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... allora vuoi proprio affondare il dito nella piaga èh!? ...
matley- Pulcioso
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...Lo sapevo... ... è colpa mia anche 'stavolta... l'unica cosa che mi è rimasta è... ...
archigius- Vip Member
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Ragazzi mi sono innamorato di Bach!
Mamma mia che compositore!
I suoi concerti per violino, clavicembalo, suite orchestrali, mi stanno prendendo alla grande!
Che ne pensate di Marriner come direttore d'orchestra? E' bravo? Così a pelle mi piace molto come interpretazione.
Su youtube c'è questa bella versione delle suite orchestrali:
Mamma mia che compositore!
I suoi concerti per violino, clavicembalo, suite orchestrali, mi stanno prendendo alla grande!
Che ne pensate di Marriner come direttore d'orchestra? E' bravo? Così a pelle mi piace molto come interpretazione.
Su youtube c'è questa bella versione delle suite orchestrali:
Ultima modifica di archigius il Mer Feb 16 2011, 17:22 - modificato 1 volta.
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Ti suicidi per così poco.Dragon ha scritto:...Lo sapevo... ... è colpa mia anche 'stavolta... l'unica cosa che mi è rimasta è... ...
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archigius ha scritto:Ragazzi mi sono innamorato di Bach!
Mamma mia che compositore!
I suoi concerti per violino, clavicembalo, suite orchestrali, mi stanno prendendo alla grande!
Che ne pensate di Marriner come direttore d'orchestra? E' bravo? Così a pelle mi piace molto come interpretazione.
....
Marriner è stato un buonissimo direttore. In linea generale non direi in assoluto uno dei più grandi, ma al tempo stesso nemmeno mediocre.
Ottimo garbo nella gestione dell'orchestra e buone qualità di interprete. Di certo non è uno dei maggiori in Bach, dove la svolta filologica ha segnato i maggiori frutti.... però non mi impiglierei troppo in questi discorsi: per ora importante familiarizzare con le composizioni e con l'autore. Se poi ti venisse voglia di un approfondimentoi interpretativo sono sicuro che Ema, ed io nel mio piccolo, potremo magari darti qualche suggerimento ulteriore....
Buon Bach!!!!
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Dragon- Hi-End Member
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Questa sera:
Bellissimi i concerti ed ottima registrazione ...poi Richter per me...
Grazie PPP!!!
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Mi dispiace per averti consigliato il Mozart di Bilson: eccellente, ma temo che se ti piace Rachmaninoff, Mozart non possa essere il tuo genere preferito ....
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pluto- Hi-End Member
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Se non gli piace, lo recupero io (half price eh?)
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Ragazzi se Ema non mi torna su questa.....
Ti avrei trovato una cosuccia a 34 euri x 5 LP di Leonhardt. Edizione rara. Condizione A ed inoltre sample!!!
http://classicalrecordsberlin.com/33rpm/listings/composer2.html
Vai naturalmente su Bach e lo troverai, e poco più in basso sempre di Leonhardt l'edizione dei concerti a 2 cembali!!!!
Se non torna tra noi con questo, non so più come fare
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archigius- Vip Member
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pluto ha scritto:
Ti avrei trovato una cosuccia a 34 euri x 5 LP di Leonhardt. Edizione rara. Condizione A ed inoltre sample!!!
http://classicalrecordsberlin.com/33rpm/listings/composer2.html
Vai naturalmente su Bach e lo troverai, e poco più in basso sempre di Leonhardt l'edizione dei concerti a 2 cembali!!!!
Lo so che il mio parere non potrà contare molto visto che sono un neofita del genere, ma io ho ascoltato un po' di cose di Bach per clavicembalo interpretate da Leonhardt e non mi sono proprio piaciute.
A parte le incisioni molto vecchie, ho trovato l'interpretazione molto fredda e col clavicembalo troppo in primo piano, rispetto ad altre interpretazioni dove questo strumento è più integrato con gli altri (cosa che io preferisco).
Poi magari i miei gusti sono troppo "grezzi" per gli intenditori, questo non saprei dirlo...
Ultima modifica di archigius il Sab Mag 07 2011, 16:24 - modificato 1 volta.
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archigius- Vip Member
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Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Marriner è stato un buonissimo direttore. In linea generale non direi in assoluto uno dei più grandi, ma al tempo stesso nemmeno mediocre.
Ottimo garbo nella gestione dell'orchestra e buone qualità di interprete. Di certo non è uno dei maggiori in Bach, dove la svolta filologica ha segnato i maggiori frutti.... però non mi impiglierei troppo in questi discorsi: per ora importante familiarizzare con le composizioni e con l'autore. Se poi ti venisse voglia di un approfondimentoi interpretativo sono sicuro che Ema, ed io nel mio piccolo, potremo magari darti qualche suggerimento ulteriore....
