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Emozione e hi-fi
Il Gazebo Audiofilo

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    Messaggio Da Geronimo Sab Giu 19 2010, 07:20

    Emozione.......a me l'emozione la da la musica, non l'impianto. Potrei ascoltare musica indifferentemente con una radiolina e avere le stesse emozioni.
    Non lo faccio perche mi piace che queste emozioni abbiano una presentazione estetica (il suono dell'impianto) a me gradita.
    Ecco appunto cosa è per me l'impianto, una cornice sonora di mio gusto al quadro rappresentato dalla musica, cornice della quale comunque potrei fare benissimo a meno senza rimpianti, se fossi costretto.

    Qual'è il vostro punto di vista in merito?
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    Messaggio Da Ospite Sab Giu 19 2010, 07:26

    Attacca al muro le tele senza la cornice allora......... sunny
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    Messaggio Da Geronimo Sab Giu 19 2010, 07:57

    pavel ha scritto:Attacca al muro le tele senza la cornice allora......... sunny

    Se leggi con attenzione vedrai che ho scritto il perchè non lo faccio, m'interessa conoscere i punti di vista altrui (anche il tuo).
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    Messaggio Da Amuro_Rey Sab Giu 19 2010, 12:02

    Sicuro l'emozione deve assolutamente darla la musica e non l'impianto ... certo è che percò ascoltare una canzone che emoziona con una radiolina e con un impianto "decente" fa comunque cambiare anche lo stato ed il livello dell'emozione !
    Sentire la musica che ti fa vibrare, cosa che non può fare una radiolina, è tutt'altra cosa sunny


    Ultima modifica di Amuro_Rey il Sab Giu 19 2010, 18:09 - modificato 1 volta.


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    Messaggio Da Dragon Sab Giu 19 2010, 12:49

    Sono d'accordo sul fatto che l'emozione la da la musica, ma a me la molto anche il modo nel quale questa viene riprodotta.

    Esempio: se ascolto un brano che mi piace e lo ascolto con una radiolina, mi piace quel brano ma non mi piace la riproduzione dello stesso, per cui non mi emoziona; se invece lo stesso brano è riprodotto con un'impianto le cui caratteristiche sonore, toccano molto da vicino il mio "sentire", allora...è li che parte "il brivido". E questo sarà tanto più intenso e duraturo tanto più l'impianto sarà vicino al mio "io"... ma non credo ci sia un modo oggettivo per poter spiegare le emozioni.

    Chi è che sa spiegare l'Amore vero che ciascuno di noi può provare per un'altra persona? Da cosa deriva e perchè quella persona e non un'altra...

    Sentimenti, sensazioni, emozioni, ecc. tutte cose legate le une alle altre e tutte cose, almeno per me, difficili da spiegare... Emozione e hi-fi 285880
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    Messaggio Da pepe57 Sab Giu 19 2010, 13:44

    L' emozione (che deriva dal francese émotion=messo in movimento) e che corrisponde a turbamento, eccitazione, si può definire una reazione complessa che implica un insieme di variazioni fisiologiche a partire da uno stato omeostatico originale ed esperienze soggettive di vario tipo.
    Quindi questa emozione non può dipendere esclusivamente dalla musica in se (se vado a teatro, l'emozione è + intensa in quanto Ascolterò musica di qualità migliore, Vedrò tutto quello che, oltre all' orchestra ed il direttore, collabora ad integrare l'insieme, dalla sala, al pubblico, alle luci, Percepirò tutta l'ambienza oltre alla musica, avrò il brusio di fondo, gli Odori.
    La mia esperienza sarà + completa e di conseguenza la mia emozione + forte.
    Per questo motivo, l' emozione non la correlo alla sola musica ma anche a come essa verrà riprodotta, un buon impianto a mio gusto, dovrà riprodurre quello che c'è su un supporto (ricordiamocelo sempre) in modo da Emozionarci avvicinandoci il + possibile alle sensazioni provate dal vivo.
    Se fosse esclusivamente fedele al supporto, sarebbe hifi (se teoricamente perfetto), ci farebbe ascoltare un supporto con pregi e difetti e, siccome sappiamo che purtrppo nella realtà queste registrazioni sono lontane dal vero, non ci emozioneremmo.
    Per cui, a mio avviso, il buon impianto ci emozionerà riuscendo a "mediare" al meglio fra i suoi pregi/difetti, quelli del supporto per avvicinarci al vero.


