si vede che e' professionaleMassimo ha scritto:Ora vi mostro il mio ed impallidirete tutti, una cosa che ben pochi hanno potuto avere
Il vostro primo impianto
ledzep- Senior Member
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- Messaggio n°176
Re: Il vostro primo impianto
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- Messaggio n°177
Re: Il vostro primo impianto
Giradischi ap 100c Akai con testina Shure
Ampli Sansui au6500
Diffusori McIntosh xe7 con woofer passivo
Piastra Aiwa f770
1982.........e chi se li dimentica, toccavo il cielo con un dito, si sà, il primo amore non si dimentica mai:-)
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gciraso- Strizzacervelli
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- Messaggio n°178
Re: Il vostro primo impianto
the Crimson King ha scritto:
Questo fu il mio...
Bello, ce l'hai ancora in uso?
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- Messaggio n°179
Re: Il vostro primo impianto
ni... diciamo che se volessi utilizzarlo potrei farlo... purtroppo ho studiato piano da 8 a 14 anni con scarsi risultati quindi non sono assolutamente in grado di farlo suonare!
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"Coi capelli sciolti al vento io dirigo il tempo, il mio tempo...
là... negli spazi dove Morte non ha domini, dove l'Amore varca i confini..."
"Confusion" will be my epitaph...
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- Messaggio n°180
Re: Il vostro primo impianto
the Crimson King ha scritto:ni... diciamo che se volessi utilizzarlo potrei farlo... purtroppo ho studiato piano da 8 a 14 anni con scarsi risultati quindi non sono assolutamente in grado di farlo suonare!
E riprendilo, è un peccato che giaccia inusato. Mica si deve essere Richter.
the Crimson King- Vip Member
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- Messaggio n°181
Re: Il vostro primo impianto
gciraso ha scritto:
E riprendilo, è un peccato che giaccia inusato. Mica si deve essere Richter.
non ero capace quella volta a suonare decentemente un semplice minuetto, figurati ora... non sono mai riuscito a leggere con disinvoltura gli spartiti mentre suonavo, anche se in solfeggio andavo benino...
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- Messaggio n°182
Re: Il vostro primo impianto
Un giradischi con "casse" coordinate Lesa di mio padre fine anni sessanta.
Il mio primo e penultimo: piatto technics sl 1900, ampli technics sv 505, casse cerwin wega A123 fine anni settanta ora in funzione in taverna.
Il mio primo e penultimo: piatto technics sl 1900, ampli technics sv 505, casse cerwin wega A123 fine anni settanta ora in funzione in taverna.
Magoturi- Senior Member
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- Messaggio n°183
Re: Il vostro primo impianto
-Novembre 1980:http://pioneer.pytalhost.eu/1980/pioneer80-13.jpg
Ancora ho tutto a parte i diffusori (venduti) ed il mobiletto (regalato)
SALVO.
Ancora ho tutto a parte i diffusori (venduti) ed il mobiletto (regalato)
SALVO.
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- Messaggio n°184
Re: Il vostro primo impianto
Magoturi ha scritto:-Novembre 1980:http://pioneer.pytalhost.eu/1980/pioneer80-13.jpg
Ancora ho tutto a parte i diffusori (venduti) ed il mobiletto (regalato)
SALVO.
Non ti puoi immaginare quanti ne ho cosegnati e montati di questi in quegli anni, da studente collaboravo con un negozio hi-fi (il che mi ha permesso di prendermi a prezzo di ricarico l'impianto che ho praticamente ancora adesso).
Erano l'hi-fi più richiesto ed aveva una qualità prezzo estremamente concorrenziale, quasi imbattibile. Eccellente impianto entry level, il punto debole erano le casse che però si potevano sostituire alzando di brutto il livello dell'impianto. Il gira e la piastra erano davvero ottimi in quella fascia di prezzo.
Montare l'elettronica era banale, ma per il mobile ci voleva più di mezz'ora anche dopo averne montati a decine (la prima volta mi ci volel più di un'ora !!!)
Una volta andai per montare le ruote ed una avevano dimenticato di filettarla !!!!!!!!!
