Un saluto a tutti gli amici del gazebo.
Fresco d'iscrizione, mi accosto al grato compito di recensore con l'entusiasmo e il timore reverenziale della prima volta, augurandomi di rendere un utile, seppur umile servigio, a chi come me e anche più di me questa passione per l'ascolto se la porta dentro, sempre e da sempre.
Ottima l'iniziativa di Spirit Labs di fare viaggiare le “M” insieme, per un ascolto contestuale sul banco di prova ed una comparativa dall'esito – almeno per me – del tutto non scontato.
Con l'intenzione di fare di necessità virtù, e cioè di effettuare un test ragionato da eseguirsi nei momenti di libertà incastrati tra il lavoro e la famiglia (invero pochi), ho limitato il mio ascolto ad una sola sorgente, vile quanto si vuole ma pur sempre efficace quando si parla di cuffie a bassa impedenza: l'iphone!https://2img.net/u/2815/70/72/11/smiles/775355.gif
Ora che dopo questa rivelazione-shock la maggior parte dei lettori ha cambiato pagina (mi auguro che non abbia previamente infierito contro lo schermo, qualunque esso fosse), e siamo rimasti in pochi intimi, mi sento più rilassato, e mi viene anche più facile scrivere.https://2img.net/u/2815/70/72/11/smiles/184438.gif
IL TEST
Bimbe a nanna, moglie in salotto zona tv-divano, mi chiudo in cucina (abitabile) e apro il cubo piemontese, che di strada ne ha fatta un bel po' per arrivare qui nel salento... dentro, le due sorelle woody, cavo standard, cavo ex grado, adattatore 3.5-6.3.
Il caso ha voluto che insieme alle cuffie, proprio lo stesso giorno mi arrivasse il Topping nx1, preso su suggerimento dell'amico Andrea: oggetto sicuramente utile – pressochè indispensabile, confermo a posteriori – per collegare all'iphone le mie k240, ma di cui non ho sentito la necessità durante l'ascolto delle serie “M”, estremamente sensibili e pertanto più che udibili a 14/16 del volume erogato (su quasi tutti i brani a 16/16 parte l'effetto “Panda 30”, ma a tale volume l'ascolto è inaccettabile da chi cerca piacere, perfetto invece per chi si è iscritto ad una gara di sordità precoce e vuole sbaragliare la concorrenza in tempi brevissimi).
Scherzi a parte, credo che ogni cuffia a bassa impedenza e a basso costo dovrebbe passare dall'ascolto con iphone, visto che è una sorgente always-on, e che in occasione di viaggi e piccoli spostamenti è felicemente preferibile a tante altre, visto che svolge “anche” la funzione di telefono (ci pensate? con l'iphone si telefona anche!!); o per ascolti da comodino, il WAF dell'iphone è praticamente imbattibile...
Per gli amanti delle sottigliezze (che forse non lo sono) trattasi di iphone4 con player VOX, gratuito e caruccio (non chiedetemi l'elenco delle apps installate, o quante foto ho in archivio, vi prego).
Ma veniamo al sodo e parliamo delle sorelle woody...
PAUSE
Belle da vedere, entrambe le cuffie sfoggiano un look estremamente sobrio (cosa che a me piace tanto), una personalità presente ma non invadente. Leggere in testa, il mio bilancino di precisione (pesa-alimenti, ovviamente...) segnala uno scarto di poco più di 30 grammi in più per le chiuse (372 c/ 338), più avvertibile in mano che in testa: quando sono all'orecchio la differenza è quasi inavvertibile.
Le chiuse si presentano con un archetto piccolo, quelle aperte con uno più grande: mi chiedo se siano modulari, perchè la differenza c'è e si sente: le chiuse le ho dovute allungare per l'intera escursione, mentre le aperte le ho fermate al terz'ultimo step. Entrambi gli archetti in testa appaiono molto divaricati, ma tanto non incide sulla rilevata comodità.
La finta pelle dell'archetto è uguale per entrambe, è gradevole al tatto e sembra tener bene la trazione delle cuciture: beninteso, niente di eccezionale, ma tutto va guardato e valutato nel suo rapporto q/p, come si conviene ad ogni valutazione che abbia l'ambizione di definirsi onesta.
Il legno, se è finto è fatto davvero bene: venature orizzontali per le aperte, verticali per le chiuse, con una finitura che mi sembra più pregevole nelle chiuse.
L'alluminio spazzolato bello e fatto bene, convince sin dall'unpacking.
Quanto ai pads, devo dire di aver trovato più comodi quelli delle cuffie chiuse, che hanno un diametro interno maggiore che letteralmente mi ha abbracciato le orecchie: un caldo invito all'ascolto (sensazione amplificata dal ben maggiore e isolamento dall'esterno) che non mi hanno trasmesso le aperte a primo acchitto.
Devo registrare altresì che le aperte mi sono andate un po' in conflitto con gli occhiali, mentre le chiuse no.
