Da pepe57 Sab Set 25 2010, 22:48
Quanto segue, ovvio, come sempre è sempre preceduto da un: "secondo me".
Cosa potrebbe fare propendere verso un tipo di braccio rispetto ad un altro quando la FR fosse identica?
Secondo me va ricordato che moltissimi elementi giocano nel risultato sonoro.
Un braccio cortissimo avrà un momento inerziale incomparabilmente + veloce rispetto ad uno medio (9") o lungo (12" o +).
La sua capacità di reattività in caso di disco "decentrato" sarà decisamente migliore così come la lettura ed il tracciamento delle frequenze + acute nei solchi interni (beninteso escludendo i vari altri problemi come l' errore radiale, la forza di skating etc etc).
Per cui avremo un braccio + "dinamico" e "preciso" in gamma medio alta.
Un braccio lungo (prendiamo l'altro estremo) invece avrà un momento inerziale molto più lento, errori di foratura porteranno il cantilever sotto sforzo con
tempi e forze molto più importanti.
Questa sua "incapacità" di muoversi velocemente all' interno del solco però, gli daranno (sempre fatti salvi i discorsi dell' esempio precedente) la capacità di "stare fermo" nella lettura delle ondulazioni "lunghe" che producono poi la gamma bassa (braccio fermo, cantilever che è costretto lui a "muoversdi" e seguire meglio questi solchi, braccio veloce che "si muove" cantilever che si muoverà meno e produrrà meno gamma bassa...
Perciò, come suona la mia testina? Aperta? Leggera?
Voglio arricchirla in gamma bassa? Rendere più concreta la sua gamma medio bassa e controllarne gli acuti(a parità di altri fattori beninteso)?
Allora ecco che un braccio lungo mi aiuta..
e viceversa per il corto...
Pietro