Mauro tu sei fuori concorso perché le cuffie le collezioni a pacchimauro16164 ha scritto:Fil,sinceramente non so come possa comportarsi la He1000 e la Stellia con la musica classica (ne ascolto davvero poca) Detto questo prova a resettare le orecchie poichè se è vero che le planari sono di logica piu' organiche e materiche rispetto alle dinamiche è altresi vero che la Stellia ha un suono corposo e pieno che mi sta regalando emozioni bellissime.Ovvio che se tu sei mono cuffia c'è poco da fare;se hai trovato la quadra con la he1000 è inutile qualsiasi altro discorso.A me invece diverte giocare,modellare il suono a seconda di ampli e cuffia e ricominciare da capo.La Stellia è attualmente la miglior chiusa in circolazione e se la gioca anche con molte aperte.Il suono planare è pero' diverso,ergo se hai trovato il punto di arrivo ogni altra cosa sara' sempre un ripiego.fil ha scritto:Moooolto difficile insidiare, per me, il primato della he1000se con la mia musica e nel mio set-up...
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Re: New entry...
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Re: New entry...
La Stellia è una gran bella cuffia, ma soffre un po' come tutte le chiuse per una mancanza di ariosità o spazialità, se vogliamo usare due termini per indicare una determinata sensazione.fil ha scritto:Hai ragione...anche se non sarebbe stata per me la prima volta, se una new entry si fosse da subito presentata come più accattivante, rispetto alla cuffia preesistente...mauro16164 ha scritto:
Fil,sinceramente non so come possa comportarsi la He1000 e la Stellia con la musica classica (ne ascolto davvero poca) Detto questo prova a resettare le orecchie poichè se è vero che le planari sono di logica piu' organiche e materiche rispetto alle dinamiche è altresi vero che la Stellia ha un suono corposo e pieno che mi sta regalando emozioni bellissime.Ovvio che se tu sei mono cuffia c'è poco da fare;se hai trovato la quadra con la he1000 è inutile qualsiasi altro discorso.A me invece diverte giocare,modellare il suono a seconda di ampli e cuffia e ricominciare da capo.La Stellia è attualmente la miglior chiusa in circolazione e se la gioca anche con molte aperte.Il suono planare è pero' diverso,ergo se hai trovato il punto di arrivo ogni altra cosa sara' sempre un ripiego.
fatto che non è avvenuto adesso con la Stellia e che non era avvenuto nemmeno con la Abyss, non molto tempo addietro...
Se mi metto nei panni di Fil, cosa peraltro impossibile visto che viaggio costantemente a quota 100 , che praticamente ascolta solo musica classica, e bene, questo è un parametro che puo' fare molto la differenza tra una cuffia chiusa ed una aperta, per quanto possano essere ariose le chiuse, hanno sempre dei limiti laterali ben individuabili, mi ripeto, ad oggi solo la Sony cd3000 puo' essere tranquillamente equiparata ad una cuffia aperta, ma ovviamente il peso degli anni si sente e seppur bellissima ed eterea non arriva alla dinamica che puo' avere una Stellia o una hd820, che pero' suona già piu' ariosa della Stellia, almeno nel senso orizzontale e verticale, sulla profondità la Stellia è impressionante come non dia mai un senso di schiacciamento degli strumenti o della voce.
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Re: New entry...
Una Spirit?
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Molto bella... complimenti
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Re: New entry...
Opperbacco!!!
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Re: New entry...
Ti sei dato al rock?
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Re: New entry...
Ma non era monocuffioFILo?!?
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Re: New entry...
Ma va ???
eh eh
Sono mooolto curioso di sentire le impressioni di ascolto
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Re: New entry...
Boni che il Nuragico questa volta è rimasto favorevolmente impressionato...
Facciamolo rodare
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Re: New entry...
Già, vediamo cosa ci dirà... Mi aspetto delle valutazioni semiserie verso mercoledì...
