Trattamenti ambientali
tanquassa- Senior Member
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- Messaggio n°101
Re: Trattamenti ambientali
Ma la legge della termodinamica che c'entra con la propagazione sonora??
Nimalone65- Vip Member
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- Messaggio n°102
Re: Trattamenti ambientali
tanquassa ha scritto:Ma la legge della termodinamica che c'entra con la propagazione sonora??
Quando l'energia in qualsivoglia forma si trasformò in un altra forma , si dice che si compie un lavoro .
Durante un lavoro parte dell'energia viene trasformata in calore .
Le leggi della termodinamica regolano appunto questa cosa .
Venendo dispersa energia sotto forma di calore , il sistema necessariamente avrà un'energia residua inferiore a prima che compisse il lavoro , e come ulteriore conseguenza si avrà una riduzione dell'efficienza del sistema , con riduzione nel nostro caso di efficienza sonora dinamica ecc
Le trappole acustiche , la grafite ecc agiscono proprio così , liberando calore , per ciò si dice anche che hanno un effetto sottrattivo !
Spero d'essere stato chiaro .
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Saluti,Enrico
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tanquassa- Senior Member
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- Messaggio n°103
Re: Trattamenti ambientali
Era per capire la correlazione suono-temperatura.
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Diego
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criMan- Senior Member
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- Messaggio n°104
Re: Trattamenti ambientali
Nimalone ma a parte la suggestione psicologica di ascoltare con 4 feltri attaccati alle pareti esiste anche qualche rilevazione che comprovi il miglioramento acustico che so ' magari con una curva più piatta con meno rinforzi nelle zone critiche.
Insomma sono mai state fatte rilevazioni in merito ai presunti miglioramenti acustici? ?
Non è polemica.
Insomma sono mai state fatte rilevazioni in merito ai presunti miglioramenti acustici? ?
Non è polemica.
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Il mio impiantino hifi: ampli Harman/Kardon 990 - diffusori Indiana Line Diva 655 - sorgenti Onix Sacd15 , Pioneer BDP 170 , PS3
maggio- Vip Member
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- Messaggio n°105
Re: Trattamenti ambientali
criMan ha scritto:Nimalone ma a parte la suggestione psicologica di ascoltare con 4 feltri attaccati alle pareti esiste anche qualche rilevazione che comprovi il miglioramento acustico che so ' magari con una curva più piatta con meno rinforzi nelle zone critiche.
Insomma sono mai state fatte rilevazioni in merito ai presunti miglioramenti acustici? ?
Non è polemica.
Che domande!!!!!
Hanno vinto svariati premi... basta ed avanza!
Acutus- JuniorMember
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- Messaggio n°106
Re: Trattamenti ambientali
Mi trovo piuttosto in accordo con quanto scritto da Nimalone65.
Le cose sono semplici. Pensiamo ai concertisti: hanno il loro bravo strumento entrano in una sala e suonano. L'acustica può essere buona, ottima, pessima etc.. Ad ogni modo cambiando strumento e concertista il suono cambia. Il suono cambia se cambiamo la posizione di ascolto nella stanza. E' sempre stato così e sempre sarà così. Le correzioni ambientali non correggono niente. Incidono, talvolta in maniera peggiorativa (!), in percentuali ridicole, tali da renderle assolutamente sconsigliate, per invasività e costi.
Se ad es. ho un impianto che spara sugli acuti, che è vetroso e affaticante, mi metto a trattare l'ambiente? Ma stiamo scherzando? Rivedo l'impianto (non i cavi, l'impianto). Inoltre tutto ciò, per concludere, nasce dal falso mito della camera anecoica. Tutti quei recensori a dire che le nostre stanze non sono camere anecoiche. E meno male che non lo sono! Ma avete mai sentito la differenza tra le prime file in teatro e l'ultima fila in platea o in loggione? C'è forse una risposta uguale in questi casi? No di sicuro. E nessuna di esse è una risposta piatta.
La verità è che la camera anecoica va bene per i progettisti di altoparlanti, che infatti hanno smesso di usarla, perché costa troppo averne una o affittarla. Per il resto il mito della linearità di risposta ambientale è un falso mito.
