http://it.wikipedia.org/wiki/Arvo_P%C3%A4rt
Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.)
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E' il Fratres di Arvo Part
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pluto- Hi-End Member
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Ma se Ema non mi prendeva sonno dopo aver ascoltato un superclassico Bach, con questo come minimo non mi dorme x un mese
Posta un assaggino d'ascolto - c'è niente sul tubo?
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ema49- Musicofilo
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xin ha scritto:Avete 5 euro da spendere per un'esperienza intima, mistica e notturna?
Ma che avete capito, majaloni!!!
Parlo di questo capolavoro.
Ciao Alberto, non conosco questo compositore.. ..mi sono documentato e ho sentito qualcosa su you tube. La sua musica si ispira parecchio al tardo-romanticismo. D'altro canto la scuola di Darmstadt, a mio parere, a parte qualche rarissima eccezione ha fatto solo danni ed ora è finita in un vicolo cieco..(questa scuola ha introdotto la metodica dodecafonica, atonale per semplificare e ad essa si sono formati compositori per me inascoltabili - o forse sono io che non riesco a capirli). Questo compositore che tu hai postato fa parte di una piccola schiera che evidentemente ha abbandonato i dettami di una musica colta "moderna", ripeto incomprensibile e a volte ridicola. Comunque hai ragione: si ascolta bene, è piacevole ed orecchiabile...
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"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola." Paolo Borsellino (19/1/40-19/7/92).
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Ragazzi di Arvo Part ho quasi tutto vi esorto a prendervi anche il Miserere, Passio e Te Deum sono uno spettacolo!
Per le preview andate su Amazon.co.uk che qlsa fa saggiare, o contattatemi in PVT
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E' musica sacra, ottima per ascolti notturni e solitari.
Poi devi esser in serata se no ti spari nelle balls
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ema49- Musicofilo
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xin ha scritto:E' musica sacra, ottima per ascolti notturni e solitari.
Poi devi esser in serata se no ti spari nelle balls
Per un uomo di chiesa come me è l'ideale...
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Ema
oggi mentre la mia metà si studiava i saldi (x fortuna senza far danni ) mi sono infilato di straforo alla Fnac e ho comprato 9 dischetti.
Speravo di trovare la Sinf Concertante con Vengerov che aveva postato Vito, le sonate di Beethoven di Richter/Rostro che mi avevi raccomandato tu etc Nada de nada
Sono andato a ruota libera - tornato a casa mi sono accorto di aver comprato 9 dischi 9 di Bach (bella fantasia)
- un Sacd di Rachel Podger (vecchia raccomandazione di Vito) nella trascrizione x violino di 4 concerti x cembalo e orchestra. Interessante, non li avevo mai sentiti su violino
- l'edizione di Starker delle suites che mi mancava (quella del confronto di Vito). A 10 euro x 2 CD.....
- 2 cd della Hewitt con tutti i concerti (strepitosa nel Largo del 1056, molto cantabile)
e poi ho beccato un quadruplo di Schiff con Clavicembalo ben temperato etc
Il tuo Bach sta diventando devastante.....
oggi mentre la mia metà si studiava i saldi (x fortuna senza far danni ) mi sono infilato di straforo alla Fnac e ho comprato 9 dischetti.
Speravo di trovare la Sinf Concertante con Vengerov che aveva postato Vito, le sonate di Beethoven di Richter/Rostro che mi avevi raccomandato tu etc Nada de nada
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pluto ha scritto:Ema
oggi mentre la mia metà si studiava i saldi (x fortuna senza far danni ) mi sono infilato di straforo alla Fnac e ho comprato 9 dischetti.
Speravo di trovare la Sinf Concertante con Vengerov che aveva postato Vito, le sonate di Beethoven di Richter/Rostro che mi avevi raccomandato tu etc Nada de nada
Sono andato a ruota libera - tornato a casa mi sono accorto di aver comprato 9 dischi 9 di Bach (bella fantasia)
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Non posso fare a meno di esserne felice. Nel barocco Bach DEVE essere ascoltato col cervello per arrivare al cuore, Haendel e tutti gli altri arrivano direttamente al cuore..
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A proposito di cervello Ema, a quando la conclusione della tua delucidazione sui Brandeburghesi?
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Pazzoperilpianoforte ha scritto:A proposito di cervello Ema, a quando la conclusione della tua delucidazione sui Brandeburghesi?
