JUSTINO ha scritto:...quasi mai hanno un laboratorio ufficiale...
Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
bazzico vari forum da anni e devo dire che con stupore è una delle pochissime volte che leggo frasi sensate da parte di fruitori finalìJUSTINO ha scritto:Affittasi ha scritto:Preferisco una politica del prezzo chiaro.
Almeno so quanto vale il mio denaro e l'apparecchio che acquisto.
Chiaramente non rientra nei canoni "cinesi"
Senza contare eventuali difficoltà nell' assistenza...
forse anche l'italietta comincia a crescere
altra cosa interessante
onore al merito ai nuovi eroi rivenditori che dopo quasi 2 decenni di assenza decidono di rifare magazzino per andare incontro a schiere di nuovi neofiti che si accingono ad entrare nel mondo dell'HIFI
forse qualcosa sta veramente cambiando anche qua
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Il punto focale del ragionamento sta nella domanda che alcuni marchi "branded" possiedono e che definisce la forza dello stesso. Più è forte un marchio più il listino è immodificabile dunque la politica prezzi chiari non ha nulla a che fare. Visto come sta andando la nostra economia se uno dei marchi più blasonati italiani o europei non dovesse più avere mercato (e non per qualità del prodotto ma perchè ormai non è più competitivo rispetto alla concorrenza) a certi prezzi vederete come anche quel prezzo di listino non resterà più tale. Ritengo che prodotti tipo il Cayn stiano iniziando a far aprire gli "occhi" al consumatore finale e smuovendo un mercato letargico fatto da tanta apparenza che in molti casi non si affianca alla sostanza!aircooled ha scritto:bazzico vari forum da anni e devo dire che con stupore è una delle pochissime volte che leggo frasi sensate da parte di fruitori finalì
forse anche l'italietta comincia a crescere
altra cosa interessante
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Quanto all'assistenza non credo che il "made in ..." conti ma l'onesta del distrubutore.
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
anche qualche marchio blasonato ha dei prezzi finali molto diversi dai listini...questo dipende dalla politica dei distributori...che fatta in questa maniera condivido pocoancas77 ha scritto:Il punto focale del ragionamento sta nella domanda che alcuni marchi "branded" possiedono e che definisce la forza dello stesso. Più è forte un marchio più il listino è immodificabile dunque la politica prezzi chiari non ha nulla a che fare. Visto come sta andando la nostra economia se uno dei marchi più blasonati italiani o europei non dovesse più avere mercato (e non per qualità del prodotto ma perchè ormai non è più competitivo rispetto alla concorrenza) a certi prezzi vederete come anche quel prezzo di listino non resterà più tale. Ritengo che prodotti tipo il Cayn stiano iniziando a far aprire gli "occhi" al consumatore finale e smuovendo un mercato letargico fatto da tanta apparenza che in molti casi non si affianca alla sostanza!
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Meno male, alle volte mi sembra d'essere proprio solo in questo nostro strano mondo.ancas77 ha scritto:Il punto focale del ragionamento sta nella domanda che alcuni marchi "branded" possiedono e che definisce la forza dello stesso. Più è forte un marchio più il listino è immodificabile dunque la politica prezzi chiari non ha nulla a che fare. Visto come sta andando la nostra economia se uno dei marchi più blasonati italiani o europei non dovesse più avere mercato (e non per qualità del prodotto ma perchè ormai non è più competitivo rispetto alla concorrenza) a certi prezzi vederete come anche quel prezzo di listino non resterà più tale. Ritengo che prodotti tipo il Cayn stiano iniziando a far aprire gli "occhi" al consumatore finale e smuovendo un mercato letargico fatto da tanta apparenza che in molti casi non si affianca alla sostanza!