Le cose sono semplici. Pensiamo ai concertisti: hanno il loro bravo strumento entrano in una sala e suonano. L'acustica può essere buona, ottima, pessima etc.. Ad ogni modo cambiando strumento e concertista il suono cambia. Il suono cambia se cambiamo la posizione di ascolto nella stanza. E' sempre stato così e sempre sarà così. Le correzioni ambientali non correggono niente. Incidono, talvolta in maniera peggiorativa (!), in percentuali ridicole, tali da renderle assolutamente sconsigliate, per invasività e costi.
Se ad es. ho un impianto che spara sugli acuti, che è vetroso e affaticante, mi metto a trattare l'ambiente? Ma stiamo scherzando? Rivedo l'impianto (non i cavi, l'impianto). Inoltre tutto ciò, per concludere, nasce dal falso mito della camera anecoica. Tutti quei recensori a dire che le nostre stanze non sono camere anecoiche. E meno male che non lo sono! Ma avete mai sentito la differenza tra le prime file in teatro e l'ultima fila in platea o in loggione? C'è forse una risposta uguale in questi casi? No di sicuro. E nessuna di esse è una risposta piatta.
La verità è che la camera anecoica va bene per i progettisti di altoparlanti, che infatti hanno smesso di usarla, perché costa troppo averne una o affittarla. Per il resto il mito della linearità di risposta ambientale è un falso mito.
maggio- Vip Member
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- Messaggio n°107
Re: Trattamenti ambientali
Acutus ha scritto:
... Le correzioni ambientali non correggono niente. Incidono, talvolta in maniera peggiorativa (!), in percentuali ridicole, tali da renderle assolutamente sconsigliate, per invasività e costi.
...
Sempre più esilarante!
montanari- Hi-End Member
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- Messaggio n°108
Re: Trattamenti ambientali
le sale da concerto o i teatri nascono con una progettazione acustica a partire dalla loro forma, e con materiali adeguati allo scopo
altra cosa i nostri soggiorni
qui ognuno è libero di pensarla come vuole, ma le loro tesi andrebbero anche motivate da dei riscontri, non solo con punti di vista
riscontri che invece troviamo con misurazioni di stanze dedicate-cioè trattate per la miglior riproduzione acustica-e non
se provaste a rilevare anche solo la risposta in frequenza e il tempo di riverberero delle vostre stanze e successivamente ottimizzarle coadiuvati da un professionista, al 1000% non la pensereste piu cosi..
sarebbe bello andare a casa di chi dice che le correzioni ambientali sono assolutamente sconsigliate, o da Nimalone! ascoltare la musica coi dischetti !!..poi fargliela ascoltare con un trattamento serio, il tutto a luci spente!!
è proprio vero che le persone non sono ancora sensibili all argomento
altra cosa i nostri soggiorni
qui ognuno è libero di pensarla come vuole, ma le loro tesi andrebbero anche motivate da dei riscontri, non solo con punti di vista
riscontri che invece troviamo con misurazioni di stanze dedicate-cioè trattate per la miglior riproduzione acustica-e non
se provaste a rilevare anche solo la risposta in frequenza e il tempo di riverberero delle vostre stanze e successivamente ottimizzarle coadiuvati da un professionista, al 1000% non la pensereste piu cosi..
sarebbe bello andare a casa di chi dice che le correzioni ambientali sono assolutamente sconsigliate, o da Nimalone! ascoltare la musica coi dischetti !!..poi fargliela ascoltare con un trattamento serio, il tutto a luci spente!!
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- le spese grosse le facevo per i vinili o se non sono in flac godi solo la metà
colombo riccardo- Archivista Liquidatore
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- Messaggio n°109
Re: Trattamenti ambientali
Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro Nimalone65
ciao
Riki
ciao
Riki
Acutus- JuniorMember
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- Messaggio n°110
Re: Trattamenti ambientali
E' vero solo in parte quello che dice Montanari. La maggior parte delle sale da concerto sono spazi eleganti ricavati in castelli, palazzi signorili del 700 e 800, solo in minima parte sono teatri o auditorium studiati secondo le leggi della fisica acustica. E anche in questo caso non è detto che siano così buoni. MI ricordo che certi pianisti e violinisti hanno criticato pure Renzo Piano, che comunque lavora non certo male, ad usare un eufemismo.
