Alcool isopropilico per lavare il vinile
galway- JuniorMember
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- Messaggio n°26
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Chiarissimo, grazie
pepe57- Moderatore
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- Messaggio n°27
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Personalmente ho sempre pensato che per il lavaggio ad ultrasuoni serva solo dell' acqua normale e che l' unico accorgimento da avere è di sostituirla abbastanza di frequente.
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the Crimson King- Vip Member
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- Messaggio n°28
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
@Gentle Crimson Molto interessante la tua apparecchiatura, complimenti! Ci farò un pensiero visto che non mi spaventa il lavoro di ingegno e la realizzazione manuale, anzi lo trovo molto stimolante!
ciao anche io un paio di anni fa, cercando fra le varie discussioni esistenti all'epoca mi ero fatto l'idea che questa potesse essere, fra le soluzioni economiche, quella più valida... ricordo che qualcuno (forse Massimo non sono sicuro) aveva proposto una modifica sui dischi di blocco perchè pare che lasciassero passare del liquido bagnando così l'etichetta del vinile, tu hai riscontrato questo problema? che differenza c'è nell'utilizzare acqua distillata o demineralizzata? non è sufficiente quest'ultima per risciacquare senza lasciare residui di calcare?
ciao, di che cifre parliamo? ti trovi bene?
io attualmente tengo fermo il Rega P5 perchè mi sono imposto (non fustigatemi) di lasciar stare i vinili finchè non avessi realizzato, come primo upgrade, il sistema lavadischi e pulizia fonorivelatore (https://www.amazon.it/Zero-Dust-ZeroDust-Stylus-Cleaner/dp/B00CDJK0MY). Purtroppo le mie scarse risorse confluiscono sempre nell'impianto cuffie o nel setup portatile... ma mi devo decidere, specie ora che l'impianto cuffie fisso è, per i miei gusti, di ottimo livello e richiede solo piccoli upgrade consistenti in rifiniture e accessori. Il progetto di miglioramento globale del P5 consisterebbe (se il datore di lavoro mi desse la quattordicesima...) oltre al sistema di pulizia sopra citato, nell'alimentatore esterno, pre phono, trattamento antivibrazioni con Vibrapod isolators + cones (la base a muro che sarebbe la soluzione ideale non ho la possibilità di montarla). Vediamo di iniziare con il discorso pulizia...
Certo il tutto comporta una certa spesa anche rimanendo su prodotti di fascia non troppo elevata...
zulele ha scritto:@RockOnlyRare: uso due Knosti uguali; nella prima metto una soluzione con acqua demineralizzata* e isopropilico al 20%, nella seconda solo acqua demineralizzata per risciacquare (magari serve a niente)
*ecco, io trovo l'isopropilico in qualche farmacia che ancora lo vende, ma la distillata non so più dove comprarla: trovo solo demineralizzata
ciao anche io un paio di anni fa, cercando fra le varie discussioni esistenti all'epoca mi ero fatto l'idea che questa potesse essere, fra le soluzioni economiche, quella più valida... ricordo che qualcuno (forse Massimo non sono sicuro) aveva proposto una modifica sui dischi di blocco perchè pare che lasciassero passare del liquido bagnando così l'etichetta del vinile, tu hai riscontrato questo problema? che differenza c'è nell'utilizzare acqua distillata o demineralizzata? non è sufficiente quest'ultima per risciacquare senza lasciare residui di calcare?
oDo ha scritto:
io sono stato decisamente più pigro e l'ho comprato già fatto da vynil stack, purtroppo spendendo di più
ciao, di che cifre parliamo? ti trovi bene?
io attualmente tengo fermo il Rega P5 perchè mi sono imposto (non fustigatemi) di lasciar stare i vinili finchè non avessi realizzato, come primo upgrade, il sistema lavadischi e pulizia fonorivelatore (https://www.amazon.it/Zero-Dust-ZeroDust-Stylus-Cleaner/dp/B00CDJK0MY). Purtroppo le mie scarse risorse confluiscono sempre nell'impianto cuffie o nel setup portatile... ma mi devo decidere, specie ora che l'impianto cuffie fisso è, per i miei gusti, di ottimo livello e richiede solo piccoli upgrade consistenti in rifiniture e accessori. Il progetto di miglioramento globale del P5 consisterebbe (se il datore di lavoro mi desse la quattordicesima...) oltre al sistema di pulizia sopra citato, nell'alimentatore esterno, pre phono, trattamento antivibrazioni con Vibrapod isolators + cones (la base a muro che sarebbe la soluzione ideale non ho la possibilità di montarla). Vediamo di iniziare con il discorso pulizia...
