il tuo esempio calza perfettamente con certi marchi di HIFI che hanno seguito questa politica, ma è diverso da quello che dicevamo prima, il tuo esempio si sposa perfettamente a marchi come ML o ARC tanto per fare 2 nomi all'inizio erano prodotti molto ricercati e per questo il proprietario tirava su i prezzi si con la qualità ma anche tenendo bassa la produzione, e questa cosa ha pagato per decenni
poi un bel giorno cominciano a farsi avanti nuovi marchi che stanno poco sotto e anche poco sopra a un quinto se non di più del prezzo del super blasonato, e siccome il valore c'era.... anche i grandi son dovuti scendere a patti col mercato, qualcuno ha venduto a qualche multinazionale vedi ML, classè, SF, ARC, altri hanno cominciato a produrre roba più abbordabile, JR, avalon, MAC insomma il mercato non solo ha fatto nascere nuove stelle ma ha pure ridimenzionato i grandi in qualche misura
ora i grandi hanno subito la soerte della tua caldaia, investimenti e produzione più a buon mercato mantenendo comunque il prodotto di nicchia,e questa è la strategia vincente
ma i piccoli nuovi che son venuti su dal nulla da un giorno all'altro e che hanno scatenato questo putiferio, chi li ha aiutati? prendiamo come esempio pratico qualche marchio italico, norma, unison, graaf, questi son marchi che dal giorno alla notte han fatto faville prima nel patrio suolo e a ruota in tutto il mondo, bada a te italico e incallito esterofilo magari non dicono nulla, ma prova ad andare all'estero, e vedi che pensano... tò di graaf
ti accorgerai che in certi paesi tipo il Giappone tanto per dire un paese a caso che poco mastica di HIFI:faccina rident passa avanti a ARC e altri, ma come hanno fatto sti benedetti italianini a farsi sta fama in cosi poco tempo
non certo la pubblicità perché soldi nisba
li ha aiutati il buon DIO? non credo è troppo affaccendato in altre beghe
e allora? rapporto qualità/prezzo strepitoso e non al ribasso come di solito si pensa ma bensi sulla fascia medio alta e alta, ma chi ha deciso questo? noi, ovvero in vero mercato, perché il tanto vituperato mercato siamo noi a farlo, non i produttori, non i distributori, non le riviste, noi! perché se te produttore riesci ad incularmi una volta col cazzo che ricompro un tuo prodotto, cosi come il distributore e peggio ancora la rivista che mi spaccia per eccellente un prodotto mediocre, è ovvio poi che una sapiente politica da parte di tutti questi soggetti aiuta a vendere, ma una ciofeca rimane una ciofeca e nessuno insiste più di tanto a menar tempo e denaro a spingerla, questo è il mercato vero, da qua passiamo ai micro produttori, o se vuoi artigiani tanto per dargli un titolo che fa fico invece di usare il nome che noi della vecchia guardia appioppavano agli inglesi: cantinari
e bada che gli inglesi erano molto diversi da noi, intanto le loro micro produzioni venivano comunque vendute in quasi tutti i paesi occidentali, eppoi costruivano dei veri e propri gioiellini a prezzi che oggi definiremmo da cinesi, ma quelli di cinese avevano solo il prezzo perché poi quando ascoltavi WOW
ma torniamo agli italici
noi come accennavo sopra a differenza degli inglesi abbiamo fatto un fritto misto
cioè abbiamo attinto a una serie infinita di culture
per comodità divido in 2 categorie i nostri cantinari, non me ne volete se questa volta non faccio ne nomi ne cognomi, ho già tanti di quei nemici che non so più dove metterli, quindi evito
allora la prima categoria (la più furba e intelligente ) si è ispirata ai JAP ovvero hanno avviato dei piccoli laboratori dove accolgono gli sfigati danarosi che a forza di farsi inchiappettare da rivenditori senza scrupoli an deciso di cambiare strada, ovvero vanno sul mistico, e li il bravo artigiano che lavora con materiale "esoterico" di solito valvole abbinate all'alta efficenza fanno dei veri e propri miracoli a bassa tecnologia offrendo un suono talmente lontano dallo standard che i poveri sfigati sentendo per la prima volta un qualcosa di veramente "diverso" lo prendono per oro colato e comprano
unico neo di questi artigiani del lusso sono le macchine digitali, qua non sapendo come farle si devono rivolgere ai JAP per poi modificarli, non è proprio il massimo ma gli va riconosciuto che si danno da fare
dimenticavo, non pensiate che questi fanno la fame, questi signori piazzano pre da 25.000 euro, finali da 8W a 40.000, diffusori da 50.000 a 100.000 e oltre, mica micio micio bau bau nè
e c'è ne sono tanti in Italia
poi c'è il secondo gruppo, e qua è un problema descriverli, sono una massa informe dove trovi di tutto, gente che fabbrica come nulla elettroniche 0 feedback, classe A senza alette. ammennicoli miracolosi, mobili che eliminano le perturbazioni solari, cavi... non ne parliamo, diffusori disumani che riproducono la musica meglio che dal vivo.... insomma di tutto di più
ecco secondo il mio pensiero il mio nuovo marchio pettina acciughe io lo colloco in questi 2 gruppi di produttori, scegli pure te quale ti piace di più, poi un giorno forse potrà anche lui entrare nel mercato vero chissà, ma per adesso l'accesso gli è negato e non per stranezze varie o problemi di mercato ma semplicemente perche la platea a cui piace quel modo di suonare è troppo piccola, di conseguenza è destinato a rimanere preda di pochi elitari fortunati