Credo, spero, che tutti siano consapevoli di quanti magnifici concerti siano stati fatti in chiese, talvolta cattedrali gotiche dalle altezze spaventose. E quante meraviglie sonore ci hanno dato le chiese. Eppure dal punto di vista della fisica acustica sono un disastro. Come la mettiamo?
Quello che voglio dire è che se è vero, come è vero, che esistono sale luoghi ben suonanti in relazione a questo o quello strumento (se suoni una chitarra classica alla Scala, senza amplificazione, non senti quasi niente) è pur vero che basta e avanza l'orecchio per la loro valutazione.
Per l'hi fi il povero mortale decide dove mettere l'impianto, dopo di che affina l'impianto sulla base dei propri gusti e anche della stanza.
Ma pensare di risolvere problemi con tube traps e pannelli, questo no. Ma poi dov'è scritto, per fare un esempio, che se il basso è un po' più lungo è un problema. In realtà non esiste il suono corretto del basso elettrico, perché se senti 10 concerti live diversi avrai 10 diversi suoni, proprio come un Precision non suona come un Alembic. L'impianto dovrebbe essere tarato su strumenti acustici e ascoltato in un ambiente dall'acustica decente, che non vuole dire, anzi, asciutta e smorzata.
Credo, spero, che tutti siano consapevoli di quanti magnifici concerti siano stati fatti in chiese, talvolta cattedrali gotiche dalle altezze spaventose. E quante meraviglie sonore ci hanno dato le chiese. Eppure dal punto di vista della fisica acustica sono un disastro. Come la mettiamo?
Quello che voglio dire è che se è vero, come è vero, che esistono sale luoghi ben suonanti in relazione a questo o quello strumento (se suoni una chitarra classica alla Scala, senza amplificazione, non senti quasi niente) è pur vero che basta e avanza l'orecchio per la loro valutazione.
Per l'hi fi il povero mortale decide dove mettere l'impianto, dopo di che affina l'impianto sulla base dei propri gusti e anche della stanza.
Ma pensare di risolvere problemi con tube traps e pannelli, questo no. Ma poi dov'è scritto, per fare un esempio, che se il basso è un po' più lungo è un problema. In realtà non esiste il suono corretto del basso elettrico, perché se senti 10 concerti live diversi avrai 10 diversi suoni, proprio come un Precision non suona come un Alembic. L'impianto dovrebbe essere tarato su strumenti acustici e ascoltato in un ambiente dall'acustica decente, che non vuole dire, anzi, asciutta e smorzata.
criMan- Senior Member
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- Messaggio n°111
Re: Trattamenti ambientali
Mi pare di aver capito che una parte del discorso di Nimalone verte anche sul fatto che la correzione puo' essere deleteria.Acutus ha scritto:Mi trovo piuttosto in accordo con quanto scritto da Nimalone65.
Le cose sono semplici. Pensiamo ai concertisti: hanno il loro bravo strumento entrano in una sala e suonano. L'acustica può essere buona, ottima, pessima etc.. Ad ogni modo cambiando strumento e concertista il suono cambia. Il suono cambia se cambiamo la posizione di ascolto nella stanza. E' sempre stato così e sempre sarà così. Le correzioni ambientali non correggono niente. Incidono, talvolta in maniera peggiorativa (!), in percentuali ridicole, tali da renderle assolutamente sconsigliate, per invasività e costi.
Se ad es. ho un impianto che spara sugli acuti, che è vetroso e affaticante, mi metto a trattare l'ambiente? Ma stiamo scherzando? Rivedo l'impianto (non i cavi, l'impianto). Inoltre tutto ciò, per concludere, nasce dal falso mito della camera anecoica. Tutti quei recensori a dire che le nostre stanze non sono camere anecoiche. E meno male che non lo sono! Ma avete mai sentito la differenza tra le prime file in teatro e l'ultima fila in platea o in loggione? C'è forse una risposta uguale in questi casi? No di sicuro. E nessuna di esse è una risposta piatta.