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    Messaggio Da PARLAPA' Sab Giu 19 2010, 13:57

    prima c'è la musica
    dopo l'impianto
    ovvio che con un impianto di prim'ordine l'emozione è ineguagliabile.......


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    Messaggio Da roccacci Sab Giu 19 2010, 15:09

    pepe57 ha scritto:L' emozione (che deriva dal francese émotion=messo in movimento) e che corrisponde a turbamento, eccitazione, si può definire una reazione complessa che implica un insieme di variazioni fisiologiche a partire da uno stato omeostatico originale ed esperienze soggettive di vario tipo.
    Quindi questa emozione non può dipendere esclusivamente dalla musica in se (se vado a teatro, l'emozione è + intensa in quanto Ascolterò musica di qualità migliore, Vedrò tutto quello che, oltre all' orchestra ed il direttore, collabora ad integrare l'insieme, dalla sala, al pubblico, alle luci, Percepirò tutta l'ambienza oltre alla musica, avrò il brusio di fondo, gli Odori.
    La mia esperienza sarà + completa e di conseguenza la mia emozione + forte.
    Per questo motivo, l' emozione non la correlo alla sola musica ma anche a come essa verrà riprodotta, un buon impianto a mio gusto, dovrà riprodurre quello che c'è su un supporto (ricordiamocelo sempre) in modo da Emozionarci avvicinandoci il + possibile alle sensazioni provate dal vivo.
    Se fosse esclusivamente fedele al supporto, sarebbe hifi (se teoricamente perfetto), ci farebbe ascoltare un supporto con pregi e difetti e, siccome sappiamo che purtrppo nella realtà queste registrazioni sono lontane dal vero, non ci emozioneremmo.
    Per cui, a mio avviso, il buon impianto ci emozionerà riuscendo a "mediare" al meglio fra i suoi pregi/difetti, quelli del supporto per avvicinarci al vero.


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    Messaggio Da il giullare Dom Giu 20 2010, 01:32

    di passione in passione,
    gioie e sensazioni...
    Perfido il melomane...
    e pur'anche un po' altezzoso,
    ad ergersi al di sopra...!!!
    Noioso e un po' fascista...
    perchè Lui ha per verbo la passione...
    ma non comune e non vaga...
    ma per la nobile arte..!!!
    non v'è però nobile passione...
    V'è passione...
    ad ognun colli soldi propri...
    come per una lucciola a pagar l'emozione propria...
    e saran note,diodi o tappi di bottiglia...
    son passioni...e ci nutron l'anima...
    non più e non meno,
    della seppur più nobile...

    e al volger della giullarata...
    come sempre mi congedo...
    col gran inchino...
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    è un mondo dificile!!!
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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Dom Giu 20 2010, 14:22

    Prendo lo spunto dell'intervento del giullare, per dire anch'io che non credo occorra essere normativi.

    Molti approcciano l'Hi-Fi come mezzo per godere della propria passione per la musica. Per altri la passione non è per la musica, ma per l'Hi-Fi in sé stessa. Ed anche questa è cosa che dà emozione, è cosa mossa da passione, e quindi è cosa nobile, nel senso di umanamente significante e gratificante.

    Per me l'approdo alla Hi-Fi è stato dovuto alla necessità di asoltare tutti i colori, le dinamiche, i piccoli dettagli che la grande esecuzione musicale prevede. Dettagli senza i quali il grande musicista è identico al più modesto. Quindi per me l'Hi-Fi è elemento indispensabile e fondamanetale per godere al meglio della mia musica. Senza l'Hi-Fi il piacere che trarrei nell'ascoltare la mia musica preferita sarebbe infinitamente più piccolo.