Certo il tutto comporta una certa spesa anche rimanendo su prodotti di fascia non troppo elevata...
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zulele- Vip Member
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Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
the Crimson King ha scritto:ciao anche io un paio di anni fa, cercando fra le varie discussioni esistenti all'epoca mi ero fatto l'idea che questa potesse essere, fra le soluzioni economiche, quella più valida... ricordo che qualcuno (forse Massimo non sono sicuro) aveva proposto una modifica sui dischi di blocco perchè pare che lasciassero passare del liquido bagnando così l'etichetta del vinile, tu hai riscontrato questo problema? che differenza c'è nell'utilizzare acqua distillata o demineralizzata? non è sufficiente quest'ultima per risciacquare senza lasciare residui di calcare?
a volte un po' d'acqua bagna i bordi delle etichette, che una volta asciutte tornano come nuove; nel caso, basta avvitare le valve un po' più strette, ma mi è capitato poi di fare parecchia fatica per svitarle (pensavo non sarei più riuscito a liberare il disco....).
confesso che non so che differenza ci sia in termini pratici fra distillata e demineralizzata. avevo letto su un altro forum qualche super espertone che diceva che l'acqua deve assolutamente essere distillata e che la demineralizzata non va bene, ma... trovo solo la demineralizzata, ma forse ho cercato male io.
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Gentle Crimson- Member
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Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Aha! Allora non sono solo io a Venezia a trovare solo quella demineralizzata!!!!
oDo- Vip Member
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Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
pepe57 ha scritto:Personalmente ho sempre pensato che per il lavaggio ad ultrasuoni serva solo dell' acqua normale e che l' unico accorgimento da avere è di sostituirla abbastanza di frequente.
Leggere questa opinione da un super esperto di vinile come te mi rassicura
Io faccio così, niente alcool o altri solventi, solo acqua demineralizzata usata al massimo per 9 lp se sono nuovi (la vynil stack "base" ne lava 3 alla volta), anche meno se più sporchi.
Filtro l’acqua in uscita dallo scarico della macchina nel caso in cui la voglia riutilizzare, almeno per rimuovere i residui di polvere e sporco, che mediamente sono pochi , ma comunque ci sono.
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paolo
oDo- Vip Member
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- Messaggio n°32
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Gentle Crimson ha scritto:1) Non preoccuparti, l'acqua non bagna l'etichetta in ogni caso perché non fa a tempo a scendere fino ad essa. Tu pensa che ogni punto del disco, appena esce dal bagno, ha più o meno dieci secondi prima di rientrarci. Poi sarà perché l'acqua demineralizzata o distillata è più leggera o reagisce diversamente da quella normale, ma pare rimanga ferma dov'è senza muoversi e soprattutto ne rimane molto, molto meno di quanto uno si aspetterebbe. Questo si vede particolarmente bene quando i dischi si asciugano (vedi sotto).
2) Non c'è bisogno alcuno di aspirazione. Lo sporco viene rimosso dai milioni di bollicine microscopiche prodotte dalla cavitazione e viene "imprigionato" da esse...insomma sul disco non rimane nulla che debba essere aspirato, cosa che invece accade con un sistema più tradizionale tipo Okki Nokki o Nitty Gritty. Per quanto riguarda l'asciugatura: per il momento proverò a lasciare asciugare i dischi da soli tipo su una rastrelliera della Knosti, magari mettendoci davanti un ventilatore che acceleri il processo e impedisca alla polvere di posarsi. So che fa storcere il naso ma non c'è niente di preoccupante (vedi sotto sul trattamento antistatico). A dire il vero avevo pensato anche ad un sistema a centrifuga usando un trapano ma non credo sia strettamente necessario...a meno che uno non voglia risparmiare tempo
3) Un trattamento antistatico non è previsto perché, a mio avviso, assolutamente superfluo. I dischi lavati con questo sistema non vengono sfregati da spazzole o altri materiali che possano caricare i dischi elettrostaticamente (...si dice così?? ). Anche questa è una differenza sostanziale dal sistema ad aspirazione con pompa.
ciao, solo alcuni pensieri in ordine (molto) sparso su questo ed altri post precedenti...