Buon Bach!!!!
Ci sono alcune composizioni che hanno melodie fra le più belle che abbia mai ascoltato!
Ad esempio il concerto BWV 1060 ti si pianta in testa, con quell'intro e l'incedere del dialogo fra gli strumenti.
La cosa che mi piace di più è proprio questo "dialogare" degli strumenti, che suonano ognuno la sua linea melodica, ma fusi insieme hanno una splendida resa corale.
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Pazzoperilpianoforte ha scritto:Mi dispiace per averti consigliato il Mozart di Bilson: eccellente, ma temo che se ti piace Rachmaninoff, Mozart non possa essere il tuo genere preferito ....
... ... chi ha detto che non mi piace Mozart?... Mica vero, anzi... è che non l'ho ancora ascoltato, non è mica facile ascoltare tutto quel che mi arriva...
Non appena lo ascolto, ti dirò se mi piace, ma non credere che non mi piaccia una cosa, in funzione del fatto che me ne piace un'altra, io sono abbastanza "vario"...
Ad esempio mi piaccioni i Notturni di Chopin suonati da Rubinstein, ma trovo altrettanto godibile l'interpretazione di Arrau, sono due modi diversi di esprimere il messaggio musicale, ma dire meglio uno o l'altro...a me risulta difficile. Ad esempio a me piacciono anche quelli eseguiti da Maurizio Pollini, ho una raccolta anche di quelli...
pluto- Hi-End Member
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Ecco ora si che forse riusciamo a far tornare Ema. Mio caro è come se tu gli avessi appena pestato un callo doloroso
Emaaaaaaaaaa qua stanno parlando di Leonhardt!!!!!!
Emaaaaaaaaaa qua stanno parlando di Leonhardt!!!!!!
ema49- Musicofilo
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pluto ha scritto:Ecco ora si che forse riusciamo a far tornare Ema. Mio caro è come se tu gli avessi appena pestato un callo doloroso
Emaaaaaaaaaa qua stanno parlando di Leonhardt!!!!!!
Cari saluti a tutti. Rieccomi...
In realtà devo dire che ultimamente non ho ricevuto alcun messaggio nella posta in arrivo relativamente alla nostra sezione. Probabilmente non scrivere comporta una sorta di cancellazione. Se non ci fossimo sentiti privatamente con Gian proprio qualche minuto fa, non mi sarei accorto di nulla, non avrei neppure notato le intrusioni del botolo, o i post di chi ama nei concerti per clavicembalo di Bach uno strumento concertante od obbligato (con pieno diritto, ovviamente) o preferisce Marriner a Leonhardt (sempre con assoluto pieno diritto).
Ma mi sarei anche perso i dischi di Gian
Spero che con questo post si riattivi il meccanismo di avviso. Gian, saresti così gentile da inviare un post? Vediamo che succede..
Ultima modifica di ema49 il Gio Feb 17 2011, 15:40 - modificato 1 volta.
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"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola." Paolo Borsellino (19/1/40-19/7/92).
ema49- Musicofilo
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archigius ha scritto:
Lo so che il mio parere non potrà contare molto visto che sono un neofita del genere, ma io ho ascoltato un po' di cose di Bach per clavicembalo interpretate da Leonhardt e non mi sono proprio piaciute.
A parte le incisioni molto vecchi, ho trovato l'interpretazione molto fredda e col clavicembalo troppo in primo piano, rispetto ad altre interpretazioni dove questo strumento è più integrato con gli altri (cosa che io preferisco).
Poi magari i miei gusti sono troppo "grezzi" per gli intenditori, questo non saprei dirlo...
Tutti i pareri sono importanti..ascolta come ti piace, ma ascolta. Vedrai che poi ti farai delle idee ben precise.
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Pazzoperilpianoforte- Suonologo
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archigius ha scritto:
Lo so che il mio parere non potrà contare molto visto che sono un neofita del genere, ma io ho ascoltato un po' di cose di Bach per clavicembalo interpretate da Leonhardt e non mi sono proprio piaciute.
A parte le incisioni molto vecchi, ho trovato l'interpretazione molto fredda e col clavicembalo troppo in primo piano, rispetto ad altre interpretazioni dove questo strumento è più integrato con gli altri (cosa che io preferisco).
Poi magari i miei gusti sono troppo "grezzi" per gli intenditori, questo non saprei dirlo...
