Carlo
Il Superfluo e la qualità necessaria
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- Messaggio n°76
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Comunque il nardi è un progettista. Nel suo sito, oltre alla filippica anti guru, troverete i suoi progetti. Diffusori, ampli, dac.....a quanto pare, da ciò che si legge in giro, non sono affatto male.
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- Messaggio n°77
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
ma qual'è sto sito del Sig. Nardi?
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°78
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
pavel ha scritto:ma qual'è sto sito del Sig. Nardi?
http://www.webalice.it/jlc891/cogito.htm
Sfoglia le altre pagine...qui è dove pontifica...;)
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- Messaggio n°79
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
carloc ha scritto:Comunque il nardi è un progettista. Nel suo sito, oltre alla filippica anti guru, troverete i suoi progetti. Diffusori, ampli, dac.....a quanto pare, da ciò che si legge in giro, non sono affatto male.
Carlo
I suoi diffusori da pavimento sono interessanti
http://www.webalice.it/jlc891/gglas.htm
matte- Senior Member
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- Messaggio n°80
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Si però scusate alla fine della fiera, senza entrare nel merito di chi prima si scalda o no anche se comunque è Nardi che apostrofa in modo poco elegante idiofila chi non la pensa come lui ), visto che ascoltiamo un dichetto o disco che si fa si perde volutamente parte del messaggio inciso per ascoltare bene (Nardi) o chi se ne fraga e si cerca di estrarre quante più informazioni possibili in modo neutro per riprodurle così come sono state incise???
Io personalmente sono per la seconda con il massimo rispetto per le altre posizioni (cosa che comunque il Nardi non ha dimostrato per primo ); ritengo che un impianto al di sopre di ogni sospetto mi riproduca l'incisione così come è e come è stata fatta, anche perchè è quella che ascolto e non l'evento reale
Io personalmente sono per la seconda con il massimo rispetto per le altre posizioni (cosa che comunque il Nardi non ha dimostrato per primo ); ritengo che un impianto al di sopre di ogni sospetto mi riproduca l'incisione così come è e come è stata fatta, anche perchè è quella che ascolto e non l'evento reale
Ultima modifica di matte il Mer Set 14 2011, 14:26 - modificato 1 volta.
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- Messaggio n°81
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Elcaset ha scritto:carloc ha scritto:Comunque il nardi è un progettista. Nel suo sito, oltre alla filippica anti guru, troverete i suoi progetti. Diffusori, ampli, dac.....a quanto pare, da ciò che si legge in giro, non sono affatto male.
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Sono tanta roba anche le piccole il primo progetto di CHF N61 con TW Scan Speak e Wf AudioNote by Vifa
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- Messaggio n°82
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
matte ha scritto:Si però scusate alla fine della fiera, senza entrare nel merito di chi prima si scalda o no anche se comunque è Nardi che apostrofa in modo poco elegante idiofila chi non la pensa come lui ), visto che ascoltiamo un dichetto o disco che si fa si perde volutamente parte del messaggio inciso per ascoltare bene (Nardi) o chi se ne fraga e si cerca di estrarre quante più informazioni possibili in modo neutro per riprodurle così come sono state incise???
Io personalmente sono per la seconda con il massimo rispetto per le altre posizioni (cosa che comunque il Nardi non ha dimostrato per primo ); ritengo che un impianto al di sopre di ogni sospetto mi riproduca l'incisione così come è e come è stata fatta, anche perchè è quella che ascolto e non l'evento reale
C'è una terza via, caro Matte: assemblare un impianto che sia, per te, il più evocativo possibile dell'evento reale, fregandosene di valvole, transistor, risposta in frequenza, prezzo, neutralità, colorazioni, scena acustica, dei pareri degli altri...Alla fine l'impianto deve servire a sentire musica e non ad estrarre quante più informazioni possibili dai supporti. Se alcune caratteristiche di tale ipotetico impianto siano più reali del reale o manifestino una o più "irrealtà", ma ti aiutano a ri-evocare l'evento dal vivo, ben vengano.