Suggerisco, però, di ascoltare Peo con Gabriele Mirabassi...
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Re: New entry...
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- Messaggio n°265
Re: New entry...
SPIRIT TWIN PULSE
La cuffia si presenta alle sensazioni visive e tattili, come un oggetto serio, curato in ogni particolare e di stampo professionale. Incute rispetto e una sorta di soggezione, come quando si ha tra le mani, una di quelle cose preziose che non sanno di oggetti fatti per essere venduti, ma pensati per essere desiderati. Ogni particolare grida serietà e affidabilità: struttura interamente metallica, archetto superiore imbottito in pregiata pelle, pads in alcantara traforata e pelle con imbottitura. Cavo poco più di 2 mt di notevole sezione, non staccabile (saldato) per evitare contatti/connettori aggiuntivi. Tutto è all'evidenza pensato e realizzato senza compromessi e di questo si paga per esempio, il prezzo di un peso in testa che si sente, ma che è evidentemente necessario al gioco della stabilità sonica e delle risonanze che vengono trattate anche internamente con particolari accorgimenti smorzanti. E di queste attenzioni, se ne avverte immediatamente l'efficacia già al primo ascolto. E allora veniamo alle impressioni soniche! La prima parola che mi viene in mente, è matericità, corpo, dinamica e slam impressionanti. Diciamo pure un'impostazione in direzione opposta all'elettrostatico che invece sa di etereo, ma spesso anche "fragile" nella consistenza materica ed escursione dinamica che qui, invece, la fa da padrona come quando si è dinnanzi a un evento live, sia esso di musica elettrificata, sia acustica come anche orchestrale/corale. I miei amatissimi Requiem ( Mozart, Verdi, Fauré ecc....) si impregnano di pathos che infonde quel senso di drammaticità di fondamenta spirituale che, a mio sommesso parere, si rafforza proprio in virtù della presenza materica del corpo a partire dai registri più gravi e, man mano, si articola dipanandosi attraverso i toni medi caldi, verso il culmine degli acuti fatti di ambrata setosità. La gamma bassa è decisamente pronunciata, ma resta qualitativamente idonea a non invadere le frequenze superiori che pertanto, risaltano anch'esse senza perdite o impasti che comprometterebbero la percezione spiccata della cuffia, a porgere, questa volta con raffinatissimo garbo, il grande palcoscenico ricco di dettagli e microcontrasti a fuoco che permettono la localizzazione (quasi visiva, tanto è realistica...) di ogni singolo strumento della grande orchestra e delle voci del coro retrostante disposto chiaramente ad arco... Ecco che si assiste, chiudendo gli occhi mentre si ascolta, alla visione e alle sensazioni tutte del coinvolgimento dell'evento live. Ciò è di fondamentale importanza perché la musica penetri attraverso le vibrazioni delle membrane timpaniche, per giungere a far vibrare, in profondità, quelle del cuore o se vogliamo, dello spirito. E tra lo spirito e Spirit...evidentemente, un collegamento esiste! Questo, poco o molto che sia è quello che succede a me quando indosso la twin pulse di cui mi dimentico dell'esistenza, nonostante, come detto prima, il notevole peso in testa...prezzo che pago volentieri, in nome di una riscoperta dell'ascolto in solitario più coinvolgente ed emozionante che mai.