In realtà ci sono due linee interpretative possibili in Bach (e in tutta la musica classica, oserei dire), anche limitandoci all'interno del solo ambito interpretativo filologico, che è quello cui Leonhardt appartiene. Parlo come te del Bach clavicembalistico.
Da un lato c'è la concezione dell'interprete come di colui che presenta il testo musicale "scomparendo", lasciando trapelare la sola identità del testo, cioé della composizione musicale. A questo gruppo di interpreti sicuramente appartiene Leonhardt.
Dall'altro lato c'è una concezione dell'interprete come colui che pur ripettando il testo lo inquadra in scelte interpretative personali. Scelta interpretativa che dà quindi più spazio alla personalità dell'interprete. In questa seconda schiera vanno iscritti molti clavicembalisti attuali, tra i quali sicuramente Dantone, ma anche Egarr, giusto per citare due nomi.
Non credo che la tua opinione su Leonhardt sia illegittima, quindi. E' una delle opinioni possibili.
Personalmente mi trovo a mezza strada: ritengo in qualche caso le interpretazioni bachiane di Leonhardt bellissime per la trasparenza e la purezza della qualità del suono (le Partite, L'Arte della Fuga). In altre invece mi appare troppo privo di vitalità e slancio (Variazioni Goldberg, Concerti per tastiera), proprio per questa - a mio parere a tratti vana - ricerca assoluta della "neutralità" interpretativa, che non è detto calzi sempre a pennello. Neutralità a volte rasentando la frigidità, a mio parere.
Però, come dire, si tratta di gusti e di singole registrazioni. Non sono propenso ad esprimere giudizi lapidari su un musicista (tizo non mi piace, tizio mi piace) perché in generale ogni composizione ha tratti tipici e quindi in qualche modo fa sempre storia a sé.
Va anche detto che comunque, qualche interprete che mi piace poco esiste, ma sono sempre disposto a ricredermi.
Ad esempio, in questi giorni ho riascoltato tutte le registrazioni in mio possesso della sonata opera 10/3 di Beethoven. Ebbene, mi sono stupito di come Gilels, che in genere nelle sonate di Beethoven mi appare didascalico, in questa specifica sonata è splendido (edizione DG in studio), al pari della mia prediletta edizione di Arrau.
Quindi ogni opera musicale in qualche modo è un universo a sé....ed anche ogni appassionato: difficilmente tra appassionati si condividono i soliti gusti interpretativi.... fatto da cui discendono faide infinite nei forum ....
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Pazzoperilpianoforte- Suonologo
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archigius ha scritto:....La cosa che mi piace di più è proprio questo "dialogare" degli strumenti, che suonano ognuno la sua linea melodica, ma fusi insieme hanno una splendida resa corale.
All'incirca come nel Jazz...
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archigius- Vip Member
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Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Quindi ogni opera musicale in qualche modo è un universo a sé....ed anche ogni appassionato: difficilmente tra appassionati si condivido i soliti gusti interpretativi.... fatto da cui discendono faide infinite nei forum ....
Sicuramente i gusti interpretativi c'entrano molto, io ad esempio tendo a prediligere l'aspetto emozionale della composizione. Uno che mi sembra interessante è un certo Pinnock con l'orchestra The English Concert, vorrei proprio ordinare un cofanetto con tutti i concerti per clavicembalo.
Ho ascoltato le sue interpretazioni sia su amazon che su youtube e mi sono piaciute, anche se vorrei approfondire un po'.
Il cofanetto è questo:
http://www.amazon.co.uk/Bach-Concertos-Johann-Sebastian/dp/B00004SAAY/ref=sr_1_1?ie=UTF8&s=music&qid=1297889481&sr=8-1-spell
Poi, interpretazione a parte, il Bach strumentale (come al solito non digerisco i pezzi canori) per me è una rivelazione assoluta, credo stiamo parlando di uno dei musicisti più geniali della storia, se non il più geniale, una specie di Rubens della musica, tanto per citare un suo contemporaneo.
Ultima modifica di archigius il Gio Feb 17 2011, 16:04 - modificato 1 volta.
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Pazzoperilpianoforte ha scritto:archigius ha scritto:....La cosa che mi piace di più è proprio questo "dialogare" degli strumenti, che suonano ognuno la sua linea melodica, ma fusi insieme hanno una splendida resa corale.
All'incirca come nel Jazz...
Beh il jazz devo dire che mi interessa di meno, mi sembra che specie in quello contemporaneo si cerchi più la dissonanza che la melodia. Il genere lo conosco poco, ma mi piacciono di più autori del passato (Benson, Getz).