    Non saprei nemmeno come porre questo piacere domestico rispetto al piacere della musica dal vivo. Da un lato la grande interpretazione è più emotivamente coinvolgente dal vivo, anche se non sempre è vero che dal vivo si senta meglio, visto che a volte il punto di ascolto di cui ci si deve accontentare o le qualità acustiche del teatro in cui si svolge l'evento non sono le migliori. Ma certo dal vivo concorrono altri fattori, non ultimo il maggior coinvolgimento emotivo del musicista, rispetto alla sala di registrazione. Però la riproduzione domestica ha il merito insostituibile, soprattutto nel campo della musica classica o lirica, di far rivivere interpretazioni storiche di grandi interpreti del passato che altrimenti sarebbero ormai perse nel nulla. Asoltare un interprete che altrimenti non avremmo mai potuto ascoltare è in sé una emozione diversa, ma ugualmente intensa, di quella che si può ottenere dal vivo. Magari quello che ascoltiamo riprodotto è solo una parte del genio di quell'artista, ma senza la registrazione audio non avremmo nemmeno quella traccia, che quindi rende fondamentale ed insostituibile l'artificio tecnico della riproduzione Hi-Fi.

    Senza pensare che questo mio punto di vista sia migliore o peggiore di quello di altri. Però è il mio, e quindi ve lo racconto. Emozione e hi-fi 285880


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    Messaggio Da ogiad Lun Giu 21 2010, 16:35

    mah... si può essere appassionati di musica e non avere un impianto hi-fi e si può essere più appassionati dal mezzo di riproduzione, che non dalla musica in se... c'è un mondo di smanettoni (mi ci includo) che trova gratificante: chessò comprare un amplificatore hi-fi degli anni 70, ripararlo, farlo suonare bene... sono affascinati(o) dall'oggetto in se e dalla sua progettazione... Non ci vedo nulla di anormale in entrambi gli "approcci", possono essere 2 facce della stessa medaglia... Sinceramente sono attratto sia dalla musica sia del mezzo in se... ultimamente ho messo su un impiantino di roba presa da e-bay guasta e ri-sistemata per un'amico e la cosa mi ha dato grande piacere e soddisfazione, è stato molto appagante ri-conare le casse, rimpiazzare l'impiallacciatura di 2 B&w dm4 malmesse, cambiare i finali bruciati dell'amplificatore Quad d'annata, scovare il guasto nell'intricato schema di uno dei primi lettori cd sony ... Sentire il tutto suonare come non ti aspetti, e vedere il sorriso sulla faccia dell'amico soddisfatto, è stata una grande emozione... e le serate "perse" in cantina con il saldatore e la colla vinilica le paragono alle serate passate ad ascoltare buona musica.
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    Messaggio Da Geronimo Dom Apr 10 2011, 10:35

    Che ne pensano i nuovi iscritti? sunny
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    Messaggio Da Banano Dom Apr 10 2011, 10:59

    certo la musica è fondamentale, ma l'emozione maggiore arriva quando t'accorgi che dietro ciò che conosci bene (vedi un brano) si cela una miriade di suoni e forme indefinite che senza quell'impianto non saresti mai stato in grado di percepire.... l'impianto non è solo una cornice e ben di più.....è lo uno strumento per permettere all'arte d'emergere.


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    Messaggio Da Tony Dom Apr 10 2011, 11:52

    Giacomo,penso di intuire quello che, fra le righe, dici......
    Dovendo scegliere,farei anch'io a meno dell'impianto,pur di non perdere tutta la mia discografia,ma per godere dell'intero messaggio musicale si rende necessario averne uno decente,e molte volte pur possedendolo,se non si ha un ambiente ottimale si rmmarrà sempre privati di qualche piccolo particolare di quel messaggio.... sunny sunny
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    Messaggio Da iano Dom Apr 10 2011, 11:55

    Mi piace questa discussione/confessione di Elca.
    Credo che un buon impianto debba aggiungere alla musica,(che sono d'accordo si basterebbe da sè a i fini emozionali),una estensione dimensionale che aggiunga emozione all'emozione,se non veridicità.
    Da un lato la musica è fatta con gli strumenti e gli strumenti hanno una dimensione spaziale.
    Dall'altro ,anche quando la musica è prodotta da un adimensionale software, continua ad evocare spazi che certo meglio si e-muoveranno entro una cornice grande fino al punto che non si veda .