La verità è che la camera anecoica va bene per i progettisti di altoparlanti, che infatti hanno smesso di usarla, perché costa troppo averne una o affittarla. Per il resto il mito della linearità di risposta ambientale è un falso mito.
Ma non e' niente di nuovo , c'e' una corrente di professionisti (ingegneri e company non parlo di ascoltoni di impianti hifi) che ritiene sia negativa.
Altri come ad esempio il Mister innominabile del Forum Libero spiega perche' puo' essere deleteria con argomentazioni da addetti ai lavori.
Ma altro e' poi dimostrare che i dischi realmente funzionano.
Perche' se esiste una prova certa misurata dell'effetto positivo dei dischi sicuramente sono una soluzione meno invasiva e diversa di riempire la stanza di tubi e trappole.
D'altronde io potrei pure dire , guardate c'e' un attrezzo trasparente a forma di tubo alto 2 m con una sorta di tappo regolabile nel mezzo che risolve ogni problema... solo la prova con le misure puo' dire se incide. Quel tubo lo avrete capito e' il costoso poliphemo e funziona..
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maggio- Vip Member
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- Messaggio n°112
Re: Trattamenti ambientali
Acutus ha scritto:E' vero solo in parte quello che dice Montanari. La maggior parte delle sale da concerto sono spazi eleganti ricavati in castelli, palazzi signorili del 700 e 800, solo in minima parte sono teatri o auditorium studiati secondo le leggi della fisica acustica. E anche in questo caso non è detto che siano così buoni. MI ricordo che certi pianisti e violinisti hanno criticato pure Renzo Piano, che comunque lavora non certo male, ad usare un eufemismo.
Credo, spero, che tutti siano consapevoli di quanti magnifici concerti siano stati fatti in chiese, talvolta cattedrali gotiche dalle altezze spaventose. E quante meraviglie sonore ci hanno dato le chiese. Eppure dal punto di vista della fisica acustica sono un disastro. Come la mettiamo?
Quello che voglio dire è che se è vero, come è vero, che esistono sale luoghi ben suonanti in relazione a questo o quello strumento (se suoni una chitarra classica alla Scala, senza amplificazione, non senti quasi niente) è pur vero che basta e avanza l'orecchio per la loro valutazione.
Per l'hi fi il povero mortale decide dove mettere l'impianto, dopo di che affina l'impianto sulla base dei propri gusti e anche della stanza.
Ma pensare di risolvere problemi con tube traps e pannelli, questo no. Ma poi dov'è scritto, per fare un esempio, che se il basso è un po' più lungo è un problema. In realtà non esiste il suono corretto del basso elettrico, perché se senti 10 concerti live diversi avrai 10 diversi suoni, proprio come un Precision non suona come un Alembic. L'impianto dovrebbe essere tarato su strumenti acustici e ascoltato in un ambiente dall'acustica decente, che non vuole dire, anzi, asciutta e smorzata.
Mi autoquoto poichè sono stanco di ripetere:
Ogni ambiente dove si produce Live music ha caratteristiche proprie. Qui stiamo parlando di musica riprodotta!
Gli studi di acustica sono stati pubblicati come sono note le caratteristiche che devono avere gli studi di Mastering dove si produce la musica che ascoltiamo.
Il trattamento, passivo ed attivo (Dirac e DRC) di un ambiente, serve ad avvicinarsi agli standard stabiliti per la riproduzione. Se piace o no non è un problema mio.
Evviva il Myfi!
Buoni ascolti a tutti
Nimalone65- Vip Member
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- Messaggio n°113
Re: Trattamenti ambientali
maggio ha scritto:
Che domande!!!!!
Hanno vinto svariati premi... basta ed avanza!
Tu li hai vinti ?
Attrezzati , poi ,ne riparliamo !
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Saluti,Enrico
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Nimalone65- Vip Member
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- Messaggio n°114
Re: Trattamenti ambientali
Io ripeto qui solo 2-3 cose .
