ciao
Riki
steve966 ha scritto:alta fedelta' = acquistare di tutto di piu' in base ai propri gusti e alle proprie possibilita' economiche........raccontando a mogli,genitori,ecc di aver speso.........una miseria.....
Tony65 ha scritto:"Nelle riviste nessuno ti dice il grado di alta fedeltà di quello che stanno recensendo.
Al mercato non interessa assolutamente darsi una definizione oggettiva di alta fedeltà"
Pienamente d'accordo, una pietra tombale in merito all'influenza negativa del mercato e di ciò che pubblicizza sugli audiofili alla ricerca di "alta fedeltà".
Troppo spesso, parlo per me ma credo di essere in buona compagnia, nel tentativo di migliorare gli ascolti ho guardato ai prodotti di punta dei costruttori più blasonati, i "miti dell'high end" come Mark Levinson Krell Accuphase McIntosh, utilizzando negli anni per la scelta un po di orecchio ma tanto tra riviste pareri e fattori di rivendibilità.
Non dico certo che non siano oggetti hi-end ma è fresca la delusione mista a meraviglia dopo aver sostituito il finale ML431 con una coppia di mono "nostrani", un salto di qualità assurdo, ingiustificato il prezzo di ML a confronto, ho pagato tanto marketing e poca sostanza ...
Quanto sopra grazie al prestito di un rivenditore il quale mi ha permesso di capire e sentire meglio, indubbbiamente anche una questione di sinergia ma la differenza è altissima; non parlo ne di marche ne di rivenditori perché non mi interessa pubblicizzare nessuno, inoltre il finale l'ho praticamente già venduto e non ho quindi interessi personali.
Una semplice e pura constatazione di quanto a volte ci si continui a far del male rimanendo fissati su vecchi assunti, volendo definire l'alta fedeltà e partendo ovviamente da una registrazione meritevole, direi semplicemente l'emozione di ascoltare l'evento musicale e non l'impianto.
PS
nell'ambito del digitale penso che la liquida abbia portato solotanto benefici, non la metto di certo in paragone col vinile ma in quanto a fruibilità non ha eguali, ho sempre fatto zapping, anche con le cassette e gli lp, ora con la liquida è fantastico, impossibile annoiarti
oDo ha scritto:
...
Acutus ha scritto:
Cosa posso dirti oDo: è evidente che la pensiamo in maniera diametralmente opposta. Dunque sarò breve perché, come credo converrai, la vita spesso insegna che non sia utile accanirsi contro le idee altrui nella ricerca a tutti i costi di un compromesso irraggiungibile. Alla fine si arriva alla guerra, anche solo delle parole. E io sono pacifista ;)
La legittima difesa però è sacrosanta. E dunque non va bene innanzitutto che tu mi accusi di soggettivismo, non perché io creda di parlare per tutti o creda di esprimere il vero assoluto, ma semplicemente perché di opinioni, di gusti si tratta. Di percezioni filtrate dal nostro gusto dal nostro vissuto, insomma da noi, come uomini. Le tue affermazioni non sono certo meno personali in questo senso delle mie. Dunque premesso che io preferisco il gelato alla crema mentre tu evidentemente lo preferisci al pistacchio, la differenza tra le idee esposte la può fare la validità argomentativa, la logica che supporta come un'impalcatura il pensiero tradotto in parole.
Non si tratta di convincere nessuno, ma di fare coesistere in un forum pubblico idee diverse. Peraltro sono ben consapevole di essere in minoranza, in relazione all'andamento del mercato. In minoranza ma non in solitudine...
Venendo al sodo, in ordine sparso:
1) un p.c. ha una o più funzioni. Word Excel, power point, utilizzo di web, mail, chat varie etc... Un giradischi ha una sua funzione. La tazza del water ha la sua funzione. Ora io credo che si debbano utilizzare le cose per una o una serie di funzioni predefinite. Utilizzare il p.c. un hard disk per archiviare una non musica (perché non c'è, non la tocco) è quasi, mi scuso per l'essere così esplicito, come abbeverarsi nel bidet. Cioè utilizzare un bene per una funzione impropria.
2) C'è qualcuno che si ricorda della rivista Suono sotto la direzione di Bebo Moroni? Ora io non voglio fare l'avvocato di nessuno, però allora qualche idea c'era. Oggi idee non ce ne sono proprio. Vi ricordate le idee alla base della creazione di Fedeltà del Suono?
3) IO non scrivo di hifi per lavoro. Non guadagno nulla e non perdo nulla dallo scrivere bene dell'analogico e dal denigrare la liquida. Vale per tutti gli scriventi del forum???