Presto, Vito..domani parto per Palermo, starò via 2-3 giorni e non porto dietro il computer (devo lavorà). Al rientro sarà fatto.
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Grazie, ed intanto... buon lavoro!
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pluto- Hi-End Member
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Vito, visto che siamo in stand by con EMA,
potresti darci i tuoi consigli x gli acquisti su Chopin - magari
- sui 2 concerti
- e sulle opere x piano solo
Se ne hai voglia naturalmente....e se Chopin rientra ancora nei tuoi interessi
Un pò ne avevamo già parlato (Rubinstein etc)
Tu sei molto attento ai nuovi interpreti e sicuramente oltre alle edizioni classiche , c'è sicuramente buon materiale
Ciao
Gian
potresti darci i tuoi consigli x gli acquisti su Chopin - magari
- sui 2 concerti
- e sulle opere x piano solo
Se ne hai voglia naturalmente....e se Chopin rientra ancora nei tuoi interessi
Un pò ne avevamo già parlato (Rubinstein etc)
Tu sei molto attento ai nuovi interpreti e sicuramente oltre alle edizioni classiche , c'è sicuramente buon materiale
Ciao
Gian
Pazzoperilpianoforte- Suonologo
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Acetto l'invito e.... presto mi faccio vivo!
Per ora... buona domenica a tutti!
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Ok grazie e Buona domenica a tutti voi
pluto- Hi-End Member
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Avendo dato un'occhiata all'ultimo numero di Audioreview, e visto che Ema sta elucubrando sui Brandenburghesi, come disco del mese è stato scelto proprio il SACD degli stessi nella versione della Petite Bande di Kuijken che avevo comprato su segnalazione di Ema stesso.
interessante nelle note di copertina il ns Sigisvaldo (che nome che ha Kuijken) ricorda di aver collaborato con Leonhardt nella storica edizione degli stessi del 76/77 insieme a Frans Bruggen.
Bruggen fu responsabile della scelta dei fiati, Kuijken degli archi
La Petite Bande li incise poi nel 93 usando una pseudo tromba barocca senza valvole (pistoni) ma con i buchi. Kuijken da molta rilevanza alla presenza di questa tromba barocca
La seconda rilevanza che lui sottolinea è il ritorno assoluto al violoncello da spalla che si era abbandonato nel tempo. E' stato necessario farseli ricostruire praticamente apposta.
La 3a e ultima particolarità è che lui ritiene che i primi 2 concerti non devono essere considerati come concerti Grossi e quindi che una partitura x ogni strumento è più vicina alle intenzioni dell'autore. Questo porta ad una grande chiarezza di suono secondo lui, ma rende anche omaggio a Leonhardt dicendo che questo già era stato fatto nella sua edizione.
Ema, io ho solo letto e tradotto. Mo' l'esperto sei tu...
interessante nelle note di copertina il ns Sigisvaldo (che nome che ha Kuijken) ricorda di aver collaborato con Leonhardt nella storica edizione degli stessi del 76/77 insieme a Frans Bruggen.
Bruggen fu responsabile della scelta dei fiati, Kuijken degli archi
La Petite Bande li incise poi nel 93 usando una pseudo tromba barocca senza valvole (pistoni) ma con i buchi. Kuijken da molta rilevanza alla presenza di questa tromba barocca
La seconda rilevanza che lui sottolinea è il ritorno assoluto al violoncello da spalla che si era abbandonato nel tempo. E' stato necessario farseli ricostruire praticamente apposta.
La 3a e ultima particolarità è che lui ritiene che i primi 2 concerti non devono essere considerati come concerti Grossi e quindi che una partitura x ogni strumento è più vicina alle intenzioni dell'autore. Questo porta ad una grande chiarezza di suono secondo lui, ma rende anche omaggio a Leonhardt dicendo che questo già era stato fatto nella sua edizione.
Ema, io ho solo letto e tradotto. Mo' l'esperto sei tu...
Ultima modifica di pluto il Gio Gen 13 2011, 16:33 - modificato 1 volta.
Luca58- Hi-End Member
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HO FINALMENTE TROVATO UNA ESECUZIONE DELLA SINFONIA N. 40 DI MOZART CHE MI PIACE!!! MI SEMBRA PERFETTA!!!
pluto- Hi-End Member
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Beh Colin Davies su Mozart + registrazione Philips si gioca sempre sul sicuro.
Ma ti piace ancora più dei CBS Columbia di Walter??
