Avendo tra le mani due gioielli magnetoplanari come questi non posso esimermi dal tentare una specie di recensione che le metta a confronto. La HE6 è mia, la LCDX mi è stata gentilmente prestata da un utente che per privacy non nomino.
Grazie alla rete anche un niubbo come me può divertirsi a farlo pur con il rischio, già calcolato, di prendermi parecchie critiche da chi è più esperto, il che aiuterebbe la discussione e la conoscenza di queste cuffie. Accetterò, ovviamente, anche le critiche di chi tifa senza remore per l'una o l'altra azienda.
Non sono un audiofilo “convinto” e nemmeno di lunga data, perciò perdonate alcune inesattezze e correggetele.
Sono contento di non aver "sprecato" in precedenti recensioni o impressioni d'ascolto alcuni aggettivi che finalmente posso utilizzare per oggetti che se lo meritano.
Setup:
Il setup non è stellare ma è più che onesto per il livello delle cuffie in oggetto.
Foobar / Deadbeef
M2tech DSD dac, Burson 160D + Hiface one
Hifiman EF6 (gli altri ampli usati con la HE6 non ce la fanno, ma sulla LCD mi hanno dato alcune indicazioni)
Musica:
Un po' tutti i generi per capire che cosa possono dare queste cuffie, ma la maggior parte degli ascolti è avvenuta per godermele anziché testarle solamente, perciò sbilanciati sulla classica, principalmente su Bach. Tutti rip da CD.
Aggiungo dei link di alcuni brani/album per far capire in linea di massima con che cosa sono state ascoltate, se anche uno di essi dovesse piacere, a chi prima non ne era a conoscenza (sono comunque dei “classici”!), il tempo dedicato a questa recensione avrebbe più senso.
- Spoiler Link:
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Saltando parecchi convenevoli arriviamo immediatamente al primo punto: pur condividendo il tipo di tecnologia hanno poco o pochissimo in comune: sono due magnetoplanari aperte, costano un patrimonio, sono pesanti e poco ergonomiche e, soprattutto suonano divinamente.
Impronta sonora:
Audeze LCDX
Qualsiasi registrazione o genere la LCDX si trovi a riprodurre lo fa rendendo il suono grandioso, maestoso ed eufonico. A tratti sontuoso!
Siamo al limite del colorato, ma non un colore dozzinale fatto di rigonfiamenti nel mediobasso per sopperire a carenze in basso. La gamma bassa, pur avendo una presenza notevole, non sconfina e non mette in ombra una suadente e corposa gamma media sfoggiando una buona linearità in quella zonna dello spettro.
Come sound-signature, l'impressione che mi fa questa cuffia è simile a quando si usa l'effetto “seppia” in un programma di fotoritocco.
La LCDX propone un suono ricco e corposo, più pesante e carnoso della Hifiman, se ci si abitua a questo sound è difficile non esser colti da assuefazione a questo modo di presentare la musica. È una cuffia che tende ad esaltare le doti e nascondere le carenze di ciò che vi mettiamo dentro. Ha la capacità di rendere piacevole (quasi) qualsiasi cosa, e più alziamo il volume e più l'euforia sale. Ho la sensazione che potrei registrare la mia voce e pensare di avere delle doti canore anch'io!
Se penso alla LCDX penso all'impatto.
Generalmente l'ho trovata molto a suo agio con Rock e Jazz
Hifiman HE6
Ogni pezzo che ascolto con la HE6 mi viene rivelato. La musica ha una definizione eccellente con la sensazione che non manchi nulla e che nulla sia riprodotto con enfatizzazione.
Ha un'impostazione decisamente più chiara e meno chiusa della Audeze, ma senza sfociare in fatica d'ascolto o aggressività. Il suono è chiaro, nitido e cristallino senza forzature.
Uno dei termini audiofili abbastanza abusato: “levigato” con questa cuffia ha finalmente una denotazione.
In pratica la sua sound-signature è non avere una sound-signature. La cuffia cerca di scomparire il più possibile, con la sua firma e la sua impronta sonora. Sembra riportare il suono per quel che è. Sembra riportare, non riprodurre.
A parità di catena utilizzata mi pare che la HE6 sia più trasparente e renda più agevole un rapporto più diretto con la musica, o la registrazione se preferite.
Se nella LCDX quello che salta subito all'occhio è un basso tondo e impattante, nella HE6 non mi ha impressionato nulla in particolare, o meglio, nessun parametro risulta protagonista nell'immediato. Ha tutto senza eccessi; non avrà l'headstage della HD800, o la trasparenza della SR009 e nemmeno il punch della LCDX... arriva “piazzata” in tutto e questo la rende più universale rispetto alla LCDX.
Forzando un pochino e cercando un parametro che la contraddistingua quando penso alla HE6 penso al controllo.
Mi piace con ogni genere musicale, si esalta e diventa devastante con il piano solista.
Qualche particolare:
Headstage e immagine
L'headstage della X non è molto largo, ma abbastanza sviluppato in profondità. Ha anche un discreto layering. L'immagine è leggermente meno a fuoco rispetto alla HE6 e rispetto alla Hifiman cede come sensazione d'ambienza. Quello della HE6, pur non essendo un headstage da primato per dimensione, se si è abituati a cuffie come la HD800, garantisce una collocazione strumentale molto precisa e una immagine sempre coerente nelle dimensioni. La LCDX è molto sviluppata in altezza, con la HE6 trovo tutto più frontale. Personalmente preferisco quest'ultimo tipo di presentazione, aiuta ad immaginarsi un palco più verosimile.