La cuffia si presenta alle sensazioni visive e tattili, come un oggetto serio, curato in ogni particolare e di stampo professionale. Incute rispetto e una sorta di soggezione, come quando si ha tra le mani, una di quelle cose preziose che non sanno di oggetti fatti per essere venduti, ma pensati per essere desiderati. Ogni particolare grida serietà e affidabilità: struttura interamente metallica, archetto superiore imbottito in pregiata pelle, pads in alcantara traforata e pelle con imbottitura. Cavo poco più di 2 mt di notevole sezione, non staccabile (saldato) per evitare contatti/connettori aggiuntivi. Tutto è all'evidenza pensato e realizzato senza compromessi e di questo si paga per esempio, il prezzo di un peso in testa che si sente, ma che è evidentemente necessario al gioco della stabilità sonica e delle risonanze che vengono trattate anche internamente con particolari accorgimenti smorzanti. E di queste attenzioni, se ne avverte immediatamente l'efficacia già al primo ascolto. E allora veniamo alle impressioni soniche! La prima parola che mi viene in mente, è matericità, corpo, dinamica e slam impressionanti. Diciamo pure un'impostazione in direzione opposta all'elettrostatico che invece sa di etereo, ma spesso anche "fragile" nella consistenza materica ed escursione dinamica che qui, invece, la fa da padrona come quando si è dinnanzi a un evento live, sia esso di musica elettrificata, sia acustica come anche orchestrale/corale. I miei amatissimi Requiem ( Mozart, Verdi, Fauré ecc....) si impregnano di pathos che infonde quel senso di drammaticità di fondamenta spirituale che, a mio sommesso parere, si rafforza proprio in virtù della presenza materica del corpo a partire dai registri più gravi e, man mano, si articola dipanandosi attraverso i toni medi caldi, verso il culmine degli acuti fatti di ambrata setosità. La gamma bassa è decisamente pronunciata, ma resta qualitativamente idonea a non invadere le frequenze superiori che pertanto, risaltano anch'esse senza perdite o impasti che comprometterebbero la percezione spiccata della cuffia, a porgere, questa volta con raffinatissimo garbo, il grande palcoscenico ricco di dettagli e microcontrasti a fuoco che permettono la localizzazione (quasi visiva, tanto è realistica...) di ogni singolo strumento della grande orchestra e delle voci del coro retrostante disposto chiaramente ad arco... Ecco che si assiste, chiudendo gli occhi mentre si ascolta, alla visione e alle sensazioni tutte del coinvolgimento dell'evento live. Ciò è di fondamentale importanza perché la musica penetri attraverso le vibrazioni delle membrane timpaniche, per giungere a far vibrare, in profondità, quelle del cuore o se vogliamo, dello spirito. E tra lo spirito e Spirit...evidentemente, un collegamento esiste! Questo, poco o molto che sia è quello che succede a me quando indosso la twin pulse di cui mi dimentico dell'esistenza, nonostante, come detto prima, il notevole peso in testa...prezzo che pago volentieri, in nome di una riscoperta dell'ascolto in solitario più coinvolgente ed emozionante che mai.
Ultima modifica di fil il Mar Nov 24 2020, 14:39 - modificato 1 volta.
metamorph63- JuniorMember
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- Messaggio n°266
Re: New entry...
Davvero una bella recensione, che evidenzia le potenzialità di un buon progetto acustico, complimenti per l'acquistofil ha scritto:SPIRIT TWIN PULSE
La cuffia si presenta alle sensazioni visive e tattili, come un oggetto serio, curato in ogni particolare e di stampo professionale. Incute rispetto e una sorta di soggezione, come quando si ha tra le mani, una di quelle cose preziose che non sanno di oggetti fatti per essere venduti, ma pensati per essere desiderati. Ogni particolare grida serietà e affidabilità: struttura interamente metallica, archetto superiore imbottito in pregiata pelle, pads in alcantara traforata e pelle con imbottitura. Cavo poco più di 2 mt di notevole sezione, non staccabile (saldato) per evitare contatti/connettori aggiuntivi. Tutto è all'evidenza pensato e realizzato senza compromessi e di questo si paga per esempio, il prezzo di un peso in testa che si sente, ma che è evidentemente necessario al gioco della stabilità sonica e delle