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ema49- Musicofilo
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pluto ha scritto:
interessante nelle note di copertina il ns Sigisvaldo (che nome che ha Kuijken) ricorda di aver collaborato con Leonhardt nella storica edizione degli stessi del 76/77 insieme a frans bruggen.
Bruggen fu responsabile della scelta dei fiati, Kuijken degli archi
La petite bande li incise poi nel 93 usando una pseudo tromba barocca senza valvole ma con i buchi. Kuijken da molta rilevanza alla presenza di questa tromba barocca
La seconda rilevanza che lui sottolinea è il ritorno assoluto al violoncello da spalla che si era abbandonato nel tempo. E' stato necessario farseli ricostruire praticamente apposta.
La 3a e ultima particolarità è che lui ritiene che i primi 2 concerti non devono essere considerati come concerti Grossi e quindi che una partitura x ogni strumento è più vicina alle intenzioni dell'autore. Questo porta ad una grande chiarezza di suono secondo lui, ma rende anche omaggio a Leonhardt dicendo che questo già era stato fatto nella sua edizione.
Ema, io ho solo letto e tradotto. Mo' l'esperto sei tu...
1) Ottimo acquisto, credo che tu ti riferisca a questi:
Per quanto riguarda Leonhardt, quella che vedi è la registrazione storica, insuperata a tutt'oggi, di cui avevo parlato qualche post fa e della quale non si può fare a meno, con Kuijken primo violino e Bruggen al flauto. La registrazione di Kuijken probabilmente è la stessa che ho io, in alto nella foto, rimasterizzata in SACD (ma non ne sono sicuro, può darsi sia una nuova registrazione).
2) Tromba: non è una invenzione di Kuijken; questo tipo di tromba, dal suono grasso e potente, è stata ed è ancora utilizzata in Cantate e Concerti sia da Leonhard che da Harnoncourt (tempo fa ho postato un video in cui si vedeva chiaramente in primo piano)
3) Stesso discorso per il violoncello da spalla, che è assimilabile al violoncello piccolo, anch'esso utilizzato molto nelle Cantate che anche tu possiedi in LP (mi sembra proprio nella 180, tra l'altro..)
4) E già, fu proprio Leonhardt a intuire, sulla base dell'organico e della partitura, che i Brandeburghesi non potessero proprio essere considerati veri concerti grossi. Davvero mi meraviglia il fatto che Kuijken si riferisca solo ai primi due. E nel terzo e sesto dove sarebbe il concertino?...e negli altri dove sarebbe il ripieno? Nel III manca addirittura il basso continuo.. Il ripieno è sempre, in tutti i concerti, in secondo piano ed ha sempre la forma di accompagnamento, anche nelle interpretazioni di Kuijken. Ascolta i concerti grossi op. 3 o op. 6 di Haendel per capire cosa intendo per ripieno e concertino nei concerti grossi barocchi. Ma certo ha ragione Kuijken, se sono io a discettare..il problema è che questa è anche l'opinione di Leonhardt, Harnoncourt, Goebel...
Comunque l'interpretazione di Kuijken è eccelsa, seconda solo a quella storica di Leonhardt, le varie linee melodiche in contrappunto a 2-3-4 voci sono anche quì perfettamente intellegibili. Fai una semplice prova, ascolta i brandeburghesi (escluso il III ed il VI) e sforzati di seguire la linea melodica di ogni singolo strumento solistico, eliminando mentalmente gli altri. In queste due eccelse interpretazioni potrai creare, con la tua mente, altrettanti concerti solistici quanti sono i solisti stessi. Lo stesso, ma in maniera più radicale, molto più radicale, avviene con Goebel che in questo modo fa un trattato anatomico dei concerti: affascinante e soprattutto didattico, ma poco musicale. Ascolta poi le esecuzioni di Richter:
Difficilissimamente, in queste esecuzioni (che possiedo solo in LP, non so se esistano in CD) che definirei quasi neoclassiche, riuscirai a sentire con la grande chiarezza di un Leonhardt le varie linee contrappuntistiche, amalgamate in questo caso da un deciso intervento dell'accompagnamento e del ripieno che nelle indicazioni in partitura dello stesso Bach erano limitati a pochissimi archi.
O ascolta la sterile ed anonima interpretazione di un Pinnock per il quale spesso la filologia si limitava solo all'uso di strumenti originali:
Fai una ricognizione di queste interpretazioni e poi dacci il tuo parere..
