In-Ear - Esperienze Opinioni e Suggerimenti - parte 2

occhio quando togli i connettori dalla Tea, sono molto serrati. c'e' un piccolo trucco, ma e' difficile spiegarlo a parole, vediamo se ci riesco. in pratica devi prendere il connettore tra pollice e indice, e poi "ruotare" tipo tenaglia i polpastrelli in modo che le dita facciano leva sul corpo della cuffia. cosi' facendo non ho avuto problemi a toglierli.....

Fra ha scritto:
.........
Il dubbio che ho sempre in questi casi, però, è: ma usando l'equalizzatore, non sto cercando di cambiare l'impronta delle cuffie o iem, portandole là dove non era previsto, lontano dalla loro impostazione? E poi fuori da casa non ho sempre l'equalizzatore di Roon con me...

ok, forse ho capito l'arcano.... era parecchio che non seguivo il thread sulla Tea su hifiguide... l'avessi fatto prima magari avrei capito... allora, la faccio breve, le Tea vendute da agosto/settembre hanno un differente tuning, confermato da varie misure e da varie testimonianze dirette... e il tutto senza il minimo alert da parte di Mangird.

comportamento quantomeno discutibile. anzi, veramente molto discutibile.

queste le due fr a confronto, ovviamente la fr non dice tutto, ma conferma che la "nuova" Tea ha un tuning molto diverso, forse anche a causa di diversi componenti interni.

un paio di db in piu' a 20Hz (inutile, ma che testimonia un diverso accordo del DD) e un paio in meno in tutto il range medio-basso e medio, oltre un picco molto accentuato tra upper mids e lower treble.

alcuni sui forum cinesi suggeriscono che a causa della scarsita' di componenti, e vista la forte domanda, in Mangird hanno deciso di cambiare i driver - nello specifico il DD in titanio - pur di mantenere la produzione, ma ovviamente non si hanno conferme.

stando cosi' le cose, non posso piu' in tutta onesta' consigliare la Tea. o meglio, non la nuova Tea, che non ho ascoltato e che tutti riportano molto piu' "leggera", senza corpo e brillante (tutto l'opposto della prima Tea), sicuramente "diversa" da quella originale che abbiamo io e Rick, forse (probabilmente) a causa di un driver per i bassi meno prestante. un gran peccato davvero.

vorrei scusarmi con quanti leggendo le mie impressioni su questa cuffia l'hanno acquistata e sono poi rimasti delusi. so che non e' colpa mia, ma mi sento cmq un po' responsabile. sorry.

@phaeton abbastanza assurda questa cosa… sarebbe bastato chiamarla Tea MkII o dargli proprio un altro nome.
Effettivamente un po’ in colpa ci si sente per aver dato consigli che alla fine si basavano su un’altra cuffia… certo chi si poteva immaginare un comportamento così assurdo da parte della Mangird.

Scusate, ma Mangird Tea (R) e Mangird Tea (L) non vorrà invece dire canale destro e sinistro?

Sono andato a vedere il thread su hifiguide ed il commento sopra il grafico riportato da Phaeton dice “ Here are combined 2 versions of Teas:”

Phaeton non ti preoccupare, resti un mito. Sono i cinesi che sono imbroglioni  

Per quanto riguarda gli Azla Cristal potrebbero andar bene con le Blon BL-03, li hai provati li?

Le Blon  con A&K sr25 e AQ Cobalt facevano pena con il Lotoo Paw S2 suonano incredibilmente bene impostando l'equalizzazione su Movie. Veramente Avian ci ha aperto un mondo sconosciuto.

La scimmia imperversa, pensa che adesso sono indeciso se continuare la ricerca acquistando altri due o tre dongle o spendere la stessa cifra per il nuovo ampli-dac della IFI, il Gryphon (da non confondere con Davide "Grifone") perchè oltre ad avere il bluetooth come il Go blu (dovrebbe essere lo stesso) è completissimo e potrei abbinarlo all'A&K.
A questo punto per Natale o IFI Gryphon o due ò tre dongle: IFI go blu, Violectric Chronos e L&P W2. La cifra da impegnare è la stessa- Poi c'è l'Apogge Grove che ha delle misure incredibili da "pro" e si trova facilmente qui a Roma, lo vende Goodymusic.

Drum

Drum lato dongle è uscito il nuovo di Cayin ed è R2R, io sicuramente per natale lo prendo.

