sempre che li abbiano veramente.Joytoy ha scritto:
Molti utenti nei forum, mettono la firma con la componentistica in loro possesso.
e sempre che nelle foto non facciano qualche fotomontaggio...
sempre che li abbiano veramente.Joytoy ha scritto:
Molti utenti nei forum, mettono la firma con la componentistica in loro possesso.
Salv.Scarfone ha scritto:sempre che li abbiano veramente.Joytoy ha scritto:
Molti utenti nei forum, mettono la firma con la componentistica in loro possesso.
e sempre che nelle foto non facciano qualche fotomontaggio...
PARLAPA' ha scritto:poi dopo tutto il tempo trascorso........
nun se compra nulla
Che bello... voglio mettere anche io il mio impianto come firma ... ma che metto? consigliatemi...Salv.Scarfone ha scritto:sempre che li abbiano veramente.Joytoy ha scritto:
Molti utenti nei forum, mettono la firma con la componentistica in loro possesso.
e sempre che nelle foto non facciano qualche fotomontaggio...
si dovrebbe pure conoscere l'ambiente in cui suona, perche fa esattamente come qualsiasi impianto, se cambi ambiente cambia suono, il teatro Goldoni di Livorno, non suona come la Scala di MilanoMassimo ha scritto:( bisognerebbe sapere come suona un pianoforte dal vivo però e non è scontato che tutti gli audiofili lo sappiano)
Sono d'accordo , ma c'è un altro problema uno Steinway suona diversamente da uno Yamaha.
aircooled ha scritto:si dovrebbe pure conoscere l'ambiente in cui suona, perche fa esattamente come qualsiasi impianto, se cambi ambiente cambia suono, il teatro Verdi di Livorno, non suona come la Scala di MilanoMassimo ha scritto:( bisognerebbe sapere come suona un pianoforte dal vivo però e non è scontato che tutti gli audiofili lo sappiano)
Sono d'accordo , ma c'è un altro problema uno Steinway suona diversamente da uno Yamaha.
aircooled ha scritto:non esageriamo quando un neofita entra per fare un acquisto si spera che ci sia un professionista che non gli fa acquistare un 30W a valvole da mettere su delle 802D, e magari se ha voglia gli spiega pure il perche, oppure un cd che ha un uscita di 5V su un pre o integrato che ne accetta massimo 3 in ingresso, e magari gli spiega pure che se lo fa rompe il pre, e succede molto più frequentemente di quanto si creda comunque accoppiamenti trasticamente sbagliati nel 99,99999999...............% dei casi è cosa riservata ad qualche "navigato" che si ritiene sopra a tutti, il neofita di solito si informa e cerca di capire prima di bruciare soldi
Non puoi andare in un negozio sentire tutti i diffusori,il commesso sai dove ti manda...petrus ha scritto:Certo che se le cose stanno così c'è poco da lamemtarsi che l'hifi è in crisi
Praticamente diciamo che l'utente medio, il possibile compratore non è in grado di scegliere se non ha un minimo di cognizione tecnica ?
Che se non conosce i termini come; impedenza, carico, frequenza, slew rate ed altre parolacce del genere non deve neppure mettere piede in un negozio hifi ?
E che affidandosi al suo gusto e alla sua capacità uditiva non può (o sarebbe affidato al caso) fare acquisti azzeccati, corretti, giusti ?
E allora vai col requiem
Lorenzo
petrus ha scritto:
Ma è qui che stà la follia pensaci, un pre che se collegato ad un CD "sbagliato" si rompe è folle non trovi ?
Un ampli che non suona se non lo colleghi alle casse giuste altra follia non ti pare ?
e avanti così potremmo andare per ore, ma tu immagina queste cose, che per noi sono scontate, ovvie, NEANCHE DA DIRE, infatti non se ne fa menzione alcuna, immagina alle orecchie di un acquirente normale come possono suonare, ti rendi conto ?