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
non è proprio cosi, il prezzo VERO non varia da stato a stato o meglio varia in base alle normative fiscali e ai costi di trasporto ma la forchetta è comunque minima, se nell'italietta c'è crisi e non si vende il brand con prezzo reale semplicemente smette di vendere, un prodotto non diventa competitivo per il semplice fattore prezzo, altrimenti i cinesi avrebbero invaso il mondo e fatto chiudere qualunque altro produttore, possiamo anche vederla da un altro lato, se un buon prodotto lo si fa con pochi spiccioli perchè non tutti si sono buttati sul prezzo? mica è un problema andare a costruire in cina a basso costo, un prodotto imballato pronto ad arrivare nel negozio ha un costo che varia dai 70 a 120 $ a seconda di quanti uno ne ordina, prezzo finale con tasse e ricarichi per 2 passaggi diciamo 400 euroancas77 ha scritto:Il punto focale del ragionamento sta nella domanda che alcuni marchi "branded" possiedono e che definisce la forza dello stesso. Più è forte un marchio più il listino è immodificabile dunque la politica prezzi chiari non ha nulla a che fare. Visto come sta andando la nostra economia se uno dei marchi più blasonati italiani o europei non dovesse più avere mercato (e non per qualità del prodotto ma perchè ormai non è più competitivo rispetto alla concorrenza) a certi prezzi vederete come anche quel prezzo di listino non resterà più tale. Ritengo che prodotti tipo il Cayn stiano iniziando a far aprire gli "occhi" al consumatore finale e smuovendo un mercato letargico fatto da tanta apparenza che in molti casi non si affianca alla sostanza!aircooled ha scritto:bazzico vari forum da anni e devo dire che con stupore è una delle pochissime volte che leggo frasi sensate da parte di fruitori finalì
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ciliegina sulla torta si fa un listino da 1000 euro e poi sconta del 50% e tutti vissero felici e contenti specialmente l'utente finale che compra il nuovo a prezzo di usato con la convinzione di rivenderlo senza rimetterci nulla ......l'importante e crederci
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Ciao
Antonio[/quote]non è proprio cosi, il prezzo VERO non varia da stato a stato o meglio varia in base alle normative fiscali e ai costi di trasporto ma la forchetta è comunque minima, se nell'italietta c'è crisi e non si vende il brand con prezzo reale semplicemente smette di vendere, un prodotto non diventa competitivo per il semplice fattore prezzo, altrimenti i cinesi avrebbero invaso il mondo e fatto chiudere qualunque altro produttore, possiamo anche vederla da un altro lato, se un buon prodotto lo si fa con pochi spiccioli perchè non tutti si sono buttati sul prezzo? mica è un problema andare a costruire in cina a basso costo, un prodotto imballato pronto ad arrivare nel negozio ha un costo che varia dai 70 a 120 $ a seconda di quanti uno ne ordina, prezzo finale con tasse e ricarichi per 2 passaggi diciamo 400 euro
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- Messaggio n°83
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
L'importante è anche ascoltarlo, questo Cayin, a 500 Euro è davvero ottimo, e ti assicuro che se anche un'indomani lo metto sul mercato dell'usato a 350 Euro, secondo me, con il suono che è in grado di produrre qualche uno, che vuole costruire una catena entry level buona con 4 soldi, se lo piglia di sicuro. Soprattutto per come vanno le cose oggi. E resta che ci ho rimesso davvero poco.
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- Messaggio n°84
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Vorrei aggiungere che il listino non é tagliato del 50%, in quanto in rete il prodotto in oggetto si trova a prezzi che variabili da 860 a 500.
Come questo sia possibile a me interessa marginalmente. Io vado ad ascoltare o vedere il prodotto (qualunque esso sia) e, se mi piace, lo cerco dove lo pago di meno.
Sul fatto che le aziende producano in Cina: dove lo costruiscono l'I-Phone? E le mie B&W 685?
Come questo sia possibile a me interessa marginalmente. Io vado ad ascoltare o vedere il prodotto (qualunque esso sia) e, se mi piace, lo cerco dove lo pago di meno.
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- Messaggio n°85
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Ok,giustamente ognuno fa come meglio crede...
Io,senza comunque buttare soldi,preferisco lasciare i miei interamente in Italia.Poi non lamentiamoci se stiamo andando in una direzione irreversibile...in questa maniera non basterà più comparsi il Cayn ma bisognerà andare a vivere dove lo costruiscono per poterselo permettere...
Ripeto io soldi da buttare non ne ho ma penso che sia meglio trovare un compromesso e credere nel bene comune.
Almeno finché vivo qui.
