Da Pazzoperilpianoforte Dom Set 12 2010, 10:15
Rispondo a Iano:
Si, io credo non siamo molto lontani come punto di vista. Ti dirò ancora di più: con grande stupore di chi mi sta vicino, a volte io ascolto gli impianti anche con registrazioni imperfette, a volte con riversamenti in CD da 78 giri, se si tratta di pianoforte o altri strumenti solistici. Stupirà forse qualcuno, ma anche le registrazioni da disco a '78 giri cambiano completamente suono nel passare da un mastering all'altro, in CD, ed anche queste sono cose molto rivelatrici per l'impianto che le riproduce. Che ha da essere "suonante" anche con codeste registrazioni, che spesso aldilà dei loro limiti intrinseci hanno un valore musicale ed un coinvolgimente dell'ascoltatore che ne consegue altissimo.
Sicuramente ogni "marchio" in Hi-Fi si propone per delle caratteristiche sonore difformi da quelle degli altri. Si spera comunque si tratti di difformità nella correttezza, e cioé la capacità di "riportare in vita" il suono della registrazione per quello che è anche se filtrato attraverso le caratteristiche sonore, inevitabili, dell'impianto. UN impianto per me è inaccetabile come qualità quando il suo contributo al suono riprodotto è prevaricante quello della registrazione, tantopiù quando me ne rende incomprensibile le caratteristiche originarie.
NOn credo che siamo molto distanti Iano.
Però qui, come accenni, si apre un'altra questione. Io posso voler indagare la raffigurazione del reale che mi dà ogni registrazione. E quindi, di conseguenza, desiderare un impianto flat, lineare, poco colorato. Questa è solo una delle scelte possibili. C'è anche chi desidera proprio, ed al contrario, un impianto che al variare della registrazione produca comunque un suono dalle caratteristiche certe e ripetibili. C'è anche chi desidera la "personalità" in luogo della neutralità. C'è chi preferisce che il suono che esce dal proprio impianto sia sempre di un certo tipo, con alcune caratteristiche, indipendentemente dalla registrazione ascoltata.
Posso io dire che costoro non hanno diritto di godere della loro musica inquesto modo? NO, non posso dirlo, né lo voglio. Ognuno è libero, deve essere libero, di vivere nel mondo che desidera.
Ma quando il compito dell'attrezzo tecnologico non è più quello di far passare, a mò di obiettivo, ciò che gli sta difronte (nel caso dell'impianto ciò che gli gira nella sorgente), ma esso stesso è indicato come oggetto che migliora, conferisce il vero suono a tutto ciò che riproduce, sorta di re Mida che invece di oro produce mirabilia sonore, entriamo in un campo minato. Un campo dove tutto è vendibile e dove il peggior difetto può essere spacciato per il migliore dei pregi. Dove il mito conta più del pregio. Un campo dove l'acquirente si trova a comprare prodotti difettosi laddove il difetto viene venduto per pregio. Un certo tipo di amplificazione a valvole potrebbe essere un preclaro esempio di questo rischio, confessandomi io da sempre un grande amante del suono valvolare, ma di quello vero, quello di pregio, ottenuto con circuitazioni degne e componentistica attiva - purtroppo - da scegliere con molta cura.
Io però, amici miei, che non sono un tecnico, e lo dico ad Air e lo dico a Fabrizio, ho un unico modo per difendermi. Quello di tenere le orecchie bene aperte. Vuol dire sia ascoltare in internet i pareri di chi - contro una certa lobby informazionale dominante - mi offre una diversa visione del mondo (ecco, ritornando al titolo del thread, l'importanza dei forum), sia ascoltare e giudicare senza miti e senza sogni ogni singolo apparecchio mi capiti sotto le orecchie. Di più non posso fare, che certo una analisi tecnica del prodotto oltre certe connotazioni di base è al di fuori della mia capacità.
Non pensiamo, infine, che il vendere fumo sia una caratteristica del solo mondo Hi-Fi. Fino a due anni fa la tecnologia LCD veniva decantata come la migliore in ambito video per ottenere grande qualità visiva, in spreto al plasma, che veniva definito impreciso. Quando invece il più economico plasma aveva un contrasto (che è uno dei pochi dati tecnici veramente indicativo della qualità di uno schermo) che era almeno 10 volte superiore al migliore degli LCD. Eppure lo schermo LCD era più facilmente lavorabile e costava meno. Il mondo è stato convinto per anni, dal marketing, che lo schermo LCD - in barba ai dati tecnici e alla qualità di visione - fosse superiore al plasma. Oggi, con l'avvento della tecnologia LED - che propone contrasto analogo al plasma - gli schermi LCD sono diventati (giustamente) prodotto economico e dichiarato dall'industria inferiore, mentre il plasma è ancora lì, vivo e vegeto prodotto di qualità, anche se prodotto da poche specializzate aziende. Secondo voi qualcuno degli acquirenti che ha la casa piena di LCD comprati negli anni passati, imbeccato prima sulla perfezione dell'LCD e poi invitato a sputarci sopra si è mai accorto del modo ignobile in cui è stato preso per i fondelli?
Quindi la differenza dell'HI-Fi dagli altri settori commerciali è solo nel parossismo con cui, nella nostra passione più che in altre - purtroppo -, gli acquirenti continuano a rincorrere sogni dettati dal marketing. Invece di valutare ciò che è, almeno per quanto i nostri sensi ci permette di indagare. Potrebbe essere non poco, fidarsi solo dei propri sensi...