L’acqua distillata si trova, al limite on line. Costa un po’ di più, ma non so davvero se alla fine possa far percepire qulalche differenza. sarò scettico, ma ne dubito
Sarebbe bene che la rotazione del disco fosse lenta, mooooolto leeeenta . 10 secondi non sono molti, quindi se c’è la possibilità di regolare la velocità, meglio tenerla bassa.
Sono d’accordo con te: sembra incredibile ma è vero, assolutamente vero, che i dischi escono quasi asciutti. Bastano pochissimi minuti di rastrelliera e sono perfetti
In generale bisognerebbe scegliere l’ambiente meno polveroso della casa per l’operazione di lavaggio e ovviamente vale anche con le ultrasuoni e la successiva asciugatura. Io lo faccio nella lavanderia che, forse anche per l’umidità maggiore, da questo punto di vista è sicuramente l’ambiente migliore della casa.
Non utilizzerei un ventilatore per asciugare la poca acqua che rimane sui dischi, perché è vero che il lavaggio ad ultrasuoni non carica elettrostaticamente i dischi, ma è anche vero che in quel modo stai sparando la polvere presente in ambiente direttamente sul disco...volente o nolente qualcosa rimane attaccato.
A mio parere meglio allora qualche minuto di asciugatura naturale, oppure, visto che hai manualità, realizzare uno di quei tanti adattatori da aspirapolvere che si vedono sul web (youtube e siti vari): un tubo in pvc di diametro adeguato a quello di aspirazione dell’aspirapolvere, tappato all'estremità opposta e provvisto su un fianco di una feritoia larga circa 2 mm, lunga poco più del diametro del disco. Ovviamente va tenuta leggermente distanziata dal disco, ma al limite si possono attacare due strisce di velluto adesive ali lati della feritoria, in caso si contatto accidentale.
Personalmente però non vedo la necessità di questa operazione, però magari sbaglio.
Come detto, io non uso alcool o altri solventi.
Come i tuoi, anche i miei dischi sono già stati lavati in precedenza con l’ausilio di un solvente, quindi non ne vedo il bisogno. Come tu stesso dici e Pepe ci conferma, è proprio il sistema di pulitura ad essere differente.
Per il resto...buon divertimento!
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paolo
oDo- Vip Member
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- Messaggio n°33
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
the Crimson King ha scritto:
ciao, di che cifre parliamo? ti trovi bene?
:
cifre non adeguate al vero valore dell'oggetto, come tante altre cose di questo nostro gioco da grandi .
mi è andata bene che il pacco sia passato indenne, nonostante fosse voluminoso
https://thevinylstack.com/ultrasonic-cleaning/ultra-sonic-spin-record-cleaning-kit/
rispetto alla funzionalità, posso dire che funziona benissimo.
il braccio è regolabile in altezza ed è fissato su una base su cui appoggiare la lavatrice; metti gli Lp tra i dischetti dotati ciascuno di o-ring, poi li posizioni facilmente sul braccio grazie ad un magnete; regoli l'altezza del braccio in modo che siano immersi circa a metà, regoli la velocità di rotazione dal trasformatore et voilà, il gioco è fatto.
da questo punto di vista nulla da dire, il sistema è funzionale e ben funzionante.
sicuramente una persona dotata di buona manualità e un po' di tempo libero potrebbe realizzare qualcosa di molto simile spendendo molto meno.
Sul web esistono molti esempi di realizzazioni simili e avevo pensato anch'io di provarci, ma il tempo libero per farlo era troppo poco...o meglio, ho deciso di dedicarlo ad altro
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paolo
Gentle Crimson- Member
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- Messaggio n°34
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Ciao Paolo, grazie per i tuo appunti! È vero, l'acqua distillata si trova online ma, come hai già detto tu, costa molto, soprattutto per via delle spese di spedizione (in Germania, dove ho vissuto 18 anni, si trova per due soldi nei supermercati). Quindi mi accontenterò della mineralizzata (5l per 0,89€ nei supermercati)
Hai ragione quando dici che la rotazione dovrebbe essere molto lenta. Io ho preso un motorino da 2,5 rpm, sebbene ce ne fossero, anche della stessa ditta, anche da 1 rpm. Comunque sia, dovessi un giorno cambiare idea ci metto un attimo a metterci un regolatore di potenza per ridurre la velocità.
