Avete letto questo articolo di Diego Nardi su FdS di questo mese? (Settembre, pag. 80) Interessante, vero? Lo condivido parola per parola..anche perché ripete concetti da me espressi qualche tempo fa...
Il Superfluo e la qualità necessaria
ema49- Musicofilo
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- Messaggio n°1
Il Superfluo e la qualità necessaria
Avete letto questo articolo di Diego Nardi su FdS di questo mese? (Settembre, pag. 80) Interessante, vero? Lo condivido parola per parola..anche perché ripete concetti da me espressi qualche tempo fa...
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Geronimo- Self-Awareness
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Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Ciao Ema , puoi riassumere quanto affermato da Nardi?
ema49- Musicofilo
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Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Ti riporto un passo:Elcaset ha scritto:Ciao Ema , puoi riassumere quanto affermato da Nardi?
"L'audiozia vuole dire suoni fotografici, iperdefiniti, dove si pretende di "localizzare" le sorgenti sonore che non solo non ha riscontro nell'ascolto di musica reale....ma tende a darle un carattere pedante e ragioneristico che la svuota di ogni espressività. Dagli impianti d'audiozia si pretende una noiosissima riproduzioen didascalica che finisce per rendere insopportabili i dischi normali; non è un caso che il costante stato di ansia e insoddisfazione in cui di solito versa l'audiota tipico, che si consola buttandosi sul più patetico feticismo e continua con frenesia a cambiare apparecchi ma non riesce a sentire un disco dall'inizio alla fine.
In altre parole in "hiend" il superfluo -cioè i parametri dell'audiozia- va a prevalere sull'essenziale -cioè la buona riproduzione"
Ti ricorderai che le medesime considerazioni sono state da me fatte un po' di tempo fa
Se vuoi, ti riporto altri passi significativi..
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°4
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Quello che hai riportato è sufficiente.......
Il Nardi ha perfettamente ragione.
Carlo
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ema49- Musicofilo
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- Messaggio n°5
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Perché nessuno possa adombrarsi, preciso che ho fatto parte della categoria degli audioti per decine di anni, per rinsavire solo da qualche mese...
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°6
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
ema49 ha scritto:
Perché nessuno possa adombrarsi, preciso che ho fatto parte della categoria degli audioti per decine di anni, per rinsavire solo da qualche mese...
Non è mai troppo tardi per convertirsi sulla via di Damasco......
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Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°7
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Io non sono d'accordo, e non per questo spendo cifre folli, cerco di mettere a punto nel miglior modo possibile quello che ho.
I dischi se ben registrati e se l'ingegnere del suono mette bene i micofoni e usa poco l'equalizzatore riesce a rendere perfettamente il palcoscenico sonoro.
Nel caso che si tratta di registrazioni in studio, la giusta miscelazione dei vari canali riproduce ciò che l'ingegnere del suono voleva, il risultato dipende tutto dalla sua bravura.
I dischi se ben registrati e se l'ingegnere del suono mette bene i micofoni e usa poco l'equalizzatore riesce a rendere perfettamente il palcoscenico sonoro.
Nel caso che si tratta di registrazioni in studio, la giusta miscelazione dei vari canali riproduce ciò che l'ingegnere del suono voleva, il risultato dipende tutto dalla sua bravura.
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ema49- Musicofilo
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- Messaggio n°8
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Massimo ha scritto:
I dischi se ben registrati e se l'ingegnere del suono mette bene i micofoni e usa poco l'equalizzatore riesce a rendere perfettamente il palcoscenico sonoro.
Giusta osservazione, caro Massimo. E' noto a tutti che un supporto eccellentemente registrato apre una non piccola porzione di hiend anche con impianti da poche centinaia di euro. Ma questo non sposta di una virgola l'intelligente argomentazione di Nardi. I parametri valutativi di un impianto "hiendista", ahimè, NON esistono nell'ascolto reale. Come dicevo tempo fa, la focalizzazione o, peggio ancora, il soundstage e la didascalica esposizione dei particolari (i tanto amati microcontrasto e definizione) sono artifici innaturali...
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nerodavola- Senior Member
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Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Il pensiero di Nardi è condivisibile al 100%, a mio parere; come anche il fatto che buona parte dei parametri assai cari a molti, siano semplicemente inesistenti in una sala da concerto.
Tuttiavia, prima ancora dell'apparato di riproduzione, credo non si possa trascurare quanto consegue (inevitabilmente) dall’uso e relativo posizionamento dei microfoni: se ascolti un violino solo a teatro dalla prima fila puoi percepire chiaramente il...rumore dei polpastrelli che battono sulla tastiera; giusto?
