aircooled ha scritto: giuro è la prima volta che trovo uno che a quadri non mi risponda fiori possibile che sia riuscito a spiegarmi
No, è che io sono un genio...
aircooled ha scritto: giuro è la prima volta che trovo uno che a quadri non mi risponda fiori possibile che sia riuscito a spiegarmi
aircooled ha scritto:lungi da me fare una crociata contro il sempre verde CD il mio era solo un esasperazione di esempio per cercare di farmi capire a chi si ostina a non capire, Rudino per fortuna mi ha capito
Rudino ha scritto:
No, è che io sono un genio...
aircooled ha scritto:le eccezzioni sono dovute alla ripresa, molti SACD derivano da vecchi master già tosati e li lo standar non può certo fare miracoli, il sunto è sempre e comunque che una maggiore densita di informazioni è preferibile a una minore, ovviamente informazioni vere altrimenti si torna ai multipli di 48 derivati da un 44
Elcaset ha scritto:
Sicuramente il SACD è superiore al CD ma secondo me esistono delle eccezioni.
Quando confrontai il Crescendo col Marantz SA7001KIS, facendo leggere al primo svariati CD prima edizione di pop/rock e al secondo i corrispondenti SACD, le differenze erano piuttosto sfumate e a favore ora dell'uno, ora dell'altro. Ovviamente col mio impianto, ambiente e orecchie
Elcaset ha scritto:
Con questa temeraria affermazione hai bruciato l'ultimo bonus-ban
che ti dicevo Rudino non riesco a farmi capire chi ha detto che tutti i produttori sbagliano? ci sono molte macchine che lavorano a varie frequenze, per non parlare poi dei convertitori, non capisco perche tu dici che abbiamo scoperto l'uovo di colombo? se ci sono costruttori che fanno macchine che lavorano massimo fino a 176 tipo meridian per fare un singolo esempio vuol dire che noi non abbiamo scoperto nulla, del resto sarebbe il segreto di pulcinella visto che chiunque lavora nel digitale lo sa, solo gli audiofili fanno finta di non saperlo per comodità, poi continui a parlare di confronto tra macchine, mi pareva che la cosa fosse stata sviscerata abbastanza e chiunque avesse capito che il punto è il software e non la macchina, anche per il fatto che una macchina possa piacere più a 192 che a 176 mi pare sia stato detto, piacer di più non andare meglio che è unaltra cosa, questo purtroppo per i fautori della mayfi capisco che sia inaccettabile ma la cosa è insindacabile sotto tutti i punti di vistaDragon ha scritto:Evito di quotare,rispondo ad Air, Rudino,PPP
Si, è tutto vero.
Ora io mi pongo un quesito: possibile che di tutti i produttori di convertitori D/A o A/D non si siano mai resi conto che a 176... funziona meglio di 88..., 96...,ecc?
Vi sembra lecita la mia domanda?
Possibile che noi abbiamo scoperto l'uovo di Colombo?
Scusate, ma a me qualche dubbio sorge. Ad esempio, non può essere che un determinato lettore funzioni meglio a 88..., un'altro a 96... ed un'altro ancora a 192...?
Per capire se effettivamente sia 176 in assoluto la frequenza ottimale, credo che come minimo dovremmo fare più prove con vari lettori che operano a diverse frequenze, e non limitarci a provarne uno e, quando abbiamo capito dove questo funziona meglio, dare per scontato che per tutti sia così.
Può essere che io sbagli, ma mi piacerebbe fare queste prove, a quel punto non avrei più dubbi.
Rudino ha scritto:
Non è una temeraria affermazione.
E' solo un dato di fatto...
Io sono un essere superiore. Indiscutibile.
Dragon ha scritto:...
Scusate, ma a me qualche dubbio sorge. Ad esempio, non può essere che un determinato lettore funzioni meglio a 88..., un'altro a 96... ed un'altro ancora a 192...?
...
Dragon ha scritto:Vedi? Eppure, tecnicamente è superiore il SACD.
Per questo dico che dovremmo provare e non dichiarare che in assoluto una macchina, che tecnicamente lavora a frequenza di campionamento multipla di quella del supporto di registrazione, suonerà sicuramente meglio.