La mia fissa è proprio la ricerca di una linea melodica nella musica, in qualsiasi genere, anche nel metal.
Io ascolto anche del metal, ma il filo conduttore deve essere una melodia ispirata, che cerca la consonanza più che la dissonanza, non so se ho reso l'idea.
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pluto- Hi-End Member
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Intanto volevo dire che mi sembrava strano che il ns Ema non abboccasse ad un'esca così invitante per lui come Bach e Leonhardt. Per cui colgo l'occasione x dargli a nome di tutti il ns più caldo bentornato, ci eri mancato.
In secondo luogo concordo pienamente con il suggerimento dato al ns amico prima da Vito e poi da Ema stesso e cioè, intanto metabolizza il più possibile questa musica preoccupandoti poco del direttore/orchestra; ci sarà sicuramente tempo dopo, una volta che è entrata nel sangue, di iniziare ad ascoltare anche altre interpretazioni e a farsi un'idea più precisa sulla strada da prendere.
Considero Marriner un ottimo direttore, piuttosto elegante con il suo stile tipicamente inglese. Magari non diventerà il più grande direttore del secolo tipo Toscanini o Karajan o Kleiber o Furthwangler giusto x citare i nomi a noi più cari, ma ha sicuramente fatto cose pregevoli tipo molti concerti x piano di Mozart con Brendel (magari più x merito del pianista). Ricordo un suo splendido cofanetto vinilico con Pepe Romero e la solita Academy in the fields con i concerti di chitarra di Giuliani (appena riedito anche in SACD Pentatone, era un Philips) veramente pregevole. Deve anche essere stato molto ben venduto, xchè ha avuto anche l'onore della ristampa a 180gr
Forse Bach richiede un direttore molto più specializzato nel genere? Vi giro la domanda
In secondo luogo concordo pienamente con il suggerimento dato al ns amico prima da Vito e poi da Ema stesso e cioè, intanto metabolizza il più possibile questa musica preoccupandoti poco del direttore/orchestra; ci sarà sicuramente tempo dopo, una volta che è entrata nel sangue, di iniziare ad ascoltare anche altre interpretazioni e a farsi un'idea più precisa sulla strada da prendere.
Considero Marriner un ottimo direttore, piuttosto elegante con il suo stile tipicamente inglese. Magari non diventerà il più grande direttore del secolo tipo Toscanini o Karajan o Kleiber o Furthwangler giusto x citare i nomi a noi più cari, ma ha sicuramente fatto cose pregevoli tipo molti concerti x piano di Mozart con Brendel (magari più x merito del pianista). Ricordo un suo splendido cofanetto vinilico con Pepe Romero e la solita Academy in the fields con i concerti di chitarra di Giuliani (appena riedito anche in SACD Pentatone, era un Philips) veramente pregevole. Deve anche essere stato molto ben venduto, xchè ha avuto anche l'onore della ristampa a 180gr
Forse Bach richiede un direttore molto più specializzato nel genere? Vi giro la domanda
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pluto ha scritto:
In secondo luogo concordo pienamente con il suggerimento dato al ns amico prima da Vito e poi da Ema stesso e cioè, intanto metabolizza il più possibile questa musica preoccupandoti poco del direttore/orchestra; ci sarà sicuramente tempo dopo, una volta che è entrata nel sangue, di iniziare ad ascoltare anche altre interpretazioni e a farsi un'idea più precisa sulla strada da prendere.
Io sono d'accordo, infatti non è che al momento mi interessi tanto il direttore d'orchestra o altro, è che avendo ascoltato 2 versioni della stessa cosa, una di Leonhardt e un'altra di questo Pinnock; se avessi ascoltato solo la prima, probabilmente non avrei insistito ulteriormente sui concerti per clavicembalo.
Invece su youtube ho trovato la seconda che ho gradito di più e quindi vado verso l'approfondimento.
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Sono concorde con te sul fatto che è la buona interpretazione che permette di apprezzare veramente la composizione. Non esiste composizione senza interpretazione, se non per i musicisti, che sono in grado di apprezzare la composizione in quanto testo scritto, anche senza esecuzione.
Il rischio appunto è di tralasciare delle composizioni semplicemente perché le abbiamo ascoltate in esecuzioni che non ci sono piaciute.... ecco il perché della necessità di "consigliare l'edizione".
Il concetto di "concerto" per me richiede una vitalità, una fantasia, un estro che non è proprio nelle corde di Leonhardt. Quindi non posso che essere d'accordo con te, senza per questo voler ritenere d'aver ragione su chi la pensa in maniera contraria da noi.
