gciraso ha scritto:
http://www.webalice.it/jlc891/Resuscitare_i_dischi.pdf
grazie il guaio è che sono appena 17 pagine
gciraso ha scritto:
http://www.webalice.it/jlc891/Resuscitare_i_dischi.pdf
pluto ha scritto:Ehm non che io condivida Nardi, ma la riproduzione "bagnata" se non sbaglio era suggerita anche dalla Thorens/Emt nei casi di dischi danneggiati etc x migliorare le cose.
Avevo letto l'articolo di nardi una vita fa e ora non ho avuto tempo, ma ocio xchè la storia della bagnatura non è così campata in aria
terlino ha scritto:Leggetolo pure l'articolo, ma io mai e poi mai userei quel metodo.
Il sapone non serve assolutamente a nulla! Pensate di lavare dei piatti o delle pentole?
Altra cosa e se uno può permettersela la macchina lavadischi, se io non potessi mi adetterei alla classica Knosti avendo cura di prepararmi il liquido esattamente come faccio adesso.
Se proprio volete leggere una cosa interessante leggetevi il libro di Stefano Rama " I Dischi Dell'Età Dell'Oro"
pluto ha scritto:Ehm non che io condivida Nardi, ma la riproduzione "bagnata" se non sbaglio era suggerita anche dalla Thorens/Emt nei casi di dischi danneggiati etc x migliorare le cose.
Avevo letto l'articolo di nardi una vita fa e ora non ho avuto tempo, ma ocio xchè la storia della bagnatura non è così campata in aria
pluto ha scritto:Vero Giovanni ma la cosa è sensibilmente diversa
- il Lencoclean veniva pubblicizzato x essere usato sempre. La procedura bagnata invece solo x una lettura di emergenza x migliorare dischi danneggiati
- il Lencoclean impastava i dischi come stucco e cemento. Thorens e EMT invece suggerivano ben altre soluzioni se ben ricordo
Ti premetto che non ho mai usato ne uno ne l'altra x fortuna ma come pratica di emergenza sembra avere una qualche ragione. Poi sono molto terrorizzato per i diamantini delle puntine x cui da me non se ne parla proprio