Insomma, credo che la ripresa microfonica comporti inevitabilmente un tipo di ascolto “differente” da quello a cui siamo generalmente abituati dal vivo; in particolare nel caso dell’orchestra, ove il posizionamento dalla 10a fila in avanti è certamente preferibile e l’amalgama sonora che ne consegue è sovente assai “poco audiofila”.
(ma tanto, tanto naturale, eh ! )
Ciao.
PS "apparato di riproduzione" = impianto HiFi
Tuttiavia, prima ancora dell'apparato di riproduzione, credo non si possa trascurare quanto consegue (inevitabilmente) dall’uso e relativo posizionamento dei microfoni: se ascolti un violino solo a teatro dalla prima fila puoi percepire chiaramente il...rumore dei polpastrelli che battono sulla tastiera; giusto?
Insomma, credo che la ripresa microfonica comporti inevitabilmente un tipo di ascolto “differente” da quello a cui siamo generalmente abituati dal vivo; in particolare nel caso dell’orchestra, ove il posizionamento dalla 10a fila in avanti è certamente preferibile e l’amalgama sonora che ne consegue è sovente assai “poco audiofila”.
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Mauro
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Massimo- Hi-End Member
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Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
la cosa fondamentale che un impianto non potrà mai avere rispetto al live è la DINAMICA,e l'EMOZIONE dell'evento, ma su un buon impianto con una buona registrazione ti avvicini molto.
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ema49- Musicofilo
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Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
nerodavola ha scritto:Il pensiero di Nardi è condivisibile al 100%, a mio parere; come anche il fatto che buona parte dei parametri assai cari a molti, siano semplicemente inesistenti in una sala da concerto.
Tuttiavia, prima ancora dell'apparato di riproduzione, credo non si possa trascurare quanto consegue (inevitabilmente) dall’uso e relativo posizionamento dei microfoni: se ascolti un violino solo a teatro dalla prima fila puoi percepire chiaramente il...rumore dei polpastrelli che battono sulla tastiera; giusto?
Insomma, credo che la ripresa microfonica comporti inevitabilmente un tipo di ascolto “differente” da quello a cui siamo generalmente abituati dal vivo; in particolare nel caso dell’orchestra, ove il posizionamento dalla 10a fila in avanti è certamente preferibile e l’amalgama sonora che ne consegue è sovente assai “poco audiofila”.
(ma tanto, tanto naturale, eh ! )
Ciao.
PS "apparato di riproduzione" = impianto HiFi
Sostanzialmente d'accordo con te sull'importanza della ripresa microfonica e sulla condizione limite cui accennavi per l'ascolto del violino e, più ancora di viola, vc o viola daa gamba.
E' un fatto però che impianti "monstre" riescano a ricreare scene acustiche e a tirar fuori microdettagli che impianti umani e musicali lasciano, giustamente, in secondo piano o fanno sentire ma non ascoltare.
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ema49- Musicofilo
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Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Massimo ha scritto:la cosa fondamentale che un impianto non potrà mai avere rispetto al live è la DINAMICA,e l'EMOZIONE dell'evento, ma su un buon impianto con una buona registrazione ti avvicini molto.
dimentichi forse il parametro più importante: la timbrica
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ema49- Musicofilo
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Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
..ho letto tempo fa una recensione di Andio Morotti (mi sembra). Si affermava che un lieve squilibrio timbrico potesse risultare meno fastidioso di una ampia e granitica scena acustica. A mio parere, semplicemente una bestemmia.
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nerodavola- Senior Member
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- Messaggio n°14
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Totalmente d'accordo (con te, intendo)!ema49 ha scritto:
..ho letto tempo fa una recensione di Andio Morotti (mi sembra). Si affermava che un lieve squilibrio timbrico potesse risultare meno fastidioso di una ampia e granitica scena acustica. A mio parere, semplicemente una bestemmia.
Trovo assai più molesta la splendida riproduzione di clavicembalo che suona...come una chitarra (e ne ho ascoltate, vi garantisco) rispetto ad un quartetto d'archi timbricamente corretto ma scenograficamente poco credibile.
E aggiungo: troppa focalizzazione ed eccessivo dettaglio (quando non addirittura fastidiosi) tendono generalmente a... "distrarmi". Non so perchè, ma questo è l'effetto che mi provocano e non saprei come descriverlo diversamente.
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Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°15
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Quella la davo per scontata, su un impianto se si confonde uno strumento con un altro è meglio buttarlo o farsi una visita dall'otorino.ema49 ha scritto:Massimo ha scritto:la cosa fondamentale che un impianto non potrà mai avere rispetto al live è la DINAMICA,e l'EMOZIONE dell'evento, ma su un buon impianto con una buona registrazione ti avvicini molto.
dimentichi forse il parametro più importante: la timbrica
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- Messaggio n°16
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Ma quanti audiofili sono in grado di riconoscere il suono e le sfumature varie di uno strumento/strumentista? Quanti audiofili hanno una cultura musicofila importante? In base a cosa valutano costoro il suono espresso da un sistema hi-end?