1)L'energia non si crea né si distrugge , ma si trasforma solamente . (Einstein)
2)ogni volta che l'energia si trasforma (compie lavoro) parte di essa viene dispersa in calore
Le conseguenze applicate all'acustica sono che ogni qual volta correggiamo il suono o tentiamo di farlo a mezzo di qualsivoglia ammennicolo , Parte dell'energia iniziale del nostro sistema verra dispersa ed il sistema perderà di efficienza di dinamica ecc ecc che invariabilmente quindi allontaneranno il suono dal concetto di fedeltà , come più vicino all'originale .
L'alta fedeltà vorrebbe che restassimo più vicini possibile al suono originale , o no ?
Se vi piace giocare , accomodatevi pure , ma se cercate di fare dell'hifi il myfi , non abbiate la pretesa di asserire baggianate e/o ciò che più vi conviene , se prima non sapete sovvertire l'enunciato di Einstein e l Leggi della Termodinamica . Grazie .
Un po' di rispetto ed umiltà mi sembrerebbe dovuta .
1)L'energia non si crea né si distrugge , ma si trasforma solamente . (Einstein)
2)ogni volta che l'energia si trasforma (compie lavoro) parte di essa viene dispersa in calore
Le conseguenze applicate all'acustica sono che ogni qual volta correggiamo il suono o tentiamo di farlo a mezzo di qualsivoglia ammennicolo , Parte dell'energia iniziale del nostro sistema verra dispersa ed il sistema perderà di efficienza di dinamica ecc ecc che invariabilmente quindi allontaneranno il suono dal concetto di fedeltà , come più vicino all'originale .
L'alta fedeltà vorrebbe che restassimo più vicini possibile al suono originale , o no ?
Se vi piace giocare , accomodatevi pure , ma se cercate di fare dell'hifi il myfi , non abbiate la pretesa di asserire baggianate e/o ciò che più vi conviene , se prima non sapete sovvertire l'enunciato di Einstein e l Leggi della Termodinamica . Grazie .
Un po' di rispetto ed umiltà mi sembrerebbe dovuta .
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Saluti,Enrico
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Nimalone65- Vip Member
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- Messaggio n°115
Re: Trattamenti ambientali
maggio ha scritto:
Mi autoquoto poichè sono stanco di ripetere:
Ogni ambiente dove si produce Live music ha caratteristiche proprie. Qui stiamo parlando di musica riprodotta!
Gli studi di acustica sono stati pubblicati come sono note le caratteristiche che devono avere gli studi di Mastering dove si produce la musica che ascoltiamo.
Il trattamento, passivo ed attivo (Dirac e DRC) di un ambiente, serve ad avvicinarsi agli standard stabiliti per la riproduzione. Se piace o no non è un problema mio.
Evviva il Myfi!
Buoni ascolti a tutti
Si invece che è un problema tuo se asserisci che ad un errore iniziale (registrazione) pensi di porci rimedio con ulteriori errori (Dirac e drc) , e non te ne rendi conto .
Ultima modifica di Nimalone65 il Gio Giu 16, 2016 3:42 am - modificato 1 volta.
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- Messaggio n°116
Re: Trattamenti ambientali
criMan ha scritto:
Mi pare di aver capito che una parte del discorso di Nimalone verte anche sul fatto che la correzione puo' essere deleteria.
Ma non e' niente di nuovo , c'e' una corrente di professionisti (ingegneri e company non parlo di ascoltoni di impianti hifi) che ritiene sia negativa.
Altri come ad esempio il Mister innominabile del Forum Libero spiega perche' puo' essere deleteria con argomentazioni da addetti ai lavori.
Ma altro e' poi dimostrare che i dischi realmente funzionano.
Perche' se esiste una prova certa misurata dell'effetto positivo dei dischi sicuramente sono una soluzione meno invasiva e diversa di riempire la stanza di tubi e trappole.
D'altronde io potrei pure dire , guardate c'e' un attrezzo trasparente a forma di tubo alto 2 m con una sorta di tappo regolabile nel mezzo che risolve ogni problema... solo la prova con le misure puo' dire se incide. Quel tubo lo avrete capito e' il costoso poliphemo e funziona..