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- Messaggio n°86
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
aircooled ha scritto:non è proprio cosi, il prezzo VERO non varia da stato a stato o meglio varia in base alle normative fiscali e ai costi di trasporto ma la forchetta è comunque minima, se nell'italietta c'è crisi e non si vende il brand con prezzo reale semplicemente smette di vendere, un prodotto non diventa competitivo per il semplice fattore prezzo, altrimenti i cinesi avrebbero invaso il mondo e fatto chiudere qualunque altro produttore, possiamo anche vederla da un altro lato, se un buon prodotto lo si fa con pochi spiccioli perchè non tutti si sono buttati sul prezzo? mica è un problema andare a costruire in cina a basso costo, un prodotto imballato pronto ad arrivare nel negozio ha un costo che varia dai 70 a 120 $ a seconda di quanti uno ne ordina, prezzo finale con tasse e ricarichi per 2 passaggi diciamo 400 euro
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Questo è secondo me il vero inganno e problema del made in china: i prodotti hanno un costo talmente basso che i rivenditori possono giocare come vogliono con i listini, al punto di arrivare a sconti vicini al 50 per cento. Siccome però da che mondo è mondo nessuno (soprattutto i commercianti) regala niente, francamente quando un prodotto ha un street price pari a metà del di listino (o giù di lì) qualcosa che non va c'è. Questo detto senza giudicare né entrare nel merito della qualità del prodotto: il problema, infatti, è proprio un altro.
L'invasione delle produzioni cinesi si basa su un principio molto semplice: le fabbriche della Prc sono in grado di produrre in forma seriale più o meno qulsiasi cosa, ma hanno scarse capacità di progetterne di nuove. Avete fatto caso che i prodotti cinesi sono in massima parte ''repliche'' di prodotti europei o americani? Stesse progettazioni con componentistica e assemblaggio diversi. Io non conosco questo Cayin, ma ho avuto qualche altro prodotto cinese per le mani che era una replica progettuale di prodotti occidentiali. Questo perché noi da tempo abbiamo mandato i nostri prodotti là ad assembleare e loro sono stati capaci di riprodurli in maniera pressoché identica. Questo abbatte fortemente il prezzo: perché toglie di mezzo il costo dell'ingegno e della progettazione. Per questo certi prodotti continuano a costare inevitabilmente più dei cinesi: perché va pagata anche la fase progettuale, la ricerca, l'innovazione, lo studio e tutto quello che i cinesi non sanno o non vogliono fare.
E questa, purtroppo, non è IMHO, ma un dato di fatto.
Per cui, meditiamo ogni volta che prendiamo un prodotto Made in China.
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- Messaggio n°87
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Giusto, però allo stesso tempo tutto questo non doveva essere sempre a giustificazione di prezzi pazzi sempre al rialzo, che i vari produttori, distributori, negozianti italici hanno praticato sulle nostre spalle. Comunque, tornando nel vivo del post, quale ampli full made in Italy, dal prezzo compreso tra i 500 ed i 580 Euro nuovo (street price discretamente ripetibile) tu consigli, a parità di potenza del Cayin o comunque giu di lì? Così che se siamo in grado si potrebbe organizzare una prova confronto. Ripeto 500 Euro che sono un tocca sana per chi volesse allestire una catena entry level di lusso, avvicinandosi a pieno titolo a questo nostro sparuto gruppo e soprattutto considerati i tempi che corrono.JUSTINO ha scritto:Ok,giustamente ognuno fa come meglio crede...
Io,senza comunque buttare soldi,preferisco lasciare i miei interamente in Italia.Poi non lamentiamoci se stiamo andando in una direzione irreversibile...in questa maniera non basterà più comparsi il Cayn ma bisognerà andare a vivere dove lo costruiscono per poterselo permettere...
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- Messaggio n°88
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
confortably numb ha scritto:Vorrei aggiungere che il listino non é tagliato del 50%, in quanto in rete il prodotto in oggetto si trova a prezzi che variabili da 860 a 500.
Come questo sia possibile a me interessa marginalmente. Io vado ad ascoltare o vedere il prodotto (qualunque esso sia) e, se mi piace, lo cerco dove lo pago di meno.