    Ciao,Seb.
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    Messaggio Da Massimo Dom Apr 10 2011, 16:08

    Elcaset ha scritto:Emozione.......a me l'emozione la da la musica, non l'impianto. Potrei ascoltare musica indifferentemente con una radiolina e avere le stesse emozioni.
    Non lo faccio perche mi piace che queste emozioni abbiano una presentazione estetica (il suono dell'impianto) a me gradita.
    Ecco appunto cosa è per me l'impianto, una cornice sonora di mio gusto al quadro rappresentato dalla musica, cornice della quale comunque potrei fare benissimo a meno senza rimpianti, se fossi costretto.

    Qual'è il vostro punto di vista in merito?

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    Se con l'impianto riesco a sentire meglio la cosa non mi dispiace, ma non è fondamentale. sunny sunny sunny sunny


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    Messaggio Da Fausto Dom Apr 10 2011, 17:02

    Massimo ha scritto:
    Elcaset ha scritto:Emozione.......a me l'emozione la da la musica, non l'impianto. Potrei ascoltare musica indifferentemente con una radiolina e avere le stesse emozioni.
    Non lo faccio perche mi piace che queste emozioni abbiano una presentazione estetica (il suono dell'impianto) a me gradita.
    Ecco appunto cosa è per me l'impianto, una cornice sonora di mio gusto al quadro rappresentato dalla musica, cornice della quale comunque potrei fare benissimo a meno senza rimpianti, se fossi costretto.

    Qual'è il vostro punto di vista in merito?

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    Se con l'impianto riesco a sentire meglio la cosa non mi dispiace, ma non è fondamentale. sunny sunny sunny sunny

    In effetti Seb ha rispolverato un 3D datato e che non ha avuto gran seguito.
    Un vero peccato perchè l'argomento, sottile, è interessante e coinvolgente.
    Nei vari 3D dedicati alla musica ho spesso chiesto suggerimenti, impressioni, titoli ed, in un caso, non solo di musica ma anche di libri dove potermi documentare.
    Questo perchè la musica trasmette emozione di spartiti, strumenti e voci ma, io ritengo, non solo.
    Questa emozione arriva al cuore ed all'anima attraverso l'udito ma, sempre attraverso questo senso, arrivano "informazioni" anche al cervello.
    Informazioni di cultura che provacano anch'esse delle emozioni seppur diverse.
    Esperienze positive ed emozionanti di ascolto e di conoscenza a noi lasciate dall'impianto che, secondo la mia opinione, non è la "cornice" ma è come se fosse la musica stessa nel nostro ambiente, quello dove la ascoltiamo ed impariamo a conoscerla.
    Io, sempre per mia opinione e con massimo rispetto, non parlerei di "presentazione estetica" ma proverei, semplicemente, ad allontanarmi dalla visione dell'impianto quale strumento sonoro di mio gusto provando a farlo scomparire.
    Ecco che il suono "audiofilo" diffuso, sicuramente diverso da quello "gracchiato" di una radiolina, diventa tutt'uno con la musica e la sua cultura in un'emozione che coinvolge udito, cervello, cuore fino ad arrivare all'anima.
    A volte chiedo "anche" suggerimenti "tecnico - audiofili"....
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    Messaggio Da ema49 Dom Apr 10 2011, 17:25


    La solita saggezza di Geronimo..
    I migliori ascolti li faccio o dal vivo o, come ho detto decine di volte, in macchina dove sono solo con la musica e non esiste nessuna paturnia o sovrastruttura audiofila. A casa con un modesto impianto, molto evocativo.
    Poi c'è la passione audiofila, che soddisfo con un buon impianto ma col quale NON ascolto musica e che molto spesso è muto..
    Non è, a mio parere, un atteggiamento schizoide. Ho una passione, la musica, ed un hobby, l'audiofilia. Mi diverto a soddisfare entrambi, con le dovute proporzioni.