Comunqne quando arrivarono le Dahlquist, ordinate direttamente via importatore dagli Usa, c'erano i piedini ma non le viti per fissare i piedini al mobile ..... che "spreconi" !!!
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http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
oDo- Vip Member
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- Messaggio n°185
Re: Il vostro primo impianto
Divertente ‘sto 3d
Il mio primo “impianto” da bambino fu un giradischi portatile molto molo simile a questo
poi verso i 14 anni arrivò un amplificatore Technics con lettore di cassette di cui non ricordo la marca e casse a pavimento RCF; a metà anni ottanta gli aggiunsi un lettore di cd phlips
Il primo impianto un po’ più "serio" a quasi 30 anni con amplificatore Rotel, lettore Marantz e casse Chario.
Il mio primo “impianto” da bambino fu un giradischi portatile molto molo simile a questo
poi verso i 14 anni arrivò un amplificatore Technics con lettore di cassette di cui non ricordo la marca e casse a pavimento RCF; a metà anni ottanta gli aggiunsi un lettore di cd phlips
Il primo impianto un po’ più "serio" a quasi 30 anni con amplificatore Rotel, lettore Marantz e casse Chario.
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- Messaggio n°186
Re: Il vostro primo impianto
oDo ha scritto:Divertente ‘sto 3d
Il mio primo “impianto” da bambino fu un giradischi portatile molto molo simile a questo
poi verso i 14 anni arrivò un amplificatore Technics con lettore di cassette di cui non ricordo la marca e casse a pavimento RCF; a metà anni ottanta gli aggiunsi un lettore di cd phlips
Il primo impianto un po’ più "serio" a quasi 30 anni con amplificatore Rotel, lettore Marantz e casse Chario.
Carino, e colorato, concordo sul fatto che il 3d sia carino.
Riflette non poco l'età di chi scrive, il gira portatile era tipico degli anni 60 (prima c'erano i mobili radio con gira integrato), poi cominciarono i primi mini stereo con casse esterne, alcuni con anche le cassette, e verso metà anni 70 presero piede i primi hi-fi propriamente detti, con l'enorme successo dei coordinati verso fine anni 70.
Chi ha iniziato con questa ultima categoria di apparecchi, ha avuto la fortuna di non distruggere i primi vinili acquistati a causa delle testine piezoelettriche e relativa pressione elevatissima sui solchi.
Da rilevare che moltissimi di questi impianti anni 70-80 funzionano tranquillamente ancora oggi, se ben tenuti, segno che erano di buona qualità.
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- Messaggio n°187
primo impianto
1973 .... da studente iniziai con un registratore a bobine Sony TC366 ed una cuffia Koss PRO4AA e per qualche mese andai a casa di tutti i possessori di un impianto stereo che conoscevo per registrare LP . Poi il colpo di fortuna . Scoprii che un amico di mio padre , grande appassionato di alta fedeltà , acquistava apparecchiature in continuazione per rivenderle dopo poco tempo ad ottimi prezzi ed acquistarne delle altre. E allora prese corpo il mio primo impianto : Preamplificatore Galactron MK16 , finale Amcron Crown D150A , giradischi Thorens TD125 MKII con braccio SME 3009 II e testina Empire 1000 , casse da pavimento Jensen 15 a 4 vie .
PS. Da allora ho cambiato di tutto e di più ma la cuffia Koss PRO4AA , restaurata due anni fa gratuitamente dal distributore grazie alla garanzia a vita , è ancora al suo posto e funziona perfettamente.
PS. Da allora ho cambiato di tutto e di più ma la cuffia Koss PRO4AA , restaurata due anni fa gratuitamente dal distributore grazie alla garanzia a vita , è ancora al suo posto e funziona perfettamente.
