Un appassionato, si lamentava del fatto che causa braccio "troppo basso" non riesce a regolare il VTA come si deve...
Prendendone spunto, posto qui sull' argomento, sperando che possa interessare, le osservazioni fatte negli anni, sempre aiutato dai soliti amici ingegneri sul campo e tutto quanto letto in merito.
Considerazioni che certamente non sono il verbo, ma spero possano essere utili per altre riflessioni relative al disco nero e a come fre per sfruttarlo al meglio senza perdere tempo ad inseguire elementi poco importanti (sempre a parere mio/nostro).
Tutto quanto segue, anche se comprovato da diverse letture e studi, consideratelo quindi sempre preceduto da un:" secondo me".
Beh la regolazione del VTA a parer mio (nostro) è un falso problema, quasi un divertissment..
Se si definisce il VTA come l'angolo che il cantilever ha con il piano del disco si parte da una base "semplificata" ma utile inizialmente (poi si vedrà che non è esatto).
Per prima cosa bisogna pensare che modificare il VTA di 1 grado corrisponde per un braccio da 9" sollvargli il "culo" di circa 12 mm e che pochissimi bracci riescono ad andare oltre.
Inoltre va pensato che tutte le case che producono testine dichiarano (preciso: dichiarano, spesdso non mantengono) valori per i loro cantilever che vanno dai 20 a più di 34 gradi (la stra gran parte delle testine oscilla fra 26 e 32 gradi comunque).
Il problema quindi è che con un qualsiasi braccio non si può regolare un bel nulla (in termini di VTA) se non si ha la testina nata per loro.
Allora comperando la testina adatta al bracio il problema si risolve?
Questo assolutamente no!
In effetti il VTA non si dovrebbe mai considerare in base al piano del disco, ma alla linea di incisione che fa il bulino che "scava" + o meno in profondità, e questo incide moltissimo sull' angolo del VTA rispetto al piano.
Basti pensare che il bulino del tornio di incisione incide la sua linea di incisione che varia da zero (teorico) ad un massimo di 20 gradi dalla linea teorica del "piano" del disco (in base all' etichetta ed al tornio, alla lacca e molti altri fattori)... e il gioco è fatto.
Inoltre c'è il problema che se il disco è + spesso di 1 mm (come i dischi da 200 grammi) il VTA cambia (sempre per un 9 pollici) ben più del grado compensabile alzando completamente e il "culo" del braccio (servono circa 5mm per 0,5mm di disco con cantilever da 5mm se +è corto son dolori) da una precedente posizione "intermedia".
Diciamo che poter spostare il "culo" del braccio influenza si il suono, ma non per il VTA, bensì per il peso e per l'angolo della puntina rispetto alla perpendicolare (o AIS valido specialmente per unipivot e per testine superellittiche o fine line).
Ma ci sono molti parametri che hanno effetto, quali:
la flessibilità del cantilever,
complianza,
lunghezza,
il peso di lettura,
la temperatura,
il trascinamento dello stilo,
l'altezza di pivot,
la variazione dinamica della registrazione..
In questo caso, se vi interessa il discorso, e se fino a qui vi è tutto chiaro, si dovrebbe parlare di questi ed anche altri fattori.
Nel caso ne parliamo (se non siete completamente stramazzati!
)
Pietro