Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
montanari- Hi-End Member
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- Messaggio n°76
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
Eheheehe
phaeton- Hi-End Member
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- Messaggio n°77
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
umh... gia', ma a volte e' veramente complicato, l'inglese permette di esprimere concetti complessi in modo molto sintetico.
ad esempio, diminishing returns in italiano sarebbe "ritorno in incremento di qualita' dell'investimento in soldi decrescente all'aumentare del prezzo di acquisto".... capisci bene che forse in inglese e' meglio.........
ad esempio, diminishing returns in italiano sarebbe "ritorno in incremento di qualita' dell'investimento in soldi decrescente all'aumentare del prezzo di acquisto".... capisci bene che forse in inglese e' meglio.........
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°78
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
...oppure l'incremento delle prestazioni non è direttamente proporzionale alla spesa...
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phaeton- Hi-End Member
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- Messaggio n°79
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
vicino, ma non esatto
potrebbe essere " l'incremento delle prestazioni non è direttamente proporzionale all'incremento di spesa "
ma in realta' non si puo' parlare di proporzionale o non proporzionale, in quanto significherebbe stabilire una metrica tra i soldi spesi e la qualita' sonora di un oggetto.... ergo si ritorna a "ritorno in incremento di qualita' dell'investimento in soldi decrescente all'aumentare del prezzo di acquisto"
anzi, faccio ammenda, anche questo e' sbagliato perche' occorre inserire un concetto di soggettivita' sia sulla spesa che sulla qualita', quindi in definitiva:
"ritorno percepito in incremento di qualita' dell'investimento in soldi decrescente all'aumentare del prezzo di acquisto, in relazione alla sensibilita' economica del soggetto spendente"
naaaaaaaaaaaaaaaaaa..... molto meglio diminishing returns
potrebbe essere " l'incremento delle prestazioni non è direttamente proporzionale all'incremento di spesa "
ma in realta' non si puo' parlare di proporzionale o non proporzionale, in quanto significherebbe stabilire una metrica tra i soldi spesi e la qualita' sonora di un oggetto.... ergo si ritorna a "ritorno in incremento di qualita' dell'investimento in soldi decrescente all'aumentare del prezzo di acquisto"
anzi, faccio ammenda, anche questo e' sbagliato perche' occorre inserire un concetto di soggettivita' sia sulla spesa che sulla qualita', quindi in definitiva:
"ritorno percepito in incremento di qualita' dell'investimento in soldi decrescente all'aumentare del prezzo di acquisto, in relazione alla sensibilita' economica del soggetto spendente"
naaaaaaaaaaaaaaaaaa..... molto meglio diminishing returns
montanari- Hi-End Member
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- Messaggio n°80
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
In my humble opinion al contrario è più bello e conciso in italiano :
Opinione personale
O my 2 cent :le mie 2 lire!
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- alè:
- le spese grosse le facevo per i vinili o se non sono in flac godi solo la metà
Francemare- Senior Member
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- Messaggio n°81
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
Vale per tutte le tipologie di prodotto ..... dalla casa alle automobili alle barche a ....
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Ciao a tutti Francesco
brizzo- Hi-End Member
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- Messaggio n°82
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
naaaaaaaaaaaaaaaaaa..... molto meglio diminishing returns
lo traduco io...
buttare soldi nel cesso
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saluti Eddie
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gianni60- Senior Member
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- Messaggio n°83
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
io non ho neanche il cd nell' impianto.
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- Messaggio n°84
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
montanari ha scritto:In my humble opinion al contrario è più bello e conciso in italiano :
Opinione personale
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concordo che in certi termini l'inglese sia un modo sintetico per spiegare certi concetti a patto che non si etichetti il mondo con una parola come si fa in America
Dove con IN oppure OUT hanno etichettato per la vita una persona o oggetto che sia.
o peggio Cool o Nerd o Loser.
Ma il peggio è in informatica (ad esempio in cui si abusa della cosa) in cui si usa il termine (to) deploy per significare "mettere in produzione, o pubblicare ", da cui il fantastico verbo "deployare" italianizzato che quando lo sento mi fa rizzare i capelli in testa.
Sorry per l'OT....
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http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
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- Messaggio n°85
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
Qua siamo tutti nerd!!
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- Messaggio n°86
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
montanari ha scritto:Qua siamo tutti nerd!!
NON E' VERO !!!!!!!!!!!!!!