risonanze che vengono trattate anche internamente con particolari accorgimenti smorzanti. E di queste attenzioni, se ne avverte immediatamente l'efficacia già al primo ascolto. E allora veniamo alle impressioni soniche! La prima parola che mi viene in mente, è matericità, corpo, dinamica e slam impressionanti. Diciamo pure un'impostazione in direzione opposta all'elettrostatico che invece sa di etereo, ma spesso anche "fragile" nella consistenza materica ed escursione dinamica che qui, invece, la fa da padrona come quando si è dinnanzi a un evento live, sia esso di musica elettrificata, sia acustica come anche orchestrale/corale. I miei amatissimi Requiem ( Mozart, Verdi, Fauré ecc....) si impregnano di pathos che infonde quel senso di drammaticità di fondamenta spirituale che, a mio sommesso parere, si rafforza proprio in virtù della presenza materica del corpo a partire dai registri più gravi e, man mano, si articola dipanandosi attraverso i toni medi caldi, verso il culmine degli acuti fatti di ambrata setosità. La gamma bassa è decisamente pronunciata, ma resta qualitativamente idonea a non invadere le frequenze superiori che pertanto, risaltano anch'esse senza perdite o impasti che comprometterebbero la percezione spiccata della cuffia, a porgere, questa volta con raffinatissimo garbo, in grande palcoscenico ricco di dettagli e microcontrasti a fuoco che permettono la localizzazione (quasi visiva, tanto è realistica...) di ogni singolo strumento della grande orchestra e delle voci del coro retrostante disposto chiaramente ad arco... Ecco che si assiste, chiudendo gli occhi mentre si ascolta, alla visione e alle sensazioni tutte del coinvolgimento dell'evento live. Ciò è di fondamentale importanza perché la musica penetri attraverso le vibrazioni delle membrane timpaniche, per giungere a far vibrare, in profondità, quelle del cuore o se vogliamo, dello spirito. E tra lo spirito e Spirit...evidentemente, un collegamento esiste! Questo, poco o molto che sia è quello che succede a me quando indosso la twin pulse di cui mi dimentico dell'esistenza, nonostante, come detto prima, il notevole peso in testa...prezzo che pago volentieri, in nome di una riscoperta dell'ascolto in solitario più coinvolgente ed emozionante che mai.
Nik- The first
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- Messaggio n°267
Re: New entry...
Belle parole Fil ...
Buoni ascolti !
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- Messaggio n°268
Re: New entry...
Bellissima recensione Fil..concordo su tutto, finalmente diamo il giusto creditofil ha scritto:SPIRIT TWIN PULSE
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- Messaggio n°269
Re: New entry...
Io ho seriamente paura che Fil tra un po' passerà da Dutilleux a Sferaebbasta...
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- Messaggio n°270
Re: New entry...
lalosna ha scritto:Io ho seriamente paura che Fil tra un po' passerà da Dutilleux a Sferaebbasta...
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- Messaggio n°272
Re: New entry...
fil ha scritto:
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Ampli Cuffia:Cayin HA-3A/Gustard H26/Topping A70 Pro
Diffusori:Klipsh Heresy III
Cuffie:Audeze LCD3F/Sennheiser HD800/Beyerdynamic T1 3rd/Hifiman HE6/Hifiman Arya Stealth/Hifiman HE6SEV2/Spirit Labs MMXVI
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- Messaggio n°273
Re: New entry...
Senza dubbio ma cambia "compagna" alla velocità della luceBarone Birra ha scritto:Ma non era monocuffioFILo?!?
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- Messaggio n°274
Re: New entry...
Solo ultimamente...madmax ha scritto:Senza dubbio ma cambia "compagna" alla velocità della luceBarone Birra ha scritto:Ma non era monocuffioFILo?!?
Ciao carissimo Mad!!
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- Messaggio n°275
Re: New entry...
Sto invece scoprendolalosna ha scritto:Io ho seriamente paura che Fil tra un po' passerà da Dutilleux a Sferaebbasta...
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- Messaggio n°276
Re: New entry...
O forse sta per diventare poligamo come tutti noimadmax ha scritto:Senza dubbio ma cambia "compagna" alla velocità della luceBarone Birra ha scritto:Ma non era monocuffioFILo?!?