Interessante anche ciò che dici riguardo l'uso di un ventilatore per l'asciugatura: io, in realtà, avrei pensato il contrario, e cioè che la polvere venisse respinta non appena si avvicina al raggio d'azione del ventilatore. Ma è anche vero che pur lasciandoli lì ad asciugare da soli in mezz'ora, 40 minuti al massimo i dischi sono ponti per essere ascoltati (l'idea del ventilatore mi era venuta guardando il video di VinylCleaner).
Hai ragione quando dici che la rotazione dovrebbe essere molto lenta. Io ho preso un motorino da 2,5 rpm, sebbene ce ne fossero, anche della stessa ditta, anche da 1 rpm. Comunque sia, dovessi un giorno cambiare idea ci metto un attimo a metterci un regolatore di potenza per ridurre la velocità.
Interessante anche ciò che dici riguardo l'uso di un ventilatore per l'asciugatura: io, in realtà, avrei pensato il contrario, e cioè che la polvere venisse respinta non appena si avvicina al raggio d'azione del ventilatore. Ma è anche vero che pur lasciandoli lì ad asciugare da soli in mezz'ora, 40 minuti al massimo i dischi sono ponti per essere ascoltati (l'idea del ventilatore mi era venuta guardando il video di VinylCleaner).
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lizard- Pop Music Expert
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- Messaggio n°35
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
concordo.Luca58 ha scritto:Io usavo alcohol etilico al 15% e isopropilico al 10% perche' sapevo che agiscono su tipi di sporco diversi. Con concentrazioni minori mi e' sembrato che funzionasse poco. Poi va aggiunta una goccia di tensioattivo.
io ho la VPI e uso il mitico ART DU SON,che guarda caso,dichiara espressamente di non contemplare nessun tipo di alcool.
dopo l'aspirazione il disco risulta come nuovo,ma spesso faccio un prelavaggio proprio con una goccia di tensioattivo.
il liquido lo conservo in frigo,per evitare che si formino muffe indesiderate.
prima o poi la mia metà lo userà inavvertitamente per condire l'insalata.
lo sento.
Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°36
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Interessante, non lo conoscevo. Ho letto che "va applicato a mano", cosa vuol dire? Come si toglie poi?
lizard- Pop Music Expert
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- Messaggio n°37
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
si depositano alcune gocce sul vinile.
poi si aziona il motore e si fa girare lo stesso appoggiandoci sopra la spazzola in dotazione alla lavadischi.
si fanno un paio di giri,poi si aspira..et volià..les jeux sont faits
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Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°38
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Ros71- JuniorMember
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- Messaggio n°39
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
complimenti per la realizzazione di questa macchina ad ultrasuoni. ne ho costruita una anche io un paio di anni fa e funziona egregiamente.
per bloccare e tenere premuti i dischi e gli spessori utilizzo le mollette fermacarte (sono impazzito prima di trovare qualcosa che potesse andar bene senza stare ad avvitare e svitare ogni volta)
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Gentle Crimson- Member
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- Messaggio n°40
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Grazie! Al momento sto pensando ad un sistema migliore per gli spacers. Quelli che ho realizzato in sughero non sono perfettamente dritti (evidentemente i sotto pentola originali erano un po' curvati) ma soprattutto continuano a lasciare qualche briciola ogni volta che li infilo e sfilo. Però ho visto che, essendo il foro piuttosto stretto, tengono fermi i dischi senza bisogno del giunto alla fine. Quindi credo che ne realizzerò di nuovi in polietilene dello stesso spessore...insomma, dovrò comprarmi un altro tagliere
Ros71- JuniorMember
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- Messaggio n°41
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
c'è un produttore polacco di macchine ad ultrasuoni che utilizza i coperchi metallici per i barattoli. sembra che funzionino, ma non li ho provati.