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- Messaggio n°83
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
ema49 ha scritto:matte ha scritto:Si però scusate alla fine della fiera, senza entrare nel merito di chi prima si scalda o no anche se comunque è Nardi che apostrofa in modo poco elegante idiofila chi non la pensa come lui ), visto che ascoltiamo un dichetto o disco che si fa si perde volutamente parte del messaggio inciso per ascoltare bene (Nardi) o chi se ne fraga e si cerca di estrarre quante più informazioni possibili in modo neutro per riprodurle così come sono state incise???
Io personalmente sono per la seconda con il massimo rispetto per le altre posizioni (cosa che comunque il Nardi non ha dimostrato per primo ); ritengo che un impianto al di sopre di ogni sospetto mi riproduca l'incisione così come è e come è stata fatta, anche perchè è quella che ascolto e non l'evento reale
C'è una terza via, caro Matte: assemblare un impianto che sia, per te, il più evocativo possibile dell'evento reale, fregandosene di valvole, transistor, risposta in frequenza, prezzo, neutralità, colorazioni, scena acustica, dei pareri degli altri...Alla fine l'impianto deve servire a sentire musica e non ad estrarre quante più informazioni possibili dai supporti. Se alcune caratteristiche di tale ipotetico impianto siano più reali del reale o manifestino una o più "irrealtà", ma ti aiutano a ri-evocare l'evento dal vivo, ben vengano.
Esatto. Mi permetto di mettere in ROSSO, un passaggio di Ema che personalmente trovo di fondamentale e primaria importanza.
Ultima modifica di pavel il Mer Set 14 2011, 15:01 - modificato 1 volta.
pluto- Hi-End Member
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- Messaggio n°84
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Scusa Ema ma una viola o un cello a destra e un violino a sinistra si sentono o no? Mica dobbiamo vedere le nuche. E questa è una modesta ricostruzione spaziale. Io mica parlo di piani sonori della cameristica
Dal vivo tu per primo m'insegni che percepisci tutto ( e ha ragione Sentenza quando ricorda che dal vivo si ascolta anche con gli occhi, panza etc etc cioè tutti i sensi allertati)
In un quartetto o quintetto jazz la scansione dei piani sonori diventa importante, visto che aumenta anche la distanza tra i players
Io concordo che la timbrica x il tuo tipo di musica è fondamentale. Dico solo che per altri tipi di musica ci sono probabilmente altri parametri che x alcuni possono essere più importanti. Prova ad ascoltare i Pink Floyd con le Rogers e poi con le JBL...
Hai voglia dire che le Rogers sono meglio (e te lo dice uno che le ha entrambe)
Se ritorniamo al discorso del superfluo, allora ti dico che possiamo vendere tutto domani. Ti ricordo le tue stesse parole quando mi dicesti che tuo padre si commuoveva ascoltando con il grammofono. Parole che condivido in pieno
X godere della buona musica non è poi così importante avere il top. Ma sono altrettanto certo che quando ti abitui ad una STAX di alto livello è poi difficile tornare ad una cuffia da 200 euro, giusto x fare un banale esempio.
Questo hobby è un grande gioco - dipende dalla ns salute mentale e dal ns portafoglio vedere fin quando siamo disposti ad andare. Fermo restando che x godere della buona musica basta il grammofono di tuo padre e la sua passione
Dal vivo tu per primo m'insegni che percepisci tutto ( e ha ragione Sentenza quando ricorda che dal vivo si ascolta anche con gli occhi, panza etc etc cioè tutti i sensi allertati)
In un quartetto o quintetto jazz la scansione dei piani sonori diventa importante, visto che aumenta anche la distanza tra i players
Io concordo che la timbrica x il tuo tipo di musica è fondamentale. Dico solo che per altri tipi di musica ci sono probabilmente altri parametri che x alcuni possono essere più importanti. Prova ad ascoltare i Pink Floyd con le Rogers e poi con le JBL...