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lalosna- Moderatore
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- Messaggio n°87
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
phaeton ha scritto:vicino, ma non esatto
potrebbe essere " l'incremento delle prestazioni non è direttamente proporzionale all'incremento di spesa "
ma in realta' non si puo' parlare di proporzionale o non proporzionale, in quanto significherebbe stabilire una metrica tra i soldi spesi e la qualita' sonora di un oggetto.... ergo si ritorna a "ritorno in incremento di qualita' dell'investimento in soldi decrescente all'aumentare del prezzo di acquisto"
anzi, faccio ammenda, anche questo e' sbagliato perche' occorre inserire un concetto di soggettivita' sia sulla spesa che sulla qualita', quindi in definitiva:
"ritorno percepito in incremento di qualita' dell'investimento in soldi decrescente all'aumentare del prezzo di acquisto, in relazione alla sensibilita' economica del soggetto spendente"
naaaaaaaaaaaaaaaaaa..... molto meglio diminishing returns
Ma io direi che si tratta del buon vecchio rendimento marginale decrescente
Un vecchio keynesisno
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supertrichi- JuniorMember
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- Messaggio n°88
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
RockOnlyRare ha scritto:
Ma il peggio è in informatica (ad esempio in cui si abusa della cosa) in cui si usa il termine (to) deploy per significare "mettere in produzione, o pubblicare ", da cui il fantastico verbo "deployare" italianizzato che quando lo sento mi fa rizzare i capelli in testa.
Sorry per l'OT....
Prova a fare una riunione con quelli del marketing ....
Scusandomi per aver deviato la discussione cerco di farmi perdonare rispondendo alla domanda iniziale.
Io credo ci debba essere un equilibrio nella catena d'ascolto.
Vi ricordate la vecchia ripartizione dell'investimento nella configurazione tipo degli anni '70?
Giradisci, testina, amplificatore, casse. Allora i cavi non esistevano
Se non vado errato il 40/50% era destinato alle casse, 25/30% ampli ed il rimanente era per la sorgente.
Non credo si discosti molto da oggi nonostante l'influenza del DAC in termini sonici sia senz'altro inferiore all'abbinata giradischi/testina
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Saluti
Pasquale
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- Messaggio n°89
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
supertrichi ha scritto:
Prova a fare una riunione con quelli del marketing ....
Scusandomi per aver deviato la discussione cerco di farmi perdonare rispondendo alla domanda iniziale.
Io credo ci debba essere un equilibrio nella catena d'ascolto.
Vi ricordate la vecchia ripartizione dell'investimento nella configurazione tipo degli anni '70?
Giradisci, testina, amplificatore, casse. Allora i cavi non esistevano
Se non vado errato il 40/50% era destinato alle casse, 25/30% ampli ed il rimanente era per la sorgente.
Non credo si discosti molto da oggi nonostante l'influenza del DAC in termini sonici sia senz'altro inferiore all'abbinata giradischi/testina
Si conosco fin troppo bene la famosa regola degli anni 70, dato che in quegli anni in Hi-Fi ci lavoravo in un certo senso, collaborando ad un negozio al sabato e montando gli stereo a domicilio. Tutto sommato era un regola sensata, anche se nel mio caso la stravolsi in quanto l'ampli costò 1,5 volte la casse, ma solo perchè le Dahlquist dq 10 avevano un rapporto qualità prezzo incredibile ma il guaio è che volevano un ampli potentissimo e di una robustezza fuori dal comune.
Allora dei cavi non se ne parlava più di tanto, limitandoci a sezioni elevate e cavi intrecciati di potenza e poco più , al massimo stavano diventando di "moda" i contatti dorati.
Però oggi nello stanziare una certa cifra per un hi-fi "da zero", la spesa per i cavi, mobile, etc etc deve per forza essere messa nel budget, e se si parla di una cifra importante come 20.000 Euro, anche il trattamente acustico va considerato.
Dimenticavo, non c'è dubbio che partendo da un dac di buon rapporto qualità prezzo, per avere sensibili miglioramenti si debba spendere decisamente molto di più di quanto una volta si spendeva in proprorzione per migliorare il suono di un giradischi, (considerando che ai tempi del MM la spesa per un pre phono esterno non era considerata-ammesso che ci fossero) nella stragrande maggioranza dei casi bastava cambiare la testina per avere un evidente upgrade a spese relativamente contenute.
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terlino- Senior Member
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- Messaggio n°90
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
Io sono sempre più convinto che il cervello fa tanto, ma proprio tanto.