Ciao, Emanuele
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ema49- Musicofilo
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Luca58 ha scritto:HO FINALMENTE TROVATO UNA ESECUZIONE DELLA SINFONIA N. 40 DI MOZART CHE MI PIACE!!! MI SEMBRA PERFETTA!!!
Piace molto anche a me. Ascolta anche, come suggerito da Gian, Walter..potresti cambiare idea..
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pluto- Hi-End Member
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Grazie Ema x i tuoi sempre dotti commenti. In realtà è una nuova registrazione rispetto a quella che hai postato. E' questa:
Quella che hai postato tu x l'Harmonia Mundi è la sua 1a registrazione dei concerti risalente (vado a memoria) ai primi anni 90 credo. Qui ha proprio cambiato casa discografica. Sua figlia Sara suona una delle 2 parti di violino.
Leggendo la rece su Audioreview, anche qui si mette molto in risalto il fatto che i corni (parlano di corni e non tromba barocca come fa Kuijken) così naturali non si erano mai sentiti.
Diciamo questo, Kuijken nelle sue note (se vuoi poi te le scannerizzo in original) con molta onestà intellettuale secondo me, dice che questa nuova registrazione è figlia dei suoi tempi. Cioè sostiene che si sono fatti grandi passi avanti dall'ediz di Leonhardt, nella ricostruzione tecnica di questi strumenti antichi e questo ha permesso di avvicinarsi maggiormente al rispetto totale della partitura (che credo sia uno dei tuoi ferrei capisaldi se non sbaglio)
****
Dunque delle edizioni che hai postato dovrei avere Leon, Richter, il solito Pinnock + qualcun altro (Forse Hogwood?) e poi dovrei avere qualche edizione con orchestra tipo Karajan etc. MI sa che ho anche un Marriner da qualche parte A no dovrei avere i 2 dischi di Harnoncourt!
A parte quelle che tu ritieni logicamente le 2/3 top (Leon, Kuijken,Harnon), ne esiste qualcuna che ti piace tra quelle non filologiche che raccomanderesti?
Chissà cosa ne pensa anche PPP - dove sei???
Ciao a tutti
Quella che hai postato tu x l'Harmonia Mundi è la sua 1a registrazione dei concerti risalente (vado a memoria) ai primi anni 90 credo. Qui ha proprio cambiato casa discografica. Sua figlia Sara suona una delle 2 parti di violino.
Leggendo la rece su Audioreview, anche qui si mette molto in risalto il fatto che i corni (parlano di corni e non tromba barocca come fa Kuijken) così naturali non si erano mai sentiti.
Diciamo questo, Kuijken nelle sue note (se vuoi poi te le scannerizzo in original) con molta onestà intellettuale secondo me, dice che questa nuova registrazione è figlia dei suoi tempi. Cioè sostiene che si sono fatti grandi passi avanti dall'ediz di Leonhardt, nella ricostruzione tecnica di questi strumenti antichi e questo ha permesso di avvicinarsi maggiormente al rispetto totale della partitura (che credo sia uno dei tuoi ferrei capisaldi se non sbaglio)
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Dunque delle edizioni che hai postato dovrei avere Leon, Richter, il solito Pinnock + qualcun altro (Forse Hogwood?) e poi dovrei avere qualche edizione con orchestra tipo Karajan etc. MI sa che ho anche un Marriner da qualche parte A no dovrei avere i 2 dischi di Harnoncourt!
A parte quelle che tu ritieni logicamente le 2/3 top (Leon, Kuijken,Harnon), ne esiste qualcuna che ti piace tra quelle non filologiche che raccomanderesti?
Chissà cosa ne pensa anche PPP - dove sei???
Ciao a tutti
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pluto ha scritto:Grazie Ema x i tuoi sempre dotti commenti. In realtà è una nuova registrazione rispetto a quella che hai postato. E' questa:
Quella che hai postato tu x l'Harmonia Mundi è la sua 1a registrazione dei concerti risalente (vado a memoria) ai primi anni 90 credo. Qui ha proprio cambiato casa discografica. Sua figlia Sara suona una delle 2 parti di violino.
Leggendo la rece su Audioreview, anche qui si mette molto in risalto il fatto che i corni (parlano di corni e non tromba barocca come fa Kuijken) così naturali non si erano mai sentiti.
