Pazzoperilpianoforte ha scritto:Iano, devo dirti che io sono contrario a queste classificazioni.
IO per esempio non rientro in nessuno dei tuoi schemi: io sono un musicofilo che però vuole ascoltare la sua musica al meglio e quindi necessita di impianti audio ottimi, se non straordinari. Però esisto, anche se dai tuoi schemi sembrerebbe di no...
... e non sono il solo a pensarla così su queste schermate...
Poi ci sono audiofili a cui non frega assolutamente nulla di chi sia lo strimpellatore ch eproduce la musica che c'è sul disco e non trae piacere dalla musica in sé. Codesto audiofilo quando ascolta, non ascolta la musica ma ascolta esclusivamente i suoni che l'impainto è in grado di riprodurre. Il disco che introduce nell'impianto, a tal fine, non deve rispondere a dei requisiti artistici, e la musica non deve rispondere a dei criteri estetici. Si tratat di suoni - privi di una valenza espressiva - che hanno valore solo perché la loro riproduzione attrraverso un impianto ha una valenza emotiva. DElla serie: senti che prima ottava, senti che estremo acuto, senti che punch, ecc. ecc. ma mai senti che assolo questo chitarrista, senti che voce questa cantante, senti che talento questo batterista. Mai.
In quest'ultimo caso la questione non è la cultura musicale di chi ascolta. La cultura musicale non c'entra nulla. C'entra solo il fatto che chi ha questo rapporto con l'Hi-Fi non ha il fine di ascoltare la musica, ha il fine di ascoltare l'impianto attraverso quei dischi che - fatto del tutto incidentale - contengono della musica. Ma l'attenzione non è affatto verso la musica. Un disco speciale valendo quanto un altro disco speciale, se non per il diverso contenuto spettrale che riproducono.
SEcondo me voler racchiudere la multiforme realtà in una gabbia di situazioni tipo è tipico del nostro modo di ragionare, ma spesso è pregiudiziale e troppo semplificante.
Le classificazioni sono semplificazioni necessarie.Senza di esse non potremmo descrivere alcunchè perchè di esse è farcito ogni linguaggio.
Ovvio che la realtà è più sfaccettata,sempre.
Non è affatto vero però,e questo ho cercato di dire nel mio post precedente,che l'audiofilo,pur nella sua schematizzazione volutamente estrema di chi non coltiva cultura musicale,non goda della musica che un impianto può restituire,indipendentemente dal discorso "fedeltà a ciò che c'è sul supporto" (che non significa nulla ai fini pratici),ma ci piace dirlo.
E ,sempre indipendentemente dal discorso fedeltà,vero è che a volte l'impianto riproduce suoni privi di intreccio,privi di interplay ,privi di musica nel soggettivo sentire.Ma questo è un altro discorso ed è un evento che non è raro ascoltare anche dal vivo,come tu ben sai.
Sei tu mi pare allora che ti stai inventando la categoria degli audiofiloni oni oni cercando di classificarli all'interno di un ideale ghetto.
E comunque la musica è un insieme di suoni.Si può dire che non piace quella musica,ma non può essere una critica dire che si tratta di un insieme di suoni.
Ancora,se qualcosa ha una valenza emotiva,non si può dire che possa non avere una valenza espressiva,anche se fosse una espressività che nulla a che vedere con le intenzioni "dell'autore esecutore tecnico di registrazione" e non si può neanche dire che si tratti di una espressione casuale perchè causali sono state le intenzioni di chi ha costruito ed assemblato l'impianto.
Capisco che tutti questi concetti sono alter rispetto alla cultura classica di cui tu sei ben fornito,ma purtuttavia hanno diritto di cittadinaza nell'eterogeneo mondo dell'arte di cui la musica è una parte.
Tu dici,"senti che prima ottava,senti che acuti" e questo è ciò che si dice quando si ascolta un impianto e questo e ciò che certifica la distanza che c'è fra un impianto e la musica live.Ma non è affato vero che nessuno dica mai "guarda che voce,guarda che talento questo batterista" e quando lo dice sta facendo il massimo complimento possibile ad un impianto.
Quindi in conclusione non è affatto vero che un impianto,al di là dell'ambiguo discorso fedeltà,non possa produrre musica e non è affatto vero che possa esserci chi si dispone ad ascoltare un impianto non per ascoltare musica.
Che poi quella musica,quando come tale appare,possa essere distante xxmilamiglia dalle intenzioni dell'autore,questo è un altro discorso.Tu però escludi che questa possa essere mai musica e la tua è un'opinione rispettabile.
Ciao,Sebastiano.