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- Messaggio n°188
Re: Il vostro primo impianto
gibel ha scritto:1973 .... da studente iniziai con un registratore a bobine Sony TC366 ed una cuffia Koss PRO4AA e per qualche mese andai a casa di tutti i possessori di un impianto stereo che conoscevo per registrare LP . Poi il colpo di fortuna . Scoprii che un amico di mio padre , grande appassionato di alta fedeltà , acquistava apparecchiature in continuazione per rivenderle dopo poco tempo ad ottimi prezzi ed acquistarne delle altre. E allora prese corpo il mio primo impianto : Preamplificatore Galactron MK16 , finale Amcron Crown D150A , giradischi Thorens TD125 MKII con braccio SME 3009 II e testina Empire 1000 , casse da pavimento Jensen 15 a 4 vie .
PS. Da allora ho cambiato di tutto e di più ma la cuffia Koss PRO4AA , restaurata due anni fa gratuitamente dal distributore grazie alla garanzia a vita , è ancora al suo posto e funziona perfettamente.
Tanto di cappello per quei mitici componenti, erano il sogno di quei tempi, stupendo anche se un po' "kitch" il Galactron. Eccellenti anche le Jensen. Però io il Thorens con Sme non l'avrei mai venduto come giustamente la Koss (dop una koss entry level, presi la Jecklin Flot nel 75 -allora era incredibilmente conveniente, prima dell'impennata del franco svizzero- ancora perfettamente funzionante) !!!
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- Messaggio n°189
Re: Il vostro primo impianto
RockOnlyRare ha scritto:Tanto di cappello per quei mitici componenti, erano il sogno di quei tempi, stupendo anche se un po' "kitch" il Galactron. Eccellenti anche le Jensen. Però io il Thorens con Sme non l'avrei mai venduto come giustamente la Koss (dop una koss entry level, presi la Jecklin Flot nel 75 -allora era incredibilmente conveniente, prima dell'impennata del franco svizzero- ancora perfettamente funzionante) !!!
Il Thorens TD125 fu venduto dopo un paio d'anni per far posto ad un altro Thorens , il TD126 . Qualche anno dopo fu la volta di un Micro Seiki del quale non ricordo la sigla ed infine , nell'84 , arrivò un Michell GyroDec che non ho più cambiato . Fa da trent'anni egregiamente il suo lavoro. Ho dovuto solo far sostituire alla fine degli anni '90 il motore Papst in Inghilterra , con una spesa tutto sommato modesta ).
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- Messaggio n°190
Re: Il vostro primo impianto
gibel ha scritto:
Il Thorens TD125 fu venduto dopo un paio d'anni per far posto ad un altro Thorens , il TD126 . Qualche anno dopo fu la volta di un Micro Seiki del quale non ricordo la sigla ed infine , nell'84 , arrivò un Michell GyroDec che non ho più cambiato . Fa da trent'anni egregiamente il suo lavoro. Ho dovuto solo far sostituire alla fine degli anni '90 il motore Papst in Inghilterra , con una spesa tutto sommato modesta ).
Mamma non posso non invidiarti !!!!!!!!!!
Quanto mi piaceva ai tempi il Michell GyroDec, anche se non l'ho mai ascoltato personalmente se non in qualche SIM (ma come sai è dura fare raffronti su un gira se non lo provi in casa o a confronto diretto. Ho capito perchè hai venduto il Thorens....
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- Messaggio n°191
Re: Il vostro primo impianto
A casa mia svettava una radio a galena della Philips che aveva anche il giradischi. Inutile dire che i pochi 45 giri (Bobby Solo, Los Marcellos Ferial, Charles Aznavour e simili) venivano arati senza pietà dallo stilo fatto di materiale sconosciuto montato su un braccio in plastica.
Poi finalmente nel 1980 mio padre, che faceva l'operaio in conceria, mi portò a Udine in treno e si svenò letteralmente per regalarmi il mio vero primo impianto "serio".
Giradischi Technics SL 303 In offerta a 99.000 lire
ampli Technics SU 8022
casse Tec (modello che non ricordo) a due vie in sospensione pneumatica con woofer da 25cm.
Quell'impianto ha suonato l'inverosimile in festini e giornate intere con gli amici e resta uno dei ricordi più teneri che ho del mio papà che se ne è andato troppo presto.