Pertanto si, vale la pena
Pertanto si, vale la pena
martin logan- Vip Member
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- Messaggio n°91
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
[quote="RockOnlyRare"]
Si conosco fin troppo bene la famosa regola degli anni 70, dato che in quegli anni in Hi-Fi ci lavoravo in un certo senso, collaborando ad un negozio al sabato e montando gli stereo a domicilio.
Pure io ho avuto le medesime esperienze "pro", ma negli anni dal 1992 / 2002. Posso dire che, per esperienza diretta, una certa cifra (diciamo sui 2/3000 euro) spesa nell'allestire l'ambiente di ascolto porta maggiori benefici anche su un impianto NON da 20.000 euro. Certo che se posso spendere poco non potrò destinare nulla al trattamento acustico.
Su un impianto di livello medio spenderei più volentieri tremila euro in un modesto trattamento dell'ambiente che su dei cavi di qualità. O almeno: per esperienza diretta sento maggiori benefici nel primo caso (stanza trattata) che nel secondo (cavi molto costosi). Ho provato entrambe le soluzioni e preferisco la prima, senza dubbio.
Sul livello migliorativo dei componenti credo si possa adottare un parametro tra il 3x e il 4x. Se vuoi davvero "sentire" la differenza (si spera in meglio) di un componente da mille euro, inutile spenderne 1500. Devi prenderne uno da 3/4.000
Sennò avere tanta pazienza e cercarlo d'occasione. Ma il discorso vale per le conversioni digitali, dove ogni sei mesi/un anno salta fuori qualcosa di nuovo, relegando nella obsolescenza i modelli precedenti ???
Si conosco fin troppo bene la famosa regola degli anni 70, dato che in quegli anni in Hi-Fi ci lavoravo in un certo senso, collaborando ad un negozio al sabato e montando gli stereo a domicilio.
Pure io ho avuto le medesime esperienze "pro", ma negli anni dal 1992 / 2002. Posso dire che, per esperienza diretta, una certa cifra (diciamo sui 2/3000 euro) spesa nell'allestire l'ambiente di ascolto porta maggiori benefici anche su un impianto NON da 20.000 euro. Certo che se posso spendere poco non potrò destinare nulla al trattamento acustico.
Su un impianto di livello medio spenderei più volentieri tremila euro in un modesto trattamento dell'ambiente che su dei cavi di qualità. O almeno: per esperienza diretta sento maggiori benefici nel primo caso (stanza trattata) che nel secondo (cavi molto costosi). Ho provato entrambe le soluzioni e preferisco la prima, senza dubbio.
Sul livello migliorativo dei componenti credo si possa adottare un parametro tra il 3x e il 4x. Se vuoi davvero "sentire" la differenza (si spera in meglio) di un componente da mille euro, inutile spenderne 1500. Devi prenderne uno da 3/4.000
Sennò avere tanta pazienza e cercarlo d'occasione. Ma il discorso vale per le conversioni digitali, dove ogni sei mesi/un anno salta fuori qualcosa di nuovo, relegando nella obsolescenza i modelli precedenti ???
Giordy60- Hi-End Member
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- Messaggio n°92
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
martin logan ha scritto:
Sul livello migliorativo dei componenti credo si possa adottare un parametro tra il 3x e il 4x.
solo a titolo di curiosità...........chi ha stabilito tale parametro ? ........e con quale criterio ?
altra semplice domanda.....fino a quale cifra " il parametro " ha un senso ?
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la mente è come un paracadute, funziona solo se si apre ( cit. di Albert Einstein )
- Spoiler:
io ascolto così : Server (s.o.WS2016) HQPlayer in ramdisk + HQPDControl =>cavo di rete =>TP-link mc110cs =>cavo monomodale =>TP-link mc110cs =>cavo di rete => NAA (s.o.WS2016) NAD in ramdisk => mac-mini con roon-core > switch > Ares2 =>monitor attivi Klein+Hummel o410 + sub Neumann Kh o810
martin logan- Vip Member
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- Messaggio n°93
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
Chiaro che non lo ha "stabilito" nessuno; infatti (se leggi bene) io ho usato una forma soggettiva, dubitativa, possibilistica.
Un suggerimento scaturito da considerazioni spesso non mie, bensì di clienti che frequentavano il centro HIFI dove ho potuto vedere e sentire tanti prodotti.