Non è che una trasformazione di energia può essere positiva o negativa , semplicemente è sottrattiva l'energia stessa del sistema ,,,,,invariabilmente negativa per la riproduzione sonora .
La cosa è inevitabile in alcuni passaggi , evitabile in altri , dall'evento live al riprodotto nelle nostre case .
Se si cerca di ottenere l'alta fedeltà sarebbe cosa buona e giusta ridurre al minimo possibile questi passaggi .
I dischetti , sono anch'essi ammennicoli , pure loro sottrattivi , sia pure in maniera nettamente minore , per il fatto che non sono pensati per togliere (risonanze) ma per trasformare le risonanze cattive in buone , determinando quegli stessi cambiamenti per i quali due violini , ad esempio uno Stradivari ed uno banalissimo di Ricordi suonano in modo drammaticamente diverso , pur essendo entrambi di legno , entrambi verniciati , entrambi assemblati con incastri ecc ecc .
La percezione sonora che si ottiene , pur essendoci comunque una dispersione di energia in calore , è invece proprio quella di un aumento della dinamica complessiva del sistema , solo perché sono aumentate le cose che ascolti e diminuite quelle che coprono il suono .
Non a caso , i dischetti , ma tutti i prodotti Harmonix sono stati messi a punto da un Maestro liutaio , figlio e nipote di liutai , seguendo questa logica .
E dagli apprezzamenti universalmente riconosciuti in oltre 20 anni , pari ci sia riuscito .
Spero d'essere stato chiaro .
Se ci credete bene , se non ci credete bene comunque , soltanto i curiosi spendaccioni ne avranno giovamento .
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- Messaggio n°117
Re: Trattamenti ambientali
Nimalone65 ha scritto:
Si invece che è un problema tuo se asserisci che ad un errore iniziale (registrazione) pensi di porci rimedio con ulteriori errori (Dirac e drc) , e non te ne rendi conto .
Dove avrei scritto che c'è un errore iniziale (registrazione)? Il problema NON è la registrazione ma l'ambiente!
Io fossi in te leggerei con più attenzione.
Ti rendi conto che ascolti tutti i giorni album di artisti prodotti in Studi di Mastering che sono trattrati?
Buon MyFi!
Frederick- Vip Member
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- Messaggio n°118
Re: Trattamenti ambientali
rendiamoci anche conto pero' .... che ascoltiamo tutti i giorni dischi incisi in studi trattati il cui risultato finale pero' e' dato dal mastering che fa il 50% del suono di quel disco ...e questo viene applicato esclusivamente dal gusto, dalla percezione, dalle orecchie, del produttore o dell'artista ,o del tecnico di turno... o nella peggiore delle ipotesi di tutti e tre!maggio ha scritto:
Dove avrei scritto che c'è un errore iniziale (registrazione)? Il problema NON è la registrazione ma l'ambiente!
Io fossi in te leggerei con più attenzione.
Ti rendi conto che ascolti tutti i giorni album di artisti prodotti in Studi di Mastering che sono trattrati?
Buon MyFi!
non ultimo il mastering cambia sostanzialmente in base alla collocazione artistica del disco in base alle esigenze di mercato ,nonche' il formato in cui lo si andrà a produrre per la maggiore tiratura: vinile ,Cd ,Mp3...
quindi tutto il castello del trattamento sta in piedi fino ad un certo punto.
il MYFI viene al mondo già nello studio di incisione, inevitabilmente.
e a volte viene pure al mondo male !