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- Messaggio n°89
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Non sempre i prodotti PRC sono copie, spesso ma non sempre, soprattutto oggi che hanno implementato e sviluppato progetti proprietari sopo l'aver affermato il proprio brand:nellosound ha scritto:
Questo è secondo me il vero inganno e problema del made in china: i prodotti hanno un costo talmente basso che i rivenditori possono giocare come vogliono con i listini, al punto di arrivare a sconti vicini al 50 per cento. Siccome però da che mondo è mondo nessuno (soprattutto i commercianti) regala niente, francamente quando un prodotto ha un street price pari a metà del di listino (o giù di lì) qualcosa che non va c'è. Questo detto senza giudicare né entrare nel merito della qualità del prodotto: il problema, infatti, è proprio un altro.
L'invasione delle produzioni cinesi si basa su un principio molto semplice: le fabbriche della Prc sono in grado di produrre in forma seriale più o meno qulsiasi cosa, ma hanno scarse capacità di progetterne di nuove. Avete fatto caso che i prodotti cinesi sono in massima parte ''repliche'' di prodotti europei o americani? Stesse progettazioni con componentistica e assemblaggio diversi. Io non conosco questo Cayin, ma ho avuto qualche altro prodotto cinese per le mani che era una replica progettuale di prodotti occidentiali. Questo perché noi da tempo abbiamo mandato i nostri prodotti là ad assembleare e loro sono stati capaci di riprodurli in maniera pressoché identica. Questo abbatte fortemente il prezzo: perché toglie di mezzo il costo dell'ingegno e della progettazione. Per questo certi prodotti continuano a costare inevitabilmente più dei cinesi: perché va pagata anche la fase progettuale, la ricerca, l'innovazione, lo studio e tutto quello che i cinesi non sanno o non vogliono fare.
E questa, purtroppo, non è IMHO, ma un dato di fatto.
Per cui, meditiamo ogni volta che prendiamo un prodotto Made in China.
" />
E vorrei sottolineare che proprio i diffusori che hai in avatar non è che sfuggano più di tanto alle logiche economiche da te descritte, al fine di ottenere prezzi più che bassi mantenendo, effettivamente, un rapporto presatzioni-suono-costi davvero ragguardevole. Solo che vengono dall'Estonia, per carità sempre UE, però certo non è che i livelli e trattamenti salariali siano quelli italici. Ed aggiungo che proprio chi importava e per primo ha fatto parlare di questi diffusori in Italia era un grande sostenitore e fautore di catene con in abbinamento Audes e sorgenti-amplificazioni cinesi, di livello, valide, regolarmente distribuite-garantite in Italia, ma sempre cinesi erano, proprio al fine di mantenere quanto più basso possibile il prezzo dell'impianto, facendone spiccare il rapporto qualità-spesa. Facendo idealmente equiparare il marchio Audes estone, a quelli validi cinesi, proprio in un'ottica di marchi hifi delocalizzati che possono scalfire i mostri sacri, blasonati, consolidati, ed intoccabili dell'hifi europeo ed americano.
Aggiungendo, se vogliamo, che pure Audes non è che, soprattutto inizialmente, se ne sia uscita con progetti proprietari e stravolgenti, ma si è dovuta affidare ad un progettista, di cui tutti sappiamo il nome, che non ha fatto altro che proporre suoi progetti già visti e rivisti per altri brand, i quali portano con sè le sue idee ferree in campo di casse. Anche questo, dopo tutto può essere , in parte, assimilabile come sostanziale scopiazzatura.
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Più che un forum di discussione, mi sembra IL forum di Ugo Testini, io passo e chiudo
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Tutto vero. Con un paio di sostanziali differenze: l'essersi affidata a un progettista di altoparlanti non è proprio prendere un progetto e rifarlo di sana pianta facendolo passare per proprioTestini Ugo ha scritto:Non sempre i prodotti PRC sono copie, spesso ma non sempre, soprattutto oggi che hanno implementato e sviluppato progetti proprietari sopo l'aver affermato il proprio brand:
" />
E vorrei sottolineare che proprio i diffusori che hai in avatar non è che sfuggano più di tanto alle logiche economiche da te descritte, al fine di ottenere prezzi più che bassi mantenendo, effettivamente, un rapporto presatzioni-suono-costi davvero ragguardevole. Solo che vengono dall'Estonia, per carità sempre UE, però certo non è che i livelli e trattamenti salariali siano quelli italici. Ed aggiungo che proprio chi importava e per primo ha fatto parlare di questi diffusori in Italia era un grande sostenitore e fautore di catene con in abbinamento Audes e sorgenti-amplificazioni cinesi, di livello, valide, regolarmente distribuite-garantite in Italia, ma sempre cinesi erano, proprio al fine di mantenere quanto più basso possibile il prezzo dell'impianto, facendone spiccare il rapporto qualità-spesa. Facendo idealmente equiparare il marchio Audes estone, a quelli validi cinesi, proprio in un'ottica di marchi hifi delocalizzati che possono scalfire i mostri sacri, blasonati, consolidati, ed intoccabili dell'hifi europeo ed americano.