Infine i drivers: nude con drivers in evidenza le aperte, pudiche e misteriose le chiuse, con drivers dietro il sipario nero: anche questa configurazione mi chiedo se sia modulare, e volendo intercambiabile.
PLAY
Ascolto divertentissimo, metti l'una-togli l'altra, attacca e stacca il cavo nativo-il cavo ex grado, velocizzare la manovra per non perdere memoria dell'acustica appena dismessa...
Apro e chiudo immediatamente il discorso sul cavo: sensibilmente migliore l'ex-grado, percettibile guadagno in gamma bassa e separazione degli strumenti, per cui dopo pochi ascolti il cavo di default è stato accantonato.
L'elenco dei brani, tutti FLAC 44.1-16, tranne quelli segnati con *(96-24, ma credo che l'iphone operi un downsampling) in ordine alfabetico:
Adele – Skyfall
Angie Stone – Soul Insurance
Dire Straits – Money For Nothing / You and Your Friend
Garbage – Stupid Girl*
Kraftwerk – The Man Machine
Lenny Kravitz – Fly Away
Morcheeba – The Sea*
Muse – Madness*
Nada Trio – Il Cuore è Uno Zingaro
The Notwist – Pilot
Sono brani rivelatori? No. Non tutti, per lo meno. Sono brani che conosco bene, e che mi hanno aiutato a scovare le differenze. D'altronde, cosa avrebbe dovuto rivelarmi un brano rivelatore, che sto ascoltando cuffie low-cost da una sorgente low-cost? Questo lo so già, pertanto mi aspetto solo che facciano il loro lavoro, e cioè che mi trasmettano piacere. Punto. E il loro lavoro lo hanno fatto, forse non in maniera eccelsa, ma sicuramente sincera.https://2img.net/u/2815/70/72/11/smiles/326688.gif
Entrambe le cuffie mi sono sembrate bene equilibrate: nessuna concessione a bassi pompati/alti sfascia-calici, dal che la loro sincerità. I bassi son presenti, controllati e piacevoli; le voci appaiono bene allocate nella scena (meglio le aperte); gli alti sono brillanti ma non cristallini, sicuramente adeguati alla fascia di prezzo; buona e coinvolgente la dinamica.
Entrambe a loro agio con rock ed elettronica, un po' meno con brani zeppi di suoni (Adele l'ho dovuta censurare dopo un breve ascolto, i Muse giusto un filino inzuppati): ma mi rendo conto che con la sorgente “popolare” in mio uso forse la colpa non è loro, o forse non lo è in maniera esclusiva, e che con l'artiglieria pesante in possesso degli amici del gazebo possono fare sicuramente una figura migliore, e non di poco.
Ed ora le differenze tra le due.
Come accennavo sopra, il carattere che ne è venuto fuori mi ha stupito: mi aspettavo la solita maggiore ariosità delle aperte, il solito maggior controllo della gamma bassa delle chiuse... e invece le aperte hanno sfoggiato una disinvoltura in basso, che unita ai pregi soliti della “cassa” aperta, alla fine dei conti me l'ha fatta preferire alle chiuse.
In breve: la palma dell'estetica e della comodità mi sento di darla alle chiuse, quella del bel suono alle aperte, e quindi visto che qui siamo tra amatori del suono e non tra fashion-victims, in un'ipotetico ballottaggio il mio voto va alle aperte.
Difetti? Mi sento di evidenziare solo una poca accentuata spazialità, la scena tende al piatto, sanno più di mansarda che di auditorium, ma – mi ripeto, spero di non essere petulante – tanto è legato non solo al range di prezzo in cui questi bei legni si inseriscono, ma anche alla sorgente utilizzata.
Questo è quanto.
Mi sono piaciute queste cuffie? Sì, le aperte anche tanto. Mi hanno stupito? No, stupito no, mi hanno sollazzato. Le prenderò? Beh no, io ho già un paio di cuffie in quella fascia, quindi con le prossime vorrei fare il “salto”.. per questo attendo trepidante di provare l'artiglieria pesante Spirit Labs. Le consiglierei? Sicuramente sì, per chi vuole spendere quella cifra e godere di buoni ascolti.
Lungi dall'essere stato esaustivo, mi rendo conto che molto “lavoro” ancora c'è da fare (ascolto tramite ampli-cuffia, ascolto di brani orchiestrali, ecc. ecc.), ma in fondo siamo un bel po' di testers, quindi sotto al prossimo e ai prossimi!
Vorranno i gentili amici del gazebo perdonarmi se non ho disseminato di IMHO la mia recensione, ma per fugare ogni equivoco in merito ci tengo a precisare che tutto quanto da me sopra scritto e descritto è frutto di giudizi ed impressioni assolutamente personali e opinabili, privi di fondamento scientifico e oggetto di facile smentita.
E' stato un vero piacere partecipare a questo “gioco”, e ringrazio Spirit Labs per avermelo permesso.
Un saluto a tutti, e buona musica.