Con l'audio digitale la velocità e la quantità di elaborazione che passa da da 8 a 32 Bit a frequenze variabili ha lo stesso effetto del video 720P che diventa 4K. i dettagli e la gamma dinamica sono notevolmente aumentati.
le differenze percepite tra una riproduzione e l'altra, un po come avviene tra un frammento di video e l'altro, sono probabilmente legate al VBR (variable bit rate) e alla compressione del dato quando applicato.
Netflix per esempio usa un algoritmo di compressione molto raffinato, un tale algoritmo non è ancora stato sviluppato per l'audio e l'MQA non è dato sapere..
fino ad allora dovremo adattarci ma ci sono varie possibilità che si possono prospettare per il futuro..
aumentare la frequenza di campionamento oltre il Mhz in post elaborazione potrebbe esercitare un effetto positivo sul suono, magari colmandone la perdite che qualcuno percepisce rispetto al 'fattore' analogico .. chi lo sa'
vedremo.. intanto giochiamo con i cavi.