Hai voglia dire che le Rogers sono meglio (e te lo dice uno che le ha entrambe)
Se ritorniamo al discorso del superfluo, allora ti dico che possiamo vendere tutto domani. Ti ricordo le tue stesse parole quando mi dicesti che tuo padre si commuoveva ascoltando con il grammofono. Parole che condivido in pieno
X godere della buona musica non è poi così importante avere il top. Ma sono altrettanto certo che quando ti abitui ad una STAX di alto livello è poi difficile tornare ad una cuffia da 200 euro, giusto x fare un banale esempio.
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- Messaggio n°85
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
pluto ha scritto:Scusa Ema ma una viola o un cello a destra e un violino a sinistra si sentono o no? Mica dobbiamo vedere le nuche. E questa è una modesta ricostruzione spaziale. Io mica parlo di piani sonori della cameristica
Dal vivo tu per primo m'insegni che percepisci tutto ( e ha ragione Sentenza quando ricorda che dal vivo si ascolta anche con gli occhi, panza etc etc cioè tutti i sensi allertati)
In un quartetto o quintetto jazz la scansione dei piani sonori diventa importante, visto che aumenta anche la distanza tra i players
Io concordo che la timbrica x il tuo tipo di musica è fondamentale. Dico solo che per altri tipi di musica ci sono probabilmente altri parametri che x alcuni possono essere più importanti. Prova ad ascoltare i Pink Floyd con le Rogers e poi con le JBL...
Hai voglia dire che le Rogers sono meglio (e te lo dice uno che le ha entrambe)
Se ritorniamo al discorso del superfluo, allora ti dico che possiamo vendere tutto domani. Ti ricordo le tue stesse parole quando mi dicesti che tuo padre si commuoveva ascoltando con il grammofono. Parole che condivido in pieno
X godere della buona musica non è poi così importante avere il top. Ma sono altrettanto certo che quando ti abitui ad una STAX di alto livello è poi difficile tornare ad una cuffia da 200 euro, giusto x fare un banale esempio.
Questo hobby è un grande gioco - dipende dalla ns salute mentale e dal ns portafoglio vedere fin quando siamo disposti ad andare. Fermo restando che x godere della buona musica basta il grammofono di tuo padre e la sua passione
E pure qui quoto in Rosso ciò che trovo altrettanto fondamentale.
Edmond- Sordologo
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- Messaggio n°86
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Io vorrei essere un po' polemico con l'amico Emanuele, che ha dalla sua una decina d'anni di saggezza in più...........
Vorrei esprimere una serie di concetti confusi e mal distribuiti nel discorso, per cui vi chiedo di perdonarmi.
Lorenzo "L'amarissimo che fa benissimo" sostiene un concetto fondamentale e un po' Mossiano. Ciò che ricrea le nostre sensazioni ed i nostri giudizi è sostanzialmente l'incisione. Dalla sua qualità dipendono moltissime delle considerazioni che possiamo esprimere a valle, su tutte quelle relative all'ascoltatore.
Ema sostiene che il riferimento dovrebbe essere spostato solamente sulla musica, anche a costo di ricreare eventi "fittizi" rispetto all'incisione, per ricreare quanto possibile le sensazioni dell'ascolto dal vivo, fregandosene della catena d'ascolto, sostanzialmente........... La Musica su tutto.
Una seconda via proposta da Emanuele, ma sostanzialmente analoga alla terza, è la ricerca del piacere d'ascolto, provo della pedante e didascalica ricostruzione dei cosiddetti impianti hi-end, privi di anima e di rapporto con la realtà.
Anche Gian esprime dei concetti condivisibili, soprattutto per quanto riguarda quei parametri che Ema ritiene, al limite, superflui, come la ricostruzione scenica dell'evento.