@phaeton Ecco spiegato quel picco che avvertivo nella fascia medio alta che mi dava fastidio e che non si allineava con il parere di quanti possedevano la prima versione ...non sono le nostre orecchie sballate la causa di queste idiosincrasie ma le zucche vuote di qualche cinesino :)

Rick1982 ha scritto:Drum lato dongle è uscito il nuovo di Cayin ed è R2R, io sicuramente per natale lo prendo.

Lo so è l'RU6. Ho letto già quello che ha scritto twister6. E' il primo r2r dongle o sbaglio?
Chissa' se sarà distribuito in Italia. Polaris distribuisce Cayin ma lo importerà?
Per quanto riguarda l'IFI Go blu aspetto la rece di gLager ma da quel che leggo le prime unità hanno problemi di sibilo con alcune iem. E' distribuito da Proaudio Italia, li hanno ma non hanno ancora il Gryphon. Sono comunque acquistabili tramite Amazon.

Drum

Dubito che il Cayin RU6 lo vedremo qui da noi, ci sarebbe in Svizzera ma a quel punto conviene comprare dagli USA che costa meno.

Ho visto infatti che da audioessence è preordinabile.
300 franchi, niente spese di spedizione, ci stavo pensando come auto-regalo natalizio.
Ho il Mojo, che non è proprio piccolo ma non consuma la batteria del cellulare, e un dongle sabre-based NextDrive Spectra (la prima versione, non la X). Sarebbe un ottimo rimpiazzo per quest’ultimo.

Il problema della batteria è un non problema. I cell. attuali si ricaricano in 30-40 minuti anche in wifi e poi ci sono i carica batterie per ogni necessità.
Prendere un dap sotto i mille euro è ormai quasi inutile, ci sono cascato pure io eh! Se si prende per utilizzarlo come lettore puro ok, ma con lo streaming ormai la libreria è nel cell.
Il Cobalt no ma il Lotoo Paw S2 è decisamente superiore a sr25. Dato oggettivo per le mie orecchie e con tutte le iem che ho.

Drum

Effettivamente a quanto pare per avere di meglio dei vari Lotoo S2, L&P W2, Cayin RU6 (almeno sembra dalle prime impressioni di twister6) bisogna andare su dap dal costo importante, almeno per quanto riguarda la qualità, discorso diverso ne si ha bisogno di potenza dove questi dongle sono oggettivamente limitati per forza di cose.
L’idea di avere un piccolo dongle R2R mi alletta parecchio, peccato solo non includano anche il cavo lightning (disponibile a parte per altri 20$).

Come in passato ho detto (o forse non l'ho detto bho), a mio avviso dap e dongle non si escludono a vicenda. Dipende dalle situazioni.

Scenario 1: sto spesso in giro, auto, treno, metro, aereo, un po' difficile portarsi dietro 2k euro di dap, a cuor leggero. Si può fare certo, ma forse è meglio evitare. Ecco allora il dongle funge benissimo allo scopo.

Scenario 2: sto a casa, vado alla casa al mare, in quella in montagna, vacanza in albergo, appartamento etc., cmq spostamenti limitati luogo chiuso A --> B. Si può portare il dap in valigetta. Non ci vedo grandi rischi e tengo libero il cell che mi fa da hotspot.

Avere entrambi ti dà maggiore flessibilità, senza stare a pensare in termini di "meglio" o "peggio".

Rick appena mi libero tocca organizzare il secondo giro 

phaeton ha scritto:occhio quando togli i connettori dalla Tea, sono molto serrati. c'e' un piccolo trucco, ma e' difficile spiegarlo a parole, vediamo se ci riesco. in pratica devi prendere il connettore tra pollice e indice, e poi "ruotare" tipo tenaglia i polpastrelli in modo che le dita facciano leva sul corpo della cuffia. cosi' facendo non ho avuto problemi a toglierli.....

Sono riuscito, con un po' di fatica effettivamente, a togliere il cavo stock dalle Tea.
La mia domanda è se c'è un verso di inserimento per il cavo. Immagino di sì, ma come lo riconosco?

Il cavo stock ha l'indicazione R/L e su ogni connettore un piccolo intaglio che sta verso la parte esterna:


Il cavo XINHS invece non ha R/L, ma un cerchietto rosso e blu, e fin lì ci siamo. Non ha un intaglio però, ma un pallino blu da un lato della plastica alla fine del connettore, spero si veda nella foto qua sotto:


C'è un lato specifico in cui far stare quel pallino blu? Oppure basta seguire la curvatura del cavo?