Molti erano già possessori di uno o più impianti, spesso di grande pregio, possedevano (o avevano posseduto) una quantità di apparecchi che avevano potuto sentire, apprezzare, qualche volta detestare... vagavano per negozi alla ricerca del perenne miglioramento, dell'impianto perfetto (che non esiste). Alla fine, dopo diversi ascolti, molti sceglievano prodotti dal costo multiplo rispetto a ciò che già avevano, o rispetto a qualcosa di paragonabile come categoria se ciò che avevano non era più in produzione. Non so se possa dirsi suggestione indotta: "spendo il triplo, dunque suona meglio"; certo pochissimi compravano così per caso. Prima ascoltavano, riascoltavano, portavano da casa dischi e CD, e meditavano: infine decidevano. Lo facevano soprattutto per componenti di costo dal medio in su, spesso senza limite superiore (avevano la possibilità di farlo, economicamente parlando).
Non ho mai sentito uno di questi super appassionati chiedere: voglio qualcosa di pari prezzo, o più economico; tranne in caso di rottura irrimediabile del componente e impossibilità migliorative per ragioni di budget, oppure per apparecchi destinati a un secondo (o terzo) impianto.
Il discorso cambiava radicalmente per tutti quelli che facevano un primo acquisto: di solito partivano con impianti audio o A/V (allora andava parecchio) di primo o medio prezzo.
Ora: resta una mera esperienza personale - dettata da un lavoro pluriennale dall'altra parte della scrivania.
A me è servita parecchio e non rimpiango di averla potuta fare, ma potete disconoscerla / rifiutarla in toto se pensate che sia errata; non è certo written in stone !
Come sono personali, quindi confutabili, quasi tutti gli interventi fatti in questo forum.
Sarebbe bellissimo avere la formula matematica per raggiungere la felicità di ascolto di una catena HIFI: purtroppo non c'è.
Un suggerimento scaturito da considerazioni spesso non mie, bensì di clienti che frequentavano il centro HIFI dove ho potuto vedere e sentire tanti prodotti.
Molti erano già possessori di uno o più impianti, spesso di grande pregio, possedevano (o avevano posseduto) una quantità di apparecchi che avevano potuto sentire, apprezzare, qualche volta detestare... vagavano per negozi alla ricerca del perenne miglioramento, dell'impianto perfetto (che non esiste). Alla fine, dopo diversi ascolti, molti sceglievano prodotti dal costo multiplo rispetto a ciò che già avevano, o rispetto a qualcosa di paragonabile come categoria se ciò che avevano non era più in produzione. Non so se possa dirsi suggestione indotta: "spendo il triplo, dunque suona meglio"; certo pochissimi compravano così per caso. Prima ascoltavano, riascoltavano, portavano da casa dischi e CD, e meditavano: infine decidevano. Lo facevano soprattutto per componenti di costo dal medio in su, spesso senza limite superiore (avevano la possibilità di farlo, economicamente parlando).
Non ho mai sentito uno di questi super appassionati chiedere: voglio qualcosa di pari prezzo, o più economico; tranne in caso di rottura irrimediabile del componente e impossibilità migliorative per ragioni di budget, oppure per apparecchi destinati a un secondo (o terzo) impianto.
Il discorso cambiava radicalmente per tutti quelli che facevano un primo acquisto: di solito partivano con impianti audio o A/V (allora andava parecchio) di primo o medio prezzo.
Ora: resta una mera esperienza personale - dettata da un lavoro pluriennale dall'altra parte della scrivania.
A me è servita parecchio e non rimpiango di averla potuta fare, ma potete disconoscerla / rifiutarla in toto se pensate che sia errata; non è certo written in stone !
Come sono personali, quindi confutabili, quasi tutti gli interventi fatti in questo forum.
Sarebbe bellissimo avere la formula matematica per raggiungere la felicità di ascolto di una catena HIFI: purtroppo non c'è.
Giordy60- Hi-End Member
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- Messaggio n°94
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
martin logan ha scritto:Alla fine, dopo diversi ascolti, molti sceglievano prodotti dal costo multiplo rispetto a ciò che già avevano
martin logan ha scritto:
Non so se possa dirsi suggestione indotta: "spendo il triplo, dunque suona meglio";
le domande/quesiti le hai poste in modo corretto, ........mancano solo le risposte.
..........e ognuno di noi ha le proprie ( giuste o sbagliate che siano )
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io ascolto così : Server (s.o.WS2016) HQPlayer in ramdisk + HQPDControl =>cavo di rete =>TP-link mc110cs =>cavo monomodale =>TP-link mc110cs =>cavo di rete => NAA (s.o.WS2016) NAD in ramdisk => mac-mini con roon-core > switch > Ares2 =>monitor attivi Klein+Hummel o410 + sub Neumann Kh o810
zazomat- Member
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- Messaggio n°95
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
Ciao,
ho avuto la possibilità di prendere un PS Audio DirectStream a prezzo scontato, che il mio negoziante aveva in demo.