In effetti l'affermazione dell'assenza di resa prospettica di un quartetto d'archi mi lascia un poco perplesso...... Pur essendo convinto dall'esperienza che l'ascolto dal vivo è sostanzialmente una gigantesca restituzione monofonica, non posso peraltro evitare di sottolineare che un ascolto, anche ad occhi chiusi, che riporta planimetricamente (per quanto il nostro cervello possa ricostruire) un tamburo davanti al violino solista mi pone dei problemi............. Io credo, perchè ritengo di essere in grado di percepirlo, che il nostro apparato uditivo sia in grado di ricostruire abbastanza fedelmente delle posizioni reciproche delle sorgenti acustiche, tanto da rendermi convinto che l'assenza di tale percezione sia un degrado del piacere d'ascolto............
Credo peraltro che molte elettroniche siano progettate volutamente in modo da modificare la resa della registrazione, volontariamente ma anche involontariamente.
Se è vero, come dicono gli amici toscani, che Venticello Fresco è sordo nei confronti delle alte frequenze, sarà naturale che gli apparecchi che può far progettare in base alle sue sensazioni uditive saranno fortemente sbilanciate in gamma acuta..........
Così come un sistema di riproduzione semplicemente dedicato alla sola musica classica può benissimo estendersi in frequenza fino ad 8.000 Hz e poi scemare rapidamente....................
Condivido che la scelta sinergica dell'impianto sia fondamentale, ma credo anche che un minimo di standard di riproduzione tutti gli impianti debbano averlo, cercando di restituire al meglio le incisioni disponibili........
Da un lato l'incisione è tutto e dobbiamo fare in modo da disturbarla il meno possibile, dall'altra il piacere d'ascolto è tutto, in barba ad ogni altra considerazione...............
E in mezzo?????
Vorrei esprimere una serie di concetti confusi e mal distribuiti nel discorso, per cui vi chiedo di perdonarmi.
Lorenzo "L'amarissimo che fa benissimo" sostiene un concetto fondamentale e un po' Mossiano. Ciò che ricrea le nostre sensazioni ed i nostri giudizi è sostanzialmente l'incisione. Dalla sua qualità dipendono moltissime delle considerazioni che possiamo esprimere a valle, su tutte quelle relative all'ascoltatore.
Ema sostiene che il riferimento dovrebbe essere spostato solamente sulla musica, anche a costo di ricreare eventi "fittizi" rispetto all'incisione, per ricreare quanto possibile le sensazioni dell'ascolto dal vivo, fregandosene della catena d'ascolto, sostanzialmente........... La Musica su tutto.
Una seconda via proposta da Emanuele, ma sostanzialmente analoga alla terza, è la ricerca del piacere d'ascolto, provo della pedante e didascalica ricostruzione dei cosiddetti impianti hi-end, privi di anima e di rapporto con la realtà.
Anche Gian esprime dei concetti condivisibili, soprattutto per quanto riguarda quei parametri che Ema ritiene, al limite, superflui, come la ricostruzione scenica dell'evento.
In effetti l'affermazione dell'assenza di resa prospettica di un quartetto d'archi mi lascia un poco perplesso...... Pur essendo convinto dall'esperienza che l'ascolto dal vivo è sostanzialmente una gigantesca restituzione monofonica, non posso peraltro evitare di sottolineare che un ascolto, anche ad occhi chiusi, che riporta planimetricamente (per quanto il nostro cervello possa ricostruire) un tamburo davanti al violino solista mi pone dei problemi............. Io credo, perchè ritengo di essere in grado di percepirlo, che il nostro apparato uditivo sia in grado di ricostruire abbastanza fedelmente delle posizioni reciproche delle sorgenti acustiche, tanto da rendermi convinto che l'assenza di tale percezione sia un degrado del piacere d'ascolto............
Credo peraltro che molte elettroniche siano progettate volutamente in modo da modificare la resa della registrazione, volontariamente ma anche involontariamente.
Se è vero, come dicono gli amici toscani, che Venticello Fresco è sordo nei confronti delle alte frequenze, sarà naturale che gli apparecchi che può far progettare in base alle sue sensazioni uditive saranno fortemente sbilanciate in gamma acuta..........