Il rischio appunto è di tralasciare delle composizioni semplicemente perché le abbiamo ascoltate in esecuzioni che non ci sono piaciute.... ecco il perché della necessità di "consigliare l'edizione".
Il concetto di "concerto" per me richiede una vitalità, una fantasia, un estro che non è proprio nelle corde di Leonhardt. Quindi non posso che essere d'accordo con te, senza per questo voler ritenere d'aver ragione su chi la pensa in maniera contraria da noi.
Ultima modifica di Pazzoperilpianoforte il Gio Feb 17 2011, 16:48 - modificato 2 volte. (Motivazione : correzione ortografica)
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Allora permettimi di raccomandarti (non è farina del mio sacco, ma di Vito) anche l'edizione dei concerti - purtroppo solo 4 di Dantone. Tra l'altro è un SACD ibrido e si sente benissimo. Infinitamente meglio dell'Archiv di Pinnock che ho anch'io in vinile
E poi suggerirei anche di ascoltare gli stessi concerti anche suonati al piano (Hewitt x Hyperion) o Schiff x Decca. Così ti fai un'idea
Io x anni li ho sempre preferiti al piano; ora l'edizione di Dantone mi fa vacillare e mi piacciono con tutti e 2 gli strumenti
E se proprio vuoi esagerare adesso c'è anche una splendida versione al violino dei concerti x tastiera con la Podger. Magnifica anch'essa, anche se particolare.
E poi suggerirei anche di ascoltare gli stessi concerti anche suonati al piano (Hewitt x Hyperion) o Schiff x Decca. Così ti fai un'idea
Io x anni li ho sempre preferiti al piano; ora l'edizione di Dantone mi fa vacillare e mi piacciono con tutti e 2 gli strumenti
E se proprio vuoi esagerare adesso c'è anche una splendida versione al violino dei concerti x tastiera con la Podger. Magnifica anch'essa, anche se particolare.
ema49- Musicofilo
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Pazzoperilpianoforte ha scritto:archigius ha scritto:
Lo so che il mio parere non potrà contare molto visto che sono un neofita del genere, ma io ho ascoltato un po' di cose di Bach per clavicembalo interpretate da Leonhardt e non mi sono proprio piaciute.
A parte le incisioni molto vecchi, ho trovato l'interpretazione molto fredda e col clavicembalo troppo in primo piano, rispetto ad altre interpretazioni dove questo strumento è più integrato con gli altri (cosa che io preferisco).
Poi magari i miei gusti sono troppo "grezzi" per gli intenditori, questo non saprei dirlo...
In realtà ci sono due linee interpretative possibili in Bach (e in tutta la musica classica, oserei dire), anche limitandoci all'interno del solo ambito interpretativo filologico, che è quello cui Leonhardt appartiene. Parlo come te del Bach clavicembalistico.
Da un lato c'è la concezione dell'interprete come di colui che presenta il testo musicale "scomparendo", lasciando trapelare la sola identità del testo, cioé della composizione musicale. A questo gruppo di interpreti sicuramente appartiene Leonhardt.
Dall'altro lato c'è una concezione dell'interprete come colui che pur ripettando il testo lo inquadra in scelte interpretative personali. Scelta interpretativa che dà quindi più spazio alla personalità dell'interprete.
Credo che archigius si riferisca ai Concerti per clavicembalo, visto che parla di ..clavicembalo troppo in primo piano, rispetto ad altre interpretazioni dove questo strumento è più integrato con gli altri..
Se così fosse, bisognerebbe ricordare che Bach è stato il primo ad elevare il clavicembalo dal ruolo di basso continuo a quello di strumento solista, con risultati strabilianti: uno per tutti lo straordinario assolo del clavi nel V Brandeburghese. Ma proprio per questa sorta di primogenitura Bach non riuscì a liberarsi del tutto, nei suoi concerti per tale strumento, dalle pastoie di un clavicembalo spesso concertante, tranne quando, con un poderoso colpo d'ala faceva librare lo strumento in assolo tecnicamente difficili e spesso non compresi dai contemporanei. Leonhardt in queste interpretazioni dei concerti è perfetto, a mio parere. Sia come solista che come direttore (interpreta entrambi i ruoli..). E' perfetto perché mimetizza nel ruolo di strumento concertante il clavi per lunghissime battute (mi spiace Archigius, tu affermi il contrario, mi sembra..) per poi "esibirsi" in pezzi virtuosistici che poco spazio danno all'interpretazione. Per me, ripeto per me, la glorificazione dell'identità temporale ed interpretativa di Bach concertista.
Vi posto due video che forse spiegano più di mille discorsi:
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