Frederick- Vip Member
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- Messaggio n°119
Re: Trattamenti ambientali
Questo solo per dire che prima di scomodare le leggi della fisica applicata all'audio e' forse meglio partire dalle cose piu' pragmatiche...e chiedersi cosa vale veramente la pena di fare ... e per fare cosa ....
non so se vi siete accorti che non esiste un disco che sia parametrato come un altro,, neanche all'interno della stessa etichetta discografica...
non so se vi siete accorti che non esiste un disco che sia parametrato come un altro,, neanche all'interno della stessa etichetta discografica...
maggio- Vip Member
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- Messaggio n°120
Re: Trattamenti ambientali
Frederick ha scritto:
rendiamoci anche conto pero' .... che ascoltiamo tutti i giorni dischi incisi in studi trattati il cui risultato finale pero' e' dato dal mastering che fa il 50% del suono di quel disco ...e questo viene applicato esclusivamente dal gusto, dalla percezione, dalle orecchie, del produttore o dell'artista ,o del tecnico di turno... o nella peggiore delle ipotesi di tutti e tre!
non ultimo il mastering cambia sostanzialmente in base alla collocazione artistica del disco in base alle esigenze di mercato ,nonche' il formato in cui lo si andrà a produrre per la maggiore tiratura: vinile ,Cd ,Mp3...
quindi tutto il castello del trattamento sta in piedi fino ad un certo punto.
il MYFI viene al mondo già nello studio di incisione, inevitabilmente.
e a volte viene pure al mondo male !
Gli album sono pesantemente rimaneggiati in fase di editing con risultati più o meno buoni, è innegabile comunque che TUTTI gli studi siano trattati acusticamente (molti anche digitalmente)!
Frederick- Vip Member
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- Messaggio n°121
Re: Trattamenti ambientali
Bon...
quindi uno puo' solo cercare di togliere la maggior parte dei difetti che la sua stanza evidenzia e ottimizzare la sinergia dei componeti in base ESCLUSIVAMENTE al proprio gusto e alla propria cultura ( che vanno sempre a braccetto..)
Anche se lo strumento mi da una risposta piatta ,ma a me quella risposta piatta fa cagher... come probabilmente faceva cagher al fonico o al produttore o all'artista ( a cui l'opera artistica che sto ascoltando appartiene...) di quella bella risposta piatta nessuno se ne fa un benemerito!
quindi uno puo' solo cercare di togliere la maggior parte dei difetti che la sua stanza evidenzia e ottimizzare la sinergia dei componeti in base ESCLUSIVAMENTE al proprio gusto e alla propria cultura ( che vanno sempre a braccetto..)
Anche se lo strumento mi da una risposta piatta ,ma a me quella risposta piatta fa cagher... come probabilmente faceva cagher al fonico o al produttore o all'artista ( a cui l'opera artistica che sto ascoltando appartiene...) di quella bella risposta piatta nessuno se ne fa un benemerito!
maggio- Vip Member
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Località : Bergamo
- Messaggio n°122
Re: Trattamenti ambientali
Frederick ha scritto:Bon...
quindi uno puo' solo cercare di togliere la maggior parte dei difetti che la sua stanza evidenzia e ottimizzare la sinergia dei componeti in base ESCLUSIVAMENTE al proprio gusto e alla propria cultura ( che vanno sempre a braccetto..)
Anche se lo strumento mi da una risposta piatta ,ma a me quella risposta piatta fa cagher... come probabilmente faceva cagher al fonico o al produttore o all'artista ( a cui l'opera artistica che sto ascoltando appartiene...) di quella bella risposta piatta nessuno se ne fa un benemerito!
Ed infatti si chiama MyFi!
Frederick- Vip Member
- Numero di messaggi : 1932
Data d'iscrizione : 27.04.12
Località : Terre Matildiche
- Messaggio n°123
Re: Trattamenti ambientali
una bella risposta in ambiente puo' o dovrebbe essere il punto di partenza.... ma non e' detto che debba per forza essere il punto di arrivo,secondo me.
la musica non la deve ascoltare il computer,la dobbiamo ascoltare noi e ci deve dare emozione.
il fine della musica è dare emozione ed è un valore che non è quantificabile,perche' e' un valore qualitativo.
questo non vuol dire : fate quello che vi pare sia chiaro ... ma neanche che senza un pc e un microfono e dei pannelli acustici non si possa ascoltare bene la musica perche' fino a pochi anni fa lo si e' sempre fatto e a mio avviso lo si e' sempre fatto meglio di come losi fa oggi.
di sicuro in modo piu' emozionante...
l'esempio dello studio di incisione che si continua a fare non ci sta e non fila.