Così come un sistema di riproduzione semplicemente dedicato alla sola musica classica può benissimo estendersi in frequenza fino ad 8.000 Hz e poi scemare rapidamente....................
Condivido che la scelta sinergica dell'impianto sia fondamentale, ma credo anche che un minimo di standard di riproduzione tutti gli impianti debbano averlo, cercando di restituire al meglio le incisioni disponibili........
Da un lato l'incisione è tutto e dobbiamo fare in modo da disturbarla il meno possibile, dall'altra il piacere d'ascolto è tutto, in barba ad ogni altra considerazione...............
E in mezzo?????
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Edmond- Sordologo
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- Messaggio n°87
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
La celebrazione della my-fi e delle sensazioni personali............Esatto. Mi permetto di mettere in ROSSO, un passaggio di Ema che personalmente trovo di fondamentale e primaria importanza.
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- Messaggio n°88
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
ema49 ha scritto:matte ha scritto:Si però scusate alla fine della fiera, senza entrare nel merito di chi prima si scalda o no anche se comunque è Nardi che apostrofa in modo poco elegante idiofila chi non la pensa come lui ), visto che ascoltiamo un dichetto o disco che si fa si perde volutamente parte del messaggio inciso per ascoltare bene (Nardi) o chi se ne fraga e si cerca di estrarre quante più informazioni possibili in modo neutro per riprodurle così come sono state incise???
Io personalmente sono per la seconda con il massimo rispetto per le altre posizioni (cosa che comunque il Nardi non ha dimostrato per primo ); ritengo che un impianto al di sopre di ogni sospetto mi riproduca l'incisione così come è e come è stata fatta, anche perchè è quella che ascolto e non l'evento reale
C'è una terza via, caro Matte: assemblare un impianto che sia, per te, il più evocativo possibile dell'evento reale, fregandosene di valvole, transistor, risposta in frequenza, prezzo, neutralità, colorazioni, scena acustica, dei pareri degli altri...Alla fine l'impianto deve servire a sentire musica e non ad estrarre quante più informazioni possibili dai supporti. Se alcune caratteristiche di tale ipotetico impianto siano più reali del reale o manifestino una o più "irrealtà", ma ti aiutano a ri-evocare l'evento dal vivo, ben vengano.
Caro Ema,
tu hai molta più esperienza di me.
Sai rendere l'idea.
Sono d'accordo con Te.
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- Messaggio n°89
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
ema49 ha scritto:
C'è una terza via, caro Matte: assemblare un impianto che sia, per te, il più evocativo possibile dell'evento reale, fregandosene di valvole, transistor, risposta in frequenza, prezzo, neutralità, colorazioni, scena acustica, dei pareri degli altri...Alla fine l'impianto deve servire a sentire musica e non ad estrarre quante più informazioni possibili dai supporti. Se alcune caratteristiche di tale ipotetico impianto siano più reali del reale o manifestino una o più "irrealtà", ma ti aiutano a ri-evocare l'evento dal vivo, ben vengano.
Su questo concordo assolutamente , l'hi-fi ognuno la interpreta come vuole anche perchè è lui che si deve emozionare e non di certo gli altri
P.S.
dimenticavo che però poi a conti fatti nei vari impianti ascolatati tra case e fiere io tutta stà profondità che si sbandiera spesso mica l'ho mai sentita (leggeri accennni, sfumature non certo gallerie) sarò sordo come una campana di piombo???
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- Messaggio n°90
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Edmond ha scritto:
La celebrazione della my-fi e delle sensazioni personali............
NOOOOOOOO ...ma che è sta storia della MyFi
Non si può ritenere la MyFy una scienza esatta, questo per definizione, la MyFy è estremamente personale e segue il gusto (personale) di ogni individuo.
La RIPRODUZIONE audio è altra cosa…non si può tollerare nessun tipo di alterazione o personalizzazione delle sonorità a favore di altre. La riproduzione dev’essere quanto più fedele possibile.
