heartbreaker ha scritto:
Certo, si sente benissimo che i vinili più venduti vengono fatti a partire dal master digitale e senza troppi complimenti. D'altra parte la dura legge del mercato ci dice : rivolete il vinile? Eccovi accontentati! Prendendoci ovviamente per il c....o.
Fortunatamente esistono alcune etichette, anche di musica moderna, che producono in analogico e chiamano Bob Ludwig per la masterizzazione in analogico. Una addirittura produce in pure analogue e pure tube, mai sentito niente? Prova, poi riparliamo di dinamica.
Attualmete penso che, a parte le incisioni di nicchia (audiophile), praticamente la totalità degli album siano registrati in digitale così come sicuramente anche i master analogici d'epoca sono stati masterizzati in digitale anche perchè è noto che il master analogico si deteriora con il tempo specie sulle alte frequenza.
Però se chi produce i master digitali lo fa con professionalità e cognizione di causa, non è detto che ottenga un risultato necessariamente mediocre.
L'applicazione di compressioni, normalizzazioni ed altri disastri delle famosa loudness war penso (o meglio spero) che non siano fatti a livelli di master originale, non avrebbe senso.
Poi è chiaro che il risultato "finale" sia in termine di dinamica che di qualità di incisione dipende da caso a caso (purtroppo).
E' innegabile che ci sono anche incisioni originali su vinile assai peggiori della corrispondente versione su cd (es Blind Faith del 1969), e che ci sono esempi di files in hi-res o di SACD che in
certi casi possono anche superare il vinile.
E' altrettanto evidente che il vinile originale spesso non era la migliore incisione possibile neppure quando il vinile dominava (allora c'erano case discografiche con pochi mezzi e capacità), le edizioni successive fatte con l'Half Speed Mastering erano clamorosamente superiori, come certe edizioni a 45 giri da 12 pollici. Ma le promesse del CD non sono certo state rispettate, a parte il discorso di praticità, durata ed usura , per una politica miope se non truffaldina o pecche tecnologiche come i "tristemente noti" ADD, che per eliminare il fruscio del nastro hanno spesso eliminato dinamica e qualità anche se "in buona fede": il primo esempio di loudness war "non voluta", parlo ancora di anni 80 quando il cd costava ben più del vinile che era ancora il suppoto più venduto (ed Deep Purle in rock ediz ADD del 1988 se non erro: inascoltabile !!!).
Secondo me non hanno voluto o sono stati capaci di sfruttarne al massimo le potenzialità **. Cosa che del resto accadde anche con il vinile, se nei tempi d'oro TUTTE le incisioni fossero state a 45 giri half speed mastered oggi si parlerebbe in altro modo.
** PS : non mi riferisco al periodo delle loudness war quando si fecero scelte anti qualità per motivi economici.