Diciamo questo, Kuijken nelle sue note (se vuoi poi te le scannerizzo in original) con molta onestà intellettuale secondo me, dice che questa nuova registrazione è figlia dei suoi tempi. Cioè sostiene che si sono fatti grandi passi avanti dall'ediz di Leonhardt, nella ricostruzione tecnica di questi strumenti antichi e questo ha permesso di avvicinarsi maggiormente al rispetto totale della partitura (che credo sia uno dei tuoi ferrei capisaldi se non sbaglio)
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Dunque delle edizioni che hai postato dovrei avere Leon, Richter, il solito Pinnock + qualcun altro (Forse Hogwood?) e poi dovrei avere qualche edizione con orchestra tipo Karajan etc. MI sa che ho anche un Marriner da qualche parte A no dovrei avere i 2 dischi di Harnoncourt!
A parte quelle che tu ritieni logicamente le 2/3 top (Leon, Kuijken,Harnon), ne esiste qualcuna che ti piace tra quelle non filologiche che raccomanderesti?
Chissà cosa ne pensa anche PPP - dove sei???
Ciao a tutti
Se mi scannerizzi le note di copertina..sarebbe molto interessante. Comunque, visto che si tratta di una nuova registrazione, è obbligatorio acquistarla..
Esecuzioni non filologiche: elimina senza alcun indugio versioni orchestrali, semplicemnete inascoltabili.
Richter è un bel sentire e, sottovoce perché non ci sentano, ti dirò che lo ascolto volentieri.
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Luca58- Hi-End Member
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Postatemi il link...Walter ha suonato molto!ema49 ha scritto:
Piace molto anche a me. Ascolta anche, come suggerito da Gian, Walter..potresti cambiare idea..
Di incisioni della 550 ce ne sono moltissime; mi sono ricordato che l'unica che mi era piaciuta l'avevo ascoltata negli anni '90 in macchina della mia fidanzata di allora e che il direttore era inglese. 2+2... e infatti i tempi, secondo me, sono gli unici perfetti.
Ma se mi date il link sento sicuramente quella di Walter prima di acquistarla.
Non male anche quella di Karajan con i Wiener, ma non si trova (comunque quella di Davis e', per me, superiore).
pluto- Hi-End Member
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Luca siamo messi male
Bruno Walter ha inciso quando eravamo neonati e le riprese filmate.... Sul Tubo c'è qualcosa di Mahler , un pò di Brahms (stupendo)
Non so se tu vai di Sacd o CD. Sappi che ci sono entrambi. Ma se vai solo di CD comprati questa stampa economica e hai tutte le sinfonie + belle:
Le sue Linz/Praga e Jupiter sono la perfezione e molto ben registrate.
*****
Nelle edizioni moderne concordo con PPP: Mackerras nei SACD Linn (ci sono anche i CD Telarc)
Bruno Walter ha inciso quando eravamo neonati e le riprese filmate.... Sul Tubo c'è qualcosa di Mahler , un pò di Brahms (stupendo)
Non so se tu vai di Sacd o CD. Sappi che ci sono entrambi. Ma se vai solo di CD comprati questa stampa economica e hai tutte le sinfonie + belle:
Le sue Linz/Praga e Jupiter sono la perfezione e molto ben registrate.
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Nelle edizioni moderne concordo con PPP: Mackerras nei SACD Linn (ci sono anche i CD Telarc)
Luca58- Hi-End Member
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Piu' veloce della luce...
Ho trovato un CD con la 40 diretta da Furtwangler, Walter e Toscanini (quest'ultima ce l'avevo anche in Lp).
Furtwangler e' terribile; dirige in modo troppo veloce e la musica gli scappa di mano.
Toscanini quasi lo stesso.
Quella di Walter e' buona, ma spesso anche lui tende a correre troppo, anche se piu' raramente; nell'allegro finale pero' anche lui va come un razzo...sara' il periodo storico?
Perche' vi sembra che Walter diriga meglio di Davis?
Secondo me la 40 sta a Davis come la 5º di Beethoven sta a Karajan del 1962-63 .
Ho trovato un CD con la 40 diretta da Furtwangler, Walter e Toscanini (quest'ultima ce l'avevo anche in Lp).
Furtwangler e' terribile; dirige in modo troppo veloce e la musica gli scappa di mano.
Toscanini quasi lo stesso.
Quella di Walter e' buona, ma spesso anche lui tende a correre troppo, anche se piu' raramente; nell'allegro finale pero' anche lui va come un razzo...sara' il periodo storico?
