Chiedo scusa se interrompo il discorso, che con i vari post si è ovviamente evoluto, e ritorno a queste domande di Pavel a cui mi dispiaceva non aver dato finora risposta.... ma il tempo è tiranno (meno male che domani è l'ultimo dì prima del Natale!!).
pavel ha scritto:
Vedi PPP....inizio dalla fine: L'approccio scientifico, con conseguente "ideale linearità" che citi, sarebbe un cavo con i valori della Capacità,Resistenza,Induttanza ai minimi livelli. Ci sarebbe da chiedersi AMMESSO il fatto che questo sia il "cavo ideale"...come mai tutti i costruttori NON ricorrono a questa unica scientifica soluzione? Se fosse così facile (nordost ad esempio è un brand dai "numeri" molto validi da questo punto di vista)....perchè tutti non fanno lo stesso tipo di cavo?
Mettiamola così: io credo che a qualunque livello del processo tecnologico ci possa essere un individuo che rivoluziona un determinato settore della conoscenza. SE a Matti Otala avessero detto che la sua TIM (altrimenti detta distorsione da slew rate) era una cappellata perché fino ad allora nessuno ci aveva mai pensato, a quest'ora avremmo ampli molto peggio suonanti.
Molte volte la rivoluzione non arriva per la scoperta scientifica di un nuovo test o di un nuovo valore da misurare, ma anche solo per correlazione tra una procedura e dei valori di ascolto, o una procedura e valori misurabili. O solo per una intuizione di cui si cerca a posteriori la "misurabilità".
Quindi io resto e sono sempre possibilista, riguardo al fatto che si possa sempre scoprire (ed inventare) qualche cosa di nuovo. Ormai dovremmo averlo capito: pensare di essere alla fine di un processo conoscitivo in qualunque ambito tecnologico è un incredibile atto di ignoranza e supponenza.
Fino a che non si è appreso dell'efficacia del trattamento "cryo", chiunque avesse messo le valvole in frigo perché così si sentivano meglio sarebbe stato preso per pazzo! ma quel pazzo c'è stato che senza sapere per certo cosa ne sarebbe venuto fuori ha messo per la prima volta le valvole in frigo!!!
Detto questo, ad oggi i costruttori non possono utilizzare per la progettazione dei loro apparecchi un cavo che approssimi il cavo ideale, semplicemente perché questo cavo non esiste. O, detto in altri termini, il grado di approssimazione al cavo ideale non è sufficientemente alto.
Il massimo che può fare un costruttore è prevedere nella sua produzione anche la distrbuzione del cavo con il quale sono stati effettuati i test di ascolto dell'apparecchio. Questo può essere utile per vari motivi: fornire ad un utente non particolarmente incuriosito dalla ricerca di cavi stratosferici uno strumento di utilizzo certo e aproblematico, nonché far capire su quale tipologia di cavo (materiali e geometria) ci si deve orientare per mettere l'apparecchio nelle condizioni d'uso che ha "visto" il progettista durante i test d'ascolto. Nella maggior parte dei casi si tratta di cavi di buona qualità in rame, ma ci possono essere eccezioni. Qunado il costruttore propone un cavo per le proprie apparecchiature, normalmente cambiando tipologia di cavo abbinato si migliorano alcuni parametri di ascolto, ma se ne peggiorano degli altri. Questo almeno per mia esperienza soggettiva d'ascolto. Quindi se si lasciano perdere gli "effetti speciali" e si cerca l'omogeneità prestazionale su tutti gli aspetti della riproduzione, i materiali e la geometria del cavo utilizzabili sono quelli previsti/consigliati.
Nella stragrande realtà dei casi però il costruttore usa i suoi cavi e poi lascia fare al cliente l'immane lavoro di ascolto/messa a punto che noi tutti conosciamo e magari odiamo (o amiamo).
pavel ha scritto:
Poi : " E' inutile dire che chi ha un impianto costruito alla "pragmatica" troverà un cavo alla "scientifica" come una delle peggiori scoperte della tecnica, così come uno che ha un impianto costruito "alla scientifica" troverà un cavo realizzato "alla pragmatica" come uno delle peggiori mostruosità che l'uomo abbi mai prodotto... ". Condivido il tuo pensiero PPP. In PRATICA però....dovresti anche concludere questo discorso. Cioè chiudere il cerchio. Significa che secondo te quindi NON esiste il cavo giusto per tutti gli impianti? O che esistono dei cavi che su alcuni impianti rendono meglio e su altri no... o tutte e due le varianti che ho scritto, possono coesistere?