Parlo per esperienza e perché ho avuto l’immensa fortuna di sentire con le mie orecchie… sicuramente ci sono in ballo emozioni diverse ma se vogliamo essere coerenti è necessario non nascondere la testa nella sabbia o dietro il “gusto personale” …il suono di una Gibson + Vox è, e deve essere quello, come una rullata di tom e gran cassa deve avere una certa timbrica e non un’altra…
Ho potuto ascoltare dei CD che conoscevo come le mie tasche e capire che in quelle tracce c’era un mondo di suoni e DI MUSICA che NON AVEVO MAI SENTITO…ma se l’artista le ha volute E’ DOVEROSO CHE IO LA POSSA SENTIRE…Giusto?!?!
.....caxxo ragazzi paghiamo tutta la musica dentro i dischetti…perché non sfruttarla tutta????!!! …e non ricorriamo alla scusa “a ma piace così”…con me non attacca, io ascoltavo valvolare e sonorità supercalde….oggi invece ho capito cosa voglio dalla riproduzione audio….
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- Messaggio n°91
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Edmond ha scritto:Io vorrei essere un po' polemico con l'amico Emanuele, che ha dalla sua una decina d'anni di saggezza in più...........
Vorrei esprimere una serie di concetti confusi e mal distribuiti nel discorso, per cui vi chiedo di perdonarmi.
Lorenzo "L'amarissimo che fa benissimo" sostiene un concetto fondamentale e un po' Mossiano. Ciò che ricrea le nostre sensazioni ed i nostri giudizi è sostanzialmente l'incisione. Dalla sua qualità dipendono moltissime delle considerazioni che possiamo esprimere a valle, su tutte quelle relative all'ascoltatore.
Ema sostiene che il riferimento dovrebbe essere spostato solamente sulla musica, anche a costo di ricreare eventi "fittizi" rispetto all'incisione, per ricreare quanto possibile le sensazioni dell'ascolto dal vivo, fregandosene della catena d'ascolto, sostanzialmente........... La Musica su tutto.
Una seconda via proposta da Emanuele, ma sostanzialmente analoga alla terza, è la ricerca del piacere d'ascolto, provo della pedante e didascalica ricostruzione dei cosiddetti impianti hi-end, privi di anima e di rapporto con la realtà.
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In effetti l'affermazione dell'assenza di resa prospettica di un quartetto d'archi mi lascia un poco perplesso...... Pur essendo convinto dall'esperienza che l'ascolto dal vivo è sostanzialmente una gigantesca restituzione monofonica, non posso peraltro evitare di sottolineare che un ascolto, anche ad occhi chiusi, che riporta planimetricamente (per quanto il nostro cervello possa ricostruire) un tamburo davanti al violino solista mi pone dei problemi............. Io credo, perchè ritengo di essere in grado di percepirlo, che il nostro apparato uditivo sia in grado di ricostruire abbastanza fedelmente delle posizioni reciproche delle sorgenti acustiche, tanto da rendermi convinto che l'assenza di tale percezione sia un degrado del piacere d'ascolto............
Credo peraltro che molte elettroniche siano progettate volutamente in modo da modificare la resa della registrazione, volontariamente ma anche involontariamente.
Se è vero, come dicono gli amici toscani, che Venticello Fresco è sordo nei confronti delle alte frequenze, sarà naturale che gli apparecchi che può far progettare in base alle sue sensazioni uditive saranno fortemente sbilanciate in gamma acuta..........
Così come un sistema di riproduzione semplicemente dedicato alla sola musica classica può benissimo estendersi in frequenza fino ad 8.000 Hz e poi scemare rapidamente....................
Condivido che la scelta sinergica dell'impianto sia fondamentale, ma credo anche che un minimo di standard di riproduzione tutti gli impianti debbano averlo, cercando di restituire al meglio le incisioni disponibili........
Da un lato l'incisione è tutto e dobbiamo fare in modo da disturbarla il meno possibile, dall'altra il piacere d'ascolto è tutto, in barba ad ogni altra considerazione...............
