Iniziai con "droghe leggere" :Thorens td 150 braccio tp 16 testina ADC 220XE, Ampli Marantz 1120, Casse AR 3a. Cambiai praticamente subito l'integrato con pre e finale Marantz (e mi innamorai dei bellissimi VU Meter azzurri)
Poi con grandi sacrifici, qualcosina di usato (chi aveva trent'anni fa da spendere, quindici milioni in un pre?) e tanta pazienza nel mettere insieme quello che per me è stato, all'epoca, il miglior impianto...
VISTO CHE PARLIAMO DI VENTICINQUE, TRENT'ANNI FA HO DOVUTO CERCARE SU GUGLE LE IMMAGINI, ALCUNI PEZZI LI HO ANCORA, PER ALTRI SONO RIMASTO FEDELE AL MARCHIO (MAGNEPAN E NAKAMICHI) ALTRI TIPO REVOX E EMT E STUDER SONO MACCHINE TROPPO SERIE PER ME ED HANNO BISOGNO DI CURE MANIACALI. DETTO QUESTO MI SCUSO (SOLO NEL IMPIANTO INIZIALE) PER LE FOTO MA E' PER FAR FELICI I NOSTRI OCCHI
Le "casse" : Audio Research (no, non è un errore) la Magnepan iniziò nello stesso mitico garage della Audio Research Tympani 1 D
Con il loro crossover passivo
e (step successivo), il valvolare attivo (per le pendenze di taglio o gli incroci... puro stile Arc: apri e salda i resistori.
(BI)AMPLIFICAZIONE: Questo a transistor sui bassi
e a valvole sui medi ed acuti (quei pochi che avevano le Tympani (Un grande limite delle "vecchiette" Maggie era la gamma acuta, arretrata troppo rispetto ai medi e non c'erano rimedi seri... Poi (Dio esiste) arrivò il tweeter a nastro e mi spiace per gli altri)
Cambiai il finale sui bassi (limiti dei Mc Intosh a transistors oltre ad essere asmatici, sembra che abbiano un filtro passa alto) con un Audio Research: Il D 125 (la sigla mi pare quella ma non son sicuro, non ricordo) e tutto rasentò la perfezione.
Stavo dimenticando il RE dell'impianto: il controller... il PREAMPLIFICATORE: il migliore ingresso phono di tutti i tempi dicevano tutti quelli che lo avevano ascoltato oltre a Suono e Stereoplay.
LA FONTE DEL PIACERE D'ASCOLTO
Thorens TD 125 con braccio SME 3009 e Testina Cleraudio (Maestro?). Ma appena ebbi l'occasione CAMBIO della guardia
Appena seppi che era in vendita...ZACCHETE, Mi sarei pure venduto un rene ma lo dovevo avere... EMT 927 con la sua testina Decca London ed il secondo (primo?) braccio Fidelity Research completato dalla mitica Fidelity Research FR 1 con il suo trasformatore toroidale. Che pacchia ascoltare i dischi.
LE FONTI DEL PIACERE D'ASCOLTO:
Revox B 77 38 e 19 cm/sec 2 tracce.... Ascoltatelo e parlatemi di musica liquida e vi sparo. A vista.
Il REgistratore a cassetta che poteva competere alla pari con la quasi totalità dei bobine, contro il B 77 a 38 cm/s mostrava i limiti, ma chi ha avuto modo di ascoltarli, capisce che la ricerca è stata come quella di una Formula 1 rispetto a un catenaccio arruginito
Lo Studer per leggere i dischetti argentei sostituì un Wadia... Tutta un'altra musica
ALL'EPOCA ERA QUASI INEVITABILE (per poter gustare la dinamica dei nastri)
e questo nel loop di registrazione
Poi con grandi sacrifici, qualcosina di usato (chi aveva trent'anni fa da spendere, quindici milioni in un pre?) e tanta pazienza nel mettere insieme quello che per me è stato, all'epoca, il miglior impianto...
VISTO CHE PARLIAMO DI VENTICINQUE, TRENT'ANNI FA HO DOVUTO CERCARE SU GUGLE LE IMMAGINI, ALCUNI PEZZI LI HO ANCORA, PER ALTRI SONO RIMASTO FEDELE AL MARCHIO (MAGNEPAN E NAKAMICHI) ALTRI TIPO REVOX E EMT E STUDER SONO MACCHINE TROPPO SERIE PER ME ED HANNO BISOGNO DI CURE MANIACALI. DETTO QUESTO MI SCUSO (SOLO NEL IMPIANTO INIZIALE) PER LE FOTO MA E' PER FAR FELICI I NOSTRI OCCHI
Le "casse" : Audio Research (no, non è un errore) la Magnepan iniziò nello stesso mitico garage della Audio Research Tympani 1 D
Con il loro crossover passivo
e (step successivo), il valvolare attivo (per le pendenze di taglio o gli incroci... puro stile Arc: apri e salda i resistori.
(BI)AMPLIFICAZIONE: Questo a transistor sui bassi
e a valvole sui medi ed acuti (quei pochi che avevano le Tympani (Un grande limite delle "vecchiette" Maggie era la gamma acuta, arretrata troppo rispetto ai medi e non c'erano rimedi seri... Poi (Dio esiste) arrivò il tweeter a nastro e mi spiace per gli altri)
Cambiai il finale sui bassi (limiti dei Mc Intosh a transistors oltre ad essere asmatici, sembra che abbiano un filtro passa alto) con un Audio Research: Il D 125 (la sigla mi pare quella ma non son sicuro, non ricordo) e tutto rasentò la perfezione.
Stavo dimenticando il RE dell'impianto: il controller... il PREAMPLIFICATORE: il migliore ingresso phono di tutti i tempi dicevano tutti quelli che lo avevano ascoltato oltre a Suono e Stereoplay.
LA FONTE DEL PIACERE D'ASCOLTO
Thorens TD 125 con braccio SME 3009 e Testina Cleraudio (Maestro?). Ma appena ebbi l'occasione CAMBIO della guardia
Appena seppi che era in vendita...ZACCHETE, Mi sarei pure venduto un rene ma lo dovevo avere... EMT 927 con la sua testina Decca London ed il secondo (primo?) braccio Fidelity Research completato dalla mitica Fidelity Research FR 1 con il suo trasformatore toroidale. Che pacchia ascoltare i dischi.
LE FONTI DEL PIACERE D'ASCOLTO:
Revox B 77 38 e 19 cm/sec 2 tracce.... Ascoltatelo e parlatemi di musica liquida e vi sparo. A vista.
Il REgistratore a cassetta che poteva competere alla pari con la quasi totalità dei bobine, contro il B 77 a 38 cm/s mostrava i limiti, ma chi ha avuto modo di ascoltarli, capisce che la ricerca è stata come quella di una Formula 1 rispetto a un catenaccio arruginito
Lo Studer per leggere i dischetti argentei sostituì un Wadia... Tutta un'altra musica
ALL'EPOCA ERA QUASI INEVITABILE (per poter gustare la dinamica dei nastri)
e questo nel loop di registrazione