Perche' vi sembra che Walter diriga meglio di Davis?
Secondo me la 40 sta a Davis come la 5º di Beethoven sta a Karajan del 1962-63 .
Pazzoperilpianoforte- Suonologo
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Io credo che Davis, anche in opera, sia un ottimo direttore mozartiano.
Quello che a me piace in Walter e che me lo fa a volte preferire a davis è prorpio la incredibile vitalità e mordente abbinata ad una grande cantabilità melodica. Un pizzico di follìa in più in Walter, a volte un pizzico in più di energia.
Davis non gli è molto lontano. Potrebbe anche essere pari o superiore, ma quello che tu vedi come un pregio (tempi più rilassati) a volte me lo rendono pèiù laconico, più compassato.
Ma comunque più vado avanti Luca, più considero il gusto riguardo al tempo un fatto congiunturale.
Ad esempio qualche tempo fa consideravo l'esecuzione di Levin della sonata K280 di Mozart troppo veloce nel movimento centrale. L'ho riascoltata qualche giorno fa e mi è sembrata - pur nell'adozione di un tempo non troppo indugiante - molto molto bella, pur con un eccesso di ornamentazione aggiunta (anche in queste cose meglio il poco che il troppo, a mio parere). Si tratta dell'esecuzione più bella di questa sonata, assieme a quella di Bilson. Forse quella di Bilson a conti fatti è un pizzico inferiore per vivacità e virtuosismo nel primo e nel terzo movimento. Ma qualche anno fa la preferivo, proprio per i tempi più indugianti.
La verità è che si tratta di due splendide interpretazioni, ed a seconda dei momenti della nostra vita possiamo preferire la prima o la seconda.
Insomma, io forse oggi come oggi sono convinto che il giudizio sullo stacco dei tempi, a meno che il tempo non sia completamente sbagliato, può essere un fatto di gusto e quindi soggetto a più ripensamenti nel tempo da parte nostra che non altri aspetti interpretativi.
@Gian: effettivamente sono un pò assente. Sono abbastanza stanco e fino a che non andrò in ferie devo un pò sforzarmi per stare al computer a scrivere. Ma vi leggo sempre e con interesse.
Mi è venuta voglia di comprare l'edizione di Leonhardt dei Brandeburghesi consigliata da Ema... vediamo se si trova in CD.
Io non so cosa ne pensarà Ema, ma io tra le esecuzioni moderne amo abbastanza l'ultima di Abbado in video, soprattutto per la vitalità, lo slancio, la freschezza. Inoltre collaborano con lui i migliori solisti attuali..... Ma potrei anche prendere una emerita cantonata sul valore artistico generale rispetto ai canoni di giudizio di Ema, che è il vero esperto tra noi. Vi linko il terzo brandeburghese per darvi una idea di questa edizione, che posseggo in Blu-Ray dall'ottimo suono.
Ciao per ora!
Quello che a me piace in Walter e che me lo fa a volte preferire a davis è prorpio la incredibile vitalità e mordente abbinata ad una grande cantabilità melodica. Un pizzico di follìa in più in Walter, a volte un pizzico in più di energia.
Davis non gli è molto lontano. Potrebbe anche essere pari o superiore, ma quello che tu vedi come un pregio (tempi più rilassati) a volte me lo rendono pèiù laconico, più compassato.
Ma comunque più vado avanti Luca, più considero il gusto riguardo al tempo un fatto congiunturale.
Ad esempio qualche tempo fa consideravo l'esecuzione di Levin della sonata K280 di Mozart troppo veloce nel movimento centrale. L'ho riascoltata qualche giorno fa e mi è sembrata - pur nell'adozione di un tempo non troppo indugiante - molto molto bella, pur con un eccesso di ornamentazione aggiunta (anche in queste cose meglio il poco che il troppo, a mio parere). Si tratta dell'esecuzione più bella di questa sonata, assieme a quella di Bilson. Forse quella di Bilson a conti fatti è un pizzico inferiore per vivacità e virtuosismo nel primo e nel terzo movimento. Ma qualche anno fa la preferivo, proprio per i tempi più indugianti.
La verità è che si tratta di due splendide interpretazioni, ed a seconda dei momenti della nostra vita possiamo preferire la prima o la seconda.
