ho preso le Goldberg di Leonhardt - se avevo capito bene erano le sue preferite
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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Sab Feb 05 2011, 13:26

    No, vai tranquillo, con Luca penso ormai ci siamo capiti e non credo capiterà più di arrabbiarsi....il fatto che io voglia spiegare le mie opinioni non significa che mi arrabbi Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 285880 .....poi ripeto, chi si annoia a leggere le mie tirate salta a pié pari e vive felice! sunny

    Faccio una aggiunta ai miei campioni della Che gelida manina:

    Una esecuzione molto pregevole di un tenore non propriamente pucciniano bensì verdiano, Carlo Bergonzi, molto bella da sentirsi perché pur essendo un tenore scuro, centrale, è molto leggera e le intenzioni interpretative sono pregevoli e la linea vocale è quasi immacolata. Notare la bellissima acciaccatura su "ma per fortuna e una notte di luna", ad esempio.



    Un'altra prova, questa volta rarissima. Kraus non cantò mai la Boheme in teatro. Qui una registrazione in studio della solita aria, anche questa molto bella come linea, e per niente frigida, cosa per cui Kraus fu spesso accusato, a volte a ragione a volte a torto. Anche qui effetti molto belli, come la suddetta acciaccatura, e come la smorzatura in acuto sul "Chi son". Qualche errore di pronuncia, però.



    Pregevole anche la lettura di Fleta, soprattutto per la varietà dinamica e le mezzevoci, bellissime. Dovessi dire, è la prova in quest'aria che preferisco su tutte, veramente fantastica. Il do di petto è poi fantastico:



    e con queste gemmine vi lascio.... Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 285880


    Ultima modifica di Pazzoperilpianoforte il Sab Feb 05 2011, 13:34 - modificato 1 volta.


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    Messaggio Da ema49 Sab Feb 05 2011, 13:32

    pluto ha scritto:Fallo scrivere, fallo scrivere

    Dobbiamo solo avvertire Luca di non toccargli troppo la Boheme, altrimenti va a finire che si arrabbia Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355

    Oggi mi è già costato un pò di soldi - ho trovato un disco di Dantone. Poi visto tutto questo discorso Pollini dal vivo, Pollini in studio, io che non ho mai avuto la fortuna di ascoltarlo live, beh ho deciso di prendere un paio di concerti di Mozart live tanto per provarli

    Però anche Ema mi è costato, ho preso le Goldberg di Leonhardt - se avevo capito bene erano le sue preferite

    Meno male che la lirica non rientra nei miei interessi, sarebbe stato problematico rispondere a tante argomentazioni per me che scrivo con un dito.. Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 650957

    Si, Leonhardt è il mio preferito e non solo sulle Goldberg. Se hai tempo e voglia, leggi anche tu il volumetto su Bach di Germana Schiassi; se hai molto tempo e molta voglia di approfondire il Nostro, leggi "Albert Schweitzer, Bach, il musicista-poeta" edizioni Suvini Zerboni.


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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Sab Feb 05 2011, 13:38

    Su questo sono poco avvantaggiato Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 917604 .... scrivo con due dita.... Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 917604

    ...e poi che ne sai: magari se ti intressava la lirica potevi anche essere d'accordo con me Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 999153 ....


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    Messaggio Da pluto Sab Feb 05 2011, 14:10

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:Su questo sono poco avvantaggiato Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 917604 .... scrivo con due dita.... Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 917604

    Pensa se sapevi scrivere con tutte e 10. Ti ci sarebbe voluto un forum tutto x te Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355

    ********
    Allora datemi la Vs benedizione o meno

    Ho trovato un fantastico Concerto di Schumann di Michelangeli diretto da Barenboim -Live a Parigi insieme a qualche Images di Debussy tutto live
    Azzzo che concerto! Ero sempre rimasto alla mitica edizione di Richter. Ma anche questo non scherza. Mi sembra di un lirismo celestiale...

    Di Dantone ho trovato i concerti x Organo di Handel registrati nella chiesa di famiglia di Handel a Halle. Poi vi dirò

    Mullova/Gardiner concerti di Beethoven/Mendelssohn. Mi era piaciuta molto su Vivaldi. Volevo provarala qua

    Mackerras Telarc Eine Kleine... + la Posthorn Serenade

    Perahia Haitink i 5 piano concerti di Beethoven (sapete che a me piace Perahia, volevo ascoltarlo anche su Beethoven dopo Bach e Mozart

    Pollini Wiener diretti da lui in 2 concerti live di Mozart il 12 e il 24- vedremo

    Un Pollini Chopin misto Ballade, Mazurke, Waltzer etc

    e poi una mia vecchia passione di cui non abbiamo mai parlato, Alicia de Larrocha su un solito doppio di ALbeniz (secondo me lei è imbattibile sulla musica spagnola) e già che c'ero un doppio piano di Mozart con SOlti il 24 e il 27

    Poi vi dirò le mie impressioni - se dovete bocciare, bocciate pure pls
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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Sab Feb 05 2011, 14:13

    Accidenti..... sei uno dei pochi che compra più dischi di me Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355

    Esagerato!!!!! Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 775355


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    Messaggio Da pluto Sab Feb 05 2011, 14:30

    Ma ero in crisi di astinenza.
    Sai la cosa bella è che oggi ho comprato molte e molte ore di ottima musica (spero) e ho speso ca 125 euro. Se penso a

    - quanto sarebbe costato il tutto 3/4 anni fa
    - o al fatto che ci sono collezionisti che spendono 1500 euro magari x un vinile introvabile....

    mi scappa da ridere

    *****

    E nel Jazz c'è la Rudy Van Gelder Edition in vendita a 4,99 euretti. Come a dire Karajan, Michelangeli, Richter etc a 5 euro. Il massimo

    Oggi bisogna comprare così, fintanto che c'è il boom della liquida che è più cara e offusca i CD. Poi quando diminuirà, passeremo alla liquida. Non pensi?
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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Sab Feb 05 2011, 14:36

    Sono d'accordo. Ogi il prezzo dei dischi è molto, molto invitante. Viene voglia di comprare anche cose solo per il gusto di provarle in ambito classico: magari si spende 10 euro o poco più. Qualche ano fa si spendeva tre-quattro volte di più.

    Di Leonhardt ho letto sul libercolo della Schiassi (interessantissimo) che esistono tre versioni delle Goldberg:

    Vanguard 1953 (da poco ristampata in CD);
    Teldec 1964 (penso ripubblicata DEr Alte Werk in CD)
    Deutsche Harmonia Mundi 1976.

    La Schiassi preferisce nettamente la terza delle tre. Tu quale hai comprato?


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    Messaggio Da pluto Sab Feb 05 2011, 14:43

    Ovviamente Teldec rimasterizzata x i 50 anni nel 2007

    Azzo ecco ho già sbagliato Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 939343 Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.) - Pagina 4 939343

    ********

    Vito ora devo uscire ma sono pazzo x questo disco concerto di Michelangeli, anche il suo Debussy mi sembra superiore al disco da studio sempre DG
    Fantastico - lo conoscevi?? - concerto di Parigi del 1984 e 1982 (Debussy)
    Dice disponibile ora x la prima volta (è del 2009) forse sono maturati i diretti di pubblicazione.

    Poi un grande pianista Barenboim che conduce un divino pianista. Stasera ti mando la foto

    Ciao a tutti

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