in studio la musica si fabbrica a casa la si utilizza e sono due contesti piuttosto diversi e le problematiche acustiche,tecniche e anche economiche sono diverse.
la musica non la deve ascoltare il computer,la dobbiamo ascoltare noi e ci deve dare emozione.
il fine della musica è dare emozione ed è un valore che non è quantificabile,perche' e' un valore qualitativo.
questo non vuol dire : fate quello che vi pare sia chiaro ... ma neanche che senza un pc e un microfono e dei pannelli acustici non si possa ascoltare bene la musica perche' fino a pochi anni fa lo si e' sempre fatto e a mio avviso lo si e' sempre fatto meglio di come losi fa oggi.
di sicuro in modo piu' emozionante...
l'esempio dello studio di incisione che si continua a fare non ci sta e non fila.
in studio la musica si fabbrica a casa la si utilizza e sono due contesti piuttosto diversi e le problematiche acustiche,tecniche e anche economiche sono diverse.
Frederick- Vip Member
- Numero di messaggi : 1932
Data d'iscrizione : 27.04.12
Località : Terre Matildiche
- Messaggio n°124
Re: Trattamenti ambientali
maggio ha scritto:
Ed infatti si chiama MyFi!
ma no !!
non c'e' bisogno di inventare parole nuove !!
l'alta fedelta' rimane quella che e' sempre stata !!
cioe' un interpretazione.
la migliore che riusciamo a mettere in atto con i mezzi ,le capacità , la cultura e le risorse di cui ognuno dispone in piu' o meno differente modo.
mc 73- Hi-End Member
- Numero di messaggi : 10976
Data d'iscrizione : 10.12.12
Località : friuli udine e dintorni
- Messaggio n°125
Re: Trattamenti ambientali
Frederick ha scritto:
ma no !!
non c'e' bisogno di inventare parole nuove !!
l'alta fedelta' rimane quella che e' sempre stata !!
cioe' un interpretazione.
la migliore che riusciamo a mettere in atto con i mezzi ,le capacità , la cultura e le risorse di cui ognuno dispone in piu' o meno differente modo.
_________________
saluti Michele
Nimalone65- Vip Member
- Numero di messaggi : 3393
Data d'iscrizione : 11.12.10
Località : Roma
- Messaggio n°126
Re: Trattamenti ambientali
Mi sembra che ve la raccontiate in vario modo per rigirare la frittata .
L'incisione in sede di registrazione e' il primo modo per ridurre l'energia del sistema , specie se ciò avviene in camere anecoiche iperassorbenti.
L'incisione sarà drasticamente diverso dal suono live .
L'ambiente ideale per registrare sarebbe ad assorbimento zero e rumore zero , e non in camere anecoiche !
Ogni ulteriore passaggio sarà ulteriormente peggiorativo , e lo sarà tanto di più , quanto più assorbente sarà l'ambiente in cui avviene .
Cercare di far passare il concetto , tratto l'ambiente perché in quel tipo di ambiente effettuò le registrazioni , trova una sorta di coerenza che però è e non può essere che peggiorativa , molto peggiorativa . Oltre che irrispettosa delle leggi della fisica lo è soprattutto per il cliente" che ci casca a cui si vende una vera e propria "bufala" !
L'incisione in sede di registrazione e' il primo modo per ridurre l'energia del sistema , specie se ciò avviene in camere anecoiche iperassorbenti.
L'incisione sarà drasticamente diverso dal suono live .
L'ambiente ideale per registrare sarebbe ad assorbimento zero e rumore zero , e non in camere anecoiche !
Ogni ulteriore passaggio sarà ulteriormente peggiorativo , e lo sarà tanto di più , quanto più assorbente sarà l'ambiente in cui avviene .
Cercare di far passare il concetto , tratto l'ambiente perché in quel tipo di ambiente effettuò le registrazioni , trova una sorta di coerenza che però è e non può essere che peggiorativa , molto peggiorativa . Oltre che irrispettosa delle leggi della fisica lo è soprattutto per il cliente" che ci casca a cui si vende una vera e propria "bufala" !
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Saluti,Enrico
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