lupoal ha scritto: perfidoclone ha scritto:
Costo mano d’opera 10%, non ci vuole un ingegnere a saldare due cavi.
Il magazzino non è un costo altrimenti lo stato come farebbe a tassarlo? Tra l’altro ha un valore stabile che nel caso dei cavi non subisce deprezzamento dato dall’obsolescenza.
Il fisco ti tassa solo se hai un utile e comunque è in percentuale sul guadagno, il costo del denaro quest’anno lo hanno alzato e arriva ad un bel 2%.
Il costo della gestione degli approvvigionamenti? Stiamo parlando di cavi non di automobili e se il volume d’affari è così grande da dovere avere un responsabile degli acquisti, quel costo influirà in maniera marginale al costo del cavo ma esageriamo facciamo un bel 5%.
Anticipo iva non è un costo.
Costo del marketing nelle grandi aziende é intorno al 15% ma parliamo di fatturati milionari.
Costo della distribuzione? La maggior parte dei cavi sono venduti direttamente dal produttore nazionalmente se poi mi parli di aziende che vengono importate è del 30% ma che è maggiorato quindi manterrebbe la proporzione.
Costo dell’energia 1-2% visto che non ci sono grossi macchinari tranne il potentissimo saldatore da 100 watt.
Il problema che non sono costi fissi ma variabili quindi non ha senso il tuo ragionamento. T’ho forse l’unico che potrei accettare come costo fisso potrebbe essere l’affitto ma anche quello è in proporzione al volume di affari visto che più fatturi e probabilmente hai bisogno di più spazio quindi anche quello è semivariabile.
Te lo dimostro: se un cavo di materie prime mi costasse 10€ aggiungendo il 50% di costi variabili mi costerebbe 15€ mentre se un cavo mi costasse 20€ aggiungendo il 50% diventa 30€… quindi al raddoppio dei costi si raddoppierebbe anche il prezzo di vendita.
Poi ultima tua frase: se il mercato li compra perché diminuire il prezzo? Quindi mi stai dando ragione che il prezzo dei cavi non ha nessuna logica se non quella di spennare la gente.
- a saldare due cavi non serve un ingegnere ma ad assemblare un cavo serve tempo
- la giacenza di magazzino, detto anche inventario, a fine anno e’ messo a bilancio fra le voci di attività e come tale tassato
- il denaro costa più o meno in funzione se usi il tuo o se per fare attività usi credito delle banche … da questo anche anticipo IVA e’ un costo se per soddisfare l’impegno devi accedere al credito (delle banche)… inoltre faccio presente che l’IVA si versa in anticipo su valore presunto in base al fatturato dell’anno precedente, quindi se per caso il fatturato e’ in calo lo hai in cul0 due volte
- gli approvvigionamenti hanno un costo che, ad esempio, e’ nel costo del personale degli acquisti, nel costo del magazziniere che riceve e controlla, etc.
- distribuzione… parlavi solo dei micro-produttori locali? Specificarlo prima no?
- energia… una attività industriale la vogliamo svolgere in una caverna? Dove lavori tu la accendono la luce? Lo avete il riscaldamento? Sta roba come va?
- non accettare nulla come costo fisso (dormo comunque) e prendili come costi variabili in funzione del volume di produzione, resta comunque un valore di costo imputabile per unità di prodotto… ma di che parli? I calcoli si fanno in altro modo… costo di mano d’opera (non varia al variare della lunghezza del cavo… ma se il cavo e’ con geometria particolare ed assemblato a mano il costo varia eccome) + costo materiale (quello dei connettori non varia al variare della lunghezza) + costi accessori (marketing energia etc etc … rileggi sopra)…ma come li fai i conti?
E certo che con l’ultima frase sostengo che alcuni livelli di prezzo sono fatti per spennare i polli… io sono consapevole di quanto scrivo, e infatti NON sostengo che non ha senso tout court
Volevi una spiegazione, la hai avuta… io sono nell’industria da circa 40 anni, italiana ed estera, e fra i vari prodotti anche cavi… tu?
O forse il tuo era solo un ennesimo discorso da heater come se ne sentono molti, sui più disparati temi, nell’ultimo periodo? (lungo purtroppo)… fai così: comprati il materiale e il cavo assemblate lo tu… vedi un po’ quanto tempo ci metti