io vorrei provare a creare un sistema di spazzole da utilizzare tra i dischi mentre ruotano, ma ancora non ho idea di come fissarle
io vorrei provare a creare un sistema di spazzole da utilizzare tra i dischi mentre ruotano, ma ancora non ho idea di come fissarle
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- Messaggio n°42
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Sì, ho visto alcuni video. Il problema dei coperchi per barattoli, secondo me, è che sono troppo fini e non permettono una distanza generosa fra i dischi. Ciò, secondo alcuni, comprometterebbe l'efficacia degli ultrasuoni (per questo motivo mi sono deciso per soli 3 dischi alla volta). Per quanto riguarda le spazzole...mah, non saprei ma non credo siano davvero necessarie. Posso invece chiederti che miscela usi e in che percentuali?
Ros71- JuniorMember
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- Messaggio n°43
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
5,5 lt acqua demineralizzata, 0,5 lt alcool isopropilico, 2/3 gocce sapone per piatti. Ho notato che questa percentuale di alcool può bastare per un lavaggio profondo, l'importante è la temperatura dell'acqua che suo a 38/40 gradi. Se i dischi sono molto sporchi faccio un prelavaggio a mano. Di solito lavo 6 dischi alla volta e raramente mi è capitato di trovarmi con un disco ancora sporco.
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Gentle Crimson- Member
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- Messaggio n°44
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Ok, quindi la classica miscela di 90% + 10%. Ma, tra l'altro, sono io l'unico che riesce a coprire la superficie del disco quasi fino all'etichetta con meno di 5 litri?? Eppure i dischi non toccano il bordo della vasca, quindi non sono troppo bassi...
Ros71- JuniorMember
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- Messaggio n°45
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
La mia vasca è da 6 lt
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- Messaggio n°46
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
all'inizio ho provato, leggendo su internet, la miscela con 1/3 di alcool. poi ho fatto varie prove ed ho ridotto l'alcool.
probabilmente, come diceva qualcuno, basterebbe anche solo acqua dem con poche gocce di detergente.
penso che sia la sinergia tra acqua tiepida, detergente ed alcool ad emulsionare lo sporco. la macchina ad ultrasuoni riuscirebbe solo a staccarlo.
siccome avevo acquistato alcuni lotti di dischi che non erano stati conservati adeguatamente ho fatto dei lavaggi più approfonditi.
ovviamente dopo averli lavati cambio la bustina del giradischi e li imbusto, dopo aver pulito anche la copertina.
per me è stato un lavoro lungo (oltre 2000 dischi) ma se avessi dovuto lavarli a mano o con la knosti ...
probabilmente, come diceva qualcuno, basterebbe anche solo acqua dem con poche gocce di detergente.
penso che sia la sinergia tra acqua tiepida, detergente ed alcool ad emulsionare lo sporco. la macchina ad ultrasuoni riuscirebbe solo a staccarlo.
siccome avevo acquistato alcuni lotti di dischi che non erano stati conservati adeguatamente ho fatto dei lavaggi più approfonditi.
ovviamente dopo averli lavati cambio la bustina del giradischi e li imbusto, dopo aver pulito anche la copertina.
per me è stato un lavoro lungo (oltre 2000 dischi) ma se avessi dovuto lavarli a mano o con la knosti ...
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- Messaggio n°47
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Anche la mia vasca è da 6 Litri...però, come ho detto, ne bastano poco meno di 5 Vabbé, tanto meglio
Io ho lavato la mia collezione (circa 650 dischi) con la Okki Nokki, quindi diciamo che i dischi sono già puliti. Vediamo se con l'ultrasuoni posso fare di meglio. Con il lavaggio ad aspirazione, la ON per l'appunto, ho usato, a seconda dell'estro del momento, l'Art du Son oppure anch'io una miscela di 1/3 alcool + 2/3 acqua distillata. Immagino però che per la quantità necessaria per un bagno ad ultrasuoni mezzo litro di alcool sia, forse, un po' troppo. Ad ogni modo continuerò a usare la Okki Nokki per il pre-lavaggio di nuovi acquisti "sospetti". È vero che anche per questi potrei usare direttamente l'ultrasuoni, ma il prelavaggio mi consentirà di non "impestare" subito la miscela del bagno, potendola quindi riutilizzare più volte, che so...almeno per 3 lavaggi (per cui, nel mio caso, per 9 dischi).