Scusate in anticipo l'inesperienza...

phaeton ha scritto:

Fra ha scritto:
.........
Il dubbio che ho sempre in questi casi, però, è: ma usando l'equalizzatore, non sto cercando di cambiare l'impronta delle cuffie o iem, portandole là dove non era previsto, lontano dalla loro impostazione? E poi fuori da casa non ho sempre l'equalizzatore di Roon con me...

ok, forse ho capito l'arcano.... era parecchio che non seguivo il thread sulla Tea su hifiguide... l'avessi fatto prima magari avrei capito... allora, la faccio breve, le Tea vendute da agosto/settembre hanno un differente tuning, confermato da varie misure e da varie testimonianze dirette... e il tutto senza il minimo alert da parte di Mangird.

comportamento quantomeno discutibile. anzi, veramente molto discutibile.

queste le due fr a confronto, ovviamente la fr non dice tutto, ma conferma che la "nuova" Tea ha un tuning molto diverso, forse anche a causa di diversi componenti interni.

un paio di db in piu' a 20Hz (inutile, ma che testimonia un diverso accordo del DD) e un paio in meno in tutto il range medio-basso e medio, oltre un picco molto accentuato tra upper mids e lower treble.

alcuni sui forum cinesi suggeriscono che a causa della scarsita' di componenti, e vista la forte domanda, in Mangird hanno deciso di cambiare i driver - nello specifico il DD in titanio - pur di mantenere la produzione, ma ovviamente non si hanno conferme.

stando cosi' le cose, non posso piu' in tutta onesta' consigliare la Tea. o meglio, non la nuova Tea, che non ho ascoltato e che tutti riportano molto piu' "leggera", senza corpo e brillante (tutto l'opposto della prima Tea), sicuramente "diversa" da quella originale che abbiamo io e Rick, forse (probabilmente) a causa di un driver per i bassi meno prestante. un gran peccato davvero.

vorrei scusarmi con quanti leggendo le mie impressioni su questa cuffia l'hanno acquistata e sono poi rimasti delusi. so che non e' colpa mia, ma mi sento cmq un po' responsabile. sorry.

Grazie mille per aver indagato a fondo. I due grafici indicano in effetti un tuning diverso. Penso che quello che avevo notato all'inizio fosse il picco in alto, ma davvero non so, bisognerebbe fare un confronto diretto tra le due versioni, ammesso che siano davvero due versioni diverse e non un problema di qualità e consistenza di produzione...

Davvero non devi scusarti, nessuna responsabilità da parte tua! Sarebbe davvero da provarle entrambe, ma chissà se e quando sarà possibile...

Fra ha scritto:
........
C'è un lato specifico in cui far stare quel pallino blu? Oppure basta seguire la curvatura del cavo?

Scusate in anticipo l'inesperienza...

plug rosso = destro, pallino blu (negativo) verso la "punta" della IEM... insomma giusto come nella tua foto

phaeton ha scritto:

Fra ha scritto:
........
C'è un lato specifico in cui far stare quel pallino blu? Oppure basta seguire la curvatura del cavo?

Scusate in anticipo l'inesperienza...

plug rosso = destro, pallino blu (negativo) verso la "punta" della IEM... insomma giusto come nella tua foto  

Bellissimo il disegno tecnico, grazie! Non potrebbe essere più chiaro.

Fra ha scritto:Cavo xinhs graphene 8 cores arrivato, non ancora provato.
È valsa la pena anche solo per la custodia, molto più carina di quella (terribile per i miei gusti) originale delle Tea.
Il cavo è decisamente più pesante di quello stock, 54 g il solo cavo graphene contro 38 g delle Tea + cavo stock. Appena lo smonto lo peso separatamente.

Cavi pesati, se può interessare a qualcuno:

Tea senza cavi: 14 g
Cavo stock Tea: 24 g
Cavo XINHS graphene 8 cores: 54 g

Insomma, si passa da 38 g a 68 g, quasi il doppio. Niente a che vedere con la Radiante comunque!

Avian ha scritto:Rick appena mi libero tocca organizzare il secondo giro 

Assolutamente, vediamo se riesco a prendere il Cayin RU6 prima così proviamo anche quello.

E' uscita finalmente la recensione di gLer sull'accoppiata IFI Go blu con le Sennheiser IE 900. Chiaramente ultrapositiva.
Però ci sono due problemini: gli aggiornamen di IFI sul dongle non sono ancora definitivi e alcune iem sensibili soffrono ancora di sibilio mentre per quanto riguarda le IE 900 alcune sono già "defunte". Evidentemente i risuonatori interni se sensibilizzati ad alto volume (e son convinto che alcuni le hanno usate ad altissimo volume per sentire il clipping) cedono perchè sono molto delicati e quindi le iem vanno usate "cum grano salis". Cosa ovvia ma, di conseguenza questa ovvietà non vale per tutti quelli che le hanno comprate. In ogni caso se si rompono in garanzia Sennheiser deve cambiarle.
Per quanto riguarda il Gryphon, che ancora non è distribuito in Italia, anche qui gli aggiornamenti firmware devono essere perfezionati per lo stesso motivo del sibilio con le iem anche utilizzando il riduttore di potenza. Sia con il bluetooth che con la connessione via cavo. Con cuffie normali non ha nessun problema anche se chiaramente è meno potente del Diablo, però è più raffinato nel suono.
Questo scrivono gli amerekani. E io a certi amerekani ci credo.