Dinamica
L'impatto dinamico della LCDX è difficilmente raggiungibile. La botta ti arriva: “Slam”, “Punch”. “bam” Bwok” ... sono vere bastonate. Quando è ora di picchiare la LCDX picchia duro senza affaticare. Con gran parte del rock la preferisco poiché è un cuffia che dà garanzia di coinvolgimento emotivo. L'aspetto più pregevole è che una buona dinamica la si ottiene anche con amplificazioni modeste.
La HE6 è un po' più timida della LCDX come impatto, ma ha un'ottima resa con le grandi orchestre. Quando ci sono dei salti dinamici impegnativi si ha l'impressione che tutto avvenga con disinvoltura e scioltezza. Con le orchestre non ho mai notato congestioni o compressioni, anzi l'esatto contrario. Tra le due l' Audeze trasmette più energia, ma la HE6 lo fa con una capacità risolutiva migliore e mi pare con maggior controllo e articolazione anche a volumi contenuti. Non ho mai capito cosa intendano gli audiofili con microdinamica, forse è questa?
Gamma bassa:
Qui la HE6, pur avendo in assoluto un basso eccellente, profondo, controllato e corposo cede il passo alla Audeze. La X picchia di più in basso, è più tonda ma ugualmente incisiva e più carnosa. Fa sembrare la HE6 quasi magra. In basso si passa dall'eccellente della Hifiman allo spettacolare della Audeze.
Gamma media:
Lotta durissima in gamma media, ben evidente e ottima per entrambe. Pensate pure a tutti gli aggettivi positivi che avete letto in tutte le recensioni in merito alla gamma media, ci calzeranno a pennello. Difetti non ne trovo. Un po' più femminile e luminosa la HE6, più corposa e virile la LCDX.
Gamma alta:
In alto c'è una rivincita abbastanza netta della HE6. Rispetto all'americana ha una gamma acuta più avanti, estesa quanto il mio impianto e il mio udito consentono e di una piacevolezza disarmante. La ricchezza armonica della Hifiman fa sembrare la LCDX smussata e ovattata. Gran parte del ricercatissimo “dettaglio” sta in questa gamma, e la HE6 lo restituisce senza enfasi o aggressività, senza sibilanti né squilli. È ovvio che tra le due la “analitica” risulta la HE6, ma al contempo non perde in musicalità e gentilezza. È molto garbata in alto se la confronta alle top dinamiche come T1 e HD800, ma non resta indietro in risoluzione restituzione del dettaglio.
Nella LCDX la gamma alta è un po' sotto tono. Molto smussata, forse troppo. A volumi elevati e non consigliabili per più di una manciata di minuti, può essere utile non avere i piatti che fondano i timpani, ma nel confronto diretto con la HE6 sento sempre che manca qualcosa, qualcosa è nascosto e qualcosa non è riprodotto. Fa parte della sound-signature di Audeze che può creare dipendenza, ma questa carenza non mi convince fino in fondo.
Altre fissazioni audiofile:
Ottima risposta ai transienti per entrambe, attacchi netti e fulminei. Se la giocano per la trasparenza, anche se per come intendo io la trasparenza la HE6 va meglio; la X è un po' fumè. Naturalezza e realismo... vocaboli scottanti! Beh, senza tirare in ballo argomentazioni insostenibili diciamo che tra queste due e le cuffie mid-price ci passa parecchio. Nero infrastrumentale o black background? Se esiste, è percepibile ed è è ciò che penso lo trovate nella Hifiman. Grana finissima sia per l'una che per l'altra.
Test Golden Ears:
Vanno bene entrambe, il test risulta agevole e lo scarto con cuffie mid-price come Sennheiser HD650, Fidelio X1... è avvertibile come facilità di riconoscimento in quasi tutti i test. Però devo dire che con la HE6 qualcosa risulta più semplice. Riverbero e bassi in primis, ma anche il riconoscimento dei vari ricampionamenti mi è sembrato più facile con la Hifiman. In pratica chi ha guadagnato il famoso “attestato” con la HE6 lo deve restituire, non vale!
Le mie conclusioni:
Quando ho indossato la LCDX per la prima volta, essendo abituato al sound delle HE6 e delle T1, le ho trovate un po' opprimenti e chiuse, ma le altre caratteristiche sono subito balzate all'orecchio. Se ci si infila dentro del buon rock e jazz è difficile che deludano. La cosa positiva di questa cuffia è che suona bene con qualsiasi ampli. Anche un Fiio X5 la fa cantare bene. Nel manuale avrebbero dovuto scrivere che può creare dipendenza e dare assuefazione. Anche se non perfetta ha un potere seduttivo molto elevato.
Ho persino pensato alla possibilità di vendere qualche pezzo per finanziarne l'acquisto per usarla con il DAP, ma la musica che ascolto di più (barocco) è quella che esalta meno le X, e per un brano rock ogni tanto la HE6 è ampiamente sufficiente. La HE6 mi sembra più universale e con meno difetti, se amplificata a dovere, per le mie orecchie e la mia musica è perfetta.