Aggiungendo, se vogliamo, che pure Audes non è che, soprattutto inizialmente, se ne sia uscita con progetti proprietari e stravolgenti, ma si è dovuta affidare ad un progettista, di cui tutti sappiamo il nome, che non ha fatto altro che proporre suoi progetti già visti e rivisti per altri brand, i quali portano con sè le sue idee ferree in campo di casse. Anche questo, dopo tutto può essere , in parte, assimilabile come sostanziale scopiazzatura.
Secondo, è vero che l'importatore delle Audes era un fanatico fautore delle catene cinesi con le Audes. Io, però, avutele entrambe ho tenuto le Audes e mollato i cinesi per elettroniche italiane. Questo non per voler spendere di più, anzi. Il contributo che volevo portare, però, era di altro tipo: volevo solo far riflettere sul perché i prodotti cinesi (e non solo quelli hi-fi) costano meno di europei ed italiani perché, appunto, hanno molto meno ricerca e studio alle spalle. La loro è una scelta, condivisibile o meno, ma è una scelta chiara: abbattere i costi, lavorare in modo seriale cercando di replicare progetti già affermati e ben consolidati. Il ché significa evidenti risparmi immediati. Secondo me (IMHO) è bene sapere questo quando si compra un prodotto cinese a basso costo, così come è bene sapere che dietro un prodotto italiano, europeo o americano i costi sono spesso piàù elevati perché si paga la creatività, la progettazioni e le idee che ne stanno alla base. Detto questo, un può essere libero di fare la scelta che preferisce. Io la mia l'ho fatta e ne sono felicissimo
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troppa roba da leggere e poi non riesco a capire chi quota chi e cosa quota
comunque inganni nel made in China da parte dei rivenditori o distributori non ci sta, il negoziante applica lo sconto in base al listino che gli viene proposto, decenni addietro una multinazionale comincio a promulgare listini gonfiati per poi praticare il 50% di sconto la cosa funziono perfettamente perchè l'utente finale non solo alla fine comprava a prezzo pieno ma addirittura pagava circa un 20% in più del listino corretto, la pratica in varie versioni ha dilagato per decenni, con il cinese la cosa ha ripreso vigore ed ha anche funzionato bene nei primi tempi per sciamare con il tempo complice il fatto che tali prodotti non hanno sfondato come si pensava o in qualche caso si continua a pensare, ma la realtà dice cose diverse che piaccia o meno
comunque non è questo il 3D giusto per affrontare tale discussione
comunque inganni nel made in China da parte dei rivenditori o distributori non ci sta, il negoziante applica lo sconto in base al listino che gli viene proposto, decenni addietro una multinazionale comincio a promulgare listini gonfiati per poi praticare il 50% di sconto la cosa funziono perfettamente perchè l'utente finale non solo alla fine comprava a prezzo pieno ma addirittura pagava circa un 20% in più del listino corretto, la pratica in varie versioni ha dilagato per decenni, con il cinese la cosa ha ripreso vigore ed ha anche funzionato bene nei primi tempi per sciamare con il tempo complice il fatto che tali prodotti non hanno sfondato come si pensava o in qualche caso si continua a pensare, ma la realtà dice cose diverse che piaccia o meno
comunque non è questo il 3D giusto per affrontare tale discussione
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mettiamolo ai votiAffittasi ha scritto:Più che un forum di discussione, mi sembra IL forum di Ugo Testini, io passo e chiudo
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Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Torno a ripetere che il problema è nella domanda di un prodotto nel paese, in base alla quale il distributore definisce la scontistica applicabile. La domanda è influenzata oltre che dalla qualità anche dal marchio. Non sono un fautore dei prodotto cinesi ma di quelli italiani prima ed europei subito dopo ma la delocalizzazione geografica delle produzione in cina è di fatto conveniente a tutti anche per quel "made in italy" che etichetta ed imballa i propri pezzi in italia e li fa produrre in cina (ed esempi ve ne sono tantissimi in tutti i settori). Sono il primo disposto a spendere per un prodotto italiano, tedesco, ecc la cui progettazione e manifattura sia di fatto realizzata in linea con il significato vero del "made in ...".
