Edmond ha scritto:...
l'ascolto a teatro sia una splendida restituzione monofonica, mi ha sempre consentito di percepire in maniera piuttosto netta la localizzazione spaziale degli strumenti........ Non sono mai riuscito a percepire confuzione fra la posizione "vista" degli strumenti e la posizione"ascoltata" degli stessi..................
Non ho mai sentito i fagotti suonare a sinistra dei violini e non ho mai sentito i timpani al posto del direttore d'orchestra............. Da qui il desiderio di percepire con charezza la posizione degli strumentisti e la loro posizione fronte-retro.
Ema ha scritto:...
straquoto il neretto, è un eccellente modo per far capire come possa essere l'ascolto in sala..
Per la localizzazione spaziale, in un 3d di qualche tempo fa nel quale si discuteva di focalizzazione, mi sono espresso esattamente come te parlando di correttezza della "allocazione" spaziale dei soggetti sonori, contrariamente alla artificiosità della focalizzazione. Per dire che certamente nella restituzione stereo i vari strumentisti devono stare al proprio posto, ci mancherebbe..
E' sulla profondità che ho qualche dubbio. Il volume sonoro espresso dal vivo da una tromba o dal timpano elimina, a mio parere e ad occhi chiusi le grandi distanze che, fatte le debite proporzioni, mi tocca sentire con uno dei miei due impianti. Un grande strumento percussivo dal vivo sopravanza anche la posizione del direttore, riempiendo tutta la sala..almeno per me.
min
Kia..ma allora parlate seriii...
vediamo se il botolo vi dà qualche spunto per la giornata di domani..
era il lontano 2007 quando se-ne parlava..
Secondo ME (e non solo)
se chi ascolta non si dispone in modo equidistante dai diffusori,(caro scarfone)..
i sottili equilibri del segnale stereofonico vengono compromessi, ascoltando dal
VERO non è invece necessario mettersi davanti e nel mezzo all’orchestra per avere veritiere sensazioni d’ascolto, anche se si siede di lato le sensazioni cambiano, ma rimangono ugualmete reali,infatti a un concerto dal vivo è possibile ottenere infinite variabili circa la prospettiva sonora, si può spostarsi all’interno della sala ed andare più avanti,se si desidera una prospettiva con angolo più aperto o all’indietro se la si vuole con angolo più chiuso,
invece col nostro stereo la prospettiva è predeterminata dalla posizione dei microfoni durante la registrazione e nulla possiamo fare se non cercare di posizionarsi salvo produrre dei disastri all'ascolto,col nostro stereo chi decide come dobbiamo ascoltare
non siamo noi, ma bensi
il tecnico del suono,è lui che decide da che punto della sala farci ascoltare il brano, e se è bravo,e i microfoni vengono collocati nel modo più consono e nel miglior
punto d’ascolto si potrà godere di una prospettiva
sonora migliore che dal vivo,
questo è l'unico vantaggio del suono riprodotto su quello dal vivo,
ma l'ing deve essere bravo per goderne appieno purtroppo in molti casi anche avendo buone registrazioni gli audiofili si dimenticano di questo parametro fondamentale, e credono di potersi comportare davanti a uno stereo come con il suono vero,e di poter ascoltare bene in ogni punto della loro stanza come se si trovassero ad un concerto dal vivo..
mah...in realtà anche se qualcuno ancora
NON ci crede...il posizionamento,il tipo, e la qualità dei diffusori
una corretta disposizione dei diffusori nella sala d’ascolto è di importanza vitale per ottenere la migliore immagine sonora..
e..sempre che la stanza NON sia un 4x4 con pareti in gesso...
notte membri..