E in mezzo?????
Giorgio, pur avendo letto due volte il tuo post, non sono riuscito a trovarvi alcuna vena polemica; anzi la tua frase.. "Pur essendo convinto dall'esperienza che l'ascolto dal vivo è sostanzialmente una gigantesca restituzione monofonica" è veramente geniale..
Ovvio che io sia d'accordo con te e con Gian che alcuni fondamentali parametri debbano essere rispettati. I tempi di mio padre erano altri, oggi riuscirebbe anche a me difficile ascoltare un quartetto in cui il vc suoni addosso al violino.
Sostanzialmente -spero di riuscire a spiegarmi- è l'esasperazione di alcuni parametri che mi risulta fastidiosa: l'eccessiva focalizzazione, l'eccessiva separazione dei vari gruppi strumentali, l'eccessiva ampiezza della scena, l'evidenziazione dei dettagli. Eccessi che distraggono e stancano facilmente perché non riscontrabili nell'ascolto reale. Questo vale per me: come scrivevo a Matte, se per molti questo tipo di restituzione dell'evento sonoro serve a coinvolgerli, sia il benvenuto..
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Edmond- Sordologo
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Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Ema, condivido pienamente!!!!! L'eccesso è sbagliato. Punto!
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- Messaggio n°93
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Edmond ha scritto:Ema, condivido pienamente!!!!! L'eccesso è sbagliato. Punto!
Perfetto! Condivido!
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- Messaggio n°94
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Edmond ha scritto:La celebrazione della my-fi e delle sensazioni personali............Esatto. Mi permetto di mettere in ROSSO, un passaggio di Ema che personalmente trovo di fondamentale e primaria importanza.
Allora Edmond, analizziamo semplicemente cio che ho sottolianto del discorso di Ema, dunque :
"C'è una terza via, caro Matte: assemblare un impianto che sia, per te, il più evocativo possibile dell'evento reale, fregandosene di valvole, transistor, risposta in frequenza, prezzo, neutralità, colorazioni, scena acustica, dei pareri degli altri..."
Dunque celebrazione o meno della Myfi, come dici tu (del quale comunque resto un fermo assertore) contestualizzando ciò che ho detto, vediamo paradossalmente COSA succederebbe qual'ora si faccia il contrario di quanto io ho asserito, ed evidenziato in Rosso.
Ci troveremo di fronte a una persona che : " Assembla un impianto che sia per lui sia il meno evocativo o comunque non evocativo o poco evocativo possibile dell'evento reale. In più la persona dovrebbe prendere in ferma considerazione valvole, transistor, risposta in frequenza, prezzo, neutralità, colorazioni, scena acustica, e il parere di tutti coloro che gli diranno cosa per loro è meglio o peggio" .
Questo (a scanso di inutilissime polemiche delle quali ritengo non ci sia nessunissimo bisogno in quanto ognuno ascolta quello che vuole e come vuole in ogni senso) che quando si muove un appunto ad una altrui idea, bisognerebbe anche saper vedere al di la del proprio naso. Cioè chiedersi " Cosa c'è in antitesi a questo pensiero? Una considerazione giusta, una meno giusta o magari, una considerazione ancor più strampalata?".
matte- Senior Member
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- Messaggio n°95
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Personalmente ritengo che oltre al timbro degli strumenti (umanamente riproducibili) e voci il resto è tutta MY-FI semplicemente perchè impossibile da riprodurre con un minimo di veridicità ; mia personalissima e contestabile opinione .....quindi nel mio piccolo cerco di riprodurre per lo più voci e strumenti a corda (per ovvie limitazioni fisiche) nel modo migliore che posso con i mezzi a disposizione e del resto.................mi aggrada ma è e sarà sempre lontano anni luce da quello che dovrebbe essere e quindi seleziono dei parametri che mi emozionano o rendono viva l'esecuzione e gli perfeziono
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Ospite- Ospite
- Messaggio n°96
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Mi piace, trovo giusta la filosofia con la quale ti approcci allo spinoso mondo della riproduzione HiFi.