Mi e' capitato di ascoltare assieme ad un audiodilo (pseudo-guru si erge in rete) un gran bel sistema; improvvisamente costui mi guarda e dice: "non sento le corde di nylon e le note basse del contrabasso; questo sistema timbricamente e' una ciofeca"...!!!
Rispondo: e' una viola da gamba che sta suonando ...!!!
Ormai si legge tutto ed il contrario di tutto e non ce da stupirsi....!!!
Rientrando in topic sono pienamente daccordo con l' articolo del Sig. Diego Nardi.
Mi e' capitato di ascoltare assieme ad un audiodilo (pseudo-guru si erge in rete) un gran bel sistema; improvvisamente costui mi guarda e dice: "non sento le corde di nylon e le note basse del contrabasso; questo sistema timbricamente e' una ciofeca"...!!!
Rispondo: e' una viola da gamba che sta suonando ...!!!
Ormai si legge tutto ed il contrario di tutto e non ce da stupirsi....!!!
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- Messaggio n°17
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Senza ombra di dubbio state discorrendo di un argomento interessantissimo.
Non avendo una grande esperienza e non essendo facile intervenire mi limito a leggervi con interesse.
Posso solo dire che a volte ho notato, negli appassionati, un'esasperata ricerca della perfezione.
Questo porta poi ad una assuefazione che, alla fine, cancella entusiasmo ed emozione.
Non avendo una grande esperienza e non essendo facile intervenire mi limito a leggervi con interesse.
Posso solo dire che a volte ho notato, negli appassionati, un'esasperata ricerca della perfezione.
Questo porta poi ad una assuefazione che, alla fine, cancella entusiasmo ed emozione.
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https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t11768p150-l-impianto-di-fausto-full-yba#636110
... simplement musical ... fausto ...
Numero uno: - Rega P8 - Rega Ania - Rega Phono - Blusound Node X - Naim V1 - Tsakiridis Theseus - Vestlyd 12c - Nordost Heimdal - Yba Cristal.
Numero due: - Wiim Pro Plus - Marantz UD5005 - Marantz SR5005 - Qed.
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- Messaggio n°18
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
ema49 ha scritto:Ti riporto un passo:Elcaset ha scritto:Ciao Ema , puoi riassumere quanto affermato da Nardi?
"L'audiozia vuole dire suoni fotografici, iperdefiniti, dove si pretende di "localizzare" le sorgenti sonore che non solo non ha riscontro nell'ascolto di musica reale....ma tende a darle un carattere pedante e ragioneristico che la svuota di ogni espressività. Dagli impianti d'audiozia si pretende una noiosissima riproduzioen didascalica che finisce per rendere insopportabili i dischi normali; non è un caso che il costante stato di ansia e insoddisfazione in cui di solito versa l'audiota tipico, che si consola buttandosi sul più patetico feticismo e continua con frenesia a cambiare apparecchi ma non riesce a sentire un disco dall'inizio alla fine.
In altre parole in "hiend" il superfluo -cioè i parametri dell'audiozia- va a prevalere sull'essenziale -cioè la buona riproduzione"
Ti ricorderai che le medesime considerazioni sono state da me fatte un po' di tempo fa
Se vuoi, ti riporto altri passi significativi..
Io credo che dipenda dall'ascoltatore non tanto dall'impianto, ovvero dal fatto che c'è una bella differenza tra "sentire" i suoni ed "ascoltare" la musica.
Troppe volte ed alcuni esempi riportati lo dimostrano, gli audiofili vogliono "sentire" il suono degli strumenti e questo esclude la possibilità di "ascoltare" musica, con tutto ciò che questo comporta in termini di comprensione del messaggio musicale.
Alcune registrazioni rivolte al mondo "audiophile" poi sono, non a caso, iper analitiche iper dettagliate e fortemente manipolate in fase di mastering proprio per questo motivo.
Lorenzo
Edmond- Sordologo
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- Messaggio n°19
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Condivido da sempre questo concetto, anche se mi sembra che il buon Nardi voglia ergersi un pochetto ad anti-guru, o, se vogliamo, a guru di nuova generazione, mirando a bastonare ciò che per decenni è stato, da moltissimi, esaltato............
Il concetto di musicalità del riprodotto, poi, lo trovo consono alla sola musica acustica, visto che, anche dal vivo, la musica amplificata è già clamorosamente equalizzata...........