Ora l'ampli suona a casa di un mio caro amico e continua a pilotare le stesse casse, mentre del giradischi l'unica cosa che si è salvata è la testina Technics EPC 270C che ancora uso e che, per essere una entry level, suona per niente male.
_________________
Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi: la locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare di lato e cadere.
Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°192
Re: Il vostro primo impianto
Caspita sei stato capace di risvegliare anche in me ricordi e soprattutto del mio caro papà, vorremmo avere fino alla morte i nostri genitori.......................... purtroppo non succede mai.
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- Messaggio n°193
Re: Il vostro primo impianto
Massimo ha scritto:Caspita sei stato capace di risvegliare anche in me ricordi e soprattutto del mio caro papà, vorremmo avere fino alla morte i nostri genitori.......................... purtroppo non succede mai.
Come non pensarla così, mia madre non c'è più da tre anni (mio padre oramai sono 13) ma il vuoto che ha lasciato è immenso ed è come se fosse ieri.....
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- Messaggio n°194
Re: Il vostro primo impianto
Mic64 ha scritto:
A casa mia svettava una radio a galena della Philips che aveva anche il giradischi. Inutile dire che i pochi 45 giri (Bobby Solo, Los Marcellos Ferial, Charles Aznavour e simili) venivano arati senza pietà dallo stilo fatto di materiale sconosciuto montato su un braccio in plastica.
Poi finalmente nel 1980 mio padre, che faceva l'operaio in conceria, mi portò a Udine in treno e si svenò letteralmente per regalarmi il mio vero primo impianto "serio".
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Quell'impianto ha suonato l'inverosimile in festini e giornate intere con gli amici e resta uno dei ricordi più teneri che ho del mio papà che se ne è andato troppo presto.
Ora l'ampli suona a casa di un mio caro amico e continua a pilotare le stesse casse, mentre del giradischi l'unica cosa che si è salvata è la testina Technics EPC 270C che ancora uso e che, per essere una entry level, suona per niente male.
Bello se si riescono a mantenere dei ricordi dei genitori. Mio padre era un pittore dilettante straordinario (ha fatto l'errore pazzesco di studiare legge invece di diventare disegnatore professionista) comunque ho decine di quadri e suoi disegni assolutamente splendidi compreso un pannello che fece alla mia nascita con colori ad olio. E' praticamente da sempre sopra il mio letto e non me ne priverei per niente al mondo.
A propos delle puntine "aratri", erano le testine piezoelettriche (forse erano in ceramica ??? boh chi si ricorda). So per certo che leggevano ad una pressione di almeno 5 grammi, un esagerazione se pensi che la pressione è proporzionale alla superficie di appoggio che nel caso della puntina è davvero piccolissima.
Non a caso negli anni 70 si definiva un impianto "hi-fi" a partire da quando il gira era fornito di una testina in diamante o comunque a pressione non superiore a 2-2,5 grammi), ed ovviamente il resto in proporzione, anche perchè un gira con un braccio adatto per una testina a bassa pressione, ed il pre con un ingresso phono di qualità (un vero e proprio pre phono integrato), dotato di guadagno sufficientemente alto, erano comunque apparecchi di un certo pregio, più o meno costavano almeno 3-4 volte un impiantino stereo con testina piezoelettrica (a cui aggiungere il costo delle casse). Grossolanamente un hi-fi propriamente detto costava almeno 500.000 lire (piatto ampli casse).
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- Messaggio n°195
Re: Il vostro primo impianto
Non a caso negli anni 70 si definiva un impianto "hi-fi" a partire da quando il gira era fornito di una testina in diamante o comunque a pressione non superiore a 2-2,5 grammi), ed ovviamente il resto in proporzione, anche perchè un gira con un braccio adatto per una testina a bassa pressione, ed il pre con un ingresso phono di qualità (un vero e proprio pre phono integrato), dotato di guadagno sufficientemente alto, erano comunque apparecchi di un certo pregio, più o meno costavano almeno 3-4 volte un impiantino stereo con testina piezoelettrica (a cui aggiungere il costo delle casse). Grossolanamente un hi-fi propriamente detto costava almeno 500.000 lire (piatto ampli casse).