Diciamo inoltre che se non possiedi delle B&W,hai gia dei buoni margini di successo.
Diciamo inoltre che se non possiedi delle B&W,hai gia dei buoni margini di successo.
matte- Senior Member
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- Messaggio n°97
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
pavel ha scritto:Mi piace, trovo giusta la filosofia con la quale ti approcci allo spinoso mondo della riproduzione HiFi.
Diciamo inoltre che se non possiedi delle B&W,hai gia dei buoni margini di successo.
Però le ho avute
Ultima modifica di matte il Mer Set 14 2011, 16:49 - modificato 2 volte.
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desmoraf68- Sordogolo 3
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- Messaggio n°98
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Fausto ha scritto:Edmond ha scritto:Ema, condivido pienamente!!!!! L'eccesso è sbagliato. Punto!
Perfetto! Condivido!
Come non
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Raffaele
Chi sa fare la musica la fa, chi la sa fare meno la insegna, chi la sa fare ancora meno la organizza, chi la sa fare così così la critica. (Luciano Pavarotti)
Gli appassionati di musica sono assolutamente irragionevoli. Vogliono essere sempre perfettamente muti quando si dovrebbe desiderare di essere assolutamente sordi. (Oscar Wilde)
Non posso immaginare la mia vita o quella di chiunque altro senza la musica: è come una luce nel buio che non si spegne mai. (Martin Scorsese)
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- Messaggio n°99
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
matte ha scritto:pavel ha scritto:Mi piace, trovo giusta la filosofia con la quale ti approcci allo spinoso mondo della riproduzione HiFi.
Diciamo inoltre che se non possiedi delle B&W,hai gia dei buoni margini di successo.
Però le ho avute
Mi piace che parli al passato.....
Edmond- Sordologo
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- Messaggio n°100
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Pavel, credo che ci sia un po' troppa filosofia nel tuo pensiero............. Personalmente ritengo che un impianto sia correttamente assemblabile da una persona che ha conoscenza della musica dal vivo.
In questo caso è possibile fare ragionamenti di merito in termini di timbrica e di fedeltà della riproduzione..... Ovvero sono in grado di assemblare un impianto che faccia suonare la chitarra come una chitarra e non come una viola da gamba............
Molti non hanno, purtroppo, queste conoscenze e sono in grado, quindi, di generare dei grandi errori..........
Poi, come dici tu, io preferisco una Ramirez piuttosto che una Torres o una Grimaldi e questo ci sta nel creare le differenze fra i vari impianti.............. Quindi una my-fi a ragion veduta, direi...........
Il rischio è la my-fi totale che deriva dalla ignoranza in materia di suoni.................
In questo caso è possibile fare ragionamenti di merito in termini di timbrica e di fedeltà della riproduzione..... Ovvero sono in grado di assemblare un impianto che faccia suonare la chitarra come una chitarra e non come una viola da gamba............
Molti non hanno, purtroppo, queste conoscenze e sono in grado, quindi, di generare dei grandi errori..........
Poi, come dici tu, io preferisco una Ramirez piuttosto che una Torres o una Grimaldi e questo ci sta nel creare le differenze fra i vari impianti.............. Quindi una my-fi a ragion veduta, direi...........
Il rischio è la my-fi totale che deriva dalla ignoranza in materia di suoni.................
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Giorgio
Non fateci caso... sono sordo!!! E pure GURU!!!
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°101
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Elcaset ha scritto:carloc ha scritto:Comunque il nardi è un progettista. Nel suo sito, oltre alla filippica anti guru, troverete i suoi progetti. Diffusori, ampli, dac.....a quanto pare, da ciò che si legge in giro, non sono affatto male.
Carlo
I suoi diffusori da pavimento sono interessanti
http://www.webalice.it/jlc891/gglas.htm
Ciao Elcaset,
Non nego che ci sto facendo un pensierino....forse potrebbero essere un buon carico per il mio ampli a valvole.
Carlo
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