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Non fateci caso... sono sordo!!! E pure GURU!!!
nerodavola- Senior Member
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- Messaggio n°20
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Corretto anche questo.Edmond ha scritto:Il concetto di musicalità del riprodotto, poi, lo trovo consono alla sola musica acustica, visto che, anche dal vivo, la musica amplificata è già clamorosamente equalizzata...........
Io facevo riferimento alla timbrica come parametro di primaria rilevanza, e - non a caso - ascolto unicamente classica.
Ma mi pare legittimo e comprensibile che, con altri generi musicali, la gerarchia rispetto ai parametri di ascolto e valutazione possa cambiare; non foss’altro perchè in relazione alla timbrica il termine di paragone oggettivo in molti casi... non esiste.
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°21
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Edmond ha scritto:Condivido da sempre questo concetto, anche se mi sembra che il buon Nardi voglia ergersi un pochetto ad anti-guru, o, se vogliamo, a guru di nuova generazione, mirando a bastonare ciò che per decenni è stato, da moltissimi, esaltato............
Hai centrato il Nardi pensiero...... dai una letta qui http://www.webalice.it/jlc891/cogito.htm
Ciao, Carlo
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pluto- Hi-End Member
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- Messaggio n°22
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Interessante posizione
Ce l'ha con gli audiofili e con i forum e quindi giustamente si costruisce un autoforum da cui esternare agli audiofili (non è che il pubblico sia un altro) e ovviamente contro gli audiofili stessi.
Sono un attimino confuso ed in minoranza qua, ma non importa
Direi che il Conte ha ragione quando dice che vuole ergersi un pochetto da antiguru. Togli pure il pochetto....
Ce l'ha con gli audiofili e con i forum e quindi giustamente si costruisce un autoforum da cui esternare agli audiofili (non è che il pubblico sia un altro) e ovviamente contro gli audiofili stessi.
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nerodavola- Senior Member
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- Messaggio n°23
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
Tutti i punti di vista sono legittimi ovviamente, tuttavia presumo che l'intenzione di Emanuele non fosse quella di discutere la persona, ma il merito di quello che sostiene.
E limitandomi a questo, personalmente trovo diversi spunti condivisibili. Voi no?
E limitandomi a questo, personalmente trovo diversi spunti condivisibili. Voi no?
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- Messaggio n°24
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
leggendo di Nardi mi è venuto in mente un articolo scritto su CHF n° 83 a firma di Alberto Maltese che mi ha letteralmente sconvolto per la "delicatezza" nei confronti di un lettore che gli chiedeva una mano per i filtri in serie.
Erano anni che lo tenevo dentro, chi ha questo numero di CHF legga a pag. 42/43/44 per chi non lo ha, sarò felice di inviargli una scannerizzazione.
Scusate l'OT
Erano anni che lo tenevo dentro, chi ha questo numero di CHF legga a pag. 42/43/44 per chi non lo ha, sarò felice di inviargli una scannerizzazione.
Scusate l'OT
Ultima modifica di Massimo il Dom Set 11 2011, 23:07 - modificato 1 volta.
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ema49- Musicofilo
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- Messaggio n°25
Re: Il Superfluo e la qualità necessaria
pluto ha scritto:Interessante posizione
Ce l'ha con gli audiofili e con i forum e quindi giustamente si costruisce un autoforum da cui esternare agli audiofili (non è che il pubblico sia un altro) e ovviamente contro gli audiofili stessi.
Sono un attimino confuso ed in minoranza qua, ma non importa
Direi che il Conte ha ragione quando dice che vuole ergersi un pochetto da antiguru. Togli pure il pochetto....
Conosco bene il Nardi. Direi che, giuste o sbagliate siano le sue argomentazioni che ripeto personalmente condivido, un dato di fatto è incontrovertibile: la sua coerenza nel propugnarle da sempre. Mi meraviglia il fatto che gli permettano di riportarle in una rivista quale FdS.
Riporto ancora un passo.
"Se si abbandonano per un attimo gli aspetti ludici, feticistici o dogmatici e si ragiona sulla funzione essenziale, cioè sulla qualità realmente necessaria (e non sulla perfezione teorica che non solo è inutile ma confligge (....) il massimo pratico di godibilità (....) e soprattutto con la capacità di far seguire un brano senza dirottare l'attenzione su dettagli irrilevanti era tecnicamente già acquisito alla metà degli anni '70 Dal punto di vista della godibilità complessiva (....) probabilmente (un impianto) di oggi fa "più cose" ma in sostanza irrilevanti alla musica.
Non ti sembra di leggere un mio lungo post di molti mesi fa?
D'accordissimo sulla osservazione del Conte a proposito della musica acustica.
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