Da pluto Gio Nov 17, 2011 4:03 pm
@Ema: iniziamo a fare un distinguo della musica che si ascolta. Se tu ascolti un trio è evidente che se il trio è ravvicinato e tu indietreggi, percepisci sempre meno. Dando x scontato che tu sei al centro, più vai indietro e più il vertice del triangolo isoscele si allontana dalla base (Talete mi faveva una pippa
) e quindi tendi a percepire un tutt'uno. Diventa un ascolto mono
Ma una delle cose più belle x me è ascoltare i concerti x 2 piani o x 2 violini o per diversi strumenti e riuscire a percepire le differenze, da dove vengono gli strumenti etc. Oltre al resto che avete menzionato.
E' chiaro che si tratta di un ascolto ideale al centro e con una distanza non eccessiva dall'orchestra.
Idem x il Jazz dove il quartetto o quintetto è sempre ben collocato se ben registrato
Ovvio poi che tutto dipende dal manico, cioè dall'ingegniere del suono che può allargare o restringere la scena etc. E poi se sento i violini alla stessa altezza dei timpani, non è che mi faccia proprio impazzire. Tu sai meglio di me quali sono le disposizioni degli strumentisti in una grande orchestra sinfonica a teatro e dal primo violino che quasi casca in platea se non sta attento fino al timpanista ci sono parecchi metri di distanza (anche in altezza). Migliore è l'impianto e migliori sono i particolari che si avvertono. Come fate a dire che la scena non vi interessa?
Certo non avrò mai 30 metri di larghezza di una sinfonica di 50 elementi, però ci proviamo alla meno peggio.
Salvo, ma come puoi giudicare un impianto di spalle, di fianco etc etc nel modo più completo? E' vero quello che dici, una buona registrazione la capisci anche se stai in un angolo della stanza ed in piedi. Ma non è certo una situazione ideale. Poi la musica uno la ascolta come può e come vuole (io studiavo con una radio davanti a me sulla scrivania in sottofondo) ma x dare un giudizio quanto più preciso, se non partiamo neanche dal centro dei diffusori e da una distanza ottimale, di che parliamo?
Ps il Conte ha ragione - sarà l'influenza ma ha ragione