Vai con il requiem
Lorenzo
io per i diffusori mi comporto così.Non voglio a prescindere:petrus ha scritto:Certo che se le cose stanno così c'è poco da lamemtarsi che l'hifi è in crisi
Praticamente diciamo che l'utente medio, il possibile compratore non è in grado di scegliere se non ha un minimo di cognizione tecnica ?
Che se non conosce i termini come; impedenza, carico, frequenza, slew rate ed altre parolacce del genere non deve neppure mettere piede in un negozio hifi ?
E che affidandosi al suo gusto e alla sua capacità uditiva non può (o sarebbe affidato al caso) fare acquisti azzeccati, corretti, giusti ?
E allora vai col requiem
Lorenzo
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Non credo che sia questo il motivo della crisi dell'Hi-Fi.
In tutte le passioni amatoriali c'è un minimo di conoscenza tecnica.
SE ami il trekking, devi avere un minimo di competenza tecnica inerente la medicina e la fisiologia umana, altrimenti ad ogni passeggiata di spacchi le gambe. Se ami lo sci, devi avere un minimo di conoscenza tecnica per acquistare l'equipaggiamento, altrimenti compri roba con cui scii male. Quindi o acquisisci conoscenza diretta o ti fai consigliare da chi ce l'ha (rivenditore compreso). Nel tennis la scelta di una buona racchetta è indispensabile per ottenere ottimi risultati in rapporto alproprio gioco e alla propria fisiologia: anche lì c'è da conoscere le varie tecniche costruttive ed i vari materiali.
Se sei appassionato di vini sul serio non puoi evitare di conoscere le varie procedure di vinificazione, i vari viticci, ecc ecc. altrimenti non sai cosa compri e resti un'orecchiante.
ecc. ecc.
La competenza tecnica in ogni hobby è l'elemento fondamentale che distingue la passione dal disinteresse, l'hobby a sfondo culturale dalla perdita di tempo, l'intenditore dall'orecchiante. In questo il mondo dell'Hi-Fi non è diverso dal trekking, dall'enologia, dalla passione per le auto o le moto, dalla passione per uno sport, ecc. ecc. Quindi non può essere questo l'elemento di crisi di questo settore.
Massimo ha scritto:
--------------cut---------------
Ma come gli dici cosa vuoi sentire... non alla cieca, ma guardando i grafici di una risposta in frequenza, dalla quale ti rendi conto approssimativamente di come potrebbe suonare quel detertminato diffusore.
petrus ha scritto:
Vuoi dire che la famiglia da decathlon prima di acquistare le scarpe da trekking ha fatto un corso per corrispondenza sulla fisiologia umana ?
O che per acquistare la racchetta da usare una volta a settimana con il collega devi prima frequentare un corso sulla scienza delle costruzioni e materiali applicati ?
Non esageriamo, ci sono molti appassionati estremi che come dici tu si informano e conoscono ogni particolare, ma ne esistono molti, moltissimi altri che fanno le cose per il puro piacere di farle, come una passeggiata sui monti con la famiglia.
Se chiedo solo di ascoltare un po' di musica quando mi va, non devo rischiare di comprare un ampli che non suona, od un CD che mi brucia il preamplificatore o chissà quale altra diavoleria.
Manca un hifi per la gente comune, un hifi che parli il linguaggio non tecnico di chi vuole solo ascoltare un po' di musica.
Il messaggio che passa è che sia un mondo difficile, dove è pericoloso avventurarsi se non si è "competenti" dove si può sbagliare.
Lorenzo
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Anche qui non sono completamente d'accordo.
Il problema del nostro settore non è che manca l'Hi-Fi semplice, per non adepti. Quella ci sarebbe ancora. Il problema del nostro settore è che l'Hi-Fi comune, da mille euro tutto compreso, è scomparsa dai negozi non HI-Fi. E per il mondo della gente comune, quindi, non esiste più.
