mau57 ha scritto:Dico la mia, non da tecnico (figuriamoci, studi umanistici, professione avvocato ...), ma da "ascoltatore" di musica.
In questo ultimo periodo ho fatto, sto facendo, un poco di esperienze in materia
Pur felice della resa dell'impianto, ma supponendo, per la conformazione della stanza di ascolto ed il posizionamento attuale dei diffusori, che l'acustica fosse a dir poco non perfetta, ho contattato una ditta produttrice di pannelli acustici.
Gentilissimi, mi hanno chiesto una piantina e delle foto, poi un lungo colloquio telefonico, a seguito del quale abbiamo concordato per il posizionamento di 4 pannelli, due per lato della stanza.
Posizionati i pannelli, la musica si è "asciugata", alle orecchie mie e di mia moglie troppo, davvero troppo ...
Ho iniziato ad esporre il mio problema sul forum, qualcuno mi ha "tacciato" di ascoltare myfi, ed i buonissimi e pazienti Montanary e Giordy mi hanno suggerito di fare delle misurazioni prima di fare buchi per i pannelli.
Avendo già un buon microfono (acquistato per Dirac, pure questo però passato in disuso perché non rispondente ai miei gusti, ma qui è un altro film), ho scaricato REW, grazie all'aiuto degli stessi Monty e Giordy l'ho settato ed ho imparato ad usarlo.
Bene, prima sorpresa: allo strumento la mia stanza, senza correzioni, non faceva poi così schifo, almeno da 800 Hz in su circa, quel che sembrava non andare era la cattiva risposta su bassi da 20 a 600.
Seconda sorpresa: posizionando i pannelli la risposta non migliorava .. si, qualche pelino sulla medio alta ma nulla di trascendentale che giustificasse i buchi a muro.
Su suggerimento di Giordy e della stessa ditta dei pannelli ho "girato" i diffusori, cambiando lato della stanza ed inserisco i pannelli. Senza misurare nulla, ma solo mettendo su un vinile (Capriccio Italiano), procedo all'ascolto: caspita, sembra meglio davvero ... Cambio disco, De André: oddio!! la sua voce profonda provoca rimbombi assordanti (NB nella vecchia posizione i diffusori non erano attaccati alla parete, nella nuova si), inascoltabile.
Prendo le misure col microfono: nessun cambiamento rispetto alla vecchia posizione senza pannelli, leggero miglioramento nella gamma medio alta, peggioramento evidente sulla bassa.
Ora sono consapevole di alcune cose:
1. La misurazione aiuta di certo a valutare la resa sonora "teorica" della stanza
2. L'udito "vince" sempre, è secondo me il miglior "misuratore"
3. Non sempre i correttori acustici servono a rendere un suono "migliore" (definite voi migliore come vi pare), nel mio caso la correzione delle sole medio alte asciuga inutilmente il suono
4. Provare le correzioni è comunque utile, magari in alcuni casi servono
5. Anche fare le misure è utile, si ha almeno la consapevolezza della resa sonora "teorica" del proprio ambiente.
6. Scusate, ma secondo me dire che il suono riprodotto nel nostro ambiente dovrebbe corrispondere al suono riprodotto dal master nello studio di registrazione, e che quindi, se ci son pannelli li, debbono esserci qui, è una sciocchezza: sui nostri girapadelle o lettori cd o lettori di liquida non gira il master, e già questo differenzia in modo drammatico il confronto (avete mai ascoltato un nastro diciamo anche di di terzo o quarto passaggio rispetto al suo vinile?) e poi, proprio perché non tutti gli ambienti sono uguali e sarebbe impossibile renderli identici anche con correzioni, il risultato sarebbe comunque diverso.
Continuerò nella mia ricerca del suono migliore alle "mie" orecchie, si, anche misurando (ormai il microfono è preso!), ma fidandomi alla fine di quel che sento: è myfi? Non lo so, secondo me è solo un buon ascolto
Maurizio
PS: non è detto che, nella ricerca del miglior ascolto, non provi anche ti prodotti harmonix!
La voce di De Andre' e' un problema perche' sollecita frequenze di risonanza medio-basse che sono comuni negli ambienti di ascolto; e' una "voce -test"
. Per il resto i pannelli lavorano in genere solo sul medio-alto e quindi il risultato e' quello che hai sentito; per i bassi ci vogliono trappole specifiche.
Detto questo, anche a me non piacciono molto le stanze trattate perche' il trattamento per me si sente, come per me si sente il trattamento del Dirac. Il segreto e' avere una stanza che suoni bene naturalmente (e grazie al c...o
), cosa che richiede una gran botta di lato B. In ogni caso e' difficile parlare della resa di un impianto o di hi-fi/my-fi: la verita' e' che nessuno sa cosa sia inciso nel supporto perche' sappiamo solo cosa viene riprodotto di quel supporto dall'insieme impianto+ambiente. Con i CD (soprattutto) e' facile avere la sensazione che siano stati masterizzati benissimo o malissimo e poi scoprire il contrario a seconda dei cambiamenti dell'impianto. L'unico modo per me e' usare dischi internazionalmente riconosciuti validi (esempio classico The Weavers Reunion at Carnegie Hall, 1963 - Analogue Productions) e che si sa che suonano meglio al migliorare dell'impianto.
E' anche difficile stabilire come suoni un diffusore perche' la resa e' condizionata dall'ambiente e da me basta spostarlo un po' per avere un diffusore completamente diverso. Per i diffusori da stand la cosa si complica ulteriormente perche' lo stand in genere risuona e colora.
Alla fine quello che per me conta e', mescolando con pazienza (e qualcos'altro
) questi ingredienti, avere una riproduzione che dia la sensazione di essere di fronte al live. In questo senso ben venga tutto quello che aiuta. Se l'alta fedelta' di un impianto e' la sua (impossibile) capacita' di restituire esattamente il contenuto di un supporto con tutti i suoi pregi/limiti, l'alta fedelta' del sistema reale impianto + ambiente e' la capacita' di restituire l'emozione del live, con qualunque mezzo si ottenga.