Edmond ha scritto:Sta bene, ma così ci ritroviamo sempre al punto di partenza.. Come misuriamo? Un oscilloscopio a casa è, francamente, al di la di ogni senso logico, secondo il mio modo di vedere............. Gli altri strumenti non li ho mai usati e non so darne un giudizio di merito............
La questione è che sulla maggior parte dei manuali dei bracci, antichi e moderni, si parte sempre dalla posizione orizzontale del braccio......... Proviamo a ragionare partendo da qui?
Intendevo proprio questo.
Parlare di VTA, non ha senso per diversi motivi (sopra elencati) che ci porterebbero a posizionare i bracci a livelli assurdi per portare il VTA nella corretta posizione prevista (che poi basta un niente e la posizione non è + valida).
Ho anche detto che se si effettuano queste variazioni, si sentono chiaramente dei risultati e che questi sono dovuti non al fatto che abbiamo rispettato il corretto VTA del cantilever, ma che abbiamo variato peso, ovehang etc etc) e sopratutto l' AIS. Ma che in pratica non avremmo alcun riferimento "semplice" di montaggio (qual' è l' orizzontalità del braccio ad es).
Infatti è importante parlare in termini di AIS (Angolo di Incidenza dello Stilo) o come si dice in inglese, SRA (Stylus Rake Angle).
Proprio perchè, partendo dalla orizzontalità del braccio e sapendo che le casi costruttrici di testine sono tutte mediamente d' accordo nella ricerca di uno stilo ad incidenza prossima allo zero (per cui perpendicolare al disco), perlomeno riducono di molto i fattori variabili.
L' ottimizzazione parte da un braccio orizzontale, non sarà optimum per tutti i dischi (come detto prima essi sono tutti diversamente incisi e stampati infatti, strumentalmente con disco test + oscilloscopio avremo risultati diversi se usiamo lo stesso ocilloscopio ma diverso disco test), però più o meno il punto ottimale (zero) corrisponderà ad un braccio orizzontale (come detto, non ho Mai visto l' optimum fuori da questo valore nel range + o - 6°, garzie al braccio del Versa "cortissimo" ci si arriva facilmente).
Ed ho anche notato che "ad orecchio" ci si avvicina all' optimum strumentalmente letto poi(partendo da braccio orizzontale) con un errore che si riduce ancora (2° totali).
Sembra una questione di lana caprina in effetti, ma a mio avviso è molto importante non parlare di VTA (cioè metto il cantilever nella posizione prevista) ma di avere la puntina che entra perpendicolarmente al disco.
In quanto il cantilever, in base a molti fattori, quali ad esempio, il + semplice, la cedevolezza (che varia nel tempo) si "muove" in base a questo ma anche in base al peso.
In pratica come facciamo a regolare l' AIS? Se e non ci si vuol complicare la vita con Fleickert, oscilloscopi etc, miglior sistema è (avendo una testina di taglio moderno tipo "fine line") mettere cori di voci (vari Lp se no potrebbe dipendere dall' incisione) ci sono delle sibilanti esagerate unite a bassi "lunghi", il braccio và spostato (su o giù se i bassi sono scarni).
Ricordandoci che se siamo costretti ad abbassarlo/alzarlo (per un 9") dal punto "zero" orizzontale + di 3,5 cm (se avete il braccio ce lo permette), dovrebbe significare che bisogna o "sfinare" o "spessorare" la base del braccio perchè così lavora male.
Ripeto, mie (nostre) prove e sensazioni!
Pietro