Drum

Rick1982 ha scritto:

Avian ha scritto:Rick appena mi libero tocca organizzare il secondo giro 

Assolutamente, vediamo se riesco a prendere il Cayin RU6 prima così proviamo anche quello.

In europa dovrebbe essere distribuito in Germania.

Drum

Si sembra che il distributore lo ha ma ancora non è inserito sul sito. Mi pare il prezzo in Germania è 319€… forse si risparmia dagli Usa ma qua hai garanzia Europea, al momento resto alla finestra e mi leggo un po’ di prime impressioni.

Mi correggo subito… disponibile dal distributore tedesco a 329€ mi sembra di aver capito più spedizione… hanno aggiornato il sito.

Godwyn ha scritto:Grazie! Alla fine ho ordinato le Campfire Solaris, una limited edition chiamata "Shrink Ray". 

Ho preferito una firma sonora più "bilanciata" sulla carta essendo la mia prima TOTL, spero di non pentirmene. Rispetto alla Solaris 2020 classica dovrebbe avere una shell più piccola e un crossover migliore. 

Comprate da Thomas di Headphone Company. Qualcuno di voi ha esperienza sui tempi di spedizione di questo distributore? 

Appena mi arriva vi farò sapere le mie impressioni. E naturalmente ringrazio tutti per i consigli!! 

Ciao ragazzi, 
 
è stato un parto ma sono arrivate oggi! Campfire ci ha messo un secolo a spedirle dagli US alla Germania. 
 
Provo a dare qualche impressione:
 
INTRODUZIONE
Campfire Audio ha lanciato questa limited edition delle Solaris, chiamate Shrink Ray, che non sono altro che delle Solaris 2020 con un nuovo crossover e la riproposizione del colore oro sul fronte, per richiamare gli anni ‘80. Hanno un prezzo di listino di 1.799€.
 
SPECIFICHE
Risposta in frequenza 5Hz–20kHz
Impedenza 15,5 Ohm @ 1kHz
Distorsione armonica totale inferiore all'1%
2 driver BA + T.A.E.C. (Alti)
1 driver BA (Medi)
Driver dinamico da 10 mm appositamente sintonizzato (Medi + Bassi)
Connettori MMCX in berillio/rame
Cavo Smoky Super Litz (rame placcato argento)
 
ACCESSORI
·        Tips Final E (XS/S/M/L)
·        Tips in schiuma S/M/L
·        Tips in silicone a foro singolo S/M/L
·        3 bustine traforate (per i tips e le cuffie)
·        Pennellino per la pulizia
·        Campfire Audio case in pelle marrone rivestita in feltro
·        Cavo Super Smoky Litz Cable
·        Spilla ufficiale Campfire Audio
 
SORGENTI E CATENA
DAC/AMP: Chord Mojo
DAP/Sorgente: iPhone 11, PC Windows
Sorgente streaming: Roon (Wasapi)
Tips utilizzati: dopo diverse prove ho verificato che la misura L è quella che “fitta” meglio le mie orecchie. Le misure più piccole scivolano e scappano. Tra i tre tips a livello di suono ho preferito i Final E, che mi davano un po’ più corpo sui medi e sui bassi.
 
ALBUM TEST
Dire Straits – Brother in Arms (Rock)
Rachel Podger, Brecon Baroque – Vivaldi, le Quattro Stagioni (Classica)
Jasmine Thompson – Two Bundles of Tantrums (Vocale)
Oscar’s Motet Choir, Alf Linder, Torsten Nilsson – Cantate Domino (Corale)
Teodor Currentzis, Music Aeterna – Rameau: The Sound of Light (Classica)
Carlos Kleiber, Ileana Cotrubas, Placido Domingo, Sherrill Milnes – Giuseppe Verdi: La Traviata
The Black Eyed Peas – Elephunk (Rap)
Biagio Antonacci – Colosseo (Pop)
Lawrence Brownlee & Michael Spyres – Rossini, Amici e Rivali (Opera)
 
IMPRESSIONI SONORE
 
Comincio con il dire che sono le mie prime IEM TOTL. Questa è una premessa fondamentale a mio avviso, perché permette di comprendere meglio quelli che io reputo i lati “deludenti” di queste cuffie. Altri potrebbero infatti trovarli caratteristiche intrinseche del mondo auricolari, che io conosco poco.
 