Posso essere, di base, d'accordo sul fatto che dovrebbe essere così, ma penso anche che nella realtà non è detto che lo sia.
l'ho detto a chiare letterePer quanto riguarda la superiorità del suono campionato a 48 Khz invece che a 44.12 Khz, sembra incredibile, ma è considerevole, sempre in termini di ariosità. Tutti i file audio dei DVD musicali (anche quelli stereo) adottano il 48 Khz come frequenza di campionamento ed il confronto è quindi facilissimo da effettuare con qualunque sistema abbia una sorgente video.
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Per quanto riguarda la superiorità del suono campionato a 48 Khz invece che a 44.12 Khz, sembra incredibile, ma è considerevole, sempre in termini di ariosità.
ma perche non leggi quello che si posta?Vedi? Eppure, tecnicamente è superiore il SACD.
Dragon ha scritto:
Vedi? Eppure, tecnicamente è superiore il SACD.
Per questo dico che dovremmo provare e non dichiarare che in assoluto una macchina, che tecnicamente lavora a frequenza di campionamento multipla di quella del supporto di registrazione, suonerà sicuramente meglio.
Posso essere, di base, d'accordo sul fatto che dovrebbe essere così, ma penso anche che nella realtà non è detto che lo sia.
la spiegazione non deve essere plausibile ma solo insindacabilmente tecnica, e PPP ti ha fornito tale spiegazioneDragon ha scritto:
Forse è per questo che hanno optato per questa tecnologia anche nei lettori CD, cercando algoritmi di conversione che arrivassero a 48 khz partendo da 44 khz. Magari la cosa ha funzionato fino a 96 khz perchè è moltiplicato "solo" per 2, mentre per arrivare a 192 khz dobbiamo moltiplicare per 4 e non si riesce più a non introdurre errori di sovracampionamento.
Sono solo ipotesi che faccio, nel tentativo di dare una spiegazione plausibile al tutto.
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Dragon ha scritto:...
Scusate, ma a me qualche dubbio sorge. Ad esempio, non può essere che un determinato lettore funzioni meglio a 88..., un'altro a 96... ed un'altro ancora a 192...?
...
No, non può essere. A parità di lettore, un sistema a 96 e 192 può suonare - se i sistemi digitali fossero macchine ideali - al massimo uguale allo stesso lettore che funziona a 88 o 176. Questo perché il chip che lavora a 96 e 192 deve ricampionare completamente il segnale digitale in ingresso, mentre gli altri sistemi permettono di aggiungere solo nuovi campioni senza toccare quelli presenti sul disco. Gli spetta quindi un compèito molto più gravoso, più critico e quindi più soggetto ad errori e atrefatti.
Siccome i sistemi di ricampionamento digitali sono tutto fuorché ideali, ti rendi conto che una uguale efficienza nei due casi è assolutamente impossibile.
Alla domanda del perché alcuni produttori Hi-Fi non abbiano ancora capito questi concetti se sono così elementari si può rispondere:
1. Vendono meglio un sistema 192 perché fa più figo, nel senso che dal punto di vista del marketing e più efficace. Quantio audiofili sanno questa storia del sovracampionamento che stiamo raccontando qui?
2. Non capiscono nulla di sistemi digitali perché sanno solo riprogettare le sezioni analogiche (quindi di contorno) di sezioni di conversione e meccaniche già belle e fatte che comprano dal migliore (nel senso di più conveniente economicamente) produttore consumer.
P.S:Dragon ha scritto:Vedi? Eppure, tecnicamente è superiore il SACD.
Per questo dico che dovremmo provare e non dichiarare che in assoluto una macchina, che tecnicamente lavora a frequenza di campionamento multipla di quella del supporto di registrazione, suonerà sicuramente meglio.
Posso essere, di base, d'accordo sul fatto che dovrebbe essere così, ma penso anche che nella realtà non è detto che lo sia.
Dragon se leggi il mio post precedente è spiegato lì come mai alcuni SACD non suonano bene come dovrebbero.
Se registri un evento live contemporaneamente a 16 bit/44.1 Khz o a 24 bit/88 Khz o superiori, non c'è nessuna possibilità che il secondo suoni paragonabilmente al primo. Il problema è che se quando vai a fare il disco giochi con gli standard di campionamento il più delle volte fai casino...
No, non può essere. A parità di lettore, un sistema a 96 e 192 può suonare - se i sistemi digitali fossero macchine ideali - al massimo uguale allo stesso lettore che funziona a 88 o 176. Questo perché il chip che lavora a 96 e 192 deve ricampionare completamente il segnale digitale in ingresso, mentre gli altri sistemi permettono di aggiungere solo nuovi campioni senza toccare quelli presenti sul disco. Gli spetta quindi un compèito molto più gravoso, più critico e quindi più soggetto ad errori e atrefatti.