Sono entrato in un altro mondo .. contento di quanto speso!!! e lo rifarei
ho avuto la possibilità di prendere un PS Audio DirectStream a prezzo scontato, che il mio negoziante aveva in demo.
Sono entrato in un altro mondo .. contento di quanto speso!!! e lo rifarei
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°96
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
Certo che il gazebo è molto sintetico. La stessa discussione su Melius ha superato le 130 pagine
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- Messaggio n°97
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
zazomat ha scritto:Ciao,
ho avuto la possibilità di prendere un PS Audio DirectStream a prezzo scontato, che il mio negoziante aveva in demo.
Sono entrato in un altro mondo .. contento di quanto speso!!! e lo rifarei
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- Messaggio n°98
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
carloc ha scritto:Certo che il gazebo è molto sintetico. La stessa discussione su Melius ha superato le 130 pagine
Non capisci mai le cose importanti...questo era stato aperto per dimostrare che chiunque un utilizzi un Dac per ogni via della sua città non ha capito una beata mazza!
Insomma, devo sempre spiegarti tutto...
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- SACD Player Yamaha CD-S3000 + Dat Tascam DA 20 + Server/Streamer Cocktail Audio X45 Pro -> Pre AM Audio AM REFERENCE due telai -> Coppia finali Mono AM Audio A 80 Reference S4 -> Diffusori B&W 802 Nautilus
Oppure,
SACD Player Pioneer PD 70 AE + Server/Streamer Cocktail Audio X45 Pro + Dap FiiO M15 -> Amplificatori Luxman L-590AXII + Icon Audio HP8 MKII/1 x Mullard M 8137 - 2 x RCA 5692 + Romi BX2 Plus -> Cuffie HifiMan Susvara + Fostex th900 MKII + Sennheiser HD 800 In ear Campfire Solaris 2020 + Empire Odin Distributore di rete OEHLBACH XXL Powerstation 909
phaeton- Hi-End Member
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Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
zazomat ha scritto:Ciao,
ho avuto la possibilità di prendere un PS Audio DirectStream a prezzo scontato, che il mio negoziante aveva in demo.
Sono entrato in un altro mondo .. contento di quanto speso!!! e lo rifarei
e' un ottimo dac, con un progetto pensato alle spalle e non la solita scopiazzatura della sample board del produttore del chippino, con aggiunta varia e copiosa di inutili componenti da gioelleria che servono solo da specchietto....
un disegno "ispirato" dai vari Meitner, Playback Design e EMM (e non e' affato un male, anzi), implementa sicuramente una interessante tecnologia, e ho sempreavuto voglia di ascoltarlo.
ottimo acquisto congrats!!
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°100
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
Antonio Turi ha scritto:
Non capisci mai le cose importanti...questo era stato aperto per dimostrare che chiunque un utilizzi un Dac per ogni via della sua città non ha capito una beata mazza!
Insomma, devo sempre spiegarti tutto...
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- Messaggio n°101
Re: Conviene spendere tanti soldi oggi in un dac ?
[/quote]
e' un ottimo dac, con un progetto pensato alle spalle e non la solita scopiazzatura della sample board del produttore del chippino, con aggiunta varia e copiosa di inutili componenti da gioelleria che servono solo da specchietto....
un disegno "ispirato" dai vari Meitner, Playback Design e EMM (e non e' affato un male, anzi), implementa sicuramente una interessante tecnologia, e ho sempreavuto voglia di ascoltarlo.
ottimo acquisto congrats!![/quote]
Grazie .. ho avuto la fortuna di trovare questo demo .. da zero non sarei riuscito a permettermelo ..
e' un ottimo dac, con un progetto pensato alle spalle e non la solita scopiazzatura della sample board del produttore del chippino, con aggiunta varia e copiosa di inutili componenti da gioelleria che servono solo da specchietto....
un disegno "ispirato" dai vari Meitner, Playback Design e EMM (e non e' affato un male, anzi), implementa sicuramente una interessante tecnologia, e ho sempreavuto voglia di ascoltarlo.
ottimo acquisto congrats!![/quote]
Grazie .. ho avuto la fortuna di trovare questo demo .. da zero non sarei riuscito a permettermelo ..