Pazzoperilpianoforte ha scritto:Io credo che Davis, anche in opera, sia un ottimo direttore mozartiano.
Quello che a me piace in Walter e che me lo fa a volte preferire a davis è prorpio la incredibile vitalità e mordente abbinata ad una grande cantabilità melodica. Un pizzico di follìa in più in Walter, a volte un pizzico in più di energia.
Davis non gli è molto lontano. Potrebbe anche essere pari o superiore, ma quello che tu vedi come un pregio (tempi più rilassati) a volte me lo rendono pèiù laconico, più compassato.
Ma comunque più vado avanti Luca, più considero il gusto riguardo al tempo un fatto congiunturale.
Ad esempio qualche tempo fa consideravo l'esecuzione di Levin della sonata K290 di Mozart troppo veloce nel movimento centrale. L'ho riascoltata qualche giorno fa e mi è sembrata - pur nell'adozione di un tempo non troppo indugiante - molto molto bella, pur con un eccesso di ornamentazione aggiunta (anche in queste cose meglio il poco che il troppo, a mio parere). Si tratta dell'esecuzione più bella di questa sonata, assieme a quella di Bilson. Forse quella di Bilson a conti fatti è un pizzico inferiore per vivacità e virtuosismo nel primo e nel terzo movimento. Ma qualche anno fa la preferivo, proprio per i tempi più indugianti.
La verità è che si tratta di due splendide interpretazioni, ed a seconda dei momenti della nostra vita possiamo preferire la prima o la seconda.
Insomma, io forse oggi come oggi sono convinto che il giudizio sullo stacco dei tempi, a meno che il tempo non sia completamente sbagliato, può essere un fatto di gusto e quindi soggetto a più ripensamenti nel tempo da parte nostra che non altri aspetti interpretativi.
@Gian: effettivamente sono un pò assente. Sono abbastanza stanco e fino a che non andrò in ferie devo un pò sforzarmi per stare al computer a scrivere. Ma vi leggo sempre e con interesse.
Mi è venuta voglia di comprare l'edizione di Leonhardt dei Brandeburghesi consigliata da Ema... vediamo se si trova in CD.
Io non so cosa ne pensarà Ema, ma io tra le esecuzioni moderne amo abbastanza l'ultima di Abbado in video, soprattutto per la vitalità, lo slancio, la freschezza. Inoltre collaborano con lui i migliori solisti attuali..... Ma potrei anche prendere una emerita cantonata sul valore artistico generale rispetto ai canoni di giudizio di Ema, che è il vero esperto tra noi. Vi linko il terzo brandeburghese per darvi una idea di questa edizione, che posseggo in Blu-Ray dall'ottimo suono.
Ciao per ora!
Ciao Vito,
avevo ascoltato in RAI Abbado. Ringiovanisce tanto il vecchio Bach.. e affida il ruolo del contrabbasso, importantissimo in questo concerto, al violoncello dell'ottimo Brunello..