Dragon ha scritto:Forse è per questo che hanno optato per questa tecnologia anche nei lettori CD, cercando algoritmi di conversione che arrivassero a 48 khz partendo da 44 khz. Magari la cosa ha funzionato fino a 96 khz perchè è moltiplicato "solo" per 2, mentre per arrivare a 192 khz dobbiamo moltiplicare per 4 e non si riesce più a non introdurre errori di sovracampionamento.
Sono solo ipotesi che faccio, nel tentativo di dare una spiegazione plausibile al tutto.
per fortuna esistiPazzoperilpianoforte ha scritto:
Dragon ti ostini a non capire. Ma lo abbiamo detto in tutte le salse:
1. Sovracampionare è sempre un vantaggio quando leggi un CD, perché lavorare alla conversione D/A con una frequenza di campionamento così basso fa schifo dal punto di vista audio perché devi usare filtri antialea a pendenza folle per ripulire il segnale in uscita dai convertitori D/A dalle immagini.
2. Qualunque sistema di conversione D/A che lavora a frequenza di conversione D/A superiore lavora quindi meglio diu uno che lavora a 44.1 Khz ma:
a) se scelgo una frequenza di sovracampionamento multiplo perfetto di 44.1 Khz il sistema di conversione dovrà solo interpolare uno o tre campioni non inclusi nella registrazione tra ogni coppia di campioni presenti nella registrazione originale.
b) se scelgo una frequenza di sovracampionamento che non è multiplo perfetto dei 44.1 dovrò ricampionare totalmente il segnale in fase di conversione, con risultati - senza dubbio e senza possibilità di errore, molto più distanti dal segnale originale che non nella prima soluzione (a).
Queste sono cose oggettive, matematiche, inconfutabili. Allo stesso modo di come è inconfutabile che se ti butti dal balcone batti una ronciata al suolo.
non questo no, mi sacrifico io per fargli da materesso non possiamo perdere dragonQueste sono cose oggettive, matematiche, inconfutabili. Allo stesso modo di come è inconfutabile che se ti butti dal balcone batti una ronciata al suolo.
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
No, non può essere. A parità di lettore, un sistema a 96 e 192 può suonare - se i sistemi digitali fossero macchine ideali - al massimo uguale allo stesso lettore che funziona a 88 o 176. Questo perché il chip che lavora a 96 e 192 deve ricampionare completamente il segnale digitale in ingresso, mentre gli altri sistemi permettono di aggiungere solo nuovi campioni senza toccare quelli presenti sul disco. Gli spetta quindi un compèito molto più gravoso, più critico e quindi più soggetto ad errori e atrefatti.
Siccome i sistemi di ricampionamento digitali sono tutto fuorché ideali, ti rendi conto che una uguale efficienza nei due casi è assolutamente impossibile.
Alla domanda del perché alcuni produttori Hi-Fi non abbiano ancora capito questi concetti se sono così elementari si può rispondere:
1. Vendono meglio un sistema 192 perché fa più figo, nel senso che dal punto di vista del marketing e più efficace. Quantio audiofili sanno questa storia del sovracampionamento che stiamo raccontando qui?
2. Non capiscono nulla di sistemi digitali perché sanno solo riprogettare le sezioni analogiche (quindi di contorno) di sezioni di conversione e meccaniche già belle e fatte che comprano dal migliore (nel senso di più conveniente economicamente) produttore consumer.
noPer fare una considerazione della risposta n.2 che mi hai dato, mi viene da dire che forse,indipendentemente dal gusto personale e della mifi di cui io sono afflitto, possano esserci produttori che sono talmente bravi, nel progettare le sezioni analogiche delle loro macchine,tanto da suonare meglio di altre macchine che adottano i khz giusti, ma che non sono poi così bravi nel progettare la sezione analogica.
Credi che questa mia considerazione possa essere condivisibile?
Dragon ha scritto:Ok PPP, tutto chiaro
Per fare una considerazione della risposta n.2 che mi hai dato, mi viene da dire che forse,indipendentemente dal gusto personale e della mifi di cui io sono afflitto, possano esserci produttori che sono talmente bravi, nel progettare le sezioni analogiche delle loro macchine,tanto da suonare meglio di altre macchine che adottano i khz giusti, ma che non sono poi così bravi nel progettare la sezione analogica.
Credi che questa mia considerazione possa essere condivisibile?