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    Messaggio Da iano Dom Apr 10 2011, 17:57

    ema49 ha scritto:
    La solita saggezza di Geronimo..
    I migliori ascolti li faccio o dal vivo o, come ho detto decine di volte, in macchina dove sono solo con la musica e non esiste nessuna paturnia o sovrastruttura audiofila. A casa con un modesto impianto, molto evocativo.
    Poi c'è la passione audiofila, che soddisfo con un buon impianto ma col quale NON ascolto musica e che molto spesso è muto..
    Non è, a mio parere, un atteggiamento schizoide. Ho una passione, la musica, ed un hobby, l'audiofilia. Mi diverto a soddisfare entrambi, con le dovute proporzioni.
    Anche questo,come quello di Elca è un bell'esempio di sincera confessione.
    Ma come diceva Lorenzo sincerità non è necessariamente sinonimo di verità.
    Tentiamo un minimo di analisi razionale allora.
    Che cosa ha,non in più o in meno,ma di diverso il superimpiantone risperto ai rimanenti più "musicali" sistemi Ema?
    Una volta capito cos'è questo plus possiamo ponderare se trattasi di un elemento, se non proprio estraneo, quantomeno disturbante una buona fruizione della musica riprodotta.
    Sarà mica l'ammaliante scena acustica per l'ottenimento della quale abbiamo buttato via il bambino con l'acqua sporca,e che poi neanche era sporca?
    Ciao,SEb.

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    Messaggio Da ema49 Dom Apr 10 2011, 18:44

    iano ha scritto:Ma come diceva Lorenzo sincerità non è necessariamente sinonimo di verità.
    Tentiamo un minimo di analisi razionale allora.
    Che cosa ha,non in più o in meno,ma di diverso il superimpiantone risperto ai rimanenti più "musicali" sistemi Ema?
    Una volta capito cos'è questo plus possiamo ponderare se trattasi di un elemento, se non proprio estraneo, quantomeno disturbante una buona fruizione della musica riprodotta.
    Sarà mica l'ammaliante scena acustica per l'ottenimento della quale abbiamo buttato via il bambino con l'acqua sporca,e che poi neanche era sporca?
    Ciao,SEb.


    Nel mio caso sincerità è sinonimo di verità: la mia verità. Giusta o sbagliata che sia poco importa.
    Se poi vogliamo entrare nello specifico, ti pongo una domanda: preferisci la perfezione formale di un David o l'impressionismo di Monet o Cezanne? Personalmente amo decisamente i secondi, per i quali la partecipazione intellettuale di chi osserva è messa in gioco.
    Riportiamo lo stesso discorso all'impianto: l'algida e, permettimi, spesso patetica ricerca di una perfetta fotografia sonora dell'evento dal vivo è fallimentare, almeno per me. Preferisco andare in una sala da concerto. Ciò non toglie che in qualche modo mi affascina sentire uno strumentista perfettamente dislocato nello spazio, una scena acustica grande e verosimile, una timbrica corretta... Ma solo verosimile, come i quadri di David. E tra verosimile e vero c'è, a mio parere, una abissale differenza che si concretizza un ineludibile handicap: la ricerca tanto disperata quanto inutile di trasformare il verosimile nel vero. Poichè questo non solo è un evento di impossibile attuazione ma può risultare anche un elemento fortemente distraente, preferisco ascoltare musica con impianti che, come i quadri di Monet, lasciano amplissimi spazi alla partecipazione e ricreazione intellettuale.
    Questo presume ovviamente una conoscenza della musica dal vivo, conoscenza che tanto più è perfetta tanto più ti facilita il compito di ricrearla col migliore equalizzatore che io conosca: il cervello.


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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 10 2011, 19:04

    Il megaimpiantone ed il rituale audiofilo che precede l'ascolto uccidono la "spontaneità" impediscono cioè quello che definirei "L'ascolto spontaneo" quello che ci permette di assecondare il nostro stato d'animo nella naturalezza di un gesto, accomodarsi ed ascoltare musica.
    L'hifi vissuta come perfezione, forzatura, ostentazione, libera l'angoscia da prestazione ed uccide il piacere.