Insomma, io forse oggi come oggi sono convinto che il giudizio sullo stacco dei tempi, a meno che il tempo non sia completamente sbagliato, può essere un fatto di gusto e quindi soggetto a più ripensamenti nel tempo da parte nostra che non altri aspetti interpretativi.
@Gian: effettivamente sono un pò assente. Sono abbastanza stanco e fino a che non andrò in ferie devo un pò sforzarmi per stare al computer a scrivere. Ma vi leggo sempre e con interesse.
Mi è venuta voglia di comprare l'edizione di Leonhardt dei Brandeburghesi consigliata da Ema... vediamo se si trova in CD.
Io non so cosa ne pensarà Ema, ma io tra le esecuzioni moderne amo abbastanza l'ultima di Abbado in video, soprattutto per la vitalità, lo slancio, la freschezza. Inoltre collaborano con lui i migliori solisti attuali..... Ma potrei anche prendere una emerita cantonata sul valore artistico generale rispetto ai canoni di giudizio di Ema, che è il vero esperto tra noi. Vi linko il terzo brandeburghese per darvi una idea di questa edizione, che posseggo in Blu-Ray dall'ottimo suono.
Ciao per ora!
Ultima modifica di Pazzoperilpianoforte il Gio Gen 13 2011, 22:13 - modificato 1 volta. (Motivazione : correzione)
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Vito Buono
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Auralic Aries + Auralic Vega + Stax SR-009 + Stax SRM 600 Limited
oppure
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... e tantissima musica!
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Pazzoperilpianoforte ha scritto:Io credo che Davis, anche in opera, sia un ottimo direttore mozartiano.
Quello che a me piace in Walter e che me lo fa a volte preferire a davis è prorpio la incredibile vitalità e mordente abbinata ad una grande cantabilità melodica. Un pizzico di follìa in più in Walter, a volte un pizzico in più di energia.
Davis non gli è molto lontano. Potrebbe anche essere pari o superiore, ma quello che tu vedi come un pregio (tempi più rilassati) a volte me lo rendono pèiù laconico, più compassato.
Ma comunque più vado avanti Luca, più considero il gusto riguardo al tempo un fatto congiunturale.
Ad esempio qualche tempo fa consideravo l'esecuzione di Levin della sonata K290 di Mozart troppo veloce nel movimento centrale. L'ho riascoltata qualche giorno fa e mi è sembrata - pur nell'adozione di un tempo non troppo indugiante - molto molto bella, pur con un eccesso di ornamentazione aggiunta (anche in queste cose meglio il poco che il troppo, a mio parere). Si tratta dell'esecuzione più bella di questa sonata, assieme a quella di Bilson. Forse quella di Bilson a conti fatti è un pizzico inferiore per vivacità e virtuosismo nel primo e nel terzo movimento. Ma qualche anno fa la preferivo, proprio per i tempi più indugianti.
La verità è che si tratta di due splendide interpretazioni, ed a seconda dei momenti della nostra vita possiamo preferire la prima o la seconda.
Insomma, io forse oggi come oggi sono convinto che il giudizio sullo stacco dei tempi, a meno che il tempo non sia completamente sbagliato, può essere un fatto di gusto e quindi soggetto a più ripensamenti nel tempo da parte nostra che non altri aspetti interpretativi.
@Gian: effettivamente sono un pò assente. Sono abbastanza stanco e fino a che non andrò in ferie devo un pò sforzarmi per stare al computer a scrivere. Ma vi leggo sempre e con interesse.
Mi è venuta voglia di comprare l'edizione di Leonhardt dei Brandeburghesi consigliata da Ema... vediamo se si trova in CD.
Io non so cosa ne pensarà Ema, ma io tra le esecuzioni moderne amo abbastanza l'ultima di Abbado in video, soprattutto per la vitalità, lo slancio, la freschezza. Inoltre collaborano con lui i migliori solisti attuali..... Ma potrei anche prendere una emerita cantonata sul valore artistico generale rispetto ai canoni di giudizio di Ema, che è il vero esperto tra noi. Vi linko il terzo brandeburghese per darvi una idea di questa edizione, che posseggo in Blu-Ray dall'ottimo suono.
Ciao per ora!
Ciao Vito,
avevo ascoltato in RAI Abbado. Ringiovanisce tanto il vecchio Bach.. e affida il ruolo del contrabbasso, importantissimo in questo concerto, al violoncello dell'ottimo Brunello..
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"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola." Paolo Borsellino (19/1/40-19/7/92).
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