[/quote]
Verso la fine dei '70 impazzivo per un catalogo della Dual dove venivano presentati i famosi "compatti", quelle apparecchiature che avevano tutto, piatto,
piastra sintonizzatore e amplificatore. L'opposta scuola di pensiero (quella che sosteneva la "vera" HiFi) schifava questi apparecchi sostenendo i componenti separati.
Che bei tempi...
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- Messaggio n°196
Re: Il vostro primo impianto
Mic64 ha scritto:
Non a caso negli anni 70 si definiva un impianto "hi-fi" a partire da quando il gira era fornito di una testina in diamante o comunque a pressione non superiore a 2-2,5 grammi), ed ovviamente il resto in proporzione, anche perchè un gira con un braccio adatto per una testina a bassa pressione, ed il pre con un ingresso phono di qualità (un vero e proprio pre phono integrato), dotato di guadagno sufficientemente alto, erano comunque apparecchi di un certo pregio, più o meno costavano almeno 3-4 volte un impiantino stereo con testina piezoelettrica (a cui aggiungere il costo delle casse). Grossolanamente un hi-fi propriamente detto costava almeno 500.000 lire (piatto ampli casse).
Verso la fine dei '70 impazzivo per un catalogo della Dual dove venivano presentati i famosi "compatti", quelle apparecchiature che avevano tutto, piatto,
piastra sintonizzatore e amplificatore. L'opposta scuola di pensiero (quella che sosteneva la "vera" HiFi) schifava questi apparecchi sostenendo i componenti separati.
Che bei tempi... [/quote]
Vero vero, però attenzione, anche in quel caso c'erano "compatti" e compatti. In alcuni casi erano di assoluta qualità (ricordo uno della B&O che aveva addirittura il gira con il braccio tangenziale). Poi vennero di moda i "rack" tutti della stessa marca con mobile fornito.
Però attenzione, anche se non erano sistemi top, si parla comunque di apparecchi hi-fi sotto ogni aspetto, sia pure entry level.
Il vantaggio di questi sistemi era che non dovevi impazzire per le interfaccie e le interconnessioni specie se non eri esperto, lo svantaggio è che raramente una marca era competitiva in tutte le categorie di apparecchi. Es il Pioneer che è quello che andava per la maggiore, aveva eccellenti gira e piastre di registrazione, discreti ampli, ma le casse erano appena sufficienti (anche per contenere il costo), per cui conveniva pensare ad un upgrade appena possibile.
Ovviamente per salire di qualità era decisamente meglio prendere componenti specifici, cosa che del resto accade tutt'ora, in cui gli impianti cosidetti entry level sono certamente ad un livello medio superiore di quelli degli anni 70 (anzi molto superiore se si pensa alle casse), perchè si parla comunque di componenti "di nicchia" e non di massa come era l'hi-fi negli anni 70-80.
Così come si è alzato in proporzione il costo "minimo" per un hi-fi nuovo, considerando che allora il rec+gira erano parte integrante dell'impianto base" mentre oggi ci si può limitare al lettore cd come base o addirittura al DAC se si opta per la liquida.
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- Messaggio n°197
Re: Il vostro primo impianto
Dunque dunque....1979...circa l'inizio, poi qualche aggiunta seguente fino a metà '80.
Ampli Pioneer A7
Casse RCF (con componenti Peerless mid/high self mounted) e poi due Cerwin Vega
Piatto Technics Sl1900 con Stanton 881S
Piatto Technics Sl 1210 (aggiunto dopo) con Stanton 680EEE (se ben rammento)
Piastra Pioneer CTF-1280, poi affiancata da una Technics RS-M 280 ed in seguito da una Nakamichi Deck 2 (usata)
Ho avuto anche due piastre "da battaglia", doppie: una Pioneer ed una Marantz
DBX 1BX ed un vecchio EQ Unitronic oltre ad un mixer Davoli a 6 canali
Molto in seguito i lettori CD, prima un Sony (dead) poi un Technics (dead...) ed ora un NAD.
Il sogno nel cassetto era (e lo resta tuttora) il Nakamichi Dragon.