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    Messaggio Da iano Dom Apr 10 2011, 19:44

    ema49 ha scritto:

    Nel mio caso sincerità è sinonimo di verità: la mia verità. Giusta o sbagliata che sia poco importa.
    Se poi vogliamo entrare nello specifico, ti pongo una domanda: preferisci la perfezione formale di un David o l'impressionismo di Monet o Cezanne? Personalmente amo decisamente i secondi, per i quali la partecipazione intellettuale di chi osserva è messa in gioco.
    Riportiamo lo stesso discorso all'impianto: l'algida e, permettimi, spesso patetica ricerca di una perfetta fotografia sonora dell'evento dal vivo è fallimentare, almeno per me. Preferisco andare in una sala da concerto. Ciò non toglie che in qualche modo mi affascina sentire uno strumentista perfettamente dislocato nello spazio, una scena acustica grande e verosimile, una timbrica corretta... Ma solo verosimile, come i quadri di David. E tra verosimile e vero c'è, a mio parere, una abissale differenza che si concretizza un ineludibile handicap: la ricerca tanto disperata quanto inutile di trasformare il verosimile nel vero. Poichè questo non solo è un evento di impossibile attuazione ma può risultare anche un elemento fortemente distraente, preferisco ascoltare musica con impianti che, come i quadri di Monet, lasciano amplissimi spazi alla partecipazione e ricreazione intellettuale.
    Questo presume ovviamente una conoscenza della musica dal vivo, conoscenza che tanto più è perfetta tanto più ti facilita il compito di ricrearla col migliore equalizzatore che io conosca: il cervello.
    Preferisco l'impressionismo.Michelangelo non mi dà alcuna emozione.
    Non c'è dubbio però che l'ansia di una perfetta riproduzione fosse legittima negli uomini di quel tempo e che l'opera di Michelangelo è il vertice raggiunto. di tale tensione.
    Io,uomo di questi tempi,preferisco le opere incompiute di Michelangelo,che posso poi completare con la fantasia.
    Su questo io non ho alcun dubbio e scendendo nel più profondo profano Tex io lo preferisco in bianco e nero.
    Arduo,ma illuminante,è trasferire questo esempio nel nostro campo.
    Non è che noi abbiamo raggiunto la perfezione riproduttiva e quindi,un pò delusi,ma pur soddisfatti, siamo andati oltre.
    Ma chissà, forse siamo vicini a questa perfezione se è vero che più ci avviciniamo ad essa e più crescono le lamentele da insoddisfazione audiofila.
    In verità uno dei miei sogni inconfessati è quello di fare il rappresentante e girare l'italia con la mia macchina dopo averla dotata di un superbo hi fi car,spingendomi magari fino alla provenza perdendomi fra impressionanti campi di lavanda.:)))
    Ciao,Seb.
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    Messaggio Da Luca58 Dom Apr 10 2011, 22:12

    Live a parte, devo dire che da quando ho ascoltato per la prima volta un impianto che riproduceva lo stage in modo tridimensionale (e quindi vero) non sono piu' quasi riuscito a godermi la musica da una sorgente "normale".


    Ultima modifica di Luca58 il Mar Apr 12 2011, 01:09 - modificato 1 volta.
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    Messaggio Da Massimo Dom Apr 10 2011, 22:29

    La differenza a mio parere tra l'evento live e l'ascolto dall'impianto è che non potrà mai darci la stessa sensazione,non tanto per la riproduzione ma per il nostro stato d'animo.
    L'emozione e le sensazioni date da quella particolare serata da un evento dal vivo non ha paragone. sunny sunny sunny


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    Messaggio Da frighino rosso Lun Apr 11 2011, 14:05

    Ognuno si esprime in base alle proprie conoscenze ed esperienze. Io credo che ci vuole sincerità ed obbiettivita' nell'esprimere le idee/opinioni: io vado ad ascoltare la musica dal vivo, soprattutto il jazz e poi tutto quello che considero BUONA musica e trovo ovvio dire che l'emozione più forte è la musica dal vivo eseguita in condizioni ambientali ottimali, ma quando si riesce ad ottenere nel proprio ambiente domestico d'ascolto condizioni tali dovute, vuoi al trattamento della stanza che alla bontà dei componenti dell'impianto che se ben amalgamati danno emozioni altrettanto belle per noi amanti del bel suono e bella musica. ciao sunny sunny sunny

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