Io ritengo che sicuramente non può esistere un cavo ideale per tutti, per lo stesso motivo per cui non esiste un lettore CD ideale per tutti, o un amplificatore ideali per tutti, o un diffusore ideale per tutti.
Però in tutti questi settori produttivi (lettori CD, amplificazioni, diffusori) esiste il concetto ideale di linearità e di approssimazione all'ideale per ottenere una qualità elevata. Ed esistono oggetti "neutri" - detto in termini audiofili - e che quindi approssimano l'ideale comn risultati sonori di alto livello, anche se ovviamente non ideali per tutti.
Ti faccio un esempio: amplificazioni. Esistono amplificatori che approssimano soddisfacentemente il concetto di erogatore ideale di tensione e corrente. Esistono, e siamo certi che collegati alla stragrande quantità dei diffusori (se non alla totalità) saranno in grado di fornire loro la quantità di corrente e la qualità di pilotaggio che a questi diffusori occorre. Non è detto che questi amplificatori debbano essere la soluzione ideale per tutti gli acquirenti, ovvio, e non è detto che basti questa unica qualità per fare un eccellente amplificatore: lo abbiamo detto altre volte e lo ha detto molte volte anche Air. Quando progetti un ampli lo fai sulla base della tecnica, e sulla base delle scelte tecnologiche puoi prevedere una tipologia di suono, ma beccare il progetto "top", il progetto che entra a far parte della storia del "buon suono" è un fatto anche di fortuna. Ma noi siamo in grado di progettare e costruire oggetti siffatti (approssimanti l'ideale). Con tutto che si tratta di componenti attivi.
Il cavo è un componente, chiamiamolo componente, passivo. Dire che un cavo ha più acuti di un'altro, ad esempio, è una emerita corbelleria! Il cavo non può guadagnare in nessun ambito di frequenza rispetto al segnale in ingresso. Il cavo può solo alterare il segnale al suo ingresso diciamo così "mangiando" segnale ad alcune frequenze a causa dell'opposizione al passaggio della corrente che provoca il connubio tra i suoi materiali e la sua geometria costruttiva. DEtto molto male e semplificando. Detto in altri temrini: il cavo è imperfetto, e le sue imperfezioni tolgono, mangiano fette di informazione al segnale.
La cosa assurda è che noi non sappiamo cosa fare per costruire il cavo "ideale", nel senso che il grado di casualità legato alla costruzione del cavo, il grado di empirismo costruttivo è tale da essere molte volte superiore a quello dei componenti attivi o dei diffusori.
Il dubbio è che il nosro grado di conoscenze attuale sia ancora molto lontano dall'aver afferrato alcuni elementi legati al passaggio di un segnale lungo un cavo e che però condizionano fortemente l'efficienza di tale passaggio.
Io sto aspettando ancora non dico il cavo universale - per i motivi detti sopra: forse alcuni impianti di tutto hanno bisogno fuorché di cavi neutri - ma il cavo che non sia la solita coperta corta, che effettivamente scompaia senza alterare seriamente ciò che gli passa attraverso, il cavo che abbinato alla stragrande quantità di apparecchi esistenti faccia sentire il suono degli apparecchi e non sovrapponga il proprio, o che almeno sovrapponga quantità minime di suono a quelle degli apparecchi con esso connessi. Il cavo che per darmi dettaglio e scena non distrugga (non mangi) la gamma grave del segnale mettendo quindi in evidenza l'acuto, il cavo che per essere equilibrato timbricamente non sia poi "corto " agli estremi della gamma audio, e così via.
Un cavo realmente neutro, o una nuova generazione di cavi di maggior neutralità, toglierebbe molte varianti alla realizzazione di una catena audio bensuonante. Toglierebbe forse anche un bel pò del gioco dell'Hi-Fi, ma migliorerebbe anche di molto la vita a tanti. E magari spingerebbe ad una selezione (ad un giudizio negativo) più radicale nei riguardi delle elettroniche peggiori, con vita più facile per i migliori....
Esiste questo cavo? E' possibile realizzarlo? Finora io non l'ho mai trovato, ma questo non significa mica che bisogna smettere di provarci. Se ci fossimo semrpe arresi nessuno avrebbe mai nemmeno inventato l'Hi-Fi, ed oggi vivremmo nelle grotte.....