Fabrizio Calabrese ha scritto:
Il punto all'attenzione è la sostanziale difficoltà ad [b]usare semplicemente il cervello" per individuare incongruenze
Saluti
F.C.
Premesso che questa è una delle discussioni più interessanti in assoluto a cui mi è capitato di partecipare,dove oltretutto il Fabrizio,influenzato dall'aria buona che qui si respira,è in una forma più che mai smagliante,l'idea di indagare la fisica delle particelle usando le orecchie è l'argomento della tesi di laurea presso il Cern di Ginevra di una studentessa inglese considerata mente particolarmente eccelsa.
La cosa non è facile da capire a meno che uno quella stessa idea non ce l'aveva già avuta come è successo a me.
Non c'è niente da ridere,ma c'è molto da divertirsi.
L'idea è quella di trasformare le formule matematiche in base a precisi criteri in una partitura musicale facendo sì che l'orecchio ne possa indagare la forma.
Non è una novità di per sè,anche se tale appare.
L'eleganza di una dimostrazione e la bellezza di una formula sono le linee guida del lavoro matematico e la matematica è ciò che usiamo per spiegare il mondo.
Solo che per fare tutto ciò finora si sono usati gli occhi come intermediario.
Usare le orecchie potrebbe avere risultati sorprendenti.
E' sempre meglio avere diversi punti di ascolto , o "di vista" come si diceva una volta. :)).
Personalmente penso che la rivista cui si alluda non sarà una educanda (non sono tanto ingenuo),ma che il danno non sia la rivista a farlo,ma il clima culturale a cui essa aderisce in perfetta buona fede e che come noto risale all'eccelso Galileo,il quale però si rivolterebbe nella tomba se vedesse come vanno oggi le cose.
L'eccelso di cui sopra ci ha rimesso gli occhi senza dei quali il suo cannocchiale sarebbe valso un "tubo" corredato da graziosi specchietti.
La sfiducia crescente nei nostri sensi non ci aiuta ,credetemi.
Certo se usassimo solo quelli torneremmo indietro di mezzo millennio,ma mettendoli da parte non vedo gran futuro.
Per mè esistono solo due misure veramente discriminati:
1.L'audiofilo che batte il piedino.
2.L'audiofilo che canticchia ascoltando musica riprodotta.
Ditemi quanti impianti sarebbero promossi a queste prove.
Molto pochi mi sembra.
Tutto il resto è trasparenza,dettaglio e razionalissime illusioni discorrendo.
Ciao,Sebastiano.