Sigh, erano comunque bei tempi...
Ampli Pioneer A7
Casse RCF (con componenti Peerless mid/high self mounted) e poi due Cerwin Vega
Piatto Technics Sl1900 con Stanton 881S
Piatto Technics Sl 1210 (aggiunto dopo) con Stanton 680EEE (se ben rammento)
Piastra Pioneer CTF-1280, poi affiancata da una Technics RS-M 280 ed in seguito da una Nakamichi Deck 2 (usata)
Ho avuto anche due piastre "da battaglia", doppie: una Pioneer ed una Marantz
DBX 1BX ed un vecchio EQ Unitronic oltre ad un mixer Davoli a 6 canali
Molto in seguito i lettori CD, prima un Sony (dead) poi un Technics (dead...) ed ora un NAD.
Il sogno nel cassetto era (e lo resta tuttora) il Nakamichi Dragon.
Sigh, erano comunque bei tempi...
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Backdoor T7
Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°198
Re: Il vostro primo impianto
Gran bella piastra a cassetteBackdoor ha scritto:
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.................Il sogno nel cassetto era (e lo resta tuttora) il Nakamichi Dragon.
Sigh, erano comunque bei tempi...
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Mic64- Senior Member
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- Messaggio n°199
Re: Il vostro primo impianto
Negli '80 dopo aver risparmiato ogni spicciolo che mi passava per le mani sono riuscito a comprarmi la piastra! Una Aiwa F350 con Dolby B e C e bias regolabile!
C'era la coda fuori dalla mia camera di amici che volevano registrare le cassette. Non esagero dicendo che un mio amico in particolare mi abbia fatto
registrare almeno un migliaio di cassette! Dopo qualche anno acquistai anche una Aiwa AD-2350 (credo) così potevo duplicare anche le cassette!
Quelle piastre si sono letteralmente fuse; avevano la testina scavata dall'usura!
La Nakamicki era il sogno proibito!
C'era la coda fuori dalla mia camera di amici che volevano registrare le cassette. Non esagero dicendo che un mio amico in particolare mi abbia fatto
registrare almeno un migliaio di cassette! Dopo qualche anno acquistai anche una Aiwa AD-2350 (credo) così potevo duplicare anche le cassette!
Quelle piastre si sono letteralmente fuse; avevano la testina scavata dall'usura!
La Nakamicki era il sogno proibito!
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Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi: la locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare di lato e cadere.
bebo60- JuniorMember
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- Messaggio n°200
Re: Il vostro primo impianto
Correva l'anno 73' quando ancora ascoltavo i dischi di Fausto Papeti, Poul Muriat con la mia valigia Philips. Il tutto non sarebbe ancora durato a lungo.... perché stavo meditando di vendermi la mia raccolta di ferromodellista per potermi acquistare un sistema hi fi degno di questo nome.....
Revac 60
AR 2Ax (usate)
Micro Seiki MB10 + ADC QLM 32 mkII
Cavetteria rosso/nera
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- Messaggio n°201
Re: Il vostro primo impianto
bebo60 ha scritto:Correva l'anno 73' quando ancora ascoltavo i dischi di Fausto Papeti, Poul Muriat con la mia valigia Philips. Il tutto non sarebbe ancora durato a lungo.... perché stavo meditando di vendermi la mia raccolta di ferromodellista per potermi acquistare un sistema hi fi degno di questo nome.....
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Vero a quei tempi quasi tutti gli appassionati di hi-fi erano "ROSSO-NERI", i cavi di potenza attuali neppure ce li sognavamo se non forse per impianti professionali e/o esoterici , al massimo qualcuno si costruiva cavi intrecciati artigianali.
Cominciò ad arrivare qualcosa a fine 70 - primi 80, cavi che oggi fanno ridere, ma allora erano già un buon passo avanti dalla piattina, si usavano in particolare nei casi in cui le casse erano lontane più di 3 metri dall'ampli. E costavano piuttosto cari per i tempi avendo appunto la piattina come alternativa - diciamo almeno 20 volte tanto.
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http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.