4) Zapping: creatività o barbarie? Per me è fruizione da palestra, da centro commerciale . Non escludo che se ne possa fare un uso moderato.
Si dice così anche dei telefonini nei confronti dei nativi digitali. Lo dicono quelli che vivono nel mondo universitario totalmente slegato dalla realtà. Le cose stanno diversamente: utilizzo smodato e malato della telefonia mobile e di altri mezzi informatici. Probabilmente si perderà del tutto la scrittura manuale.
5)Stiamo inseguendo i risultati qualitativi che già la tecnologia di 40 anni fa ci garantiva. Lo stesso dicasi per la televisione a tubo catodico, che garantiva una visione qualitativamente molto superiore agli lcd e anche ai plasma (che andavano troppo bene e dunque non sono più prodotti). Adesso dopo 40 e fischia anni arriva l'OLED che riesce quasi ad eguagliare il tubo catodico.
6) Lo stesso dicasi per la liquida che insegue la qualità, la musicalità del vinile, non riuscendoci e per di più privando del piacere del supporto.
Acutus ha scritto:.. Lo stesso dicasi per la liquida che insegue la qualità, la musicalità del vinile, non riuscendoci e per di più privando del piacere del supporto.
Acutus ha scritto:Molto brevemente:
....
maggio: Il fine ultimo è ascoltare la musica. Ma anche il contesto, le cose che ci circondano contano. Un conto è ascoltare la propria musica
preferita in un contesto che garantisca il massimo benessere psico fisico, un altro in un contesto magari troppo caldo o freddo e
rumoroso. Stesso discorso si applica per il supporto che possiamo toccare leggere, annusare. Mi dica lei che è esperto di liquida
: voglio ascoltare Tristan und Isolde di Wagner. Ho bisogno di un libretto tedesco-italiano. Ha mai visto che libretti fantastici
grandi e leggibili che c'erano con i vinili? Coi c.d. si è andati peggio, ma ancora c'erano. Dico c'erano e non ci sono perché
ultimamente mettono un c.d. rom con il testo. Grandissima idiozia, perché se ascolto la musica, come faccio a leggermi in
contemporanea il libretto al computer. Mi devo prendere un portatile apposta? Oppure mi devo stampare 200 pagine di
libretto? E con la liquida? Il nulla più assoluto.
Ci sono anche libri con CD a corredo,dove libro e CD per l'autore hanno lo stesso peso.Acutus ha scritto:
libretto? E con la liquida? Il nulla più assoluto.
iano ha scritto:
Ci sono anche libri con CD a corredo,dove libro e CD per l'autore hanno lo stesso peso.
Ma a me ,più che il libretto manca la copertina degli LP,che ho sempre considerato come un opera d'arte a sé,che si integra con la musica.
Cosa impedirebbe oggi di vendere una copertina (magari tipo quadro da appendere) con un codice che ti permette di scaricare la musica?
Recentemente a Milano c'è stata una mostra di quadri di John Lurie,che è un grande musicista,convinto che la sua musica serva solo a descrivere i suoi quadri,che invece proprio belli non mi sembrano.I casi di grafici e fumettisti,e persino scultori,che hanno sentito il bisogno di integrare le loro opere con la musica sembra in continua crescita.
Non posso negare che certi LP li compro esclusivamente per la copertina.
Per quanto riguarda la qualità degli LP poi è molto varia,e sicuramente non esiste peggiore supporto di un pessimo LP.
Per quanto riguarda i migliori,bisogna andare purtroppo in là con gli anni,e li stampavano in USA,perlopiù.
Più che migliore l'LP è diverso e ha quindi ancora una sua ragione di esistere e avrebbe anche una sua ragione di progredire,al minimo per tornare agli standard passati,e poi magari superarli.
Io non so più dove stivarli gli LP.Meditavo appunto di appenderli alle pareti.
Si,è proprio questo il cuore della discussione.Acutus ha scritto:
Dobbiamo pretendere molto dagli impianti e soprattutto seppellire questa idea malsana per cui un impianto più è trapanante sugli acuti e più è fedele, mentre quelli più morbidi ed eufonici (cioè piacevoli all'udito) sarebbero interpretativi!!! Roba da pazzi!
Acutus ha scritto:.... E poi mi/le chiedo: ha senso parlare di cattiva incisione? Secondo me no! E poi chi lo dice che un incisione è cattiva? Un impianto è uno strumento e se buono deve sapere smussare eventuali asprezze debolezze del segnale originario.
Acutus ha scritto:
Roba da pazzi!
Acutus ha scritto:
Roba da pazzi!
