Edmond ha scritto:La questione della qualità dei files audio è una questione apparentemente banale... Tutti dovrebbero dare per scontato che migliore è la qualità di una registrazione, migliore sarà la qualità della riproduzione che ciascuno di noi percepisce, sostanzialmente in modo indipendente dalla qualità del proprio impianto hi-fi (diamo per scontato che ciascuno di noi abbia un impianto hi-fi e non un sistema di riproduzione diverso).
Purtroppo, come sempre accade, l'invidia del pene ci fa dimenticare queste ovvietà ed ecco la corsa, inevitabile, a chi ce l'ha più grosso... Mega DAC da mile mila euro, player stratosferici da cento mila euro, cavi da dieci mila euro, follie esoteriche a supporto del tutto, che vanno dalle lacche magiche, alle pietre altrettanto magiche, al gioco dell'accoppio-disaccoppio (il più delle volte senza nemmeno sapere cosa voglia dire) e chi più ne ha più ne metta, dimenticandoci quasi sempre di spendere qualche misero euro per il trattamento ambientale...
Tutti, senza esclusione alcuna, siamo caduti in questo vortice diabolico, alimentato da migliaia di guru, il più delle volte prezzolati senza remora alcune, dilapidando patrimoni familiari e perdendo di vista l'unica cosa sensata da perseguire, ovvero la qualità delle registrazioni, fin dai tempi dell'avvento del CD... In questo, ovviamente, ben guidati verso il nirvana dei files digitali "liquidi", la nuova panacea dell'idiofilo (o audiota, vedete voi...), sviscerando, pur partendo da basi scientifiche corrette, un sacco di cazzate incredibili, che ci portano a declamare la qualità di riproduzione di un file in alta risoluzione, non sapendo che, probabilmente, nel 99% dei casi tali files non sono nemmeno dei master di qualità ma, sovracampionamenti di files in formato 16/44... Miracoli della pubblicità, ovviamente!!!
In questi giorni, complice l'acquisto di due fantastiche meccaniche di lettura CD (che non cito volutamente, non essendo io un presunto guru prezzolato, ce ne sono troppi sui forum italiani
), considerate sin da tempi non sospetti come meccaniche di qualità eccelsa, ancor oggi non superata, mi sono dato volontariamente all'ascolto di quello che è il mio discretamente nutrito catalogo di incisioni di alta qualità in CD (cito, solo per cronaca, le eccellenti incisioni di aBeat Records, le incisioni di Egea, le splendide Pentatone, e via così...) e mi sono divertito a masterizzarle con la massima cura per me possibile Lettore di comprovata qualità - Plextor -, lettura 1x, ecc.) e confrontarle con l'originale in CD, utilizzando lo stesso DAC (nel caso in esame un Denfrips Pontus, che considero un eccellente DAC, di pari qualità per ogni ingresso digitale), oltre che la stessa marca di cavi per connessione USB e SPDIF (Portento Audio, AirTech e Wireworld).
Ebbene, l'esito del risultato è stato abbastanza stupefacente, considerando che, per tutte le combinazioni possibili, il miglior risultato, IMHO, è stato ottenuto dalle meccaniche e non dai player utilizzati (Jriver, Foobar 2K, Daphile, HQP Player)... Che dire, la musicalità e la naturalezza delle meccaniche ha avuto il sopravvento, come se i files masterizzati fossero carenti, in qualche modo, di "respiro", di informazioni...
Tutto questo pistolotto per ribadire il concetto di Giordy: è inutile avere sistemi da mille mila euro se non si hanno incisioni capaci di farli suonare come sanno... ed ha poco senso cercare files HD che di HD hanno nulla al loro interno...
Meditate gente, meditate...
P.S.: è pi ovvio che quando si voglia ascoltare la musica che piace, la qualità della riproduzione può non essere significativa... Si ascolta quello che piace, indipendentemente dall'impianto. Smettetela di ascoltare solo ripugnanti files demo...