Io ho lavato la mia collezione (circa 650 dischi) con la Okki Nokki, quindi diciamo che i dischi sono già puliti. Vediamo se con l'ultrasuoni posso fare di meglio. Con il lavaggio ad aspirazione, la ON per l'appunto, ho usato, a seconda dell'estro del momento, l'Art du Son oppure anch'io una miscela di 1/3 alcool + 2/3 acqua distillata. Immagino però che per la quantità necessaria per un bagno ad ultrasuoni mezzo litro di alcool sia, forse, un po' troppo. Ad ogni modo continuerò a usare la Okki Nokki per il pre-lavaggio di nuovi acquisti "sospetti". È vero che anche per questi potrei usare direttamente l'ultrasuoni, ma il prelavaggio mi consentirà di non "impestare" subito la miscela del bagno, potendola quindi riutilizzare più volte, che so...almeno per 3 lavaggi (per cui, nel mio caso, per 9 dischi).
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- Messaggio n°48
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
zulele ha scritto:
devo proprio provare a lavare un disco in casa, ascoltarlo, portarlo a lavare da Sound Machine o chi per lui e sentire le differenze, per decidere se prendere una macchina più "seria".
Questo negozio milanese offre il servizio di lavaggio dischi? vorrei provare con un paio di vinili per capre la differenza prima e dopo, specialmente con un vinile anni 70 comperato in un mercatino
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- Messaggio n°49
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
the Crimson King ha scritto:
Questo negozio milanese offre il servizio di lavaggio dischi? vorrei provare con un paio di vinili per capre la differenza prima e dopo, specialmente con un vinile anni 70 comperato in un mercatino
Fino a qualche mese fa lo faceva, anzi se non erro permetteva anche ai clienti di noleggiare la macchina per il week end.
E sempre se è rimasto tutto così c'erano due prezzi, uno fai da te ed uno se la pulizia l'eseguiva il titolare.
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http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
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Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
Ma i cloni delle Knosti tipo queste due?
https://www.amazon.it/dp/B01MYPKVX7/
https://www.amazon.it/Crosley-Vinyl-Record-LP-Cleaner/dp/B00HF8WALM
Controindicazioni?
Per l'intelaiatura me sembrano tutti gli stessi "plasticoni"... Ma la Knosti costa di più... Boh...
https://www.amazon.it/dp/B01MYPKVX7/
https://www.amazon.it/Crosley-Vinyl-Record-LP-Cleaner/dp/B00HF8WALM
Controindicazioni?
Per l'intelaiatura me sembrano tutti gli stessi "plasticoni"... Ma la Knosti costa di più... Boh...
JacksonPollock- Hi-End Member
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- Messaggio n°51
Re: Alcool isopropilico per lavare il vinile
zulele ha scritto:confesso che non so che differenza ci sia in termini pratici fra distillata e demineralizzata. avevo letto su un altro forum qualche super espertone che diceva che l'acqua deve assolutamente essere distillata e che la demineralizzata non va bene, ma... trovo solo la demineralizzata, ma forse ho cercato male io.
Andando a memoria...
La demineralizzata è un'acqua che non presenta sali, si chiama anche acqua ionizzata proprio perchè non ci sono sali discioliti.
Quindi acqua priva delle tipiche durezze magnesiaca e calcica.
La distillata è un'acqua microbiologicamente pura, quindi oltre alla parte salina viene rimossa anche quella biologica ed eventuali gas perchè di solito il primo stadio di evaporazione si scarta.
I procedimenti per ottenerle sono diversi, la distillazione avviene per ebollizione, la demineralizzazione per passaggio (detta volgarmente) attraverso apposite resine.
Credo che la preferibilità dell'acqua distillata sia riconducibile all'assenza di materiale organico che magari depositato nel groove, nei graffi (o anche nell'etichetta) può portare alla generazione di muffe, ma perchè la demineralizzata non vada bene non ha una ragione "fisico/chimica" evidente a mio vedere... Anche perché l'acqua distillata costa di più ed è tendenzialmente usata in ambito medico.