Aggiungo alcuni prodotti europei ed americani comprati nei rispettivi paesi costano la metà rispetto all'italia, a prescindere che siano made in cina o no e dalle differenze di cambio, perchè cosi ha definito il distributotore e noi li acquistiamo ugualmente. Perchè hanno un marchio forte e riconosciuto dalla comunità audiofila (si veda cuffie grado).
Quanto al tema degli investimenti e della progettazione se un prodotto maturo è in produzione, entry level o no che sia, si assume anche che la tecnologia sia data, l'investimento dovrebbe avere maturato il suo ciclo di vita, "ammortizzato" perchè non scontarlo allora?
Testini Ugo
Air siamo totalmente OT
Aggiungo alcuni prodotti europei ed americani comprati nei rispettivi paesi costano la metà rispetto all'italia, a prescindere che siano made in cina o no e dalle differenze di cambio, perchè cosi ha definito il distributotore e noi li acquistiamo ugualmente. Perchè hanno un marchio forte e riconosciuto dalla comunità audiofila (si veda cuffie grado).
Quanto al tema degli investimenti e della progettazione se un prodotto maturo è in produzione, entry level o no che sia, si assume anche che la tecnologia sia data, l'investimento dovrebbe avere maturato il suo ciclo di vita, "ammortizzato" perchè non scontarlo allora?
Testini Ugo
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Sorgente Analogica: Technics sl 1210 mk II ricablato vdh MCS150M, presa rca precision sound lab
Fonorilevatore: Ortfon VMS 30 mk II
Sorgente digitale: Cocktail audio x10
Amplificatore Ibrido: Xindak 6200
Stadio Pre Phono:Lehmann audio black cube se
Diffusori: audes 106
Cavo di segnale sorgente analogica: vdh 502 hybrid terminato vdh, air tech entry strong
Cavo di segnale sorgente digitale: autocostruito
Cavo di alimentazione: autocostruito su progetto tnt tts (cavo BALDASSARRI)
Cavo di potenza: Audioquest SLIP-DB14-4 terminato con Audioquest suregrip 100 BFA Banana
Cavo di AlimnetazioneAircom Plus 50 ohm terminato a banane
Cuffia: grado sr80i, bose quitecomfort
JUSTINO- Senior Member
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- Messaggio n°95
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Ugo che ti devo dire?Se non sono stato abbastanza chiaro,io che sono una persona comune con famiglia a carico,preferisco comunque provare a mettere dei paletti e poi al massimo cercare dei compromessi...i watt secondo me,ed anche secondo TE,non sono la prerogativa assoluta,cerco per quanto possibile di valutare le sinergie e le reali condizioni di utilizzo domestico.Dopo di ché bisogna anche riconoscere che la colpa della realtà italiana non è solo dei costruttori ma anche del contesto in cui si trovano,oppure di quello in cui non si trovano gli altri...Testini Ugo ha scritto:
Giusto, però allo stesso tempo tutto questo non doveva essere sempre a giustificazione di prezzi pazzi sempre al rialzo, che i vari produttori, distributori, negozianti italici hanno praticato sulle nostre spalle. Comunque, tornando nel vivo del post, quale ampli full made in Italy, dal prezzo compreso tra i 500 ed i 580 Euro nuovo (street price discretamente ripetibile) tu consigli, a parità di potenza del Cayin o comunque giu di lì? Così che se siamo in grado si potrebbe organizzare una prova confronto. Ripeto 500 Euro che sono un tocca sana per chi volesse allestire una catena entry level di lusso, avvicinandosi a pieno titolo a questo nostro sparuto gruppo e soprattutto considerati i tempi che corrono.
'E' troppo facile per il cinese fare l' amore con il fallo duro...'