Bassi
Quando ascolto una traccia come Hey Mama dei Black Eyed Peas o l’attacco di Money for Nothing dei Dire Straits mi aspetto punch. Le Solaris, appena inserite nell’orecchio, mi hanno lasciato profondamente deluso. Da una IEM di questa fascia mi aspettavo probabilmente troppo rispetto a quello che un driver da 10 mm può oggettivamente dare. Il basso scende bene, ma manca d’impatto. È preciso, veloce, ma debole, sottile e troppo secco per i miei gusti. Rispetto ad una cuffia full size di basso-medio livello, come le mie Beyerdynamic DT 880 da 250 Ohm, non c’è storia, molta più grinta sulle tedesche.  
 
 
Medi
Al contrario, su questo range di frequenze mi hanno lasciato piacevolmente sorpreso. Generi come il pop, il vocale e il rock acustico hanno una grana molto limpida come mai ho avuto modo di ascoltare. Dettaglio elevato, che forse non si percepisce ad un primo ascolto, ma che dopo un’attenta analisi fa emergere una chiarezza sul medio e medio alto davvero impressionante. Nessuna grana, nessun velo e con le registrazioni di livello il risultato è sorprendente. Il corpo dei medi, seppure dolci, è pieno, bello rotondo e da una sensazione di estrema naturalezza all’ascolto. La scena musicale è frontale, leggermente indietro, ma molto precisa.
 
Alti
Un altro punto forte di queste IEM sono gli alti, a mio avviso. Cercavo qualcosa di dettagliato sulle alte frequenze ascoltando classica, ma non affaticante come le Beyerdynamic. Nelle Solaris ho trovato dettagli, brillantezza e poca fatica d’ascolto anche dopo un paio d’ore ascolto.
 
Soundstage e Immagine
Per essere una IEM mi aspettavo un soundstage piccolo e compatto. Invece mi sono trovato di fronte ad un palcoscenico piuttosto ampio, soprattutto in larghezza. Anche la separazione tra i vari strumenti è precisa, mai impastata anche nei brani più veloci e complessi (vedi Currentzis o l’Opera di Rossini).
 
Dinamica e velocità
Buona. L’impressione è che non vada mai in difficoltà anche nei pezzi più difficili e segua tutto con estrema naturalezza.
 
Riassumendo dovessi fare una classifica per generi direi che si comporta estremamente bene con jazz, classica, opera e pop acustico o vocale. A mio avviso manca un po’ di punch nei generi rock, pop moderno e rap, sebbene la qualità dei bassi sia di livello molto alto.
 
La sinergia con il Mojo la trovo buona, dal momento che il Chord ammorbidisce un poco la brillantezza delle Campfire sui medio alti. Però è udibile un certo hissing (cosa che mi aspettavo peraltro data l’estrema sensibilità) che comunque scompare nella maggior parte dei brani e resta udibile solo in pezzi jazz come il Koln Concert di Jarrett.
 
Sono curioso di sapere chi le possiede se è d’accordo con la mia recensione. Il prossimo passo deciderò se sarà migliorare ulteriormente l’impianto on the go, facendo un upgrade dell’amplificazione, oppure se concentrarmi su uno sviluppo più desktop (sempre considerando i problemi di spazio che ho al momento) con cuffia full size + amplificatore desktop.
 
Buona musica a tutti e Buon Natale!

Auguri e complimenti!   è molto strano che trovi il basso debole e di poco impatto. Succedeva anche a me i primi giorni, erano le mie prime in ear in assoluto. Poi sono "entrate" bene... 
Buoni ascolti 

Bella review, complimenti. E' un po quello che scrivono le recensioni in generale sulle (varie evoluzioni) delle Solaris. Quasi sicuramente con il rodaggio miglioreranno e il punto debole della tua catena lo individuerai proprio nel Mojo. Per il momento goditele così. Non pensare che con dac/ampli migliori otterrai miglioramenti straordinari. Potresti ottenerli magari con dac/ampli diversi come impostazione sonora senza svenarti tanto. Turi è contento del suo Fiio per esempio che però costa tre/quattro volte il tuo Mojo. Prima semmai fai un pensierino sui dongle. In Cina è in atto una vera e propria guerra dei dongle!
  

Drum