Giordy60 ha scritto:
Dice Igor Zamberlan nella sua recensione su videohifi."Certamente anche nella seconda versione, che è un po’ più "polposa" in gamma media, non si tratta di amplificatori dal suono vintage, né di oggetti "midrange-oriented".JUSTINO ha scritto:A casa mia,tra le poche cose che sono passate,ho avuto il piacere di sperimentate un integrato che ha fatto si che qualsiasi cd mettessi su,suonasse in maniera molto appagante,è stato il NIA 1 di Nova.Si dica quel che si dica su questo modo di porgere la musica...ribadisco,un'esperienza per me molto positiva.
Chissà il NIA 2 che qualche buongustaio ha sposato.
iano ha scritto:
Ci sono anche libri con CD a corredo,dove libro e CD per l'autore hanno lo stesso peso.
Ma a me ,più che il libretto manca la copertina degli LP,che ho sempre considerato come un opera d'arte a sé,che si integra con la musica.
Cosa impedirebbe oggi di vendere una copertina (magari tipo quadro da appendere) con un codice che ti permette di scaricare la musica?
Recentemente a Milano c'è stata una mostra di quadri di John Lurie,che è un grande musicista,convinto che la sua musica serva solo a descrivere i suoi quadri,che invece proprio belli non mi sembrano.I casi di grafici e fumettisti,e persino scultori,che hanno sentito il bisogno di integrare le loro opere con la musica sembra in continua crescita.
Non posso negare che certi LP li compro esclusivamente per la copertina.
Per quanto riguarda la qualità degli LP poi è molto varia,e sicuramente non esiste peggiore supporto di un pessimo LP.
Per quanto riguarda i migliori,bisogna andare purtroppo in là con gli anni,e li stampavano in USA,perlopiù.
Più che migliore l'LP è diverso e ha quindi ancora una sua ragione di esistere e avrebbe anche una sua ragione di progredire,al minimo per tornare agli standard passati,e poi magari superarli.
Io non so più dove stivarli gli LP.Meditavo appunto di appenderli alle pareti.
Acutus ha scritto:
Salve Iano. Super mattiniero sul forum di alta fedeltà. Hehe complimenti ;)
Osservazioni interessanti. Personalmente non credo però che mi basterebbe una copertina, forse perché mi soddisfa pienamente il supporto vinilico, anche e soprattutto dal punto di vista sonoro. Si le incisioni e stampe non sono tutte eguali. Ma a volte si trovano addirittura l.p. ben suonanti in edicola. Ci sono anche ristampe molto curate oggigiorno. Cerco di non spendere troppo per singolo vinile. Il prezzo giusto è da 1 euro (pagato sull'usato) a 20 euro circa. Il vinile "Signoricci" a 45 euro glielo lascio volentieri. Prima viene la qualità artistica, solo dopo quella tecnica. E poi mi/le chiedo: ha senso parlare di cattiva incisione? Secondo me no! E poi chi lo dice che un incisione è cattiva? Un impianto è uno strumento e se buono deve sapere smussare eventuali asprezze debolezze del segnale originario. Pensi al rumore video del digitale e a come i tv c.r.t. del passato ammorbidivano il segnale non esattamente di qualità. Con il digitale almeno in un primo tempo si è accentuato il problema! Questo ci fa tornare al tema iniziale. Dobbiamo pretendere molto dagli impianti e soprattutto seppellire questa idea malsana per cui un impianto più è trapanante sugli acuti e più è fedele, mentre quelli più morbidi ed eufonici (cioè piacevoli all'udito) sarebbero interpretativi!!! Roba da pazzi!
La saluto, vista la bella giornata di sole vado al mare a smaltire lo stress post dibattito audiofilo ;)
RockOnlyRare ha scritto:
Però a me è capitato di fare un sacco di ascolti e molto spesso (non dico sempre) preferisco il suono del vinile al cd o al file liquido anche hi-res, differenza che tende (grossolanamente) ad aumentare con l'età della incisione originale. In sostanza con le incisioni recenti la differenza è molto minore che con incisioni vecchie di 20-40 anni.
heartbreaker ha scritto:
Direi che qui sta il nocciolo del problema; il vinile vuole una registrazione/masterizzazione analogica. Torna ad essere il re se la catena di registrazione è analogica. Per quanto hi-res siano i file, la "continuità" di una funzione analogica, potrà solo essere riapprossimata dopo la digitalizzazione, non eguagliata. E,che piaccia o no, si sente. A volte tanto, altre volte poco, il fatto è che si sente.
Luca58 ha scritto:Esistono pero' anche Lp digitalizzati che suonano incredibilmente bene .....