Oggi in qualunqe negozio di elettronica tu vada l'Hi-Fi, semplicemente, non esiste più. La gente è convinta si tratti di prodotti vecchi e non più esistenti sul mercato, obsoleti.
Oggi se vuoi l'Hi-Fi devi aver deciso di acquistarla a priori, e recarti in pellegrinaggio nel centro HI-Fi snob, dove magari devi sopportare lo sguardo critico dei commessi - se sei uno che ne capisce il giusto ed ha pochi soldi da spendere.
Questo è il problema della nostra passione: il fatto che sia diventata passione esoterica per vip e danarosi in pochi negozi settari da mille e una notte sperduti nel nulla. Passione invisibile di cui sette carbonarie si scambiano opinioni. Non il fatto di richiedere per essere apprezzata appieno una qualche conoscenza tecnica.
Anche per qcquistare un buon televisore bisognerebbe avere competenza tecnica. Eppure lo vendi a tutti. Anche a chi nulla ci capisce. Ma tutti sanno che esistono i televisori, li vedono dappertutto, in ogni negozio di elettronica. L'Hi-Fi non la vede più nessuno a meno che non cerchi col lantenrino un negozio specializzato. E quindi per tutti i non appassionati, semplicemente, è estinta.
Il problema non è la competnza tecnica, è la distribuzione e la visibilità del prodotto. Nel caso dell'Hi-Fi la visibilità del prodotto è ormai pressocché nulla, e la distribuzione elitaria.
petrus ha scritto:Massimo ha scritto:
--------------cut---------------
Ma come gli dici cosa vuoi sentire... non alla cieca, ma guardando i grafici di una risposta in frequenza, dalla quale ti rendi conto approssimativamente di come potrebbe suonare quel detertminato diffusore.
E se gli dicessi semplicemente che voglio ascoltare la musica che mi piace ?
Ma ti rendi conto, prova ad immaginare se io facessi leggere quello che hai scritto e che ho sottolineato con il grassetto ad una persona comune che mi chiede cosa potrebbe comprare per ascoltare un po' di musica ogni tanto, come minimo pensa che lo prendo per il culo
Lorenzo
Massimo ha scritto:
Lorenzo,
non saprei dirti gli altri come si comportano,
io mi comporto così, per te è sbagliato ... per me no.
Ringraziando Dio non siamo tutti uguali.
petrus ha scritto:
Iniziamo ad esserci, ma in realtà io credo che snob ed elitari, siano i negozianti non i clienti.
Se io entro in un negozio di biciclette e chiedo una bici e delle scrpette per avvicinarmi al ciclismo amatoriale, vengo accolto con rispetto e mi vengono consigliati prodotti con rapporti prezzo-prestazioni ragionevoli e mi si profila un percorso di crescita da intraprendere se eventualmente scopro di amare veramente questo sport.
In hifi ciò non avviene, come giustamente sottolinei, l'ottusità del negoziante snob e stupido che prede l'occasione di crescere un potenziale "audiofilo" che da semplice amante della musica magari diventi anche amante del buon suono.
Lorenzo
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
E' esattamente quello che volevo dire io, anche se forse l'ho detto non bene.
Questo è un aspetto fondamentale. Un altro aspetto fondamentale è che se l'Hi-Fi fosse un settore vivo e vitale, tu l'impiantino base da mille euro o meno dovresti trovarlo in tutti i più scalcinati negozi di provincia che vendono televisori. Purtroppo anni fa in Italia si combatté una battaglia per far scomparire questi prodotti dai negozi "incompetenti" e non specializzati. Mentre il prodotto base da quei negozi non avrebbe mai dovuto scomparire. I risultati oggi sono molto ben visibili...
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
E' anche vero che gli appassionati spesso sono esibizionisti che vantano le proprie mirabilie tecnologiche con grafici nella mano destra e recensioni nella mano sinistra. Persone che se ne fanno un vanto di comprare nel negozio top ad accreditare la propria competenza. Anche questo non è un bel vedere, in verità.