Affittasi- Senior Member
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- Messaggio n°96
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Dai Air, si scherza provocando un po l'Ugoaircooled ha scritto: mettiamolo ai voti
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- Messaggio n°97
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
la cosa è interessante ma non si può continuare a alimentarla su questo 3D
comunque una cosa va detta
nessuno fa nulla per nulla, se si vuole risparmiare bisogna rinuciare al servizio
la rete aiuta gli audaci che se la sentono di mettere a rischio il didietro uomo avvisato mezzo salvato (uomo va letto come c..o )
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- Messaggio n°98
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
si bravo lancia il sasso e poi nascondi il braccinoAffittasi ha scritto:Dai Air, si scherza provocando un po l'Ugoaircooled ha scritto: mettiamolo ai voti
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Testini Ugo- Vip Member
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- Messaggio n°99
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
[img][/img]nellosound ha scritto:Tutto vero. Con un paio di sostanziali differenze: l'essersi affidata a un progettista di altoparlanti non è proprio prendere un progetto e rifarlo di sana pianta facendolo passare per proprio
Secondo, è vero che l'importatore delle Audes era un fanatico fautore delle catene cinesi con le Audes. Io, però, avutele entrambe ho tenuto le Audes e mollato i cinesi per elettroniche italiane. Questo non per voler spendere di più, anzi. Il contributo che volevo portare, però, era di altro tipo: volevo solo far riflettere sul perché i prodotti cinesi (e non solo quelli hi-fi) costano meno di europei ed italiani perché, appunto, hanno molto meno ricerca e studio alle spalle. La loro è una scelta, condivisibile o meno, ma è una scelta chiara: abbattere i costi, lavorare in modo seriale cercando di replicare progetti già affermati e ben consolidati. Il ché significa evidenti risparmi immediati. Secondo me (IMHO) è bene sapere questo quando si compra un prodotto cinese a basso costo, così come è bene sapere che dietro un prodotto italiano, europeo o americano i costi sono spesso piàù elevati perché si paga la creatività, la progettazioni e le idee che ne stanno alla base. Detto questo, un può essere libero di fare la scelta che preferisce. Io la mia l'ho fatta e ne sono felicissimo
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Per primo credo al mio orecchio sugli accordi iniziali di:"You And Your Friend" da "On Every Street" 1991 Dire Straits e molto dopo ai grafici, alle publicità, ai mostri sacri dell'audio...Tutto Qui. Firmato il Guretto Deragliante. Ogni mio post, pensiero o parola è solo opera mia, in regime di SM (IMHO). Collaboratore Consound http://www.consound.it/
Testini Ugo- Vip Member
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- Messaggio n°100
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Quindi Confortably Numb, sei un c..oaircooled ha scritto:la cosa è interessante ma non si può continuare a alimentarla su questo 3D
comunque una cosa va detta
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Testini Ugo- Vip Member
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- Messaggio n°101
Re: Cayin 220 CU. Integrato entry level di lusso.
Come ben sai, per me i w non sono tutto, ma credo siano cosa fondamentale per molti forumer qui del Gazebo, i quali, sembrano, non averne mai abbastanza, da qui l'elevare la maggior potenza del Cayin come nota positiva, in oltre questa cosa va vista sotto il punto di vista che i possibili abbinamenti con diffusori entry level validi viene di per se agevolata, dato che quest'ultimi, per loro natura progettuale, oggettivamente un pò in contrapposizione con la loro destinazione ready ti go, sono abbastanza difficilotti da pilotare.JUSTINO ha scritto:Ugo che ti devo dire?Se non sono stato abbastanza chiaro,io che sono una persona comune con famiglia a carico,preferisco comunque provare a mettere dei paletti e poi al massimo cercare dei compromessi...i watt secondo me,ed anche secondo TE,non sono la prerogativa assoluta,cerco per quanto possibile di valutare le sinergie e le reali condizioni di utilizzo domestico.Dopo di ché bisogna anche riconoscere che la colpa della realtà italiana non è solo dei costruttori ma anche del contesto in cui si trovano,oppure di quello in cui non si trovano gli altri...
'E' troppo facile per il cinese fare l' amore con il fallo duro...'
Ma comunque, ribadisco, e la cosa non è direttamente a te rivolta, se qualcuno ha in mente un nome di un'integrato nuovo street price, europeo o magari italico, da poter mettere a confronto direttamente con questo 220, OT del post, ben venga.
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