fil ha scritto:
Ciò che dici circa le modifiche da me operate sul sistema Egmont/Stax, corrisponde a verità come è altettanto vero che si è trattato di affinamenti che spesso si ripropongono (tuttora) quando si ha la sensazione (magari indotta dal confrontarsi con "altre orecchie"...)che si possa/debba effettuare qualche "virata" in una o in un'altra "direzione sonora". L'importante è capire! Trarre cioè dall'esperienza, anche dei piccoli affinamenti, ciò che ci è e ci sarà utile per comprendere, quindi decidere e scegliere (ed esprimersi).
Piu' che capire, è che ciclicamente, si rimettono in discussione i modi propri di ascoltare,e magari si ritorna su percorsi ormai già battuti, ma forse è solo perche' abbiamo bisogno di nuovi stimoli, una volta assimilatii vecchi.
L'affinamento, dovrebbe avere un inizio ed una fine, e dovrebbe essere rapportato al proprio modo di ascoltare, cioe', metto in moto un meccanismo di affinamento di un acatena audio, che mi deve portare ad avere un risultato che IO, considero il migliore, per me ed il mio modo di ascoltare, prescindendo dai valori tipo la perfezione timbrica etc.!
Permettimi FIl, ma se una persona ha convinzioni solide, dovrebbe tenere in poca considerazione orecchie altrui, ma in questo modo, perderebbe alcuni stimoli importanti, che gli potrebbero permettere di avere una visione differente della stessa cosa.
Io per primo, lo ammetto, sono particolarmente influenzabile, per esempio, dopo che ho avuto ospite Giorgio, si è messo in moto un meccanismo che mi ha portato a fare considerazioni diverse sull'ascolto del Woo, per esempio.
Io concentravo tutto il mio interesse verso una problematica, e perdevo completamente di vista tutto il resto, e Giorgio con le sue considerazioni, ha fatto soffermare la mia attenzione su particolari che io invece trascuravo.
Potrei ancora dire delle considerazioni che abbiamo fatto con Vulcan sul timbro del Peyote, considerazioni che hanno portato alla ricerca di un diverso cavo del cablaggio interno, e che verrà sicuramente provato, ma principalmente a scopo accademico, e non per dimostrare nulla, lui ha il suo modo di ascoltare, io il mio.
C'è sempre un modo diverso di interpretare le cose, con l'esperienza, mi rendo conto che non si puo' essere "assolutista" nel considerare un oggetto, anzi, lo si puo', ma in un determinato spazio temporale, tanto prima o poi quello che è una prestazione eccellente, diventa solo una buona prestazione.
Sal.